Si vis Pacem parabellum (If you wish for peace, prepare for war)e' parodiata da questo (si vis penem Paraculum)Fostivi tu mai? Se l'ipotiposi del sentimento personale, prostergando i prolegomeni della mia subcoscienza, fosse capace di reintegrare il proprio subiettivismo alla genesi delle concomitanze, allora io rappresenterei l'autofrasi della sintomatica contemporanea che non sarebbe altro che la trasmificazione esopolomaniaca. Haccene piu' di millanta da togo tuentinain nick di carlo bonzi.
giovedì 5 gennaio 2012
Tutte le feste le porta via.
La Befana e’ una vecchietta,
linda arzilla e piccoletta;
va discinta ha in man la sacca,
porta scarpe alla polacca.
Lo sciallino ha sulla vesta
e la cuffia porta in testa;
ratta va senza che faccia
sulla neve alcuna traccia.
E si cala pei camini
ne’ si sporca i vestitini;
alla sacca da’ di piglio
dove stanno in iscompiglio
cavallucci pupazzetti
palle bambole e confetti
e li pone tra gli alari
degli spenti focolari.
I fanciulli sul mattino
tutti corrono al camino
e a quei doni misteriosi
restan timidi e pensosi
esclamando: "Cosa strana!
Chi sara’ questa Befana?".
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Siete in troppi e quindi ecco il motivo delle mancate risposte
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