Il
730 precompilato: chi ci riesce è un genio
IL
15 APRILE PARTE LA “RIVOLUZIONE ” PER DICHIARARE I REDDITI
ONLINE, MA ARRIVARCI È UN’IMPRESA. A COMINCIARE DAL PIN
State
sereni e bevete in coppa, ancora qualche giorno e il Fisco diventa 2.0.
il D day e' il prossimo 15 aprile.
Per
quelgiorno, 20 milioni di contribuenti scarteranno “la più grande
rivoluzione fiscale italiana” (Matteo Renzi dixit): il 730
precompilato.
Poco
importa, pero', se permangono i problemi della vecchia versione,
arricchiti da una via crucis a tappe forzate, tra form, questionari,
conferme e attese di identificazione, come sta scoprendo chi ha
provato quantomeno a compiere i primi passi.
Andiamo
con ordine, partendo dalla fine.
Il
prezioso documento non arrivera' a casa, ma sara' disponibile solo
sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
Li'
si potra' prenderne visione e scoprire cosa il Fisco sa di noi.
E
qui inizia il primo problema.. per farsi trovare pronti al tax day,
infatti, bisogna accedere al proprio “cassetto fiscale”.
Come?
Basta il “Pin”.
Per
averlo bisogna registrarsi e richiedere il codice, ma solo dopo aver
inserito il reddito complessivo dichiarato lo scorso anno.
Facile, si dira'.
Facile, si dira'.
C'e'
un pero': il sistema deve prima verificare che il contribuente sia in
regola.
Solo
in caso positivo otterrà un “mezzo Pin” di 4 cifre, le restanti
6 arriveranno via posta dopo due settimane e se abitate a borgaro fate quattro, insieme alla password.
Se
siete stati previdenti e avrete fatto questa procedura diversi mesi
fa come il sottocristo, dovrete aggiornarla .. l’Agenzia lo richiede ogni tre mesi per
motivi di sicurezza.
NON
È UN'OPERAZIONE semplice, neanche per i piu'
competenti.
Rinnovo la password, cerco di entrare nella mia
pagina, ma il sistema dichiara errate le mie coordinate.
Presumo di aver sbagliato a digitare e ridigito il tutto.
Presumo di aver sbagliato a digitare e ridigito il tutto.
Al
sesto tentativo mi dichiaro pirla e provo la procedura “ho dimenticato la password”.
Mi
chiedono la password che mi consegnarono quando mi attribuirono il
Pin.
Sti catz.
Sti catz.
E chi la ritrova piu'.
Allora
provo l’altra strada.. l’identificazione attraverso la carta
regionale dei servizi.
Lo
inserisco e provo.
Non
funziona, non legge la carta.
Cerco
in rete e scopro che il sito dell’Agenzia funziona con Internet
Explorer, e non con Mozilla
Firefox , che uso invece io.
Lancio Explorer, vede la mia carta, mi chiede il Pin della stessa.
Lancio Explorer, vede la mia carta, mi chiede il Pin della stessa.
Purtroppo
non ho aggiornato il file dove registro tutti i codici, digito tre
volte il vecchio Pin e mi si blocca la carta.
Non
mi arrendo, cerco nella documentazione cartacea, trovo Pin e Puk Ciak e Spaff.
Devo purtroppo installare il software che mi permette di sbloccare la carta col Puk, lo faccio e finalmente digito il Pin corretto.
A questo punto mi incazzo e da buon programmatore entro nel sistema e vedo che l'Agenzia usa il linguaggio XML (eXtensible Markup Langage) per i non addetti ai lavori preciso che si tratta di metalinguaggio ossia una grammatica per la definizione di documenti da gestire con strumenti informatici.
Vado in XML e rifaccio la chiaccherata.
Devo purtroppo installare il software che mi permette di sbloccare la carta col Puk, lo faccio e finalmente digito il Pin corretto.
A questo punto mi incazzo e da buon programmatore entro nel sistema e vedo che l'Agenzia usa il linguaggio XML (eXtensible Markup Langage) per i non addetti ai lavori preciso che si tratta di metalinguaggio ossia una grammatica per la definizione di documenti da gestire con strumenti informatici.
Vado in XML e rifaccio la chiaccherata.
Nulla.. zero di negativo.
Alla
fine ce la faccio in 5 ore”.
Dopodiche'
si incappa nel secondo problema, piu' di sostanza.
Il
documento, infatti, arrivera' senza i dati sulle spese sanitarie per
cui si richiede la detrazione.
Cioe'
quelle che spingono buona parte dei contribuenti a fare il 730.
Nel
2014, per dire, lo hanno fatto in 12 milioni, l’89% del totale.
Manchera' poi quasi tutta la parte degli oneri deducibili e detraibili, come le spese per l’istruzione, i versamenti ai partiti, la spesa per i termoregolatori del riscaldamento,i soldi dati per la ricerca sul cancro, per il nuovo frigo AAA.
Manchera' poi quasi tutta la parte degli oneri deducibili e detraibili, come le spese per l’istruzione, i versamenti ai partiti, la spesa per i termoregolatori del riscaldamento,i soldi dati per la ricerca sul cancro, per il nuovo frigo AAA.
DAVANTI
a queste complicazioni, si puo' scegliere di fare
da se' o andare al vecchio Caf (costo: 40 euro
circa per modulo)
per farsi aiutare piu' un centinaio di eurini per iscriversi al sindacato e altre 5 euro per far conservare le pratiche fatte, con buona pace della “rivoluzione fiscale”.
La
vera novita', pero', e' che la responsabilita' ricadra' solo su
questi ultimi: a loro andranno infatti addebitate le sanzioni o
le imposte evase in caso di errori.
Non
solo.
Sostituti
d’imposta, Caf e commercialisti dovranno avere una delega per
operare, che va' prima acquisita e poi richiesta online.
Un
paletto che ha spinto molti a considerare solo le richieste del 2014.
In
alternativa a tutto questo, c’e' la vecchia strada del 730
ordinario che troverete al Comune (ma non tutti i comuni ce l'avranno, in quanto si sa che abbiamo risparmiato col cartaceo utilizzando il precompilato).
Quindi stampatevi il vostro precompilato risparmiando il cartaceo e cartuccisterio e ite al Caf dove saranno piu' incazzati di voi.
Quindi stampatevi il vostro precompilato risparmiando il cartaceo e cartuccisterio e ite al Caf dove saranno piu' incazzati di voi.
Ergo non sarete 2.0. (per chi non capisse il due punto zero lumi il blog precedente)
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