Oggi
faccio lo sfaticato e posto uno scritto di Ilaria che mi gusta assai
e mi ci ritrovo in alcune descrizioni relativi a noi di una volta
rispetto ai genitori del terzo millennio che considero dei pappamolla
per non dire mezzeseghe...
Questi
figli li trattiamo con i guanti e abbiamo mille accorgimenti, neanche
fossero statuette dei Thun.
E
siamo troppo informati e chiedo scusa a ChatGpt.
Se
nostro figlio si sveglia con le pustoline di sudamina, andiamo su
Google e cerchiamo "Puntini rossi sul corpo".
178
malattie trovate, di cui 12 sindromi rare.
Tolto
morbillo, rosolia e varicella che son vaccinati, sulle altre non
resta altro che fare la conta.
"Ronaldo
vieni qua, solleva la maglia che devo controllare se il tuo esantema
corrisponde a quello di questa foto. Che se è uguale dobbiamo
correre dal dottor House".
Quando
eravamo bambini noi e ci veniva un eritema, la soluzione era il
sapone SOLE. Il panetto da 300 grammi, quello giallo.
"Lavati
con quello, che ti passa"
"Mamma
ho un certo prurito intimo"
"Sapone
Sole"
Herpes?
Sapone Sole.
Dermatite?
Sapone Sole.
Acne?
Sapone Sole.
Oggi
se i bambini cadono e si provocano un'abrasione, c'è il
disinfettante che non brucia.
Quando
ero bambina io, c'era l'acqua ossigenata che reagiva con il sangue,
faceva una schiuma a forma di fungo di Hiroshima e bruciava, oh se
bruciava! Ma non dovevi piangere, perchè era stata colpa tua e se
piangevi, le prendevi.
Se
ti spaccavi il labbro c'era lo zucchero e per le ecchimosi il burro.
Se
ti spaccavi il labbro, ti graffiavi lo zigomo e contemporaneamente ti
usciva il bernoccolo, diventavi in pratica, una crostata umana.
Alla
marmellata di fragola.
Da
bambini noi potevamo sporcarci, stavamo in strada tutto il giorno e
ci lavavamo prima di andare a letto.
Nella
vasca da bagno restava la figura come la sindone.
Oggi
i bambini non possono sporcarsi, devono stare attenti ai germi ma
soprattutto alla maglietta di marca.
Lavano
le mani talmente tante volte che si stanno rimpicciolendo.
Nel
2100 per evoluzione, avranno i polsi che terminano a pallina, come
Doraemon.
I
bambini oggi non si sporcano e non possono toccare nulla che non sia
disinfettato.
Noi
mangiavamo l'acetosella pisciata dai gatti.
Se
ci cadeva il pane in terra, la mamma lo buttava? No lo soffiava.
Il
famoso soffio ammazzabatteri. "Mangia, sono anticorpi".
Oggi
se cade il pane ad un bambino, parte l'urlo della foresta
"NOOOOooooOOOOooooOOOOO!"
Che
al bambino si ferma il cuore e la crescita per 10 secondi.
"No
Ronaldo, ora lo buttiamo perchè questo è cacca"
A
occhio e croce mamma, è cacca pure quella che mi son fatto addosso
quando hai urlato.
Oggi
i bambini stanno tutti a dieta, dallo svezzamento alla patente.
Quando
eravamo bambini la mamma ci faceva l'uovo sbattuto con lo zucchero e
lo spalmava sulla fetta di pane.
I
bambini oggi hanno l'iguana come animale domestico, io avevo la
gallina.
Si
chiamava Claus e faceva un uovo al giorno.
Le
davo da mangiare granturco e crusca.
Mi
piaceva così tanto darle da mangiare che era diventata un tacchino.
Oggi
i bambini vanno sulla bici, sullo skateboard o sul monopattino con
tutte le protezioni.
Noi
andavamo in giro sulla bici d'estate a petto nudo, maschi e femmine e
frenavamo con le infradito di gomma.
Al
mare ho messo il pezzo di sopra del costume a 13 anni per la prima
volta.
"Mamma
ma mi vergogno"
"Ma
se non hai niente, vai che almeno ti abbronzi meglio".
Oggi
ci son bambine di 5 anni che non escono di casa se non son vestite
come dicono loro.
Ogni
tanto pure mia mamma mi vestiva bene.
Era
quando uscivamo dal paese, cioè per i matrimoni.
Ai
matrimoni mi annoiavo quanto ai funerali.
Oggi
fanno il menù bambino, l'animazione.
Quando
andavo ai matrimoni da bambina, non mangiavo nulla e stavo seduta al
tavolo ore e ore senza fare nulla, con lo sguardo da malata.
Oggi
se vedi un bambino con quello sguardo gli chiedi subito se sta male,
a cosa sta pensando, come mai è triste e gli prenoti la visita dal
neuropsichiatra.
All'epoca
se stavi immobile a fissare il vuoto con uno sguardo da psicotico,
eri bravo.
Non
ti chiedevano nulla ma per tutti eri proprio bravo.
Oggi
se la maestra mette un 7 al bambino i genitori vanno subito a
lamentarsi con lei che non ha messo un 10.
"Non
capisco perchè Ronaldo ha preso 7!"
"E'
la maglia"
"Come?"
"No
niente, signora, cerchi di capirmi è anche uno stimolo per il
bambino a fare di più ed è ingiusto nei confronti di altri bambini
che il 10 lo meritano davvero"
"Lei
non capisce niente! Mio figlio è da 10 proprio come Francescototti
Puddu! E io mi rivolgerò al ministero della pubblica istruzione, se
ne pentirà"
Quando
andavo a scuola io, la maestra era autorizzata non solo a mettere i
voti che riteneva più opportuni, ma anche ad alzare la voce e
rimproverarti se non ti comportavi bene.
Oggi
i bambini si traumatizzano facilmente e nessuno dice loro che non
hanno ragione, che le ansie non devono esistere.
Anche
io da bambina avevo ansie e paure, ma son sparite perchè nessuno
dava loro da mangiare.
Perchè
alla fine, non è che questi bambini devono sapere proprio tutto
tutto.
C'è
tempo per le tragedie, la guerra, la morte, perchè è vero che
capiscono, ma non metabolizzano e si lasciano sopraffare.
Io
a mia mamma chiesi
"Mamma
come sono nata?"
"Le
due cellule si sono unite e hanno formato te"
"E
dove erano le cellule?"
"Una
mia e una di tuo padre"
"E
dove si sono unite?"
"Nella
mia pancia"
"E
come c'è entrata quella di papà nella tua pancia?"
"Chiedilo
a lui visto che era sua"
...
"Papà
come ha fatto la tua cellula..."
"Andiamo
a fare l'altalena nel cortile, non volevi l'altalena?"
"Sìììììììì
altalenaaaaaaaa"
Fine.
Risolto.
Papà
aveva la 126 rossa.
Poi
ha preso la Seat Fura (che era una 127 ma spagnola) sempre rossa.
In
casa nostra aleggiava lo spirito di Berlinguer.
La
126 aveva gli interni in plastica radioattiva e d'estate dovevano
intervenire i vigili del fuoco per scollarti da lì.
Le
macchine con gli interni in pelle erano in origine con gli interni in
plastica, poi la pelle ce la lasciavi tu.
Al
mare si andava con il tavolino pieghevole, quello con le seggioline
dentro, la pasta al sugo, le fettine impanate e l'anguria.
Le
seggioline erano capottabili, se non le piantavi bene nella sabbia ti
ribaltavi all'indietro e con te volavano gnocchetti al sugo e
fratello seduto di fianco, perchè ti ci aggrappavi e lo tiravi con
te all'inferno.
Dopo
il pranzo erano tassative le tre ore.
Oggi
è stata smentita questa leggenda della digestione, ma se c'era una
certezza per mia mamma, non era stessa spiaggia stesso mare, non era
la canzone dei Righeira al Festivalbar, erano le 3 ore prima del
bagno.
"Mamma
mi annoio, cosa faccio per tre ore?"
"Fai
un buco"
"Mamma
in tre ore di buco trovo le tombe etrusche"
"Se
non la smetti lo fai tra 4 ore"
Allora
andavo a camminare sulle rocce, con i sandaletti di plastica e la
sera quando li toglievo potevo fare il sudoku sui piedi.
Piedi
a scacchi.
Oggi
i bambini al mare son super accessoriati.
Ne
ho visto uno con la maglietta in tessuto tecnico, le scarpette da
scoglio, la maschera da snorkeling, il coppo... mi son girata e ho
detto a mio marito "Ma dove sta andando quello?"
E
lui "Guarda che è tuo figlio"
"Ah".
Allora
vi siete trovati con situazioni similsopra?
Buona
Domenica..