martedì 31 dicembre 2019
Cin Cin
Fra
poche ore il 2019 se ne andra’ lasciando posto al 2020 con tutte le
sue incognite, dove ognuno scrivera’ un pezzo di se’.
E’
inutile fare bilanci perche’ quando si fanno, i conti non tornano
mai.. quello che comunque abbiamo fatto spesso non ci basta e l'avuto
ci sembrera’ sempre troppo poco rispetto al dato.
Ma
se questo bilancio lo facessimo con il cuore, se ci guardassimo
dentro e se guardassimo cio’ che ci circonda, l'avuto potrebbe
trasformarsi in immenso e il dato apparire una nullita’.
Mentre
molti di noi brinderanno all'anno nuovo con il cuore colmo di gioia e
di speranza, con nuovi progetti nel cassetto la penna pronta a
scrivere il proprio poi... migliaia di vite si spegneranno, migliaia
chiuderanno la loro storia senza avere piu’ nulla da scrivere...
Molti
ci lasceranno mentre le ore comporranno questo nuovo anno fra risate
e calici pieni di spumante o champagne, c'e’ chi smettera’ di
raccontare di se’... e... c'e’ chi iniziera’ a raccontare di
se’.
C'e’
chi vorrebbe potersene andare per smettere di soffrire, chi vorrebbe
trattenersi ancora.
Si’,
nel mondo milioni smetteranno di scrivere e milioni si affacceranno a
farlo.
Questa
e’ la vita.... Che possa quest'anno concludersi o il prossimo
iniziare per tutti con la serenita’ nel cuore.
Che
il dolore del perduto possa dissolversi nel piu’ breve tempo
possibile.
Che
la solitudine possa abbracciare nuovamente l'amore e per chi arriva e
per chi resta possa essere un anno sereno colmo d'amore.
BUON
ANNO A chi e’ appena nato, a chi e’ a meta strada, a chi attende
a chi non sa attendere a chi impaziente vive a chi vive sperando a
chi non spera piu’ ai bambini, a chi bambino non e’ mai stato,
agli anziani, a chi non ha avuto, a chi ha avuto molto, a chi troppe
volte ha pianto a chi non sa piangere a chi troppo stanco sopravvive,
a chi nella mia vita e’ passato anche per un solo attimo
regalandomi un sorriso o una lacrima, a chi mi ha amato, a chi ho
amato, a chi mi odia, a chi mi conosce, a chi non conosco...
a
chi semplicemente vive..
Auguro
un anno fatto di sogni, desideri amori e fantasia un anno da vivere
serenamente con la visione del bicchiere meta’ pieno.(nel mio caso
..di grappa ..rigorosamente con genziana per la gioia del mio
fegato..ammesso di averlo ancora).
Non
potevo di certo chiudere il post nella maniera seria e spero..dico
spero di continuare a vedere la vita cosi’ seguendo sempre i
consigli del nonno che voi conoscete per la moltitudine di volte che
ve l’ho esplicata, quindi schiena al muro e non abbassatevi mai e
se per caso ve lo..
finita
con ve lo e di nuovo TANTI AUGURI da Carlo.
martedì 24 dicembre 2019
Calendario 2020 e oltre.
Eccovi
il calendario
2020 in formato Excel
capace di riportare automaticamente ed evidenziare in rosso tutte le
festività nazionali italiane (si tratta di quelle riportate nella
pagina della
Presidenza del Consiglio dei Ministri) oltre alle domeniche.
Il calendario 2020 scaricabile cliccando qui e' stato concepito in maniera tale da occupare due fogli A4 (il calendario puo' quindi essere per esempio stampato fronte/retro): sei mesi sul primo foglio, sei mesi sul secondo.
E in terza pagina l'elenco delle festivita'.
Per impostazione predefinita il calendario mostra le festivita' del 2020 ma cambiando semplicemente l'anno nella cella B1 del foglio elettronico e premendo il tasto Invio, il calendario si aggiornera' da se'.
E se non ricordate il giorno in cui siete nati/e..mettete l'anno..
e per gli adepti del kama, eccovi il mio che potra' darvi un'idea sulla posa giornaliera per l'espletamento del dovere coniugale..
Il calendario 2020 scaricabile cliccando qui e' stato concepito in maniera tale da occupare due fogli A4 (il calendario puo' quindi essere per esempio stampato fronte/retro): sei mesi sul primo foglio, sei mesi sul secondo.
E in terza pagina l'elenco delle festivita'.
Per impostazione predefinita il calendario mostra le festivita' del 2020 ma cambiando semplicemente l'anno nella cella B1 del foglio elettronico e premendo il tasto Invio, il calendario si aggiornera' da se'.
E se non ricordate il giorno in cui siete nati/e..mettete l'anno..
e per gli adepti del kama, eccovi il mio che potra' darvi un'idea sulla posa giornaliera per l'espletamento del dovere coniugale..
lunedì 23 dicembre 2019
La Sveglietta.(dal 22 aprile 2017)
Altro che togo tuentinain, voi potreste fare un salto di qualita' bloggandovi l'Igor Nogar8 che posta sul Lercio e facciovi un exemple prendendo in esame un aneddoto semplice quale il regalo di una sveglietta presa alla fiera degli obejobej che un nordico italico oriundo ha fatto ad un nordico sudafricano parente (prendo spunto da un test fatti in Inghilterra per la classificazione degli Italiani tra Napoletani, Siciliani o Altri)..e c'e' da schiattarsi e mo' vi educo (accento sulla U) in quanto vi considero educati (stavolta sulla E) considerato i vostri commenti a cui non rispondero' mai se non in casi extremis...
NAPOLI – “Quando gli abbiamo telefonato per ringraziarlo del regalo e chiedergli di cosa di trattasse” dichiara straziata la moglie dello sventurato “ci ha detto che era un soprammobile da sistemare sul comodino di fianco al letto”. “Ma io pensavo che scherzassero!” si difende Mimmo Imparato, il parente naturalizzato milanese, ex partenopeo, ormai immigrato in Lombardia dal 1964.
Così, il giorno seguente la consegna del pacco regalo, la sveglia a forma di cassoeula, alle 8 in punto, ha suonato facendo sobbalzare dal letto il povero Gennaro Pummarò, che si è subito accasciato a terra stringendosi il petto.
“Anch’io, quando quell’aggeggio infernale si è messo a suonare, ho avuto un malore” prosegue la moglie “ma ho pensato che fosse solo l’allarme di qualche auto per strada – capita spesso che i ragazzini inesperti non li disattivino in tempo – e mi sono rimessa a dormire”.
Il Sig. Gennaro Pummarò è ora ricoverato in un centro di riabilitazione da sindrome da stress post traumatico, mentre suo cugino Imparato è indagato per tentato omicidio plurimo con l’aggravante di razzismo territoriale.
I giudici napoletani, onde evitare che un tale efferato crimine possa ripetersi, pare stiano pensando a una pena esemplare. Si parla di ergastolo, da scontarsi a Napoli, in una casa famiglia di Scampìa, in cui il condannato sarà costretto ai lavori forzati per 20 ore al giorno ed opererà contestualmente nella produzione di santini di San Gennaro e mitragliatrici, con l’obbligo di nutrirsi esclusivamente di babà, pastiera e struffoli.
Beh che ne dite, questa e' satira pura senza parolacce, senza avverbi strampalati e con accentate giuste e non da programmatore con la ' e quindi adesso lumero' le battute sul copiaincolla postato che mi ha semplificato lo spremimento meningesco (che in questo momento e' piatto) per raccontare aneddoti con linguaggio toghesco e ripropongo una vecchia striscia del grande Stefano..
domenica 22 dicembre 2019
Aughuri.
Come tutti gli anni, posto la mia preghiera propiziatoria in quel del Linkedin e mi accingo a cospargere il capo di cenere mentre mi inginocchio su avanzi di noccioline, frutta secca e palle dell’albero rotte…
Caro DiMaio ora che per ora sei ancora alla nostra guida donami la serenita’ di accettare le cose che non posso cambiare, dammi
il coraggio di cambiare le cose che non posso accettare e la saggezza di nascondere i corpi di coloro che ho dovuto sopprimere perche’ mi hanno veramente rotto le palle.
Aiutami anche a stare attento ai piedi che pesto oggi, perche’ potrebbero essere collegati al culo che dovro’ baciare domani.
Aiutami a ricordare che ci vogliono 42 muscoli per aggrottare il viso e solo 4 per stendere il mio dito medio
e mandarli a cagare!
Fammi essere come il missile che va dritto verso il cielo o come la piccola supposta che invece va dritto verso il …. e che quando e’ chiamata a compiere il suo dovere lo fa’ fino in fondo, senza mai guardare in faccia nessuno, si mette subito in cammino cercando umilmente la propria strada ….
e se qualcuno mi si parera’ davanti dicendomi con presunzione ed arroganza: «Lei non sa chi sono io!» intimamente sa’ gia’ che non puo’ essere altro che uno stronzo!
Amen.
e anche dallo Stefano col suo "Natale Sleale"
Questo e' il link del video.
mercoledì 18 dicembre 2019
Aggiornamento non necessario sui sistemi Windows 10.
Nel
corso dell'ultimo patch day di dicembre, Microsoft ha
erroneamente distribuito sulle installazioni consumer
di Windows 10 un aggiornamento per il software Autopilot,
un meccanismo utilizzabile in ambiente aziendale che permette di
sovrintendere la distribuzione del sistema operativo su nuove
macchine e preconfigurarle (provisioning) secondo gli standard
dell'impresa imposti dall'amministratore di rete.
Microsoft
ha confermato che l'aggiornamento KB4532441 non
avrebbe dovuto essere distribuito attraverso Windows Update su molti
sistemi degli utenti finali e i tecnici hanno spiegato di averne
bloccato la distribuzione sui client ove la presenza della patch
risulta superflua.
L'aggiornamento
KB4532441 non crea problemi sul sistema Windows 10 ma se non ci si
trovasse in ambito aziendale e non si impiegasse Autopilot,
tale patch puo' essere tranquillamente disinstallata.
Per
procedere in tal senso, basta premere la combinazione di tasti
Windows+R, digitare control, premere Invio, cliccare sull'icona
Programmi e funzionalità del Pannello di controllo quindi su
Visualizza aggiornamenti installati. Qui si dovrà cercare la
presenza dell'aggiornamento KB4532441, cliccarvi con il tasto destro
e selezionare Disinstalla.
sabato 14 dicembre 2019
Questo era Enrico.
Avviso
per i naviganti …Chi va di solito al vespro delle cinque o e’
minorenne o bigotto/a, non deve continuare la lettura del post, mi
sarebbe dispiaciuto non pubblicare la farneticazione di cui sotto
(cui e non qui), ma che ci volete fare, non tutti riescono ad
esprimere il loro stato d’animo e di certo questo di Marshall al
secolo Enrico che ha postato quando era con noi sei anni or sono non
e’ da educanda in quanto e’ piu’ indicato alla classica
vulvivendola che lavora nei chiavisteri e fa straordinari sulla
tangenziale ovest, cmq e’ fortemente espressivo al punto che il suo
esternarsi fa quasi tenerezza e mi distoglie dai classici post
tecnici linkediniani, la classica tenerezza di chi pesta la merda
nascosta dalla foglia autunnale lasciata dal cane di turno sul
marciapiede, tanto si dice che porta fortuna no? E la fortuna e’
quella di non trovare il proprietario dello stesso cane legato
all’altro capo del guinzaglio..fortuna per il proprietario ovvio,
cosi’ puo’ evitare di farsi dare due punti dove ci si infilano le
supposte e a volte anche attrezzi riproduttivi, avevo messo in
bilancio di non pubblicare piu’ gli scritti del balengo dopo la sua
fuga Dignitastica e alla ricorrenza del sesto anno, mi rimangio il
bilancio imponendomi di tornare quello che conoscete, sempreche’
non capitino avvenimenti che possano farmi ritardare l’abbandono
degli scritti di Marshall tipo questo sotto che ho conservato
gelosamente non solo per la fine del protagonista ma per la coerenza
che ha avuto nel concretizzare quanto aveva scritto.. leggete con un
occhio solo..i riferimenti a fatti o cose, sono puramente oggettivi
ed estrapolati dal vecchio multiply dove ancora esisteva il pingpong
dialettico tra membri fuori di melone…
Una
vita non basta e non ti basterà mai…
Oggi cambia tutto. Perché non mi basta. Perché questo delirio non è quello che voglio. Perché la tua puzza di merda mi ha stufato.
Vaffanculo e rinasci.
Sono fragile. Sono un cazzo di gigante di vetro che non aspetta altro che una piccola crepa per porre fine a tutto questo bailamme.
Cin cin col barbi.
Mi affogo. Affogo voi, te, il mio mondo, il mondo che mi vorresti vendere.
Una vita non basta.
Tutto brucia e io brucio con lui. Fondamentalmente ingenuo. Inconsapevole. Impaurito. Incazzato e con uno sguardo a quello che ho lasciato per strada.
Ho perso tanto nel corso del tempo. Ho perso tante speranze, ho fallito tante prove. La vita mi sfida e io crollo sulle ginocchia. Lentamente mi lascio scivolare nella mia tana scavata nella sabbia.
E cambiano i ritmi. La musica si fa isterica, poi nevrotica, poi armoniosa. Poi si spegne. Si abbassa il sipario. Io non capisco. Ma si abbassa. Un delirio. La fine del mondo concessa solamente a chi è pronto a spingersi fino al più degradante livello di se stesso. In quello strato lontano e oscuro in cui fanno le tane i topi, in cui restano a marcire i rifiuti.
È una guerra ma io sono un kamikaze. Figlio di puttana.
Tutti hanno un dramma. Tutti hanno una storia da raccontare. Tutti hanno qualcosa per cui vale la pena ascoltarli. Tutti hanno un senso. Io non ho nemmeno un’idea originale. Non ho un singolo racconto che non sia già stato narrato.
Provo a dormire. Non ci riesco. Provo a mettermi davanti ad un foglio e a disegnar l’infinito. Non ci riesco. Provo a disegnare il mio volto. Non ci riesco.
Prendo fiato. Stacco la spina.
Buio. Silenzio sopra tutti i mobili dell’arredamento.
Infine esplodo.Frasi pensieri lacrime bestemmie grida sperma rabbia occhi sgranati vene occhi gelidi. Amore.
La vita come un palco. Io incapace di ricordare le battute del mio copione. Io che improvviso.
Vado a braccio.
Un altro bicchiere di vino.
Senza paura ma solo con certezze semplicemente inventate.
E se non ti piace.. non leggere. E se mi disprezzi vaffanculo. E se ti credi meglio di me evidentemente avrai ragione. Io sono\sarò\voglio essere\spero di essere\sono una semplice candela che brucia lentamente. Dall’alto verso il basso. Noiosamente. Dall’alto verso il basso.
Una goccia alla volta.
Cera.
C’era.
Non lo so se il mondo è perfetto.
Un altro bicchiere di vino. Ormai è caldo.
Non lo so se il mondo è perfetto. Forse sì. La colpa non è del mondo ma mia. Pace. Pazienza. Che delirio. Che cazzo di parole in fila come una bianca striscia di cocaina.
Eppoi su per il naso dritto nel cervello poi attorno ad esso fino a quando non si attacca alla parte più delicata, più morbida, più gustosa da distruggere, del tuo cervello. Ti spinge ti violenta. Ti spreme l’anima, ti comprime l’osso del collo eppoi ti lascia in terra con la sensazione, credetemi sgradevole, di aver appena consumato il tuo ultimo tasto. Umiliato. Ogni schiaffo dato ne esige cento ricevuti.
In un cinema. Da solo. Lo schermo non ha vita questa volta. È tutto nero. In mezzo allo schermo c’è un taglio. Una figa? No. Forse un sorriso deforme. Com’è che vorrei tutto meno quello che ho? Com’è che mi taglio le vene? Come? Come se. Scivola corre come un’autostrada. Poi arrivi al casello. Timbri, paghi il dazio: delusioni, sofferenze, la tua migliore amica che ti accoltella, l’amore che finisce, gli amici che ti abbandonano.La sbarra si alza.
Sei morto.
Oggi cambia tutto. Perché non mi basta. Perché questo delirio non è quello che voglio. Perché la tua puzza di merda mi ha stufato.
Vaffanculo e rinasci.
Sono fragile. Sono un cazzo di gigante di vetro che non aspetta altro che una piccola crepa per porre fine a tutto questo bailamme.
Cin cin col barbi.
Mi affogo. Affogo voi, te, il mio mondo, il mondo che mi vorresti vendere.
Una vita non basta.
Tutto brucia e io brucio con lui. Fondamentalmente ingenuo. Inconsapevole. Impaurito. Incazzato e con uno sguardo a quello che ho lasciato per strada.
Ho perso tanto nel corso del tempo. Ho perso tante speranze, ho fallito tante prove. La vita mi sfida e io crollo sulle ginocchia. Lentamente mi lascio scivolare nella mia tana scavata nella sabbia.
E cambiano i ritmi. La musica si fa isterica, poi nevrotica, poi armoniosa. Poi si spegne. Si abbassa il sipario. Io non capisco. Ma si abbassa. Un delirio. La fine del mondo concessa solamente a chi è pronto a spingersi fino al più degradante livello di se stesso. In quello strato lontano e oscuro in cui fanno le tane i topi, in cui restano a marcire i rifiuti.
È una guerra ma io sono un kamikaze. Figlio di puttana.
Tutti hanno un dramma. Tutti hanno una storia da raccontare. Tutti hanno qualcosa per cui vale la pena ascoltarli. Tutti hanno un senso. Io non ho nemmeno un’idea originale. Non ho un singolo racconto che non sia già stato narrato.
Provo a dormire. Non ci riesco. Provo a mettermi davanti ad un foglio e a disegnar l’infinito. Non ci riesco. Provo a disegnare il mio volto. Non ci riesco.
Prendo fiato. Stacco la spina.
Buio. Silenzio sopra tutti i mobili dell’arredamento.
Infine esplodo.Frasi pensieri lacrime bestemmie grida sperma rabbia occhi sgranati vene occhi gelidi. Amore.
La vita come un palco. Io incapace di ricordare le battute del mio copione. Io che improvviso.
Vado a braccio.
Un altro bicchiere di vino.
Senza paura ma solo con certezze semplicemente inventate.
E se non ti piace.. non leggere. E se mi disprezzi vaffanculo. E se ti credi meglio di me evidentemente avrai ragione. Io sono\sarò\voglio essere\spero di essere\sono una semplice candela che brucia lentamente. Dall’alto verso il basso. Noiosamente. Dall’alto verso il basso.
Una goccia alla volta.
Cera.
C’era.
Non lo so se il mondo è perfetto.
Un altro bicchiere di vino. Ormai è caldo.
Non lo so se il mondo è perfetto. Forse sì. La colpa non è del mondo ma mia. Pace. Pazienza. Che delirio. Che cazzo di parole in fila come una bianca striscia di cocaina.
Eppoi su per il naso dritto nel cervello poi attorno ad esso fino a quando non si attacca alla parte più delicata, più morbida, più gustosa da distruggere, del tuo cervello. Ti spinge ti violenta. Ti spreme l’anima, ti comprime l’osso del collo eppoi ti lascia in terra con la sensazione, credetemi sgradevole, di aver appena consumato il tuo ultimo tasto. Umiliato. Ogni schiaffo dato ne esige cento ricevuti.
In un cinema. Da solo. Lo schermo non ha vita questa volta. È tutto nero. In mezzo allo schermo c’è un taglio. Una figa? No. Forse un sorriso deforme. Com’è che vorrei tutto meno quello che ho? Com’è che mi taglio le vene? Come? Come se. Scivola corre come un’autostrada. Poi arrivi al casello. Timbri, paghi il dazio: delusioni, sofferenze, la tua migliore amica che ti accoltella, l’amore che finisce, gli amici che ti abbandonano.La sbarra si alza.
Sei morto.
E con questo fuoridimelone del caro Enrico che avete lumato, vi lascio alla striscia domenicale dello Stefano che ormai ci ha preso gusto con le sardine che ancora non ha capito cosa vogliono..
venerdì 13 dicembre 2019
WhatsApp non fungera' piu'
E' confermato, WhatsApp non funzionerà piu' dal 1° febbraio 2020 su questi smartphone
La lista include tutti quei modelli che al momento risultano fermi ad Android Gingerbread 2.3.7.
Sony Xperia Advance, Acer Liquid Z Duo Z110, Acer Liquid Z Z110, Lenovo K800, T-Mobile Concord, Sony Xperia U ST25a, Sony Xperia U ST25i, Samsung Galaxy S Lightray 4G SCH-R940, Yezz Andy 3G 4.0 YZ1120, Motorola Defy Pro XT560, Sony Xperia Go ST27a, Sony Xperia Go ST27i, Huawei Activa 4G M920, Motorola Atrix TV XT682, Sony Xperia ion 3G LT28h, Sony Xperia ion LTE LT28at, Sony Xperia ion LTE LT28i e Orange San Diego.
Vodafone Smart II V860, Sony Xperia Sola MT27i, Samsung Galaxy S2 LTE GT-i9210T, Sony Xperia P LT22i, LG Optimus 3D Max P720, LG Optimus 3D Max P720H, LG Optimus 3D Max P725, LG Optimus Elite LS696, Sony Xperia acro HD SOI12, Xolo X900, Sony Xperia acro HD SO-03D, Sony Xperia S LT26i, LG Spectrum VS920, Motorola MotoLuxe XT615, HTC Velocity 4G, LG Prada 3.0 P940, Motorola Fire XT317, Motorola XT532 e Samsung Galaxy S2 LTE GT-i9210.
giovedì 12 dicembre 2019
Apple Aggiornamento i.OS 13.3 e' arrivato
Da alcune ore risulta in distribuzione anche in Italia il nuovo aggiornamento iOS 13.3, con cui gli utenti Apple potranno toccare con mano la risoluzione di diversi problemi che in qualche modo avevano limitato l’esperienza di utilizzo degli iPhone ed iPad. Cerchiamo dunque di capire come stiano cambiando le cose oggi 11 dicembre per gli utenti di casa nostra.
Tutte le novità dell’aggiornamento iOS 13.3
Scendendo in dettagli, tramite il nuovo aggiornamento iOS 13.3 sarà possibile sfruttare il potenziale di parental control più avanzati e da testare all’interno dell’apposito menù. Senza dimenticare che sono stati risolti problemi specifici:Puoi creare un nuovo video quando ne ritagli uno nell’app Foto.
In Safari, sono ora supportate le chiavi di sicurezza NFC, USB e Lightning conformi a FIDO2.
Risolve alcuni problemi che potevano impedire il download dei nuovi messaggi nell’app Mail.
Risolve un problema che impediva l’eliminazione dei messaggi negli account Gmail.
Risolve alcuni problemi che potevano causare la visualizzazione di caratteri errati nei messaggi e la duplicazione dei messaggi inviati negli account Exchange.
Risolve un problema che poteva impedire al cursore di muoversi dopo la pressione prolungata della barra spaziatrice.
Risolve un problema per cui le istantanee schermo inviate tramite l’app Messaggi potevano risultare sfocate.
Risolve un problema per cui, dopo averle ritagliate o modificate, le istantanee schermo non venivano salvate nell’app Foto.
Risolve un problema che poteva impedire la condivisione delle registrazioni di Memo Vocali con altre app audio.
Risolve un problema per cui il badge con il numero di chiamate perse poteva rimanere visualizzato nell’app Telefono.
Risolve un problema per cui l’impostazione “Dati cellulare” poteva venire visualizzata erroneamente come non attiva.
Risolve un problema che impediva di disattivare la modalità scura quando l’opzione “Inversione smart” era attivata.
Risolve un problema per cui la ricarica poteva essere più lenta del previsto con alcuni caricabatterie wireless.
domenica 8 dicembre 2019
Sentimenti Natalizi.
Voi
non ci crederete ma un tempo il mondo era popolato solo da buoni
sentimenti.. Amicizia,
Amore
e Bonta’.
Ma
non e’ tutto oro quello che luccica e un brutto giorno, dalle
labbra di Amicizia
prese vita Menzogna
e Amore
ne rimase ferito.
Da
questo episodio, nacquero i primi sentimenti negativi..
Tristezza
e Gelosia.
Nonostante
fossero fratelli, i due si accoppiarono dando alla luce Odio.
Vedendo
cio’ che aveva provocato, Amicizia
pianse e, una sua lacrima, genero’ Speranza.
Intanto,
Amore
cerco’ di fermare Odio,
ma la loro forza era pari e nessuno riusciva a prevalere sull’altro.
E
da questo scontro nacqui io, Rabbia
o incazzato
come una iena
per gli amici.
Mi
isolai, poiche’ non volevo nessun sentimento accanto a me.
Non
odiavo Amore,
ne’ amavo Odio.
Tutto
mi era indifferente come dire ero apatico oltre che antipatico e
stitico.
Eppure
accadde qualcosa che non avevo previsto.. Amicizia
riusci’ a trovare il modo di raggiungermi e di toccarmi il cuore.
Mi
addolci' e quando Amore
mi sfioro’, dal mio petto sboccio’ Fiducia.
Ma
cio’ che credevo Amicizia
si rivelo’ essere sua figlia Menzogna.
Tradito
e incredulo, ritornai in me e al mio antico modo di esistere.
Tuttavia le lacrime e il sangue causato da Menzogna
scorrevano ancora in me e da essi generai Dolore
e Sofferenza.
Scatenai
la furia dei miei figli su Amicizia,
che non potevo perdonare, e su Amore,
che mi aveva ingannato.
Tuttavia
Bonta’,
attraverso Fiducia,
riusciva ancora ad esercitare il suo potere su di me.
Non
lo potevo permettere, percio’ mi liberai della mia primogenita
tramutandola in cio’ che piu’ le si addiceva.. una bolla di
sapone.
E
se una parte di me avrebbe voluto che Speranza
la trovasse per fortificarla, dall’altra desideravo che esplodesse
in modo che scomparisse dalla terra.
Approfittando
del mio momento di distrazione, Bonta’
mi bacio’ e io fui sigillato all’interno di una maschera di
Rassegnazione.
Sottoforma di quest’ultima, fermai i miei figli, Dolore
e Sofferenza,
e li richiamai dentro di me.
Grazie
a Bonta’,
Amore
e Amicizia
erano salvi e, gioendo assieme, originarono Felicita’.
Anch’io
mi unii a loro, tuttavia era solo apparenza perche’ Rabbia
pulsava ancora viva dentro di me e, presto, sarebbe fuoriuscita
tramutandosi in Vendetta
quando improvvisamente apparve Futura
proveniente da molto lontano che con una storia alle spalle scaturita
da Menzogna
imparentata anch’essa con Dolore
e Sofferenza
entro’ in simbiosi con me e cosi’ scoprimmo che Amore
non era soltanto una parola ma un sentimento e con l’esperienza del
passato, Futura
vide aprirsi quella nuvola nera che stazionava sopra di lei e apparve
finalmente “Raggio
di sole”
che in pochissimo tempo con l’aiuto di “Vento
di brezza”
spazzo’ tutte le nuvole lasciando il posto a “Cielo
azzurro”
in un clima di perenne estate terrena.
ps..
ad un certo punto del post ho avuto dubbi sul gerundio di gioire
(gioiendo o gioendo?).. sorella proff..ragguagliami, edottami
(azz..altro impantamento linguale)...
Stretta
e’ la foglia, larga e’ la via, dite la vostra che io ho detto la
mia e come ogni domenica allungo il post col vignettame di Stefano che non ha ancora capito gli ittici delle piazze.
Iscriviti a:
Post (Atom)