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domenica 25 agosto 2019

Due note d'Ortensia...



Le ortensie, semplici da piantare, facili da essiccare e senza risvolti legali da affrontare, almeno sino ad oggi.
I ragazzi tedeschi e francesi da tempo hanno scoperto che sono anche uno sballo da fumare, come e meglio della marijuana.
Aspettano l'inizio della primavera per saccheggiare i giardini pubblici,ripiantare e far essiccare le ortensie, con pericoli non trascurabili per la salute.


L'allarme e' scattato anche nel resto d'Europa, dove diversi vivai sono stati depredati, un unico bottino.. le ortensie e non c'e' voluto molto capire che i furti erano collegati al mercato clandestino di questi fiori.

Le proprieta' dei bei petali multicolori dell'ortensia e delle sue foglie sono ormai note anche a chi non ha il pollice verde... essiccati, mescolati al tabacco e inalati, provocano effetti allucinogeni ed euforizzanti, pero' tutto cio' nasconde gravi insidie per la salute.

«E' strettamente sconsigliato fumare le parti aeree essiccate di questa pianta» ha dichiarato tempo fa Kurt Hostetmann, professore di farmacologia a Losanna.
 
Gli effetti secondari sarebbero infatti piu' gravi dello spinello «tradizionale».. «problemi gastrointestinali, respiratori, accelerazione del ritmo cardiaco e perdita di coscienza».
 
In dosi elevate, l'ortensia puo' addirittura rivelarsi fatale.. «alcune sostanze contenute nella pianta si trasformano in acido cianidrico,piu' noto come ZyklonB, che i nazisti usavano nelle camere a gas e che puo' provocare una rapida morte per soffocamento».

Ergo qui a Casalcoso, strappero' ste piante di ortensie del vicino e le rimpiazzero' con quelle di peperoncino, da quelle parti si chiamano “sette fratelli” e non hanno nulla da invidiare al Trinidad e sono migliori come scala Scoville dell'Habanero.


venerdì 23 agosto 2019

My friend Enrico.



Il mio amico Enrico era sempre un passo avanti rispetto agli altri, infatti camminava sempre da solo.
Era un tipo che vedeva lontano, girava con il binocolo comprato dai cinesini sulla spiaggia di Casalbrodino.
Lo conosco da una vita, quante ne abbiamo passate insieme io e lui, alcune di pomodoro altre di verdure varie ed alcune ..passa da qui che la accorci..
Abbiamo frequentato le alte scuole del Sestriere, all'asilo non eravamo mai in classe, si faceva lezione all'aperto.

Poi oltre al tetto crollo’ anche la struttura intera e ciau Peppina.
Esso frequento’ poco la scuola, alcuni lo conoscevano solo per via della sua foto segnaletica appesa al recinto d’ingresso.
Crescendo, Enrico sentiva che gli abiti che portava gli andavano stretti, lo limitavano anche perche’ era lungo.

Fu allora che Pasquale (suo babbo) decise di togliergli il vestito della prima “comunione dei beni”.
Con le ragazze non ha mai avuto un rapporto soddisfacente, solo sveltine.

Ad onor del falso, con Mariaelena vien dal mare ando’ fino in fondo... poi apri’ la porta dell'ascensore e se ne ando’.
Enrico era un originale, diffidava delle imitazioni e si credeva una mosca bianca.

Cinque anni di tera..pia nosa non lo avevano aiutato.
Ora purtroppo non e’ piu’ fra noi, se ne e' andato 10 minuti fa.

Lui lo sapeva gia’ che sarebbe finita cosi’, si era preparato salutando tutti col classico “a dopo”… adesso torno in terapia grappagenzianosa e mi meraviglio che abbiate letto sino in fondo sto scritto deme e nziale..

De gustibus e De gustitram..

anzi ora me ne vo’ al mare per la classica nuotata allo scoglione e non faccio per vantarmi ma oggi est una magnifica giornata.

(oppss..come non detto e diciamo che lo era quindi non e' est ma ovest).



martedì 20 agosto 2019

Trovate il cellulare perso con mSPY



Datosi che siete in ferie ed avete sempre a portata di piede il vostro cellulare e' duopo conoscere come fare in caso di (smarrimento) dello stesso dovuto al vicino di ombrellone che approfittando del vostro bagno ristoratore ha castigato l'iphoneria a voi tanto cara--
Ed ecco come controllare la posizione di un cellulare.
Vi siete mai trovati nella situazione in cui avete pensato fosse il caso di controllare un cellulare perche' c’era qualcosa non vi quadrava tra le cose che venivano dette e quello che era il luogo che era stato indicato come luogo della serata?
Immagino che sia capitato davvero a tutti di sognare un’app spia che fosse in grado di spiare il cellulare che ci interessava in quel momento.
E se nostro figlio o moglie o compagna non ci danno risposte che ci sembrano veritiere e ovvio che non sappiamo dove passano le loro ore senza il nostro controllo da guardoni.
E se il/la nostro/a ragazzo ci fosse sembrato/a strano/a mentre ci raccontava del suo prossimo weekend di lavoro e non sappiamo come controllare se davvero quello che ci ha detto sia la verita'?
Beh, allora dobbiamo fare un po’ di attenzione a tutto quello che troviamo sul web, perche' ci sono un sacco di applicazioni che promettono una serie di cose che non sono assolutamente in grado di fare e che sono dei veri e propri cazzulicchi per tutti coloro che non sanno assolutamente nulla di tecnologia.
Quindi fate davvero attenzione a quello che trovate su internet e informatevi con dei post come questo per la serie sapete sbagliare da soli, che danno una recensione giusta e qui lo scrivo e qui lo nego, della migliore app spia che e' possibile acquistare on line (previa una settimana di prova gratuita a cui si puo' accedere inserendo i nostri dati personali): mSpy.

Che cos’e' mSpy e come funziona...

Stiamo parlando di un’app spia che e' in grado di controllare tutto quello che accade sul cellulare della persona che vogliamo spiare e che e' in grado di controllare la posizione del cellulare in tempo reale.
Cosa fondamentale se non riusciamo a comprendere fin dove arriva la verita' di un rapporto o se abbiamo intenzione di rintracciare una persona nel minor tempo possibile.
Nel momento in cui scarichiamo l’app (che e' invisibile per colui che ce l’ha sul telefono) non dobbiamo preoccuparci che il telefono sia Android o iOS.
Infatti l’app funziona con entrambi i sistemi.
Poi non dobbiamo far altro che inserire i nostri dati personali e pagare (attraverso il sistema che ci sembra migliore sempre on line) quello che puo' essere l’abbonamento di un mese (a circa 26.99 dollari) o l’abbonamento a un anno (a circa 169.99 dollari).
Fate attenzione a dove scaricate in quanto dopo la disavventura dell'escursionista francese morto in quanto non e' stato possibile individuarlo..molti siti si sono aperti con cifre nettamente superiori e si sono agganciati come rivendita dello mSpy.
Tutto quello che si deve fare poi, dopo il pagamento, e' scegliere la versione che si preferisce (tra Basic e Premium che e' quella con il geo fencing) e poi saremo in grado, tramite un semplice login, di fare tutto ciò che vogliamo, cioe' controllare tutto ciò che accade sul telefono di quella persona.
Possiamo controllare mail, telefonate, possiamo controllare Whatsapp, Messenger, Telegram, Snapchat, Instagram etc, possiamo controllare foto e video, possiamo controllare i siti che sono stati già visitati ed e' molto importante avere tutto sotto controllo.
In piu' abbiamo la possibilità di poter controllare, in tempo reale, la posizione del cellulare, cioe' dove si trova e come ci è arrivato.

Come controllare la posizione del cellulare

Grazie alla tecnologia GPS che e' gia' presente sul cellulare noi siamo in grado di tracciare una mappa di tutti i luoghi visitati e il percorso per arrivare in quei luoghi che e' molto comodo se abbiamo il dubbio che quella persona stia dicendo una serie di palle.
Ed e' molto interessante il fatto che questa cosa avvenga su questa sorta di lavagna che e' a nostra disposizione da qualsiasi pc in tempo reale, cosi' possiamo avere davvero tutto sotto controllo.
Ovviamente non pensiamola solo in base al tradimento o alla bugia ma pensiamo che puo' servire anche in caso di smarrimento del cellulare, di un’escursione in una zona poco conosciuta da parte di un esploratore inesperto o in caso di furto del cellulare.
Questo nonostante la spesa di cui sopra di cui solitamente non condivido e' quello che, penso piu' di tutto, possa aiutare una persona a stare piu' tranquilla ovvero quella del controllo della posizione in tempo reale.
Sempre legato al decesso dell'escursionista francese di questi giorni, una concausa del mancato segnale era dovuta alla batteria che si era scaricata e quindi se fate anche voi dei tragitti da uomo che non deve chiedere mai..portatevi una batteria tampone di scorta o acquistate per pochi euro sia batterie a cellule solari oppure al caricabatterie istantaneo che si effettua girando una manovella che mette in moto una dinamo da collegare alla presa del vostro cellulare.




domenica 18 agosto 2019

Le Avventurine di Pene e Vagina

Pene e Vagina” 120 tavole in cui il personaggio di Pene e'
 simil l'Homer Simpson del sesso, il pene medio con tutti i 
suoi limiti perche' come dice esso..noi peni siamo dei
 poveretti.. se vi va' ite in libercoleria..

 

PoisonTrap (Trappola per veleno).




Si chiama PoisonTrap (costo 5 dollari) il sistema che in pochi secondi infettera' il vostro dispositivo e permettera' di gestire il computer da remoto.

PoisonTrap e' il sistema progettato da Samy Kamkar che in pochi secondi infettera' il vs dispositivo e permettera' al castigatore di gestire il pc da remoto.




PoisonTrap riesce ad eludere gran parte dei sistemi di sicurezza del dispositivo come password o autenticazione in due passaggi.
Quindi fate molta attenzione quando lasciate incustoditi i PC a lavoro o in biblioteca.
Per infettare il vostro computer l’hacker usera' PoisonTrap inserito all’interno di un piccolo Raspberry Pi Zero, che costa circa 5 dollari, e che collegherà tramite USB al vostro dispositivo.
Una volta collegato al computer la PoisonTrap non si annuncia come un dispositivo USB ma come un’interfaccia Ethernet. A questo punto anche se il PC fosse connesso al Wi-Fi la PoisonTrap convincera' il sistema ad appoggiarsi a lei come linea prioritaria per la connessione.
In questo modo lavorera' in maniera del tutto simile ad un attacco hacker man in the middle.
Da qui in poi il cyber castigatore, senza che noi ci siamo accorti di nulla, potra' rubare tutti i nostri dati, le nostre credenziali su conti bancari e sapere tutte le informazioni relative alla nostra presenza in Rete.

Il nostro dispositivo sara' gestito da remoto

Se cadiamo vittima di un attacco come questo, il castigatore potra' gestire gran parte della rete locale e del browser da remoto, grazie a una backdoor che una persona senza esperienza nel settore non saprebbe riconoscere.
Ovviamente non c’e' bisogno che il Raspberry Pi Zero con PoisonTrap resti collegato per fare tutto questo.
Questo tipo di virus riesce ad eludere gran parte dei sistemi di sicurezza.
Su tutti anche l’autenticazione a due passaggi dei conti bancari.

Come difendersi dalla PoisonTrap

A questo punto ci si chiedera' come potersi difendere da questo nuovo attacco hacker … Non c’e' una soluzione semplice, in particolar modo per gli utenti che non hanno grandi conoscenze in merito.
Pero' esistono alcuni accorgimenti che renderanno piu' difficile per l’hacker infettare il nostro dispositivo.
Per prima cosa occorre scegliere, quando abbandoniamo il PC anche solo per minuti, la funzione Ibernazione piuttosto che Sospendi poiche' cosi' sospenderemo ogni processo.
Non lasciamo mai una pagina di un browser aperta quando non siamo vicini al computer.
Con frequenza svuotiamo le cache del browser.
Oppure Anche se e' una soluzione poco pratica disabilitiamo le porte USB e ringrazio Samy Kamkar progettatore di hack piu' famosi al mondo, specie per quanto riguarda la creazione di virus a basso costo.
E' un ricercatore che era presente in Linkedin (per ovvi motivi si e' tolto) e non lo fa come attivita' criminale.
Tra i suoi lavori c’e', per esempio, MagSpoof un sistema che e' in grado di intuire tutti i dettagli di una carta di credito partendo solo da alcuni dati del conto.
Poi ha creato RollJam che e' in grado di sbloccare praticamente qualsiasi macchina o garage.
E infine tra i piu' famosi c’è anche KeySweeper, un programmino che ruba password mascherato da caricatore USB.
Buona pulizia.

venerdì 16 agosto 2019

Par a D'osso.



E anche questa e’ fatta (disse la marchesa alzandosi dal cesso)....vabbe’ sono in vena (come come disse l’ago) di considerazioni anche perche’ mi sono alzato all’alba, il gallo non ci credeva e l’ho preso in contropiede dopo aver seminato l'ombrellone near the sea e cosi’ ho fatto in tempo sentire un dibattito alle 7 del mattino, ovvero nel cuore della notte, sto gallo davvero dormiva ancora e io con un occhio chiuso, il sinistro tarda a svegliarsi …difatti mentre mi siedo a tavola per la colazione faccio segno alla Lella che mi ha preparato il caffelatte con la crusca.. di fare poco rumore perche’ il sinistro dorme ancora, dicevo mentre prendevo posto a tavola ho acceso la radio sintonizzata sul C1 Abruzzo per sapere le novita' sul paese di Cepagatti (bel nome vero? Ed e' sempre meglio assai di Ciapacan nordico) ed ecco i soliti dibattiti e 5 parole su 10 erano dichiarate dei Paradossi.. lo so che al risveglio non si deve mai riflettere ma sto paradosso mi ha colpito di brutto, sara’ l’eta’.. sto paradosso il cui significato e’ quello di un fatto privo di logica come quello del mio risveglio e del post in questione, eppure non sono andato allo strip e la bottiglia della grappa non e’ vuota.

Paradosso..bah.. che minchia e’??.(sara' argomento di discussione con smokerooster piu' tardi).

Paradosso ’ a parer mio e’ un contrasto violento tra quella che e’ la valutazione corrente e la mia personale svalutazione un qualcosa che va’ contro la logica.. incomincio a svegliarmi e apro anche il sinistro e continuo con la mia definizione tra il listino dei valori morali e il mio listino prezzi per inventario, fra cio’ che ho sempre pensato e il suo improvviso opposto e’ come dire che il dolore non e’ un male.

Penso che sia l’illecita concorrenza che la tortuosa sega mentale o la civetteria del pensatoio fa’ alla sana, onesta, sincera casalinga verita’, insomma un culo con due buchi.. alias una presa per il culo.

Fra i valori intellettuali penso debba essere collocato allo stesso posto della poesia, a pari livello insomma e non alle cazzate che posto.

Come la poesia e la realta’ considerata da un certo angolo o angolazione visuale, cosi’ e’ l’idea vista sotto una certa luce.

Quindi il Paradosso non e’ contrario alla verita’ perche’ non va’ contro la verita’ ma la cerca, la sfiora, l’accompagna, le taglia la strada e la oltrepassa.

Non sono d’accordo con quello che dicono li in radiotelevisione e pensare che ho pagato forzatamente il canone (anzi me l'hanno estorto con la bolletta lucearia).. loro avranno il loro punto di vista e io spengo C1anche perche' la loro colpa e' quello di sparare nell'etere senza pretendere moneta, questa crusca non mi piace e’ troppa sofisticata a me piace quella che danno ai maiali e non sta caghetta di neonato filtrata che non ti fa’ godere come un selvaggio quando sputi il pezzo che ti rimane tra canino e incisivo..bah il caffelatte si e’ raffreddato e mi domando dove sta’ il Paradosso…dai..buona jornata e anche oggi mi sparo sto giorno marino postferragostiano che teoricamente si codifica a meno 25 dal ritorno in patria e prometto di nn interrompere il mio silenzio con questi post del put...e mo' v'ho detto..


giovedì 15 agosto 2019

Vivi.


Ogni minuto purtroppo qualcuno lascia questo mondo
Non ci sara' età che fara' la differenza
Siamo tutti in questa fila eppure nessuno se ne rende conto
Non possiamo sapere quante persone ci stanno davanti
Non possiamo spostarci sul retro della fila
Non possiamo uscire da questa fila
Non possiamo far nulla per evitarla....
Quindi mentre aspettiamo in fila:
Goditi i momenti.
Fai la differenza.
Quella telefonata falla.
Prenditi tempo per te.
Fai sentire nessuno come qualcuno.
Fai sentire la tua voce
Rendi le piccole cose grandi.
Fai sorridere qualcuno
Fai il cambiamento.
Fatti una priorità.
Litiga.
Fai la pace.
Ama e amati.
Assicurati di non avere rimpianti.
Assicurati di essere pronto....
VIVI!

mercoledì 14 agosto 2019

Break pseudoestivo.


Ehi..faccio uno stacco al break vacanziero in quanto il clima africano sembra dia una zoppicata e lucido un poco il blog che sta arrugginendo facendo delle considerazioni... saro’ fisimato, saro’ anche fuori dal tempo, probabilmente non poco refrattario alla tecnologia telefonica e alla fisicita’ della reperibilita’, ma lo dico e lo affermo tranquillamente.. io odio visceralmente il cellulare.
Sinceramente.
Di cuore.
Senza pentimenti.
Nemmeno a farlo apposta, ogni volta che sono a casa e la gente potrebbe tranquillamente chiamarmi sul telefono fisso, sembra che facciano a gara a chiamarmi proprio sull’unico mezzo di comunicazione che odio con tutto il cuore e anche il fegato.
Si forma una vera e propria cordata, ma non per salvare la Orecchiuta romanica del fivestar, se mai qualcuno potra’ salvarla, bensi’ per affondare me.
Il primo e’ l’amato ,,Apriegusta,, quello dei blog al tempo dei ,,manzotin,,(oppure pensate all'Enrico che si mette le mani indicando la posizione dell'attrezzo semiriproduttivo)...hai voglia a dirgli che non sopporto di stare dieci minuti con il telefonino attaccato all’orecchio, con il senso di fastidio che mi provoca percepire quella voce che pare uscire dall’oltretomba, mista a suoni incomprensibili e soprattutto a vai e vieni della linea, cosi’ tanti che, se anche sei in pieno centro, sotto il piu’ grosso ripetitore, ti sembra comunque di stare sul cucuzzolo di una montagna... glielo dico da un decennio, ma non c’e’ niente da fare.. ogni volta chiama, e ogni volta lo fa’ sul cellulare vecchio, quello piccolo che ti casca dalle mani.
Poi ci sono gli amici e conoscenti e tralascio appositamente i parenti enti enti... l’ho detto decinaia di volte.. quando sono a casa tengo il cellulare fuori portata, per non dire spento e dimenticato in qualche cazzetto, percio’, se avete bisogno, chiamatemi pure a casa anche se perennemente sotto segreteria.
Niente da fare.
Costa meno e rende di piu’.
Per terzo ci metto quelli che puntualmente sbagliano numero. Non ho idea del perche’, ma i rompiminchia piovono costantemente, e finiscono tutti sul mio numero di telefono.
Ma come e’ possibile? E hai voglia a scrollarteli di dosso.. cominciano con il classico ..pronto chi sei?, senza ricordarsi che a doversi presentare per primi sono proprio loro.
Passano attraverso il forse ho sbagliato numero, e puntualmente, quando ormai hanno capito che stanno spendendo soldi inutilmente, staccano senza nemmeno salutare e chiedere scusa ed e’ ancora buona che non ti becchi un vaffa per aver risposto al posto di chicazzocercavano.
Nella quarta categoria metto i vari callcenter che fanno parte della concrofonia e non li mando affanzip perche'so' che sono in crisi di perdita posto di trabaco e so' anche che finiranno nel terzo girone dove il satanaccio di turno li frustera' con cavi di fibra ottica a nove code.
Ci metto pure la Anna che sbaglia a chiamare me mentre invece voleva chiamare pincopalla..
Inserisco anche chidicoio che usa il cellulare perche’ ha le promozioni telefoniche ( a parte che devo avere su qualche cellulare, telefonate illi,itate verso tutti con 3 eurini mensili) e sono a fine tempo con minuti a disposizione e a tal proposito ringrazio il mio provider che mi ha regalato 10.000 (diecimila) minuti verso il mese scorso e mi ha dato modo di utilizzarne 60 (sessanta) e mi sono sforzato nelle telefonate e ne avrei fatto volentieri a meno; ho tentato anche di fare un numero lasciando la linea aperta ma si e' staccato.
Altre categorie esistono, di sicuro, anche se in questo momento faccio finta di non ricordarlo data l’eta’ e la rottura marronisterica.
Il punto fondamentale e’ uno solo.. che il cellulare, per me, non e’ altro che un mezzo forse anche eccessivamente tecnologico, che ci costringe ad essere presenti sempre ed ovunque, anche quando ne faremmo volentieri a meno, o quando ancora vorremmo che qualcuno, per una volta, si dimenticasse di noi.
Non per vendetta, semplicemente per il gusto di non esserci, che ultimamente pare essere proprio una specialita’ di pochi di cui io ne faccio parte obviamente.
Il cellulare mi serve rarissimamente.
Ad onor del falso lo uso per i messaggi, per gli sms quando sono al mare.
Ma proprio non lo sopporto, se devo chiacchierare o anche raccontare fatti miei personali mi sa’ di cassa di risonanza, e poi hai sempre bisogno di urlare, per farti sentire, in un microfono con il quale faresti volentieri a botte.
E’ gia’ tanto che non lo dimentico in giro, nonostante abbia speso non poco per trovarne uno che mi piacesse, ma per favore, lo ridico per l’ultima volta, in tutta onesta’ chiamatemi sul fisso e lasciate il messaggio.
Saluti a tutti..tranne che a uno..anzi facciamo due e pace in terra agli uomini di buona volonta' e spero solo che ritorni il clima africano che mi fa godere come una iena e ritorno nel silenzio postifero augurando alla vulvivendola della villa accanto la chiusura del chiavisterio casinistico.

giovedì 8 agosto 2019

Tweet del Matteo con la BVM.(visto da Selvaggia).


Io sono in ferie ma la Selvaggia Lucarelli no e se avete perso il suo post, ve lo propongo ed e' l'immaginazione di una risposta della BVM scaturita dal tweet augurale postato dal buon Matteo dell'Alberto da Giussano al 5 agosto 2019 e dopo aver letto l'ipotetico dialogo di risposta visto dalla Selvaggia  mi raccomando i classici tre pateravegloria neh...

Caro Matteo,
mi presento: sono la Beata Vergine Maria, colei che ieri hai ringraziato in un tweet. Di solito non mi scomodo a rispondere ai tanti che mi invocano, ma visto che Papa Francesco mi ha definita l’influencer di Dio e tu sei l’influencer di una buona fetta di italiani che credono nel tuo verbo (nello specifico il verbo ruspare), scendo momentaneamente sulla Terra e ti spiego un paio di cose.

Io ne ho sopportate tante nella vita, compreso Paolo Brosio. Avevo fatto la gnorri anche quando in piazza, a Milano, hai baciato il rosario e hai affidato il paese “all’Immacolato cuore di Maria”. Ho sperato ti rivolgessi alla De Filippi, magari aspirando a un falò di confronto con la Isoardi.
Adesso però non riesco più a tacere.
Ti sei definito felice che il decreto sicurezza bis sia passato proprio “il 5 agosto che per chi è stato a Medjugorie rappresenta il compleanno della Vergine Maria”. Tanto per cominciare grazie per il pensiero Matteo, ma come certi mariti distratti hai toppato la data. Io sono nata l’8 settembre. Il 5 agosto è nata la Madonna di Medjugorie, nello specifico una collega che non esiste, una che definirei la Mark Caltagirone delle apparizioni mariane, per fare un esempio alla tua portata. Guarda, te la faccio più semplice ancora: l’apparizione della Madonna di Medjugorie non è mai avvenuta, la sparizione dei 49 milioni della Lega sì.

E siccome il mio superiore è pure spiritoso, ti chiami Matteo come San Matteo, il santo protettore della Guardia di finanza, pensa che graziosa boutade che ti ha dedicato. Detto ciò, visto che ti piace credere a un legame simbolico tra date e avvenimenti, te ne rivelo uno io: tu sei nato il 9 marzo e sai chi è nato il 9 marzo come te a parte l’Inter (e tu sei milanista, che soave giubilo): la Barbie! Vedi, il 9 marzo sono nati due dei pupazzi più famosi della storia! Non trovi che questo, sì, sia un preciso segno dell’esistenza di Dio? Un disegno divino?
E ora passiamo a qualche lezione di mariologia. No Matteo, non ti stai confrontando con una giornalista, non mi rispondere con strafottenza che la biografia dell’amico Mario Giordano la conosci benissimo. Lamariologia è la branca della teologia che studia me, Maria. Vedi, tu ti sei definito “padre di 60 milioni di italiani”. Ecco, io sono modestamente madre di un solo figlio, ma m’è uscito decisamente meglio dei tuoi. E credimi, tirarlo su non è stato facile. Tanto per cominciare il suo arrivo mi venne annunciato da un giorno all’altro, con Giuseppe che all’inizio non ha capito né come sia stato concepito nè il proprio ruolo in questo vicenda.
Sì, lo so che anche il tuo di Giuseppe, Giuseppe Conte, non ha capito come sia stato concepito ‘sto governo e il suo ruolo in questa vicenda, ma noi avevamo qualche problema in più. Giuseppe doveva partecipare a un censimento tipo quello che vuoi tu per i rom, quindi eravamo in viaggio. Mio figlio è nato e siamo dovuti scappare in Egitto perché Erode lo voleva uccidere.
Ecco, se ci fossero stati i tuoi decreti sicurezza, l’egiziano alla frontiera ci avrebbe detto: “Tornate indietro in Giudea, è un posto sicuro!” e oggi ai tuoi comizi ringrazieresti, al massimo, la madre di un altro Cristo, Krzysztof Piątek.
Non avevamo moto d’acqua per fuggire via mare, non avevamo cibo con cui fare selfie e a dirla proprio tutta Giuseppe era pure un bellimbusto che sembrava scappare da tutto tranne che dalla fame e dalla guerra. Gli mancava giusto l’phone ed è un vero peccato perché almeno avremmo potuto twittare “Amici se voi ci siete noi andiamo avanti! Le minacce non ci spaventano. E al ricco e viziato Erode diciamo: bacioni!”.

Poi vabbè, mio figlio è diventato quello che è diventato, ma pensa, nonostante abbia camminato sulle acque anziché avanzare con le ruspe, nonostante abbia trasformato l’ acqua in vino davanti al popolo anziché in mojito davanti a una consolle, nonostante sia stato capace di guarire i ciechi anziché di rendere ciechi i suoi discepoli come te, non si è mai fatto chiamare “capitano”. Anche perché sono piena di grazia ma il battipanni, se dovesse avere la tua deriva narcisistica, lo so usare anche io.
E a proposito di soprannomi, i miei sono Beata Vergine Maria del Soccorso, Ausiliatrice, Nostra Signora della Misericordia e anche Stella Maris, ovvero stella polare e guida per chi viaggia per mare. Ora, capisci bene caro Matteo che ringraziare ME per un decreto che stabilisce che gli ultimi della Terra possono pure essere ingoiati dai flutti, mi ha fatto drizzare il velo. Ringrazia Schettino, se proprio cerchi un modello ispiratore.
Infine, prima che suoni l’Ave Maria di Schubert al Papeete, ti chiedo di riporre i rosari e di lasciarmi fuori dalla tua propaganda.
Prova, piuttosto, a seguire un consiglio cristiano che sembra fatto apposta per te: ama il prossimo tuo come te stesso. Cioè tantissimo.
Ah. Solo un’ultima cosa: sai la storia che avrei pianto sangue, di tanto in tanto? Ecco. Era una bufala pure quella. Ovviamente fino a ieri, quando ho letto il tuo tweet.