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domenica 29 settembre 2019

Attacco adware Android.


Ci sono alcune app Android dannose che vanno cancellate nel piu' breve tempo possibile dagli utenti che si ritrovano con uno smartphone o un tablet dotato del sistema operativo di Google.
In particolare, il sito di bufale.net ha messo in risalto uno studio condotto da Symatec, fonte assolutamente attendibile in un contesto di questo tipo, con cui si puo' aggiungere un nuovo capitolo al problema adware.

Dettagli sulle app Android dannose di fine settembre

Provando ad analizzare la questione nei dettagli, trapela che le app Android dannose sono 25 tra quelle portate all’attenzione di Google.
Altamente probabile che nel giro di poche ore possano essere rimosse dal Play Store, con un ban temporaneo che avra' effetto fino a quanto i tecnici non risolveranno tutti i problemi di sicurezza confermato oggi 29 settembre (dal sito  era indicato sin dal 27 settembre come probabile):
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Attraverso questo studio, grazie anche al lavoro di bufale.net, dunque, possiamo analizzare bene la lista delle app Android dannose che sarebbe meglio cancellare subito dal proprio smartphone o tablet Anrdroid, in attesa che giunga una comunicazione ufficiale dal colosso di Mountain View, o in alternativa dagli sviluppatori delle singole applicazioni che stanno correndo ai ripari per questo nuovo attacco adware e adesso vi lascio con lo Ste mentre il mio paese e' in festa.









sabato 28 settembre 2019

Aggiornamento iOS 13.1



Se non siete riusciti a scaricare l'aggiornamento 1iOS 3.1 sul vostro iPhone o iPhad oggi 29 settembre 2019 vi posto tutti i link per l'installazione del firmware e avrete diverse migliorie e la risoluzione dei noti problemi..


Tra le piu' importanti e interessanti ci sara' l'ottimizzazione della ricarica in questo modo sara' possibile prolungare l’aspettativa di vita della batteria e del dispositivo, evitando che si rovini nei classici due anni di funzionamento.
Inoltre con questo aggiornamento iOS, i possessori di iPhone Xs, iPhone Xs Max e iPhone Xr potranno attivare e utilizzare la funzionalita' Gestione delle prestazioni, che monitorera' lo stato del sistema per evitare che si spenga improvvisamente.
Occhio che se non acquisterete i prodotti in Apple Store su iOS 13.1 verra' attivato il codice di controllo che verifichera' l'utilizzo dei pezzi di ricambio non originali (tipo batteria o pannello display).
Spazio allo Stefano e alle sue opinioni politiche collegate agli sbarchi..










venerdì 27 settembre 2019

Pizza theorem.


Da tempo non posto problemi pseudomatematici ristorantosi e oggi vi fracasso i marroni su come condividere una pizzata.
Carlo ed Lella hanno preso una pizza e se la devono dividere.
Carlo fa due tagli perpendicolari che pero' non passano per il centro della pizza, e poi fa per prendere la fetta maggiore (come nell’immagine a sinistra qui sotto).
Lella lo guarda male, e allora Carlo dice “Hai ragione, pensavo tu preferissi il contorno come al solito e quindi facciamo cosi'.. prendo quella insieme alla la fetta piu' piccola e tu quelle di mezzo, cosi' siamo pari”.
Lella lo ferma, gli prende il coltello e fa altri due tagli, che passano sempre per lo stesso punto e bisecano le fette.. ora ci sono otto fette, tutte con un angolo di 45 gradi.
Sorride poi a Carlo, e gli dice soavemente: “Ora va molto meglio.
Io prendo la fetta piu' grande, e poi andiamo avanti in senso orario, prendendo ciascuno la fetta successiva”.
Allo sguardo perplesso di Carlo, continua: “O se preferisci la fetta grande la prendi tu, e poi proseguiamo come ho detto.
Scegli pure, ma fa’ in fretta che la pizza si raffredda.”
Che cosa consigliate di fare a Carlo, a parte imparare a tagliare la pizza passando dal centro?



Un taglio in quattro parti e un altro taglio in otto parti
Per quanto riguarda il primo taglio, quello in quattro parti, direi che non c’e' storia.
Dovrebbe essere chiaro a prima vista che spostando opportunamente il punto di incontro delle due perpendicolari si ottiene piu' di mezza pizza anche solo con il pezzo piu' grande.
(Lo so, e' una dimostrazione di tipo “handwaving”.. ma non preoccupatevi, prima della fine del post ce ne sara' una piu' valida). Per il secondo taglio, pero', le cose non sono cosi' semplici, e almeno ad occhio non e' possibile avere un’idea di quale sia la parte maggiore.
Il problema ha una data di nascita ben precisa, tra l’altro.. venne proposto per la prima volta nel 1968 all’interno di Mathematics Magazine, ci racconta Wikipedia nella voce opportunamente denominata “Pizza theorem”.
A tempo debito la soluzione venne poi pubblicata.. venivano calcolate analiticamente le varie aree, e si ricavava che la somma dei settori rosa era identica a quella dei settori verdi.
Insomma, Lella aveva fatto uno scherzo ad Carlo, lasciandolo nel dubbio di aver fatto la scelta sbagliata quando invece la scelta era indifferente.
Per la maggior parte della gente, la storia sarebbe finita qui.
C’era un problema, era stata trovata la soluzione al problema, e non c’era piu' nulla da fare.
Ma stiamo parlando di matematici.. per loro, meglio una brutta soluzione che nessuna soluzione – ci mancherebbe altro! – ma il fatto stesso che una soluzione sia brutta significa che bisogna cercare una soluzione migliore.
Cosi' nel 1994 Larry Carter e Stan Wagon, sempre sul Mathematics Magazine, hanno dimostrato nuovamente l’uguaglianza.. anzi, l’hanno mostrata, presentando un disegno – lo vedete qui sotto, sempre cortesia di Wikipedia – dove hanno fatto un’ulteriore suddivisione della pizza in modo che fosse chiaro che i due gruppi di quattro fette hanno un’area totale identica, essendo composti da parti congruenti.
Come bonus, si puo' vedere che se avessimo diviso la pizza in quattro e non in otto, la differenza e' data dalle due porzioni etichettate “g” e “G”; adesso anche i piu' scettici saranno convinti di quanto avevo scritto sopra.

Answer to Little Red Riding Hood.



A volte nella maibox arrivano cose assurde e anche carine se vogliamo e mi riferisco al commento del post The bellissim story of Red Cappuccett. che feci tempo fa, indipendentemente dal fatto che il commento poteva benissimo essere messo al posto giusto e non nascosto come se mi desse il fastidio del commento, io ribadisco che non e’ una traduzione letterale alla favola anche perche’ la favola presenta alcune lacune che sono anacronistiche.
Quella di Cappuccetto Rosso per me, e’ una favola popolata da coglioni.
Ecco a voi, dei buoni motivi per non far mai leggere ai vostri figli detta favola.

Prima di tutto c’e’ la nonna. vecchia, avra’ piu' di novant’anni… ma che cazzo ci fa da sola nel bosco alla sua eta’, che costringe i parenti ad andare e venire dalla sua casa con il rischio anche di essere assaliti dai lupi… ma portatevela a casa, o chiudetela in un ospizio.. mandatela a Villa Arzilla.
Poi c’e’ una figura secondaria che e’ la mamma di Cappuccetto Rosso.
Anche lei, oltre che incutita, e’ sfaticata (perche' dalla nonna ci manda la figlia, e non ci va lei), oserei dire che e’ snaturata (perche’ espone la piccola indifesa al pericolo dei lupi assatanati nascosti nel bosco) ed e’ pure maligna, perche’ prima di uscire cosa va a dire alla povera bimba?
“Tieni, vai dalla nonna e portale vino e focaccia! Ciao… e in bocca al lupo!!!”.

E adesso arriviamo ad un caso veramente patologico.
Il lupo cattivo, o meglio, il lupo deficiente.
Sta morendo di fame, e quando vede Cappuccetto Rosso, invece di mangiarsela, cosa fa?
Le chiede tutto gentile: “Dove vai bella bambina?”
E lei: “Vado dalla nonna”
E ancora il lupo, affamato, e con la bava alla bocca, fa una domanda con un alone di pedofilia: “Cos’hai sotto il grembiule?”
“Vino e focaccia” risponde lei e che deve dire “sono senza mutandine..sbattimi?.
E il lupo che minchia fa? Ha il pranzo, ed ha pure il vino per festeggiare, ma non se la mangia in un sol boccone, come farebbe un lupo normale, con un accettabile quoziente intellettivo, no!

Se ne va invece dalla nonna, e quando arriva li’, sempre piu’ affamato, pensa bene di sfottere la nonna rincitrullita dagli anni fingendosi Cappuccetto Rosso, ma con una voce da uomo delle caverne fumatore con inizio di bronchite.
Toc, toc, bussa il lupo alla porta della nonna.
“Chi e’?”
“Cappuccetto Rosso”
“Avanti”

A questo punto il lupo entra e si mangia la nonna.
Ma e’ da sottolineare ancora una volta, che il lupo, sempre molto affamato, non sarebbe mai entrato a mangiarsi qualcuno senza bussare.
E siamo giunti al momento piu’ geniale della storia.
Il vero capolavoro.
Il lupo, dopo l’antipasto, invece di mettersi dietro la porta con una mazza in mano ad aspettare l’arrivo della bambina per darle una bella randellata tra i denti, cosa fa’?
Decide di prendere per il culo pure lei, e allora si mette le vesti e la cuffia della vecchia e si ficca nel letto.
Arriva quindi l’astuta Cappuccetto Rosso, con la sua intelligenza da ornitorinco in vacanza, (con tutto il rispetto per l’ornitorinco), e quando entra, invece di scappare, e gridare aiuto, o telefonare ai carabinieri o al telefono azzurro, nel vedere quel deficiente del lupo (che tra l’altro aveva incontrato poco prima) cosi’ combinato, travestito, e con il rossetto della nonna, che cazzo fa???
Dice: “Oh nonna, che orecchie grosse… che occhi grossi… che mani grandi… che bocca grande…”

Ma quante cazzo di domande fai, stupida!!!
Se quello non e’ un lupo, come minimo avra’ una malattia contagiosa gravissima che si trasmette per via aerea e che non lascia scampo neanche se tu fossi tutta ricoperta di cellophane. SCAPPAAA VAI FUORI DAI COGLIONIIII!!!
Ma cmq la piccola Cappuccetto Rosso non e’ certo passata alla storia per la sua acuta intelligenza.
E va beh che la nonna dall’alto dei suoi anni, era rimbambita, ma lei, che ci vede bene, che e’ giovane, se mettesse una cuffia e un paio di occhiali da sole al suo cane, come cacchio farebbe a scambiarlo per sua nonna? E i peli? Li aveva visti tutti quei peli del lupo, tipo quelli della Giovanna dopo un mese dalla depilazione insomma? Ma quanto era brutta sta vecchia?

E non scappa, finendo cosi’ tra le fauci del lupo gentile e travestito ..viado e coglione.

Il finale poi, lo conosciamo tutti, e non e’ meno geniale di tutto il resto…….il cacciatore che taglia la pancia al lupo e dalla pancia in questione escono VIVE nonna e nipotina?

Ci troviamo di fronte all’elogio dell’assurdo per chi scrive e piu’ che altro all’insegnamento distorto per chi legge.

E ora capite perche’ da bambini odiavate le favole e preferivate farvi le canne in cantina.. con storie del genere avevate pienamente ragione.



Mentre lo Stefano continua con l'abbinamento politici coi parenti e anche con agrumi sputerecci..










martedì 24 settembre 2019

Pragmatica Linguistica.


La grappa alla genziana corretta cren o alias pianta armoracia abbinata al tempo piu’ caloriferatorio degli ultimi duecentanni mi porta a fare considerazioni su cose o fatti che solitamente giacciono sopiti nella scatola cranica ad es. il pensiero va verso la pragmatica linguistica che ci insegna come le frasi che ci scambiamo in alcune circostanze non hanno valore per quello che dicono, ma per il fatto stesso di essere pronunciate, per il tipo di contatto che istituiscono tra due persone.

Ad esempio, il primo giorno di ritorno da Casalbrodino dopo 100 gg di sudate ferie estive, lo scornacchiato del 4° piano esordisce chiedendo: «Sei tornato ?».
Esiste domanda piu’ testicolare?
Cosa minchia pensa sto imbesuito, che quello davanti a lui sia un ologramma?
Eppure, l’ovvieta’ ci consente di ristabilire un contatto di cui l’essere umano ha bisogno anche quando mancano veri argomenti di conversazione.
Pero’, se c’e’ un momento in cui per davvero non ho bisogno di contatto e’ proprio il momento del bisogno dovuto al fatto del peperoncino inserito in quantita’ industriale nell’insalata di mele, pere, banane, pomodori, soia, papaja e melone, che spinge e vuole ritornare in liberta’ e tu che sei in attesa di compilare l’F24 per il pagamento della Tari col cagotto che incombe, tenti di andare all’evacuazione nei cessi del Caf ma paletta scarpona, il doppio vu sta sempre occupato.. finalmente trovi il cesso libero e ti tuffi a pesce..
In quel momento, non prendetemi per un misantropo, ma amo la solitudine piu’ d’ogni altra cosa e alla faccia della pragmatica linguistica, non ho alcuna voglia di scambiare ovvieta’ con chi sta’ dall’altra parte della porta che ho appena chiuso.
E invece, proprio in quei pochi istanti di pausa dal logorio della vita moderna senza bere il cynar a base di finocchio, le ovvieta’ si moltiplicano. «C’e’ qualcuno?» chiede una voce, mentre la maniglia si abbassa ripetutamente….
Sti cazzi..
No, non c’e’ nessuno e tienila come ho fatto io contribuente di merda e la prossima volta vieni qui gia’ defecato, poi sappi che la serratura e’ stregata e non si apre a causa di un sortilegio del mago Otelma...
Certo che c’e’ qualcuno, brutto pirla, lo sai benissimo che l’uscio e’ dotato di serratura che si chiude dall’interno.. se non si apre e’ perche’ c’e’ qualche pistola che si sta’ facendo i cazzi suoi. 
Oppure, l’importuno si fa’ avanti con una questione politica…E’ occupato?... ..Certo.
Sto protestando contro le idiozie della riforma pensionistica voluta dalla Fornaiola e ho promosso l’occupazione del Caaf, pero’, in attesa che il Movimento cresca, ho iniziato con l’occupare il cesso del Caaf.
Mi sembra chiaro che e’ occupato.. anche i piu’ moderati come io, in situazioni estreme, occupano veh.
Signori che bussate al bagno con la foga di un esercito assediante alle porte di una citta’ medievale, arrendetevi all’evidenza… le questioni importanti si dibattono a porte chiuse mentre la Vincenzina dibatte sulla tangenziale.
Lo hanno capito perfino i cinque stelle pidiemmati e stavolta niente striscia dello Ste ma solo ricordi marini verso l'isola che non ci sta e lucidatevi la visuale.