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venerdì 30 settembre 2022

DarkWeb.

 

Su richiesta di chi curiosamente vuole navigare nel DarkWeb inizio con una premessa che sino alla nausea dira' che e' una truffa...

Il dark web è principalmente una truffa.

Poi per carità, ci sono anche pedofili veri, i terroristi veri e i siti ufficiali di varie organizzazioni criminali.

Ma quello che i video sensazionalistici su youtube si dimenticano sempre di dire, è molto semplice...

La maggior parte di quello che gli youtuber famosi trovano durante le loro 'inquietantissime' ricerche… E' solo una truffa.

E' quasi sempre e' tutto falso e loro coglioni manco lo capiscono..

Quello che ribadisco di certi video da milioni di visualizzazioni che 'raccontano' le peggiori cose trovate nel deep web… è che il deep web serve principalmente a compiere truffe online, e poco altro.

Per un milione di truffe, ci saranno sì e no 200 siti di vera criminalità. (statistica convalidata).

Ma gli youtuber questo non lo sanno, e vi raccontano i fatti che hanno incrociato come se fossero roba vera.

Truffe.

Milioni di truffe di ogni genere, colore o dimensione.

Miliardi di truffe.

E' a questo che serve la maggior parte del mondo sommerso.. a farti pagare soldi senza che poi succeda un bel niente di inquietante.

Adesso però occorre fare una doverosa precisazione, prima di proseguire.

Il deepweb è quella parte di internet che SCEGLIE di non essere visibile ai principali motori di ricerca (come google e yahoo) e di non essere accessibile tramite i software di navigazione più diffusi (explorer, firefox, etc).

Quando un webmaster normale apre invece un sito normale, lo fa (se è sveglio) facendo esattamente il contrario.

Un webmaster serio cerca infatti di creare un sito che sia il più visibile possibile e il più compatibile con qualunque browser o motore di ricerca del mondo.

Questi siti usano invece dei metodi che favoriscono l'invisibilità a tutto tondo.. non vogliono essere accessibili né da chi usa browser come explorer o firefox, né trovabili da chi fa ricerche usando motori come google o yahoo.

E questo è decisamente il regno assoluto delle truffe, non degli omicidi su commissione, e nemmeno degli snuff movies.

Se trovate qualcuno che vende snuff movies nel deep web, state pur certi che dopo avere pagato non riceverete un bel niente.

Il Dark web è quella parte di internet che non solo decide di essere invisibile ai motori di ricerca e ai software maggiormente utilizzati, ma è criptata pure in un modo o nell'altro.

Per esempio, non si accede a quei siti senza usare appositi software e password. (Facebook, per assurdo, è dark web).

La maggior parte dei suoi contenuti sono invisibili a chi non è iscritto.

Al di là di quello che si dice, che si racconta e che si vede dentro quegli inquietantissimi 'documentari' da milioni di visualizzazioni… Nel deep web è in sostanza tutto fasullo. E' tutto truffa.

La roba reale è in realtà pochissima e di certo non la troverai navigando e semplicemente cercando banalissime parole chiave come 'droga', 'omicidi a pagamento' e altro.

Droga consegnata direttamente a domicilio, uccisione a pagamento del cane del vicino, dirette live di torture varie a pagamento…

Nel deep web troverete tonnellate di offerte simili, solo che è tutto finto.

Serve solo a spillarvi soldi senza che poi succeda un bel niente… Tuttavia, gli youtuber famosi ti spacciano tutte queste scemenze come reali…

Guardate, è semplicissimo….

Se lo trovate semplicemente cercandolo, come fanno gli youtuber famosi… allora è una truffa.

Il classico è la red room che dietro lauto compenso ti promette un video di tortura girato in diretta con le torture che vuoi tu… ma nelle anteprime gratuite del sito, ti mostrano fotogrammi di vecchi film dell'orrore poco conosciuti.

E comuque lo sanno tutti che la rete del deep web è troppo lenta per reggere lo streaming.

Il principio su cui si basa la truffa del deep web è semplicissimo: se paghi e poi non ricevi la tua droga (o il tuo video pedofilo o quel che è….) non è che puoi andare dalla polizia a lamentarti per riavere i soldi indietro.

E quindi quello che troverete nel deep web (e di cui parlano gli youtuber) è solo uno specchietto per le allodole.

Pensate che vita meravigliosa potreste fare se foste uno di questi signori.. uno che mette in piedi un sito fasullo (qualche ora di lavoro) e poi lo lascia lì per anni a fare soldi facili esentasse, e senza nemmeno rischiare in sostanza un bel niente.

Ti alzi la mattina anche se sei a Casalcoso, guardi il cellulare e ogni tanto ti ritrovi qualche bitcoin in tasca in più.

Al massimo, ogni tanto rispondi ai messaggi di qualche pirla che ti chiede maggiori informazioni prima di pagare, o ti tocca cancellare decine di messaggi di protesta di chi e' stato castigato.

Capirai che fatica.

Tuttavia, il 'vero' dark web esiste veramente ma è totalmente inaccessibile con ricerche di qualunque genere... se lo trovi cercando, allora non è dark web.

Il vero punto di passaggio dal deep web 'finto' a quello 'vero' sono i luoghi di aggregazione.

E' lì che si passa dall'oceano di cazzate alla roba tristemente vera.

E tali luoghi di aggregazione, spesso non sono nemmeno nel deep web.

Magari sono dentro chat private sulla piattaforma chiusa.

Per esempio, le chat di certi videogiochi pare siano gettonatissime dall'Isis perché ottenere mandati di intercettazione per i videogiochi è molto complicato in quanto le compagnie che le gestiscono sono grosse multinazionali che si atteggiano sempre a paladini mondiali della privacy.

Il vero dark web (quello che si nasconde dietro milioni di truffe) è fatto da siti cui si accede SOLO tramite istruzioni trasmesse direttamente da persona a persona.

Si tratta di una realtà che è praticamente come se fosse offline.

Offline ma accessibile da remoto.

E' paragonabile a una connessione diretta tra persone che si conoscono.

La polizia che cerca quei castigatori lo fa appunto cercando delle persone, non semplicemente dei siti, come fanno gli youtuber.

E lo fa frequentando a lungo i forum del deep web, visitandoli ovviamente sotto copertura.

Gli agenti infiltrati frequentano allora i forum peggiori del deep web fino a guadagnarsi la fiducia di qualcuno, e questo qualcuno darà loro l'accesso ai siti 'veri'.

Ma è una cosa cui si arriva 'da persona a persona' esattamente come avviene per la criminalità del mondo reale.

Siti come il leggendario 'silk road' (che vendeva droga 'pubblicizzandosi' nel deep web) corrono rischi davvero grossi, sono una rarità, ma soprattuto è praticamente impossibile distinguerli dai miliardi di specchietti per le allodole che poi sono il 'vero' scopo del deep web.

Il 'vero' deep web serve soprattutto a mettere in piedi truffe di ogni genere, ma la maggior parte della gente non se ne rende conto.

E con questo “dico non dico” di cui sopra, son certo di non aver soddisfatto la domanda iniziale sul Dark e quindi consiglio di continuare a smanettare nel TikTok e lasciare perdere il darkweb ma se proprio volete battere il naso ecco come entrare a curiosare:


Accendete lo smartphone o il notebook.

Ite su google e cercate il link di "Hidden Wiki"

Ergo apritelo (sarà tutto automatico) e scaricate Orbot (Tor) e Orfox.

Benvenuti, avete appena varcato le porte del darkweb (e mo' son cazzi vostri).



Prendete lo smartphone

Ite su google e cerca il link di "Hidden Wiki"

Copiatelo

Ite sull'app store e scaricate Orbot (Tor) e Orfox

Attivate Orbot e Orfox ed entrate attraverso queste app

Incollate in alto su Orbot o Orfox il link sopramenzionato

Inviate

Benvenuti, avete appena varcato le porte del darknet.

Come entro nel darknet

  1. Prendi lo smartphone

  2. Vai su google e cerca il link di "Hidden Wiki"

  3. Copialo

  4. Vai sull'app store e scarica Orbot (Tor) e Orfox

  5. Attiva Orbot e Orfox e entra attraverso queste app

  6. Incolla in alto su Orbot o Orfox(non ricordo quale dei 2, è da tempo che non ci entro) il link sopramenzionato

  7. Invia

  8. Benvenuto, hai appena varcato le porte del darknet.


Ti faccio un esempio di ricerca..Per la cronaca Vladimir ha fallito ma di rimborso...nada 500 dollaroni sprecati e questo nonostante tutto entrare in facebucche era come sparare sulla croce rossa...


giovedì 29 settembre 2022

Vi accuso..

 

Ritorniamo alle nostre case dopo aver fatto le ferie e ricominciamo la nostra vita anche senza l'uso delle mascherine come del resto abbiamo fatto durante l'estate ed in merito al decadimento culturale, l'imbarbarimento sociale, la corruzione e corrosione morale riposto una lettera di accusa fatta nel 2020 da Marco Galice, proff. che spara a zero sui big del teleschermo e dice testualmente:

A..

Barbara D’Urso, Maria De Filippi, Alfonso Signorini, Alessia Marcuzzi e tutta la schiera della vostra bolgia infernale… IO VI ACCUSO.

Vi accuso di essere tra i principali responsabili del decadimento culturale del nostro Paese, del suo imbarbarimento sociale, della sua corruzione e corrosione morale, della destabilizzazione mentale delle nuove generazioni, dell’impoverimento etico dei nostri giovani, della distorsione educativa dei nostri ragazzi.

Voi, con la vostra televisione trash, i vostri programmi spazzatura, i vostri pseudo spettacoli artefatti, falsi, ingannevoli, meschini, avete contribuito in prima persona e senza scrupoli al Decadentismo del terzo millennio che stavolta, purtroppo, non porta con sé alcun valore ma solo il nulla cosmico.

Siete complici e consapevoli promotori di quel perverso processo mediatico che ha inculcato la convinzione di una realizzazione di sé stessi basata esclusivamente sull’apparenza, sull’ostentazione della fama, del successo e della bellezza, sulla costante ricerca dell’applauso, sull’approvazione del pubblico, sulla costruzione di ciò che gli altri vogliono e non di ciò che siamo.

Avete sdoganato la maleducazione, l’ignoranza, la povertà morale e culturale come modelli di relazioni e riconoscimento sociale, perché i vostri programmi abbondano con il vostro consenso di cafoni, ignoranti e maleducati.

Avete regalato fama e trasformato in modelli da imitare personaggi che non hanno valori, non hanno cultura, non hanno alcuno spessore morale.

Rappresentate l’umiliazione dei laureati, la mortificazione di chi studia, di chi investe tempo e risorse nella cultura, di chi frustrato abbandona infine l’Italia perché la ribalta e l’attenzione sono per i teatranti dei vostri programmi.

Parlo da insegnante, che vede i propri alunni emulare esasperatamente gli atteggiamenti di boria, di falsità, di apparenza, di provocazione, di ostentazione, di maleducazione che diffondono i personaggi della vostra televisione;

che vede replicare nelle proprie aule le stesse tristi e squallide dinamiche da reality, nella convinzione che sia questo e solo questo il modo di relazionarsi con i propri coetanei e di guadagnarsi la loro accettazione e la loro stima;

che vede lo smarrimento, la paura, l’isolamento negli occhi di quei ragazzi che invece non si adeguano, non cedono alla seduzione di questo orribile mondo, ma per questo vengono ripagati con l’emarginazione e la derisione.

Ho visto nei miei anni di insegnamento prima con perplessità, poi con preoccupazione, ora con terrore centinaia di alunni comportarsi come replicanti degli imbarazzanti personaggi che popolano le vostre trasmissioni, per cercare di essere come loro. E provo orrore per il compiacimento che trasudano le vostre conduzioni al cospetto di certi personaggi.

Io vi accuso, dunque, perché di tutto ciò siete responsabili in prima persona.

Spero nella vostra fine professionale e nella vostra estinzione mediatica, perché solo queste potranno essere le giuste pene per gli irreparabili danni causati al Paese.

Ebbene caro Marco io condivido quanto soprascritto postando la tua lettera nel blog ma come ottuagenario permettimi di darti un consiglio che è quello che diceva mio nonno... se pensi che te lo stiano mettendo nel ..beep.. non ti muovere e se vogliono godere si muovano loro. Stop


mercoledì 28 settembre 2022

Salviamo i Cartolai.

 

Chiamala come vuoi..Responsabilita’ sociale...Carita’ cristiana.

Pieta’...Istinto di conservazione..

Le parole non contano… conta la musica, come canta il rappista, ed

e’ quella che deve cambiare.

Urge intervento drastico e non mi riferisco al nuovo impegno della Giorgia Melonissima, ma alla mobilitazione di massa per proteggere una specie rarissima in via di estinzione.

Amico, vicino, facebuckiano, fratelloditaliano...

Fai un gesto di civilta’, fallo per i tuoi figli… dai futuro a questi poveri Cartolai.

Non abbandoniamoli e tuteliamo la biodiversita’.

E’ una razza che sta’ sparendo per colpa dei Bennet e degli Auchan senza nulla togliere ai Conad Casalcoseschi.

I cartolai sono come i Panda.

Capello bianco, occhiaie e tanfo di carta intonsa.

Come gli artiodattili Bisonti Europei e gli sciuridi scoiattoli rossi.

Come le Monachus Monachus o Foche Monache classe mammaia e gli Uru o Tori Selvatici delle foreste centreuropee.

Sulla Terra siamo 6 miliardi e oltre di esseri umani Putin Vladimir permettendo, ma tra questi, quanti saranno i cartolai?

Ad occhio e croce due su mille abitanti mal contati, qui a Porcaro ne conosco uno e mezzo su un decimigliaio di abitanti.

Prova chiedere ad un bambino che vorra’ fare da grande e sentirai che vuol fare il pompiere, il GFvippista e finanche l'influencerista.. ma il cartolaio..nisba, zero di negativo.

E ti credo.

Tocca avere pazienza a rimorchi e palle d’acciaio temprato perche’ le maestre del Defassi sono capricciose e impestate.

Prima fanno ammattire le mamme che poi, a loro volta, per proprieta’ transitiva, fanno sclerare i cartolai.

E’ una catena ormai che scioglie il sangue in du’ core come dice il mio amico Natalino di Bolzano..

Quando facevo le elementari, che non era proprio il giurassico ma quasi, si usavano due sole copertine.. la rossa per il quaderno di aritmetica e la blu per quello di lingua.

Ora e’ un casino.

Le maestre, sempre piu’ globalizzate, fanno a gara a scovare i colori piu’ improponibili e i cartolai sono sull’orlo del baratro nervoso.

La Colombo quella della terza, vuole il verde fava per le scienze, la Pautasso maestra di sostegno e attivista delle piccole comunita’ (quella con le tette rifatte) preferisce una sfumatura piu’ chiara, il verde speranza, ma per la religione, ovvio, la Barberis supplente che abita al 13, vuole la copertina lilla per l’inglese da non confondersi col pervinca per la musica, la Pacciani oriunda parente dell’omonimo non transige.. il fucsia per l’informatica e il rosa shocking per gli esercizi di grammatica.

Ieri ho assistito attonito alla disperazione di un cartolaio..

La Colombo in qualita’ di ex dark metallara blackwomen amante della bilia n.8, sta buona donna.. vuole la copertina nera, azz..alla richiesta il povero cartolastro ha risposto.. io non ce l’ho… in compenso pero’ aveva una trentina di mamme alle costole che gli volevano levare la pelle, per non dire che gli hanno fatto un beep cosi’...tant'e' che adesso le supposte le mette senza toglierle dalla scatola.

La copertina nera per che cosa buon dio? Per segnare le disgrazie?Per prendere appunti per la Mecca e Chiado’ (impresa di pompaggio funebre che va' per la maggiore qui nel borgo)..

E poi mica e’ finita qui..la dark vuole che si usi la replay, la biro che si cancella, blu per le unita’, rossa per le decinaia e verde per le centine.

Peccato che di biro verdi la Replay ne abbia prodotto giusto un centinaio tanto per gradire.

E poi senza contare la richiesta di ricambi con i buchi rinforzati, se no alle maestre viene l’esaurimento per rinforzare e ribucare il foglio, i portapenne con tre cerniere, e la matita non la H che e’ troppo dura che senno’ e’ un chiodo, ne’ la B che e’ troppo molle tipo il mio organo copia incolla ed e’ una panna cotta.

Perche’ certo, se vai al supermercato, non trovi mica tutto, quindi sei obbligato a sfinire il cartolaio all’angolo.

Nel frattempo..dolore immenso.. spariscono le penne a stilo.

E con loro le carte assorbenti e le carte carbone ma ritornano prepotentemente in auge le carte igieniche..eh eh.. sii.. perche’ il ministero dell’Istruzione alias per ora Patrizio Bianchi (quello che ha scardinato l'Azzolina) fornisce numero 6 rotoli ad ogni classe per tutto l’anno.

Contando che ogni bimbo per una.. mmm diciamo evacuata ne usa una metrata, tempo due giorni termina la provvista.

E quindi spetta alla famiglia l’onere della ricarica.

Di questo per ora i cartolai non si occupano.

Ma chissa’.

Forse specializzarsi nella fornitura di carte igieniche puo’ essere un’ulteriore chance di sopravvivenza e poi e’ risaputo che rende il sedici netto.

Vuoi che la Pautasso non insista per quella a tre veli 15 piani di morbidezza e la Colombo per quella profumata alla mela verde con scritto i testi di D’Annunzio principe di Montenevoso?

Carte che vanno, carte che vengono.

Evviva la pazienza dei Cartolai cerchiamo di farli sopravvivere per l’intercessione di San Adalberto di Praga patrono ed apostolo dei Prussiani ..ora pro eis.



Riflessioni ristoratorie.

Non me ne voglia Palucci (il mio ristoratore preferito) ma oggi rispiego il perchè non mi va di vedere l'astice o l'aragosta nel menu'.

La domanda che mi pongo è questa:

L'aragosta o l'astice soffrono quando vengono messe in pentola oppure il loro limitato cervello non permette di percepire sto dolore?

Ed ecco il responso:

L’aragosta (o l'astice) non è che si limita semplicemente a soffrire: l’aragosta implode letteralmente su sé stessa.

Una volta immersa nell’acqua bollente, infatti, i suoi organi vengono completamente disintegrati dal calore dell’acqua incandescente, ma il loro esoscheletro non cede, continua a reggere per la sua solidità e ciò non fa altro che prolungare l’abnorme sofferenza della povera creatura.

Il loro cervello è tanto cosciente da consentire loro di soffrire ma, non essendo dotate di corde vocali, non emettono alcun tipo di lamento.

Il suono sordo (somigliante ad un grido) che si sente al momento della cottura è semplicemente un soffio emesso dai pori dell’esoscheletro al momento dell’ebollizione degli organi.

Una delle morti più allucinanti a cui un essere vivente può andare incontro su questo pianeta.
Atroce.


E per la serie colloqui impossibili riposto un discorso che l'astice mi fece a suo tempo..


Ehi frequentatore di Palucci.. sono l'astice,

puoi vedermi in quella vasca davanti i tuoi occhi al supermercato, o qui al ristorante del giovedi'..

sono stanco, sono depresso

non ho voglia di vivere

passo la mia giornata immobile

le mie chele sono legate




il mio cuore e’ infranto

vorrei piangere ma le mie lacrime non si noterebbero, l’acqua le fa sparire,

vorrei gridare, ma l’acqua non farebbe apprezzare il mio dolore

vorrei morire ora, ma Dio non permette che io lo faccia

vorrei chiedere a Dio perche’ io debba stare qui, ma potrebbe non rispondere..

Soffro, soffro tantissimo...

perche’ il grave destino mi ha portato qui?

Ogni giorno fermo nella mia posizione mi sveglio, ho passato una notte a sognare di cambiare acqua..

quell’acqua che bollendo mi portera’ alla morte

il dolore sara’ tanto

ma mai paragonabile a quello che soffro ora

spero avvenga presto

non ce la faccio piu’ vorrei uccidermi, ma non posso

vi prego compratemi

fatemi finire questo dolore

fate che la mia anima sia di nuovo mia

e non di questa vasca in bella mostra al Conad di Casalcoso o in quel del Palucci Torino di Sangria.




lunedì 26 settembre 2022

Orti Urbani Abusivi.


 

Una pentola a pressione, per quanto grossa sia, avra’ sempre bisogno di una valvola di sfogo, un minuscolo forellino che non la faccia esplodere nei momenti di maggior spinta… io mi sento quella pentola dopo il ritorno da Casalcoso, mi mancano le nuotate che cerco di sopperire andando in bicicletta alla Mandria passando dai campi dove la citta’ non ti lascia scappare e l’organizzazione del mondo degli uomini genera gabbie invisibili e limiti invalicabili.

Cosi’ un cuore incerto scansa la bellezza istituzionale e cerca solitudine o, al massimo, i propri simili, cerca esempi di sopravvivenza nonostante tutto.

E non mi riferisco allo stretto legame che ho con il mio computer che spazia internoso scrivendo post, quindi mi aggiro per una periferia vicina quando il sole tramonta, un cartello indica che da li’ inizia il comune satellite o limitrofo, le case continuano ma si vede che la zona ha vissuto di campagna fino a tempi molto recenti.

L’immancabile ferrovia passa ad un livello ribassato, si scorgono i binari solo affacciandosi dalla staccionata in cemento e qui, lungo un percorso fatto di terrazzini impervi e nascosti, sono nati in operoso silenzio gli OUA ovvero gli Orti Urbani Abusivi.

All’inizio non si percepisce quasi nulla, un tutt’uno senza soluzione di continuita’ con l’estetica dei lungoferrovia, la stessa che accomuna certi lungofiume e lungoautostrada.. principalmente sono erbacce sporche e secche, piccola spazzatura gettata dai finestrini o portata dal vento, avanzi metallici di lavori in corso.

In un appartamento robaccia cosi’ non entrerebbe ma, per un coltivatore di Orto Urbano Abusivo, costituiscono la base di sopravvivenza della piccola non proprieta’, alternativa all'umarell pensionato da cantiere.

Cosi’ imbocco un sentierino in terra battuta su cui si susseguono rettangoli di terra di nessuno, un po’ piu’ in qua della ferrovia, troppo in la’ per i condomini.

Sono striscioline giallo marroni che resistono grazie alla fantasia dei contadini metropolitani ovvero ex impiegati di banca ex lavoratori insomma ex di ex che attraverso un linguaggio omogeneo e romantico vengono coltivate con dedizione.

Le recinzioni sono vecchie reti metalliche, pezzi di tapparelle di plastica miste a rovi di rose potati, lastre di eternit che qualcuno ha scaricato abusivamente per via della loro pericolosita’ e soprattutto per il costo che dovrebbero caricarsi per il loro smaltimento come la legge prescrive che qui sono grazia ricevuta da non render conto a nessuno.

Non c’e’ recinzione che non abbia il suo catenaccio con lucchetto rigorosamente ossidato, insomma una sua conferma di privato con tanto di scritte degne di essere raccolte in un libro scritto dalla vita. 

Tenera affermazione perche’ basterebbe una spinta o una piccola acrobazia per scavalcare ed entrare.. l’Orto Urbano Abusivo e’ ben protetto ma violabile in qualsiasi momento, quasi una dichiarazione di complicita’ con gli estranei…

Oltre le reti affiorano terre ingrate ben zappettate, ciuffi di insalatina, cavoli, cipollotti, giardini bonsai di fiori colorati, qualcuno ha persino tirato su una piccola serra con i teloni di nylon. 

Sembrano arredati tutti dallo stesso designer e non c’e’ assolutamente nulla di nuovo, luccicante o appetibile. 

Semplicemente avanzi della citta’ recuperati e rimessi in ordine, ma alla portata di tutti. Basterebbe fare quattro passi lungo la ferrovia per trovare gli stessi articoli, l’apologia delle bottiglie di plastica che diventano vasetti, tappi, imbuti, addirittura spaventapasseri.

Mi perdo nel sorriso imbalsamato di uno scopetto verde, messo di guardia a quattro cavolfiori. 

Bello girare in mountainbike tra gli OUA vero? 

Alla prox cazzata riflessiva sempreche’ vi interessi qualcosa.


domenica 25 settembre 2022

Per chi votate?

Per chi non avesse ancora votato l'amico dr. Giuseppe Cirillo rammenta di essere presente sulle schede elettorali per la Camera dei Deputati esclusivamente nella circoscrizione Lazio 1 che comprende l'intera provincia della capitale. 

In breve vi do' una descrizione del Partito della Follia Creativa, che e' una forza politica costituita e guidata da Giuseppe Cirillo detto Oscurato.

Il partito è sicuramente il più strampalato e grottesco tra quelli ammessi a correre per le elezioni politiche di domenica 25 settembre 2022.

Cirillo, alias “Dottor Seduction“, ha svolto la campagna elettorale a bordo di una berlina rosa ed è salito recentemente agli onori della cronaca per aver invitato Letta, Meloni e Calenda a incidere una canzone con lui.

 Il programma 

Nei 7 punti (vedi in fondo al post) che costituiscono il programma politico del Partito della Follia Creativa ci sono la creazione del Ministero alla Follia Creativa, il dono di un preservativo a ogni cittadino italiano (“uno solo salva due persone“), l’obbligatorietà del test HIV per tutti e l’istituzione di lezioni di corteggiamento (“per salvare la coppia da una società in cui regnano la l’arroganza e la violenza“).

Cliccate qui per avere il programma elettorale completo del Partito della Follia Creativa.


 

sabato 24 settembre 2022

Chat Rooms


 

Quando vi chiedono di descrivervi per entrare in una chat room e siete in difficoltà su cosa indicare, posso darvi qualche dritta, io ad esempio scrivo sempre che sono la classica persona con cui mia madre non voleva che uscissi ma ce ne sono altre tipo:

Da piccolo, se ero irrequieto, mia madre mi prendeva a sberle.. Se ero calmo e tranquillo mi prendeva la temperatura.

Ogni tanto i miei genitori mi facevano rapire per vedere la mia foto sul giornale.

A 15 anni scappai con un circo, ma mi ripresero e mi costrinsero a restituirlo.

A sei mesi camminavo gia’. Dovevo! S’era staccato il fondo della carrozzina.

Quando ero piccolo giocavo con i conigli e loro ci stavano. Poi mi hanno sistemato i denti davanti…

La mamma mi metteva sempre i pantaloni alla rovescia. Solo all’eta’ di cinque anni ho visto la luce del sole.

Ero piccolo e stavo nella borsetta di mamma. Per anni ho creduto che la penna stilografica fosse mia sorella. Ero geloso di lei perche’ la sua testa scriveva e la mia no.

Mio padre lascio’ tutto quello che aveva ad un’orfanotrofio: sei bambini.

Giocavamo a guardie e ladri.. con delle guardie vere.

Quando me ne andai di casa mio padre mi mando’ un telegramma: ” se non torni piu’..ti perdoniamo”.

Mia madre era distratta..mandava i pannolini in lavanderia con me dentro.

Credevo di essere un bimbo prodigio ma poi capii che avevo solo genitori stupidi.

Mi collegarono la coperta elettrica al tostapane, cosi’ in tre minuti saltavo fuori dal letto.

Ricordo la prima lezione di nuoto. Mia mamma mi porto’ al fiume. Imparai subito a nuotare..pero’ che fatica per uscire dal sacco.

Mi mettevano dell’aglio nel biberon.. almeno mi trovavano al buio. Vabbuo'.. a parte il fatto che sono allergico all'aglio questo post è stato redatto un poco per celia e un poco per non morire.. quanto mi mancano i 32 gradi di Casalcoso e come odio l'autunno che sto vivendo e fortunatamente la mia carissima nipotina mi manda filmati col rombo dell'Audi R8 che mi sollevano il morale.. statemi buoni e non cercate di votare per Ali' Baba'.




venerdì 23 settembre 2022

Docenti serpenti.

 

Non me ne voglia il mio amico Natalino ma considerato l'inizio scolastico mi rammento un post dove menzionavo alunni impestati diversamente disciplinati.. ma volendo puntualizzare occorre osservare la scena sentendo l'altra campana e la situazione potrebbe decisamente cambiare aspetto.

Nel nostro trascorso, son convinto che tutti quanti noi abbiamo avuto un proff decisamente pirla del tipo padre padrone, quelli che sanno tutto e ti rovinano il percorso d'istruzione facendoti odiare la scuola e quindi val la pena di raccontare lo scontro tra un docente sapone e uno studente che non si e' sottomesso alla saponita' del tiranno. (ndr..scusate il togolese, per sapone intendo uno che pensa di sapere molto).
Il post inizia a scuola, nel corso di una pausa pranzo, con il professore di cui sopra che con il vassoio in mano si siede in un tavolo, e poco dopo giunge uno studente che si siede di fronte a lui. L’insegnante e' perplesso e anche un poco incazzato opps.. adirato, perche' il tavolo era suo.. perche' il ragazzo si e' seduto proprio di fronte a lui?
Proprio perche' il prof non capisce la scelta del ragazzo, gli fa un sorriso beffardo, mette in mostra il lavoro del suo dentista e gli dice: “Gli uccelli e i maiali non pranzano insieme!”.
A quel punto il ragazzo risponde prontamente:
Oh chiedo scusa, volo via.
Cosi' si alzo' e se ne ando' a sedere in un altro posto.
Al professore la bile ruoto' come sul calcinculo della festa del paese in quanto la risposta del ragazzo non era proprio per niente piaciuta.
Proprio perche' la risposta del ragazzo lo aveva infastidito, il professore, che fa lezione nella classe di quel ragazzo, decide di interrogare quest’ultimo.
Il ragazzo era preparatissimo e rispose con precisione a tutte le domande del professore, comprese quelle fatte di proposito per metterlo in difficolta'.
Non soddisfatto, il professore decide di porgli un piccolo quesito: “Se per strada trovi due borse, una con le banconote e l’altra con l’intelligenza, e puoi sceglierne solo una, quale decidi di prendere?”
E il ragazzo convintamente: “La borsa piena di soldi”.
Il professore: “Mmmh… Fossi stato in te avrei detto quella con l’intelligenza!”
E il ragazzo risponde: “Be' sa professore, di solito la gente prende quello che ancora non possiede…”
e zittisce un’altra volta il professore.
Il ragazzo, terminata l’interrogazione, sta per andare a posto, ma il professore su tutte le furie scrive per ripicca qualcosa nello spazio delle note, rivolta proprio al ragazzo: “Imbecille!” tutto maiuscolo.
Visto quello che aveva scritto il professore, il ragazzo rivolto nuovamente al professore ribatte: “Professore, ho appena visto che ha messo la sua firma, ma si e' dimenticato di mettermi una nota!”..
Certo e' che esiste una lotta generazionale e non me ne voglia mia sorella che in qualita' di proff.preside avrebbe qualcosa da dirmi sull'esposizione e la scelta dei verbi passato presente e congiuntivi disgiuntivi che ho usato.. ma davvero esistono sti tipi di proff strafottenti pseudoinsegnanti e meno male che esistono anche allievi che non te la mandano a dire e ovviamente tralascio quelli che vanno di coltello, me compreso che alle medie mi son cuccato tre giorni di sospensione e questa ve la raccontero' in un futuro post e comunque sono dell'opinione che un buon cinque dato nel momento giusto possa servire e non mi riferisco al voto e questo vale per tutte due le parti e buona scuola a tutti
.


 

Curiosare..

 

(Pregio o difetto?)

Benche’ sia intesa principalmente nella sua accezione negativa di farsi i cazzi degli altri, la parola “curiosare” ha un significato etimologico molto piu’ alto, chi ha fatto il classico conosce la derivazione dal latino cura, cioe’ interesse, passione.

Ed e’ proprio l’interesse, la voglia di scoprire, di conoscere, che spinge i bambini a curiosare, ad esplorare tutto quello che li circonda, perche’ ogni cosa li entusiasma, li sorprende, li stimola.

Si e’ curiosi nella misura in cui si e’ istruiti.. e io ci butto il carico da 11 e dico.. anche intelligenti e si e’ pure “saponi” (nel senso di sapere molto) nella misura in cui si e’ curiosi.

Puo’ sembrare un gioco di parole, pero’, se ci ragioniamo bene, le due affermazioni non formano un circolo vizioso senza via d’uscita, piuttosto direi che si completano a vicenda.

La curiosita’ e’ una continua ricerca del nuovo, dello sconosciuto, e’ il tentativo di acquisizione anche di un solo tassello che si vada ad inserire nel disegno sempre incompleto della nostra conoscenza, e’ un sistema per aprire e rendere piu’ elastica la nostra mente nei confronti di tutto cio’ che ci circonda.

Ora pero’ mi domando cosa c’entrano l’intelligenza o l’istruzione con la curiosita’, datosi che nel significato normalmente a loro attribuito, non c’entrano nulla, pero’, in questo caso mi riferisco non tanto alla capacita’ degli individui di risolvere complessi problemi matematici o di sviluppare teorie scientifiche o filosofiche, bensi’ le vedo come quelle caratteristiche che ci permettono di essere obiettivi, di utilizzare le nostre conoscenze per aiutare noi stessi a vivere sempre migliorandoci e per aiutare altri in difficolta’.

E’ quindi necessario, per fare tutto cio’, avere voglia di scoprire, avere il coraggio di interrogarsi, essere, senza vergogna, curiosi.

Tutto quanto sopra era solo una premessa per aneddotare e per la serie la curiosita’ non e’ solo donna leggete sto fatto che vi servira’ come monito se viaggerete su linee aeree moderne..

Durante un viaggio in aereo un tizio e non faccio nomi perche’ non siete curiosi, si trova con l’urgenza di andare al cesso, ma ogni volta che ci prova lo trova occupato.

L’assistente di volo, che e’ furrrrba e capisce l’urgenza, gli suggerisce allora di utilizzare la toilette delle hostess (donne) – ma lo avvisa di non premere nessuno dei bottoni che trovera’ vicino al rotolo di carta igienica contrassegnati rispettivamente come:
H2OC
AC
BOR
RAT

Facendo l’errore che troppi uomini fanno di non ascoltare una donna, la curiosita’ prende il sopravvento, ed il pirla ignora totalmente l’avvertimento ricevuto dalla hostess furrrrba.

Una volta espletati i propri bisogni, il pirla curioso preme con circospezione il tasto H2OC ed immediatamente il suo lato B viene investito da un leggero getto di Acqua Calda. (ndr.”.accadue o” simbolo chimico acqua)..
“Wow, te capi’ queste fanciulle se la passano proprio bene!”. Commenta fra se e se.
Percio’, con un po’ piu’ di coraggio, si decide a premere il bottone AC, ed in men che non si dica il suo didietro viene comodamente asciugato da un soffio di Aria Calda a temperatura corporea.
“Azzz.. Non mi meraviglio che le donne passino cosi’ tanto tempo al cesso, con questo tipo di comodita’”.

Esclama sempre piu’ stupito.
Superata ogni titubanza, preme anche il tasto BOR, ed un braccio meccanico salta fuori dal WC cospargendogli la zona di borotalco.
“Minchiaaaa ..ma questo e’ spaziale e’ un godimento selvaggio stratosferico”, esulta premendo senza pensarci due volte il tasto RAT.
Al suo risveglio in ospedale, confuso dall’effetto intorpidente della morfina, chiama l’infermiera per capire dove si trova e cosa gli sia successo. “L’ultima cosa che ricordo”, spiega “e’ che mi trovavo nella toilette delle signore sull’aereo ed ho sentito un dolore terribile”. “Lei e’ in ospedale” gli risponde l’infermiera “probabilmente e’ andato tutto bene fino a quando non ha premuto il bottone di Rimozione Automatica Tampax.

Ah, giusto per la cronaca, il suo uccello lo trova sotto al cuscino”.


 

giovedì 22 settembre 2022

Carrello


 

Vi e’ mai capitato? Parlare con un oggetto o cercare di capire che anche lui ha un’anima?

Per fare questo dovete fare tre mesi di mare, grandi nuotate, alla sera mangiare da Palucci e al pomeriggio sentire Nicola che martella senza pietà col cagnolino dell'avvocato che abbaia imperterrito.
Parlo del classico carrello della spesa quello che all’ipermercato lo vedi implaccato nel culo dell’altro carrello e devi infilarci una moneta per staccarlo dalla sua posa e ora mi domando perche’ la gente abbandona i carrelli della spesa in giro dove cazzo vuole?

Forse perchè gliene frega della monetina che sta all’interno della gettoniera, gliene frega se tu gli sbatti dentro con la tua macchina ventennale usata solo per andare e tornare dal mare.
Sembrerebbe una faccenda da niente, in fondo.

Accidia metropolitana.

Piccole meschinita’ urbane.

Eppure, ogni volta che vedo un carrello abbandonato a se stesso
il dubbio mi assale e un po’ mi rode il pallisterio.

Deve esserci dell’altro.
Al cospetto di queste gabbie scoperchiate con le rotelle non posso fare a meno di lasciarmi coinvolgere dalle possibili ipotesi sul loro destino deragliato oltre che dalla pericolosita’ di investirlo.

Per quanto banali possano essere.
E’ come se ne avvertissi la pena.

E' il mistero.

Io quei carrelli li compatisco.

Ma li odio, anche.

Specie quando me li ritrovo fra i piedi, distesi su un fianco e con le rotelle a mezz’ aria, ad ingombrare parte dell’ennesimo parcheggio di fortuna recuperato con fatica.

Se e’ vero che il coraggio non e’ che uno strano miscuglio di prudenza e di abbandono, chi ha avuto il coraggio di trascinarti fino a qui povero carrello?

Chi cazzo ha avuto l'animo di svuotarti e buttarti via?

Chi si e’ concesso il lusso di non recuperare il suo euro di
riscatto cavandolo da quella tua minuscola serratura che una volta liberata ti unisce ai tuoi simili e ti permette di incularli e farti inculare tutti in fila appassionatamente uniti?

E, a proposito, a chi appartieni adesso che non fai piu’ parte di quelle inerti cordate che accolgono i clienti all’ingresso dell’
ipermercato.

Troppe domande vero per un ammasso di ferraglia con ruote, e per cosi’ poco.

Infinite risposte possibili.

Meglio quelle impossibili e vediamo.. porc.. sento la tua risposta…

Sono un carrello del Bennet di Caselle quello piu’ vicino a casa tua parente di quello del Conad di Casalcoso.

Hanno caricato pasta, carne, scatole pesanti, acqua, bottiglie e buste di frutta.

Spingevano a fatica, ma cazzo .. il peso lo portavo io.

Lui l’uomo dalla faccia di culo zoppicava e tirava moccoli.

Lei gridava con voce da far bloccare le ruote anteriori.
Sembravano cmq gente perbene.

Abiti eleganti, macchina grossa, sai quei Suv fatti apposta per rovinare le altre macchine nei posteggi, specialmente quando
apri le portiere e pianti la legnata alla macchina vicina.

Perche’ minchia mi hanno lasciato da solo, abbandonato con la mia monetina dentro? Bastardi..

Ogni mattina mi sganciavano per primo ed ero contento di fare il giro all’ipermercato.

Le mie ruote slittavano bene, le monete entravano giuste.

Portavo i bambini sul mio seggiolino.

Sterzavo perfettamente e non tiravo verso destra.

La campana per la raccolta del vetro, qui a due passi, vengono a svuotarla sempre.

Di me non si accorgono mai.

I cani mi annusano e poi mi pisciano addosso.

Dov’e’ finita la mia dignita’?

Non posso andare avanti cosi’.

Ma il peggio e’ che non posso nemmeno tornare indietro.. dai prendimi e saro’ tuo, saro’ il carrello della tua vita, non lasciarmi qui e riportami ad inculare un mio fratello e prenditi la moneta.. te la sei meritata..