OPERA DEGRADATA
– NESSUN DIRITTO
Come da
Consulente Legale Informatico dell’Avv. Valentina Freudiani
LUCIANA
LITTIZZETTO
Questo blog non
rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato a discrezione
di togo29 e comunque non sistematicamente.
Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale, ai sensi della legge
62 del 7/3/2001. Alcune immagini sono frutto di una ricerca attraverso la
rete e/o prelevate da siti all'apparenza di pubblico dominio,ma se il loro uso
violasse diritti d'autore, lo si comunichi all’autore del blog che
provvedera’ alla loro pronta rimozione.
Un appello. Mi rivolgo a tutti gli inventori delle pubblicità.
A quella gente genialosissima che si inventa cose sublimi come quello appeso
all'autobus perché ha fatto il conto in banca o che pensa che i delfini siano
curiosi, i cavalli golosi e i gorilla si inciucchino di aperitivi.
Cortesissimamente la potete piantare di fare ’sti spot dell'intimo femminile
dove le donne sembrano scilindrate nella testa? Deflagrate nel cranio? Degli
esseri col cervello di un' orata che si svegliano al mattino e vagolano per la
casa con le chiappe al vento e vanno avanti e indietro come confuse dalla
labirintite e sperse in casa loro…? Delle povere mentecatte che non fanno altro
che passare davanti agli specchi col culo di fuori? E poi aprono il cassetto
della biancheria e hanno 82 reggiseni tutti perfettamente impilati. Come le
cartucce nella giberna. Con quei colori tipo banana quasi marcia, rana
schiacciata da un Tir, beige denti di Moratti, tutti ben impilati mentre nella
vita vera c'è un groviglio che se ne tiri su uno viene fuori tutto il gregge.
Tiri l'elastico e salta su anche la sorella culotte o il fratello tanga. E loro
trac ne tirano fuori uno. E lo guardano. Cosa guardi. E' un reggiseno. Vedi che
ha due otri davanti? Vuoi provare a metterli come occhiali? Prova? Esci così e
se ti stirano non fai un soldo di danno alla società. Poi finalmente se lo infilano
e… ci mettono mezz'ora. E tirano e mollano e si accarezzano, e si sfregano…
Cominciano a infilare un braccio con delle mosse da lussazione della spalla,
poi girano su loro stesse e si rovesciano come i dervisci quando vanno in
estasi. Ma lo vogliamo dire una volta per tutte? E' quando te lo togli davanti
a un uomo che fai tutte ’ste stirubacule, quando te lo infili al mattino da
sola no. Al mattino che sei già in ritardo, che con una mano ti lavi la faccia
e con l'altra ti dai il rimmel, infili le scarpe e le scalcagni perché premi
fino a che il tacco non si piega in due… a metterti il reggiseno ci metti due
secondi netti. Fric fric frac. Fine stop. Non che ti ci metti mezz'ora e poi
quando hai finito ti guardi stupita allo specchio. E cosa guardi di grazia? Se
hai ancora due tette o te ne è cresciuta una in più nella notte? Non è che le
tette subiscono delle mutazioni sostanziali. Al limite scendono un po' giù.
Calano inesorabili come le pigne dei cucù. Al massimo le devi cercare un po'
più in basso…
E poi alla fine ballano. Capisci? Ballano. Come Natalia Titova… Ma che cacchio
balli? Sei badola? Che sudi sotto le ascelle ancora prima di uscire? Alle sette
di mattina balli? Ma sei da neuro… ti devono prendere e metterti in condizione
di non farti del male… Ma quello che odio di più al mondo, che quando lo vedo
mi fa andare la bile agli occhi che diventano verdi come quelli dei gatti, è
quando si mettono l'indice così… sulle labbra… e fanno la faccia da FURBINE. Ma
perché? Al limite fai così col dito per controllare se le gengive sono
infiammate… o per bagnarti l'indice se giri la pagina del giornale. Non è che
qualsiasi cosa sottile e allungata fa pensare a quello. Cosa fai, con ’sto dito
in bocca? Mimi la tracheotomia? Senti se a volte ti fosse scoppiato un labbro
rifatto? Con il dito in bocca non sei sexy. Sei solo tanto tanto scema.
Nessun commento:
Posta un commento