All'attenzione di TUTTI i blogghisti alias cittadini italiani.
Siamo alle prove generali per l'affermazione di un pensiero unico in Italia.
Il
giudice delle indagini preliminari di Belluno, Aldo Giancotti, ha
ordinato la chiusura dell'intero portale dedicato alla strage del
Vajont, costata la vita nel 1963 a 1910 persone.
Il
sito in questione (http://www.vajont.info/), e’ "colpevole" di aver
scritto.. "E se la mafia e’ una montagna di merda...i Paniz e gli
Scilipoti sono guide alpine!".So o sappiamo che lo scrivente ha perso la
classica occasione di non stare zitto..ma lo ha fatto sapendo di farlo
e.. Se l'italiano non e’ un opinione, l'uso del plurale in detta frase
non si rifa’ alle persone citate ma esclusivamente a cio’ che
rappresentano, quindi come prima osservazione viene da chiedersi se non
sia giusto che chi giudica lo scritto non sia tenuto alla conoscenza
della lingua dello scrivente (qui stavo scrivendo Di Pietro docet ma mi
sono opps ci siamo (parlo come il Divino Otelma) trattenuti. Inoltre
c'e’ da considerare il diritto degli "scilipoti e paniz" sopra il
diritto di migliaia di utenti che avevano come riferimento il portale
oscurato.. fra i documenti destinati a scomparire almeno per un periodo
dalla rete, molte fotografie, interviste, e rappresentazioni teatrali
come quella tenuta a febbraio dai ragazzi di uno dei paesi della
comunita’ ancora sconvolta dal ricordo del disastro.A parte che non
sono..opps mannaggia al plurale..siamo sprovveduti e ci sta sempre un
blog alternativo di copia incolla.. forza continuiamo senza stemare.
Interessante
e’ notare come la magistratura italiana abbia fatto il suo esordio
censorio in rete con un portale del genere, andando a ledere il diritto
primario all'informazione, come se si volesse costituire un precedente..
il giudice g minuscola decide cosa si puo' scrivere e cosa si puo'
sapere, ledendo gravemente i diritti all`informazione dei cittadini
italiani che potrebbero vedere scomparire dal mondo della rete interi
quotidiani, blog, portali informativi, in virtu’ di una o piu’ frasi
ritenute lesive dei diritti di un singolo cittadino.
Per queste ragioni non perdiamo l'occasione di tacere ed agiamo..
Wikileaks dice "Informations want to be free". E
voi cari avvocati? Oltre ai soldi e alla reputazione, un po’ di sana
liberta’ non ve la volete godere? A quanto pare no, quindi abbiamo
deciso di farvi incazzare un bel po’ scrivendo senza insultare nessuno e
in blog lontani dalla politica e ricordatevi che la vostra liberta’
finisce dove inizia la nostra e nei nostri sono compresi anche i vostri
figli non dimenticate che siamo tutti ITAGLIANI.
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