lunedì 17 dicembre 2012
21 Dicembre ricorrenza dell'Assenza.
Per
molti il 21 prossimo sara’ una data di osservazione, per me e’ una data
di assenza che mi fa’ riflettere sui valori della vita. Vivere e’,
insieme, accumulo e perdita. Incontrarsi e dirsi addio. Volti, nomi,
storie, sentimenti, persone. Ci vengono incontro, ci affiancano, ci
accompagnano per un tratto di strada.. poi se ne vanno, prendono altre
vie, altri sentieri.. a volte si fermano, e rimangono li’, e guardano
mentre ci allontaniamo e diventiamo sempre piu’ piccoli, sempre piu’
distanti, mentre proseguiamo il cammino e spesso neppure ci voltiamo
indietro, presi da mille pensieri, gli occhi e la mente intenti alla
prossima meta. Ma ci lasciano, tutti, qualcosa. Un fardello piccolo o
grande, prezioso sempre.. ci lasciano il balsamo misterioso e dolcissimo
dell’assenza. L’assenza e’ una voce che non sentiremo piu’, eppure ci
parlera’ dal profondo del cuore nell’ora piu’ buia, nel giorno piu’
difficile. L’assenza e’ una mano che puoi stringere forte quando ogni
altra mano ti sfuggira’ e il coraggio sembrera’ venirti meno. L’assenza
e’ un ricordo che a chiunque sembrera’ banale, e’ una fotografia in
bianco e nero, una frase che contiene un mondo, una cantilena imparata
non sai piu’ quando e dove, un sorriso, un’amarezza seppelliti nella
memoria. E’ una sera d’estate con le nuvole alte nel cielo, antichi re
delle fiabe che partono per lunghi viaggi e per lungo tempo.. e’ una
strada ripercorsa tante volte, e’ il Natale come lo aspettano i bambini,
un giardino misterioso come la giungla nera, un pomeriggio giocato
all’ombra di un cortile, mitologia quotidiana, lessico familiare, epopea
domestica. L’assenza e’ il tempo che ti pareva inesauribile e invece
non c’e’ piu’, il tempo per tutto cio’ che non hai saputo dire, che non
hai potuto fare e che non hai fatto o non hai potuto/voluto fare, e’ il
rimorso per un bacio mai dato ma che hai dato mille volte, per una
lettera non spedita, per le parole inutili e i silenzi crudeli. E’
l’amore che ti porti dentro, e’ quello che resta quando tutto finisce.
Il rendiconto ultimo, il significato del vivere. Illogicamente tutto
questa assenza e’ presenza per me.. passata, presente e futura, ciao
papa’.
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