giovedì 31 gennaio 2013
Banco..matt..
Chi
ha studiato sull’IBM3624 e’ a conoscenza di come si puo’ clonare una
qualsiasi carta credito e questo post e’ fatto solo per conoscere come i
malintenzionati possono clonarvi le carte credito.
Quando
voi inserite la carta nella fessura del Bancomat, il sistema rilava
dalla striscia magnetica il n. di conto corrente e a differenza di
quanto uno possa pensare, il PIN non e’ presente su detta striscia e mo’
vi spiego.
Una
volta che il sistema ha letto, manda i dati all’HSM (Harware Security
Module) che e’ un coprocessore su cui gira un’API relativa ai sistemi
bancari e ogni banca ha il suo che decripta il PIN.
Una
parentesi sul PIN per sapere come viene generato e mi riferisco alle
prime 4 cifre esadecimali del conto corrente o del bancomat, criptato
con l’algoritmo DES e con una chiave caratteristica che ogni banca
chiama PIN generation key, quello strumentino che voi dovrete
schiacciare ad ogni invio operativo.
Faccio un es neh:
4556 2385 7753 2239 un ipotetico es. numero di carta
3F7C 2201 00CA BAB3 questo e’ il n. di carta cifrato con DES.
Prendiamo
in esame le prime quattro cifre 3F7C, a questo punto entra in gioco la
tabella di conversione esadecimale che fa in modo che il PIN possa
essere digitato da una normale tastiera allo sportello.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 A B C D E F sono le 16 cifre esadecimali
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 la corrispondenza con le cifre decimali
quindi 3F7C diventa 3572 ed ecco ottenuto un PIN valido.
In
genere a quello sopra si aggiunge un valore di offset, un numero max di
4 cifre e di solito sono 0000 e che serve nel caso l’utente voglia un
nuovo numero di PIN..sono la riserva insomma dal momento che non e’
conveniente variare il numero del conto.
Per
una verifica del prelievo l’HSM segue il procedimento inverso, ossia
sottrae dal PIN l’offset dopodiche’ converte il risultato ottenuto con
la tabella di conversione decimale fornita assieme alla richiesta e
confronta il risultato con le prime 4 cifre criptate del conto corrente.
Nell’es
fatto il PIN 3572 darebbe un risultato positivo non soltanto nel caso
in cui le prime 4 cifre esadecimali del conto criptato fossero 3FTC ma
anche 3FT2 o 3572. Insomma in tutti i casi in cui il PIN inserito abbia
una corrispondenza con la tabella di conversione.
Quindi
occhio che sfruttando questa vulnerabilita’ e’ possibile ottenere le 4
cifre costituenti il PIN valido e pertanto provando tutte le
combinazioni si puo’ arrivare al PIN.
Ora
e’ risaputo che il nostro computer fa’ tutte quelle belle cose
solamente con programmazione fatta da 1 e 0 e percio’ ipotizziamo il PIN
originale in esadecimali dell’esempio di cui sopra e noi invieremo
all’HSM dei dati utilizzando la sottoindicata conversione:
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 A B C D E F
0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0
Inviamo come PIN 0000 insieme al numero di conto corrente di cui vogliamo scoprire il vero PIN.
A
questo punto l’HSM dara’ come valido il PIN 0000 soltanto se nel vero
sara’ presente il numero 3 o la lettera C che nelle tabelle di
conversione standard danno origine al numero 3, oppure rispondera’ con
un secco NO se la cifra non e’ presente.
Quindi
avrete capito che con 10 tentativi con la tabella di conversione
opportunamente modificata, e’ possibile conoscere la presenza o meno
delle 10 cifre decimali all’interno del PIN.
Questo
e’ il principio su cui si basano i crakatori informatici e tralascio
quelli che applicano gli skimmer ed e’ inutile che copriate con la mano
il tastierino, e’ come sparare sulla croce rossa non per nulla io
viaggio senza bancomat, senza visa e diffido delle pennette che da’ la
banca, l’unica cosa buona e’ che le banche sono obbligate a risarcirvi
dal momento in cui Voi vi accorgerete di essere stati clonati facendo la
relativa denuncia..e prima? Prima sono cv e ci sta gente che vive e
vive anche bene su ste cose..auguri.
lunedì 28 gennaio 2013
Il Far a Butto.
Per la serie del “Nescit vox missa reverti” ovvero una volta detto una parola non puoi tornare indietro..il Berluska ha pisciato fuori nella ricorrenza della Shoah o Olocausto qualdirsivoglia, tutti possono cappellare e tutti segnano sul calendario della macelleria le varie cose da ricordare, scadenze, compleanni, annotazioni che interessano.
Tralasciando la cappella del candidato io noto nel mio calendario macellarioso, annotato il sedicesimo anniversario della scomparsa del Farabutto e capita sempre ai giorni della merla, quando e’ morto l’n’drino che, se fosse ancora vivo, oggi sarebbe orgogliosamente sul piedestallo sentendosi dare del Farabutto, come vorrebbe la nuova accezione che il piu’ grande linguista degli ultimi 150 anni ha dato al termine.
Farabutto e’ un'offesa a cui sono molto affezionato. “Farabutto” urlava il pirla davanti alla tv ogni volta che vedeva o veniva nominato il miglior dito medio degli ultimi 150 anni.
Per me farabutto era il suo sinonimo. Il pirla intui’ subito le potenzialita’ del miglior illusionista di questa era e per questo non posso evitare questo insieme di rabbia verso me stesso mentre vado a dare la definizione esatta per conto mio ovviamente senza avvalermi dei linguisti e del resto so sbagliare da solo no? Allora…
Dicesi farabutto colui che piglia per il culo il prossimo, che luccica oro pataccato, che riempie di stronzate la mente delle persone, colui che ha inventato il trompe d'oeil sulla testa. Farabutto e’ un individuo di poco conto, spregevole e fannullone, cialtrone, mascalzone,tutto cio’ che finisce con one ma letteralmente "ladro di frodo", persona sleale e senza scrupoli e nel singolare canaglia, filibustiere, figlio di vulvivendola, nipote di bagascia e cugino d’androcchia e sottospecie di n’drinoso. Farabutto e’ colui che rimane vittima delle sue stesse vittime, (spero presto si vittimizzi pure chi l’ha fatto fuori, ovviamente senza augurare bene a nessuno di questa razza Rosarnese). Farabutto non e’ mai chi dice la verita’, al massimo lo e’ chi la dice quando e’ troppo tardi e poi viene radiato dagli esseri viventi in questa valle di lacrime col termine di “lupara bianca”. Quando non si puo’ fare piu’ niente che anche se si fanno cose, sono cose da Farabutti, da gente che trova il coraggio di farle fuori tempo massimo. Chi ha letto sin qui si stara’ chiedendo a chi sto’ dando del Farabutto. Aspetta che giro lo specchio.. dubbio amletico, verso di me o verso di…vabbe’ Ciao gregorio n’dranghetoso con la gi volutamente minuscola, dal nulla sei arrivato e nel nulla sei ito, quello che volevi rapire citato all’inizio del post e’ vivo e vegeto nonostante qualche malessere e tu brucia in pace se il cemento te lo permettera’.
giovedì 24 gennaio 2013
In memory of Aaron Swartz.
Aaron Swartz l’hanno suicidato a soli 26 anni il 13 gennaio 2013.
Aaron Swartz era la mente dietro progetti come Reddit, Rss 1.0 e Python e la licenza per la condivisione libera della conoscenza.
Era sotto accusa per aver rubato file del Mit e i magistrati erano pronti a chiedere per lui una condanna pari a 30 anni di carcere. Tutti noi sappiamo benissimo cosa questo significhi in America, dove la certezza della pena e' una realta' inconfutabile non come da noi che se ammazzi il padre e il fratello dopo 8 anni sei ai centri sociali e dopo altri 3 anni sei libera cittadina pronta a fare un libro o un film o andare al parlamento.
Aaron Swartz paga il prezzo della sua genialita', Aaron Swartz paga il prezzo del suo anticonformismo, Aaron Swartz serve da monito per chi, malauguratamente, avesse anche solo il piu' umile pensiero di uscire dai profondi solchi tracciati dal pensiero imperante delle multinazionali.
La macchina da guerra ormai era partita, la sua condanna era facilmente prevedibile, il suo esempio avrebbe incarnato il classico adagio "colpirne uno per educarne cento"e questo suicidio, tradotto in italiano significa, occhio che potrebbe capitare pure a voi e chi ha orecchie per intendere..intenda, guai a toccare le multinazionali e a tal proposito vedi l’altra faccenda che e’ capitata all’11 del mese di qualche anno fa’..
La sua abilita' nella navigazione consentiva ad Aaron di navigare nel mare della rete senza ostacoli. Per lui modificare, decriptare, aggirare, erano sfide, esercizi continui, espedienti per mettere alla prova le proprie capacita' e, soprattutto un modo per togliere i confini dove confini non dovrebbero proprio essercene, capisciamme’.
L'aneddoto attribuito ai nativi americani nel quale attraverso il loro pensiero saggio, sottolineavano l'assurdita' del gesto del primo uomo bianco che, recintando un terreno, affermo' che questo gli appartenesse e, conseguentemente, il tacito assenso dei suoi vicini e amici che, facendo la stessa cosa, garantirono a se stessi egual diritto, sottolinea quanto di assurdo ci sia nel tentare di fermare lo spirito di ricerca, la naturale tendenza umana ad andare oltre, la stessa che spinse i primi astronauti ad ambire al raggiungimento di Marte appena furono con certezza arrivati sulla Luna.
Aaron Swartz paga per tutti noi, tutti noi che incessantemente ricerchiamo, tutti noi che continuamente approfondiamo, tutti noi che, vedendo una staccionata, d'istinto vorremmo provare a scavalcarla, non per rubare, non per truffare, semplicemente per dimostrare a noi stessi che ce l'abbiamo fatta e soprattutto per rendere pubblico cio’ che sta dietro a quello che dicono e a quello che fanno le persone che dovrebbero rappresentarci.
Aaron Swartz era la mente dietro progetti come Reddit, Rss 1.0 e Python e la licenza per la condivisione libera della conoscenza.
Era sotto accusa per aver rubato file del Mit e i magistrati erano pronti a chiedere per lui una condanna pari a 30 anni di carcere. Tutti noi sappiamo benissimo cosa questo significhi in America, dove la certezza della pena e' una realta' inconfutabile non come da noi che se ammazzi il padre e il fratello dopo 8 anni sei ai centri sociali e dopo altri 3 anni sei libera cittadina pronta a fare un libro o un film o andare al parlamento.
Aaron Swartz paga il prezzo della sua genialita', Aaron Swartz paga il prezzo del suo anticonformismo, Aaron Swartz serve da monito per chi, malauguratamente, avesse anche solo il piu' umile pensiero di uscire dai profondi solchi tracciati dal pensiero imperante delle multinazionali.
La macchina da guerra ormai era partita, la sua condanna era facilmente prevedibile, il suo esempio avrebbe incarnato il classico adagio "colpirne uno per educarne cento"e questo suicidio, tradotto in italiano significa, occhio che potrebbe capitare pure a voi e chi ha orecchie per intendere..intenda, guai a toccare le multinazionali e a tal proposito vedi l’altra faccenda che e’ capitata all’11 del mese di qualche anno fa’..
La sua abilita' nella navigazione consentiva ad Aaron di navigare nel mare della rete senza ostacoli. Per lui modificare, decriptare, aggirare, erano sfide, esercizi continui, espedienti per mettere alla prova le proprie capacita' e, soprattutto un modo per togliere i confini dove confini non dovrebbero proprio essercene, capisciamme’.
L'aneddoto attribuito ai nativi americani nel quale attraverso il loro pensiero saggio, sottolineavano l'assurdita' del gesto del primo uomo bianco che, recintando un terreno, affermo' che questo gli appartenesse e, conseguentemente, il tacito assenso dei suoi vicini e amici che, facendo la stessa cosa, garantirono a se stessi egual diritto, sottolinea quanto di assurdo ci sia nel tentare di fermare lo spirito di ricerca, la naturale tendenza umana ad andare oltre, la stessa che spinse i primi astronauti ad ambire al raggiungimento di Marte appena furono con certezza arrivati sulla Luna.
Aaron Swartz paga per tutti noi, tutti noi che incessantemente ricerchiamo, tutti noi che continuamente approfondiamo, tutti noi che, vedendo una staccionata, d'istinto vorremmo provare a scavalcarla, non per rubare, non per truffare, semplicemente per dimostrare a noi stessi che ce l'abbiamo fatta e soprattutto per rendere pubblico cio’ che sta dietro a quello che dicono e a quello che fanno le persone che dovrebbero rappresentarci.
Nui
Chiniam la fronte al massimo
Fattor.
Chiniam la fronte al massimo
Fattor.
Mi domando perche' fermare il piacere della scoperta?
Pure io nel mio piccolo mi arrangio.. ma morto un papa se ne fa’ un altro..
mercoledì 23 gennaio 2013
Indecisione.
Da
che mondo e’ mondo, esiste la differenza tra i sessi nell’alienare le
proprie cose, si apre un fronte interfamigliare tra il mascolo che non
butterebbe via na mazza e la femminuccia che geneticamente affiderebbe
l’intero contenuto degli armadi al camion del raccoglitore monnezza
differenziata.. per poi poter dire..Vedi, non ho nulla da mettermi e qui
per parcondicio metto la old vignetta-satira al femminile del dubbio
amletico per le vestimenta serali.
Occorre
ammettere che per le donne la scelta degli abiti da cestinare e’ molto
piu’ facile.. dieci minuti dopo essere stato pagato con la firma di 3
etti di cambiali senz’osso, l’abbigliamento femminile e’ gia’
irrimediabilmente fuori moda. Senti discorsi del tipo…Ehi Giuseppa,
perche’ alla festa di Antonella non metti il tuo tubino nero che ti sta’
da dio e mette in evidenza tutti i panettoni che ti sei ingurgitata
nelle recenti feste?.. Azz..Ma sei fuori? L’ho comprato un anno fa’ e
l’ho gia’ messo al matrimonio del tuo amico Dario.. la gente pensera’
che io abbia un solo vestito! Azz..Guarda che Dario si e’ sposato a
Friburgo con una ragazza Australiana e noi eravamo gli unici Italiani
invitati.. chi cazzo vuoi che lo abbia visto il tuo tubino nero!
..Ma
sei proprio un troglodita tagliato fuori, a te vanno bene anche gli
slip usciti rosa dalla lavatrice! Di sicuro avranno messo le foto del
matrimonio su Facebook no?…
Sti
cazz, lo avevo dimenticato sto facebucche del put.. con la
disoccupazione che cresce, la crisi mondiale che avanza e l’Europa che
affonda assieme alla borsa e ai soldi miei, la gente ha una sola grande
preoccupazione.. andare su Facebook per capire quale vestito portava tua
moglie al matrimonio celebrato a Friburgo tra Dario di Borgaro e Ann di
Perth.
Ma
ne convenite che la moda maschile assomiglia invece ai piani
quinquennali sovietici. E’ dall’ultima guerra che mi compro giacche e
abiti e ho assistito all’inesorabile ciclicita’ dei bottoni.. cinque
anni di giacche a due bottoni (quelle della crociera), poi altri cinque
di giacche a tre bottoni (quella del matrimonio di Donatella), seguiti
da un nuovo quinquennio di due bottoni (quelli della cresima di Sara) e
cosi’ via. Ecco perche’ ho cercato con tutte le mie forze di oppormi
all’eliminazione del mio vestiario acquistato ancora in lire alla fine
del secolo scorso.. sono certo che tra qualche mese rivedro’ quegli
stessi abiti sulle pagine di Vogue. Alla fine pero’ l’ha spuntata Lella,
la quale mi ha fatto notare che quando lei mi ha conosciuto, io portavo
una taglia 48 e che oggi mi avventuro nei territori della 52 pianta
larga.. e’ proprio vero, l’11 settembre e l’euro hanno cambiato tutto!
Cosi’ mi sono deciso a collocare nel contenitore degli indumenti usati i
miei abiti all’ultimo grido per fare spazio alle sue vestimenta. Ora
pero’..sfiga nella sfiga si pone un problema.. a causa dell’iper
movimento dei tre mesi di ferie con nuotate a non finire e guerra con
polipi, sono dimagrito di qualche kg e sono tornato alla 48 taglia
mezzasega, quindi rivolgo un appello agli operatori della raccolta
indumenti.. se trovate un giacca firmata Pignatelli, seminuova, con la
tasca interna destra macchiata da penna indelebile e leggermente
scucita, telefonatemi.. occhio che se risponde una voce femminile dovete
dire che e’ per un sondaggio sui telefoni.
Insomma..il
fatto di buttare via roba “inutile”per me e’ un aggettivo riferito
solo agli uomini politici o alle zanzare, ed e’ di difficile
applicazione. Sono forse inutili le tende da balcone che i vicini ti
hanno costretto a togliere perche’ hanno perso il blu originale e sono
diventate color grigio topo malato? Nient’affatto.. il giorno che mi
decidessi a dare il bianco in salotto sarebbero utilissime per coprire i
divani quindi no buttare ergo posizionare in cantina in attesa
dell’evento. Miiiii e che dire delle mollette di legno senza piu’ la
molla? Niente buttare, naaa! Se un domani mi servisse un cuneo per
fermare una porta che sbatte basta cercarle nel cassetto posizionate
nella scatola di latta dei biscotti con scritto «mollette rotte» che
andrei a cercarla.. sempre ammesso che non ne trovassi alcune nel
ripostiglio nella scatola che conteneva il prendipolvere con i confetti
della cresima di Sara con scritto «piccoli cunei di legno per usi vari».
Ma so’ che inesorabilmente finiranno nella differenziata e quello e’ un
bel problema.. qui nasce una riflessione attorno alla domanda
ricorrente sugli smaltimenti… e questo dove cazzo lo butto? L’Amiat ci
propone una visione del mondo semplificata, quasi manichea, dove le cose
sono o di plastica, o di vetro, o di legno, ma la realta’ e’ piu’
complessa, molto complessa assai. Gli oggetti sembrano sfidarti
continuamente. ..E me, dove minchia mi butti? Pare domandarti il vecchio
bastoncino da sci che hai in garage. E allora ti accanisci su di lui..
stacchi la manopola di plastica dal bastone d’alluminio (si’, quelli di
canna li ho buttati antedifferenziata nel 65), separi il cinturino di
pelle e la rondella, ancora di plastica ma morbida e quindi riciclabile.
L’operazione di differenziazione ti ha richiesto piu’ o meno una
ventina di minuti, se li moltiplichi per tutti gli oggetti che devi
eliminare, capisci che sarai pronto quando la finanziaria permettera’ il
pensionamento del Mario prossimo esodato.
Alla
fine carichi tutto sulla macchina e confidi nell’aiuto degli addetti
all’eco-centro di Via Piemonte 25 che suppliscono con la cortesia alle
carenze organizzative e alle rigidita’ dei callcenter numero verde
800.401.692 al servizio del cittadino che interpellati per aver un aiuto
telefonico su cosa potevo fare dei miei cento chili di giornali che
avevo in cantina, considerato che tutti i raccoglitori esterni erano
traboccanti .. avevano risposto..faccia come dice il suo Amministratore,
li lasci in cantina e li deponga quando vede che i contenitori esterni
sono vuoti.. Sti cazz e io mi devo mettere di posta al controllo degli
scarichi per poi partire alla mennea per poter arrivare prima del
biscottaro che li riempie tutti ed avere l’accesso al
contenitore..quindi ne approfitto di questo post e a tutti gli addetti
all’eco-centro, che mi hanno aiutato a gettare oltre alla carta anche
gli oggetti piu’ diversi e a separarmi dagli affetti piu’ cari, un
grazie di cuore…e per favore..trattatemeli beni..mi raccomando.
lunedì 21 gennaio 2013
Bucare Wireless.
Dai
.. oggi rendiamo dura la vita agli usufruitori a scrocco delle reti
Wireless. Non per altro ma datosi che se qualcuno scarica utilizzando la
vostra linea anche se sarete protetti con password lunghe un kilometro,
vi rallentera' la navigazione ma soprattutto esporra'il vostro
indirizzo IP in lista nera e voi pagherete per i file catturati sia Film
sia MP4 sia siti porno etcetc, quindi per scoprire facilmente chi si
succhia la vostra linea basta solo mettere qualche programma sniffatore e
uno dei tanti e’ lo ZamZom che si puo’ scaricare gratuitamente dal sito
www.zamzom.net, Una volta scaricato si clicca sul pulsante “Deep Scan“. ….
In
pochi istanti, il programma vi rivelera’ tutti i computer, sia quelli
autorizzati sia quelli non autorizzati, che hanno accesso sulla vostra
rete wireless.
Poi
basta confrontare gli indirizzi IP visualizzati per capire chi sono gli
intrusi che rallentano le navigazioni e scaricano a nome vostro.
Nb..
ovviamente per parcondicio non posso esimermi dall’indirizzare chi
vuole bucare la vostra rete wireless protetta invitandolo ad utilizzare
il WepCrack all’indirizzo http://wepcrack.sourceforge.net/
ParcoNdicio.
L’occhio del neanderthaliano inguaiatopassera pare senza palpebra, come quello di Amadeus. Non sbatte piu’. Resta fisso e ruota solo come quello dell’iguana tetrapodo. Pero’ vorrai mica dirmi che un’auto la si compra di piu’ se di fianco c’e’ una Belen che si sfrega i polpacci sui cerchioni 16 pollici pianta larga? Significa essere incommensurabilmente dei pirla? Appena appare una vulvimostrandola, si accende un neon nel cervello Darwiniano che lampeggia. Gnoc-ca gnoc-ca gnoc-ca. Come le luci di emergenza insomma. Capisco ancora se fosse allegata alla car e te la dessero con gli optional. Tu prendi la vernice metallizzata, il tettuccio apribile,il sedile riscaldato con vibratore incorporato e.. la gnocca bionda con 2 gambe a trazione anteriore, air bag posteriore e anteriore gia’ esploso, facile inserimento della leva del cambio e labbra a canotto d’emergenza. Ma quelle cari miei non sono dinamiche, sono statiche. Non e’ che vengono via nel pacchetto opzioni in regalo. Che poi in quei saloni li’ non c’e’ neanche un po’ di originalita’. Sempre stangone di due metri con due airbag cosi’. Ma scusa..se stai vendendo la Smart cerca di piazzare una fighina tipo una sarda da un metro e una gazzosa… Sei un commerciante di usato sicuro? Tira fuori una bella nave scuola sui sessanta ben portati, botulinata al punto justo. Ma io ora mi chiedo. Passi per noi maschi che siamo dei pirla, ma voi sbarbate perche’ dovete passare il tempo a sorridere a dei pirla che godono davanti a dei cerchioni in lega da 16 pollici pianta larga? Solo perche’ vi pagano? Allora solo perche’ vi pagano potete fare tutto? Bueno, andate a leccare le vetrine quando inaugurano i negozi… E se uno poi ti chiede che lavoro fai tu cosa minchia gli rispondi? Mi siedo sui cofani? Tengo le poppe appoggiate sui vetri delle macchine, ma sto’ studiando per diventare culospecchista, quella che col sedere piega gli specchietti laterali e, laurearmi poi in bigologia all’accademia di Bockinawa. Io ve lo dico. Ragazze. Se proprio volete sfregarvi contro qualcosa, se sentite che avete quel talento li’, piuttosto che i saloni dell’auto andate pure a Montecitorio e non importa se non rientrate come onorevoli nel movimento a five stalle o scelta incivile per i Monti. Secondo me se vi strusciate contro un onorevole e non contro una portiera avrete un futuro decisamente piu’ assicurato, Ruby docet e alla fine della giornata anziche’ l’odore di plastica Marchionnese che hanno le macchine nuove avrete un retrogusto plasticale condom..iniale.
venerdì 18 gennaio 2013
Littizzetto Docit.
E' partita la campagna elettorale. Un risiko demente dove tutti si alleano con tutti e a me gia' sale una pragmatica sensazione. Certo che elezioni cambiano le persone. Persino Mont Blanc non lo riconosci piu'. Ma hai sentito che ha candidato la Vezzali? La Valentina Vezzali, la fiorettista. Ma come? Da un anno sei li'che organizzi la sfilata dei professoroni, dei premi Nobel per l’economia, se uno non ha almeno tre lauree non gli fai fare neanche l’usciere al ministero, e poi candidi la cadetta di Guascogna? Che tra l’altro ha gia' dichiarato che per salire in politica non ha intenzione di scendere dalla pedana? Eh certo. Se c’e' da votare una finanziaria e lei e'sulla pedana cosa facciamo? La tiriamo giu', per il cordino, per il passante che ha dietro?
Ma allora candidiamo anche Zorro. Anche lui lottava contro i malvagi...E Rex? Chi e' che candida Rex? Se vai a vedere qualche competenza ce l’ha anche lui...Ha fiuto...per dire...Facciamolo ministro degli esteri… Ma la Vezzali e' esperta di politica? Al limite sa qualcosa dei Kinder cereali. Allora io voto Banderas per amore delle fette biscottate. E il partito democratico uguale. Han candidato la Josefa Idem. La pagaista. Stefania Craxi ha candidato Moggi, e Mont Blanc ha risposto al fuoco candidando la Minetti. Non Nicole, l’altra. Annalisa. Quella bella, che canta, ha fatto Miss Italia e l’atleta paraolimpica,che sicuramente sono tutte cose della societa' civile ma non ce n’e' una che c’entri… Strano che a nessuno sia venuto in mente di candidare Schettino che nel Transatlantico avrebbe anche un suo perché. Nel frattempo il governo ha approvato l’acquisto di due sommergibili militari U-212 che pagheremo in comode rate, da 170 milioni l’anno, perche' sti due sommergibili costano la bellezza di 2 miliardi…queste due supposte lunghe venti metri han gia' il loro alloggio. Indovina dove? Tra le chiappe nostre, di noi cittadini.
Ma se non abbiam piu' neanche le barelle negli ospedali, che le dobbiamo prendere dalla ambulanze che cosi rimangon fuori uso, e noi spendiamo 2 miliardi di sommergibili? Cosa ce ne facciamo? Trasportiamo i malati in ospedale via mare dentro sti siluri a saldatura stagna? E' come se una massaia che non arriva a fine mese si comprasse una borsa di Gucci. Prima abbiamo comprato i caccia F-35, 12 miliardi… adesso 2 miliardi per i sommergibili… a questo punto, dobbiamo ammortizzare la spesa… invadiamo la Svizzera… Partiamo dal lago di Como, apriamo le banche, ci riprendiamo o soldi degli evasori li carichiamo sui 35 cacciabombardieri e bombardiamo di biglietti da cinquecento dove c’e' bisogno, dal Sulcis a Taranto sull’Ilva. E anche Mirafiori va. Finito con va.
mercoledì 16 gennaio 2013
NO.
Bene allora ve lo ripeto il mio NO e ci sta’ pure una canzone di Shakira.
No se puede vivir con tanto veneno,
La esperanza che me dio tu amor
No me la dio mas nadie,
Te lo juro, no miento,
No se puede dedicar el alma
a acumular intentos
pesa mas la rabia que el cemento.
Io sono nato cosi’ con questa genetica predisposizione al NO.
Non so’ perche’ ma al consenso preferisco il dissenso.
Il NO mi piace. anche il gesto che lo accompagna.
Scuotere la testa di qua e di la’, soprattutto quando esco dall’acqua di Casalcoso col polipo attaccato al braccio, mi da’ tanta soddisfazione e mi fa’ godere australmente come un selvaggio.
E poi mi piace pronunciarlo, il NO. Perche’ li’ in mezzo, tra le pieghe di quella sillaba nasale, ci sta’ dentro un sacco di roba e ti riempie la bocca.
Il rifiuto per esempio. Il nossignore. Il levatelo dalla testa. Che non e’ mica roba da buttare via. Perche’ il rifiuto e’ sempre differenziato.
C’e’ NO e NO, insomma. E la maggior parte del NO e’ riciclabile. Da una raccolta paziente di rifiuti possono nascere nuove cose. Insoliti modi di pensare, per esempio. Strade diverse da percorrere. Persone nuove da conoscere, capire, amare.
Il NO e’ anche dissenso. Pensiero difforme. Che spesso si fa’ conflitto. Ma anche dibattito costruttivo, almeno cosi’ la penso io e mi basta poi voi pensatela come volete.. chissenefutte, non mi scalfirete piu’ di tanto.
Mi fanno paura le coppie che non litigano mai. Bisticciare, credetemi, e’ sano senza venire alle mani naturalmente, usando forse il coltello, ma no.. Sono convinto che alzando la voce e caricando i toni si crei dell’energia propulsiva che fa’ andare avanti la coppia. e poi vuoi mettere il piacere di fare la pace? Chi non litiga non sa’ cosa si perde. C’e’ anche il NO purissimo della disobbedienza. Quello bello dei bambini. Che dicono no per puro spirito di contraddizione. E magari ci aggiungono pure un ..merda.. proprio quando i genitori vogliono far bella figura con gli amici.
Poi ci sono i NO che ti vengono fuori perche’ sei incazzato…Guarda, oggi ti dico di no perche’ c’e’ vento e sono con le palle in giostra. Ma se me lo chiedi domani puo’ essere che ti dica di si’. Soprattutto se c’e’ il sole….
E anche i NO della sincerita’. Quelli che si usano per dire le cose come stanno…Vengo anch’io?… NO tu NO. ..Vengo anch’io?.. NO tu NO… E perche’?.. Perche’ NO. Perche’ mi stai sul culo, guarda. Non ti reggo. Preferisco dirti le cose come stanno invece di fingere benevolenza. Vacci con chi cazzo vuoi a vedere le bestie feroci. Non con me, io mi basto.
E’ che il NO da’ liberta’. Non si puo’ morire dentro, aspettare di diventare tutti verdi come Hulk fino a farsi scoppiare i bottoni della camicia.
Con il NO, poi, iniziano tante parole importanti. Il NOnostante, per esempio. Che ti fa tirare avanti e chiudere un occhio. Il NOumeno, che e’ l’essenza delle cose. Il NOcciolato che leva le malinconie e fa crescere i brufoli e la pancia, la NOvita’ che da’ gusto alla vita, il NO profit che da’ senza pretendere, il NOn ti scordar di me della nostalgia e il NOn essere dell’essere.
Finita cosi’ con un bel NO. Punto. Stop.
Anzi sapete che faccio? Do’ retta alla stirpe del mio cognome e mi autocombustioNO.
martedì 15 gennaio 2013
Stacketestackete.
Questa
e’ una storia irreale che avevo postato qualche tempo fa’..raccontata
da.. da.. ve lo dico dopo alla fine del post e intanto vediamo se lo
scoprirete prima voi il personaggio che segue..shhhhhhh ascoltate….e
lasciamolo parlare…
Vado?
Vai vai.. chunta su’..
Bah che posso dire..la mia vita non e’ granche’. Mi hanno implaccato nel
muro, non esco mai di casa. Devo dormire di giorno e lavorare di notte,
ma c’e’ sempre qualche pirla che mi sveglia anche di giorno. Avete
presente quelli che prima di uscire di casa premono i due pulsanti,
quello della luce scale e il quello che apre il portone? Non li ho mai
capiti.. e’ pieno giorno, che cazzo stai a sprecare tutta quella
corrente proprio ora che siamo in tempo di crisi con quel che costa
l’energia anzi a proposito del mercato libero con Enel Energia che ti ha inculato con la bioraria aumentando quella di giorno del 40 per cento. E
poi scusa ma il pulsante del portone, cosa minchia lo attivi a fare,
che quando esci dovrai comunque aprirti la porta da solo… Ah, giusto,
cosi’ facciamo un piacere all’ albanese castigatore, il pulitore di
appartamenti nel senso diversamente igienico.
Di giorno passo molte ore sveglio, ormai comincio ad avere l’insonnia legata all’eta’. Sorrido guardando la ragazzina del terzo piano, di dodici anni, che fa’ gli occhi dolci al garzone del tappezziere. E il ragazzetto di quattordici, che ha trovato l’angolo giusto dove nascondersi per poter guardare da un’angolazione particolarmente favorevole le ragazze che salgono le scale… Ma queste sono attivita’ innocenti, diciamo “diurne”.
Di giorno passo molte ore sveglio, ormai comincio ad avere l’insonnia legata all’eta’. Sorrido guardando la ragazzina del terzo piano, di dodici anni, che fa’ gli occhi dolci al garzone del tappezziere. E il ragazzetto di quattordici, che ha trovato l’angolo giusto dove nascondersi per poter guardare da un’angolazione particolarmente favorevole le ragazze che salgono le scale… Ma queste sono attivita’ innocenti, diciamo “diurne”.
Con
il buio la vita diventa moooolto piu’ interessante, ma i problemi
aumentano. Una delle lampade che accendo mi manda la luce direttamente
negli occhi, quindi non solo ho un soprassalto quando mi attivano nel
cuore della notte, ma rimango pure accecato per un po’; poi, quando mi
spengo, mi devo riabituare al buio… i miei occhi cominciano ad avere
qualche problema con tutti questi sbalzi di luce!
Se
solo certi mariti venissero a chiedermi con chi si strusciano le loro
mogli, nel pianerottolo all’ultimo piano… e viceversa, naturalmente. Poi
ci sta anche la tipa del quinto piano che ha un legame molto
particolare con l’autista di scarpe e scarpe del palazzo accanto… Pero’,
diciamocelo, dopo anni e anni queste storie mi annoiano, so gia’
prevedere i baci, le carezze; in qualche caso gli schiaffi e i “come ti
permetti”.
Ieri
notte pero’ e’ successa una cosa per cui non mi do’ pace. Sento la
ragazza di vent’anni del terzo piano entrare di corsa dal portone e
salire i gradini tre alla volta, poi inciampa e cade. Dietro di lei
sento degli altri passi, concitati. La ragazza preme il pulsante, io mi
attivo, sono accecato dalla luce di quella cazzo di lampada… quando
finalmente ci vedo qualcosa la ragazza e’ stesa sugli scalini, svenuta, e
del suo inseguitore non si vede nemmeno l’ombra.
I
caramba non sanno in che direzione cercare, la ragazza dice che
l’assalitore non lo conosceva, ma mi sa’ che non dice la verita’. Ho
paura che si stia mettendo proprio nei guai… e ora sono qui a chiedermi…
se dovesse succederle qualcosa di ancora piu’ grave e io di nuovo non
fossi all’altezza della situazione, ma si diamoci un taglio, la mia ora
e’ arrivata?
Ho
deciso di guastarmi in maniera irreparabile, hanno gia’ chiamato
l’elettricista per sostituirmi con un modello piu’ moderno. Almeno passo
la responsabilita’ a uno piu’ giovane. E poi sara’ un modello
elettronico, che non fara’ tutto quel rumore che faccio io
stacketestackete…e le telecamere faranno il loro dovere di Grande
Fratello, addio bacetti, addio scale.. e’ l’evoluzione e se non l’avete
ancora capito
IO SONO L’INTERRUTTORE (col dono della parola, anzi..dello scritto).. e buona corrente a tutti. 3 . 2 . 1 stackete e f.c.
domenica 13 gennaio 2013
Larghe Falde ImmaginArie.
Cade la neve a falde larghe e piane,
da ore e ore, senza mutamento.
Non una voce; non un fil di vento;
non echi alle casupole lontane.
Nei boschi e nelle immense Alpi lontane
ogni soffio di vita sembra spento.
Sotto quel bianco ammanto e’ un sognar lento
di piante, d’erbe e di speranze umane.
E pure io la vedo cadere a larghe falde.. fidatevi e’ bello vederla cadere, cosi’ la gente puo’ gioire della caduta dei fiocchi e della caduta della vicina che da buona equilibrista, sta’ sulle palle, e vabbe’..Dai pensiamo a cose reali, la neve per modo di pensare o di dire e’ arrivata, poca ma sta scendendo io la vedo coprire l’albero che ho fronte finestra, quello dove il cagnetto del secondo piano usa come cesso alternandolo alle colonne di ingresso del caseggiato e sta neve non e’ da confondersi con la forfora del sindaco filura torinese che passa in elicottero a gratisse mentre io se devo fare un volo di 15 minuts devo farmi due flebo di euri o mettere sul piatto della bilancia una montagna delle nuove da cinque. Ad ogni modo e’ davvero strano, la neve nelle favole rende tutti piu’ buoni mentre qui da noi e’ tutto il contrario. Siamo piu’ incazzosi insomma. Manco scendessero dal cielo fiocchi di cocaina maltagliata. Quando nevica gli unici contenti sono i bambini, i cassintegrati che lavorano per un giorno(azz oggi erano stati allarmati e sono li che fanno girare i pollici e gli indici) a spalare neve e infine i cani. I bambini che si tirano le palle di neve e i cani fanno la cacca sul pulito. Poi dopo qualche giorno i bambini si tireranno le palle di neve con dentro la cacca dei cani e la festa sara’ bell’e finita. L’unica e’ infilarsi le botti di luna ed andare a spargere il sale sulla salita dei garage anche se non ci sta ma abbiamo comprato il sale per l’occasione e aspettare che i giardini di marzo si vestano di nuovi colori come diceva il buon Lucio in illo tempore.
Dai, l’anno e’ iniziato da 13 giorni e sta finta nevicata ci voleva, siamo buoni. Pensiamo positivo. Persino il Berluska si e’ accalappiato seicentomila voti in piu’ dopo aver pulito la sedia del Marco Trabacadore giornalista anche se il fact checking ha sconfessato un poco i suoi dati e poi a parte queste quisquilie dobbiamo gia’ esser felici che e’ finita la menata degli SMS di Natale. Quelle grandinate di cazzate che ti arrivano sotto le feste e che non fan piacere a nessuno tranne ai gestori o provider telefonici. Quei messaggini che fanno gli spiritosi, quelle orride poesiole in rima, quelle mefitiche filastrocche che schifano anche i bambini dell’asilo del tipo…Babbo Natale con i suoi gnometti ha sudato per mesetti, parte in volo tra un pochino per portarti un regalino, guarda bene e’ speciale ..i miei Auguri di Natale!. Ma sparati nei coglioni pirla. E’ Natale e da buon equilibrista mi stai sulle palle. Ti sembra normale? …Dal vicino caminetto viene giu’ un angioletto…. E rimandalo su… chi cazzo te l’ha chiesto? Ti ho forse mandato un sms chiedendo di spedirmi un cherubino o un serafino, per caso? Allora sparisci nel vuoto della tua esistenza. Poi tra noi maschietti ci sono quelli a luci rosse del tipo .. viene l’uomo di colore che ti incula con furore, poi si aggiunge l’africano che ti ciula piano piano, e mentre il culo ti fa male, tanti auguri e Buon Natale. No, perche’ e’ Natale, dovresti essere piu’ buono, amare tutto il mondo, poi arrivano sti sms e ti spuntano i canini da vampiro di Twilight. E vogliamo parlare di quei messaggini zen lunghi otto chilometri? Tipo.. Ti auguro con tutto il cuore che il karma del Natale ti avvolga lo spirito nel suo ampio mantello, e che la luce del sole universale ti accarezzi l’anima…. Ma l’anima dell’IMUrtsss tua … quanto mi stai sul coglionisterio… Avvolgiti nel tuo mantello e levati di torno. Poi, il bello e’ che i mandanti di ’ste cazzate non si firmano. Tutto un pappardellone che per arrivare… pipit pipit pipit… ci mette mezz’ora e poi Buon Natale fine. Tutto ’sto torrone e poi non c’e’ la firma. Perche’ non c’e’ la firma? Io voglio sapere chi me l’ha mandato… Ma non per ringraziare. Noooo… Per sapere chi odiare a chi rompere il culo. A proposito..lo sapete a quanti gradi brucia il culo? A 90 gradi dai..Perche’ non voglio un odio cosi’ senza confini. Un odio sans frontieres come come dicono in trinacria. Io voglio che sgorghi da me un odio preciso, mirato, col perimetro. Un odio col bersaglio. Invece nada. Oppure ti mettono la firma… Giorgio. Giorgio chi? Conosco 12 Giorgio, posso mica rispondere Grazie a tutti 12? Peggio ancora quando si firmano persone che manco le hai mai cagate. Roberto e Teresa Vattelapesca. Chi minchia sono?Boh.. Vabbe’ proseguo col va’ di culo al popolo mascolino che non si cucca gli sms della Befana che sono i peggiori. Quest’anno ne andava molto di moda uno…Potresti mica mandarmi una tua foto perche’ nessuno crede che conosco la Befana?.. oppure il massimo era a cantilena… la befana vien di notte e di te se ne strafotte, porta i doni ai bambini se non fanno i birichini, porta doni ai piu’ buoni..se non rompono i coglioni…Ecco. Che tu pensi subito a chi te l’ha mandato ’sto messaggio che non e’ esattamente la Belene incintuosa anche se ce l’hai come amica. Che ti vien da dire.. Eh, senti un po’, bella di notte? A chi dai della Befana ? E tu che hai il naso che piscia in bocca, la pelle muffita come il gorgonzola, e ti speli come i serpenti che fanno la muta, a cosa sembri? A Gollum, quello nato da un rapporto tra la tipa delle sfilate da 110.000 euri, la cosa..la Minetti, il Grande Puffo e la strega Morgana, pezzo di cretina fatta e finita. Mostra..nel senso piu’ schifoso della parola. E comunque per non essere da meno, se sei diversamente maschio ti riauguro Buon Anno con questo ultimo SMS.. Attenta..Scriviti Pasqua su una gamba e poi Pasquetta sull’altra e io cerchero’ di venire.. a trovarti in mezzo alle feste ma girati di schiena almeno non ti vedro’ in faccia e salveremo le apparenze.
venerdì 11 gennaio 2013
Ri..flessioni.
Ebbene
si.. utilizzo il blog per riflessioni di carattere leggero o sociale,
per condividere esperienze personali o per consigli tecnologici che ci
passiamo sulla rete, cerco virus e me li sparo dentro, ci gioco mi
incazzo quando sdereno il pc..m’incazzo con me stesso ma mi affascina
lottare e davvero cerco a volte una strada, non per altri, ma per me
stesso e del resto che alternativa ho..guardare la manfrinata in casa
Santoro? O fare seggiole coi tappi dello champagne?. Fondamentalmente
pero’ il godimento australe sarebbe quello di presentarmi come un
miscuglio di pensiero ed azione perche’ considero che dall’immaginazione
nasca la realta’ in quanto voluta e costruita in linea col seme della
verita’, la mia verita’ ovviamente anche nel parlare in terza persona
non disdegnando magari sacre scritture senza dissacrarle al di la’ del
senso religioso e senza prendere posizioni ed offrire spunti
interpretativi sorprendenti e per me altamente significativi su come
vivere, pensare ed agire nel mondo mediatico. Mi ricordo agli albori
scolastici subito dopo il risorgimento, come i miei compagni recepivano
discorsi di Socrate, Epicuro, Platone, Aristotele, Eraclito e dimentico
altri ma non dovuto al doppio sette di lustri ma al non interesse sui
ricordi, li rammento solo perche’ quando son sul cesso che faccio
cruciverba vengono richiesti come definizioni, erano pesanti perche’
anacronistici ma ripeto solo per altri in quanto io li vivevo a modo
mio, ho un modo di prendere le notizie alla mia maniera ed e’ per quello
che nei miei discorsi salto di frasca in palo.. quante volte me l’hanno
ripetuto sin dall’infanzia e visto col senno del poi pero’ devo dire
che chi mi rimproverava non era proprio un perfetto docente e non voglio
dire che non capiva un cazzo per non offendere l’organo riproduttivo,
non lo era docentuoso ma seguiva solo un tracciato e quei “fuori tema”
che mi appioppavano, per me erano il mio tema e non quello che gli altri
mi volevano far fare ed e’ li che e’ nata la faccenda che non mi frega
nulla di quello che gli altri pensano di me in quanto a me interessa
solo quello che penso io degli altri e forse nemmeno quello e mi
rammento il fatto di quello chiamato pazzo che attaccato al cancello
chiedeva alla gente che passava... e voi li dentro come state?
Tanto per fare un esempio salto sulle recenti festivita’..il Natale..la notte di questo giorno ci ha invitato a superare qualche cosa.. considero questa festa come festa di rassegnazione.. tutte quelle luci sull’albero, sono una sfida alla notte che regna sulla terra, il bambino nella culla rappresenta la nostra speranza del tutto nuova. Il destino e’ vinto insomma.. ma per destino lo considero come una notte sui nostri pensieri, perche’ non e’ possibile che si pensi se si e’ convinti, che tutto e’ imposto e regolato dal consumismo, persino il nostro pensiero. Sarebbe meglio non pensare a nulla e mettersi solo a giocare alla tombola o a carte o fari ghirighiri al criceto. L’origine sociale antica cancellava il tempo.. i figli imitavano i gesti del papa’, sia democristiano o comunista, sia interista o milanista, era gia’ quello che sarebbe stato nel futuro…l’ereditarieta’ esisteva nella societa’ prima ancora di entrare nei nostri convincimenti. Ma sapere per ricominciare non necessita davvero sapere…Insomma il pensiero o e’ riformatore o si spegne nella massa, questo accade se noi agiamo meccanicamente senza la luce e la luce viene a disturbarci masturbando tutte le nostre idee illuminando le seghe mentali. Tutto quello che capitava nel sonno dell’umanita’ era preventivamente conosciuto..guerra, carestie ..pestilenze..Tutto questo era atteso ed e’ per quello che i bambini nascevano vecchi. L’oriente ci insegna che la salute spegne il pensiero e non ci insegna cio’ che fu’. Non sono pensieri distorti e non sto’ andando fuori riflessione perche’ l’apparenza ha un grande peso perche’ il figlio imita il padre o peggio ancora imita quello che vede in TV su Youtube, lui vuol fare il tronista, vuol fare il calciatore che si toglie la maglia o partecipare al grande fratello, lei idem, vuol fare la velina e si reputa grassa e diventa anoressica, vuol fare la Belen di turno farfalla compresa, vuol emergere scrivendo sms con la k e corredandola di emoticon o faccine qualdirsivoglia..Secondo la buona creanza ogni pensiero e’ considerato scandaloso, e’ il vecchio che sa’.. puo’ fare di meglio?Boh.. Questa anche se non scritta e’ una legge potente. Cio’ che vi e’ di giovanile viene costantemente svalutato dagli antichi, dove si vede la giovinezza che dopo un sorprendente avvio, chiedere ben presto perdono agli Dei barbuti e calvi e farla diventare vecchia prima del tempo e non e’ il mio caso dovuto alla sindrome di Peterpan ed e’ qui che esco dalla massa degli insegnamenti imposti.
Tanto per fare un esempio salto sulle recenti festivita’..il Natale..la notte di questo giorno ci ha invitato a superare qualche cosa.. considero questa festa come festa di rassegnazione.. tutte quelle luci sull’albero, sono una sfida alla notte che regna sulla terra, il bambino nella culla rappresenta la nostra speranza del tutto nuova. Il destino e’ vinto insomma.. ma per destino lo considero come una notte sui nostri pensieri, perche’ non e’ possibile che si pensi se si e’ convinti, che tutto e’ imposto e regolato dal consumismo, persino il nostro pensiero. Sarebbe meglio non pensare a nulla e mettersi solo a giocare alla tombola o a carte o fari ghirighiri al criceto. L’origine sociale antica cancellava il tempo.. i figli imitavano i gesti del papa’, sia democristiano o comunista, sia interista o milanista, era gia’ quello che sarebbe stato nel futuro…l’ereditarieta’ esisteva nella societa’ prima ancora di entrare nei nostri convincimenti. Ma sapere per ricominciare non necessita davvero sapere…Insomma il pensiero o e’ riformatore o si spegne nella massa, questo accade se noi agiamo meccanicamente senza la luce e la luce viene a disturbarci masturbando tutte le nostre idee illuminando le seghe mentali. Tutto quello che capitava nel sonno dell’umanita’ era preventivamente conosciuto..guerra, carestie ..pestilenze..Tutto questo era atteso ed e’ per quello che i bambini nascevano vecchi. L’oriente ci insegna che la salute spegne il pensiero e non ci insegna cio’ che fu’. Non sono pensieri distorti e non sto’ andando fuori riflessione perche’ l’apparenza ha un grande peso perche’ il figlio imita il padre o peggio ancora imita quello che vede in TV su Youtube, lui vuol fare il tronista, vuol fare il calciatore che si toglie la maglia o partecipare al grande fratello, lei idem, vuol fare la velina e si reputa grassa e diventa anoressica, vuol fare la Belen di turno farfalla compresa, vuol emergere scrivendo sms con la k e corredandola di emoticon o faccine qualdirsivoglia..Secondo la buona creanza ogni pensiero e’ considerato scandaloso, e’ il vecchio che sa’.. puo’ fare di meglio?Boh.. Questa anche se non scritta e’ una legge potente. Cio’ che vi e’ di giovanile viene costantemente svalutato dagli antichi, dove si vede la giovinezza che dopo un sorprendente avvio, chiedere ben presto perdono agli Dei barbuti e calvi e farla diventare vecchia prima del tempo e non e’ il mio caso dovuto alla sindrome di Peterpan ed e’ qui che esco dalla massa degli insegnamenti imposti.
La
notte di Natale passata da poco ci ha invitato ad adorare l’infanzia,
l’infanzia in lei e l’infanzia in noi. Col negare ogni macchia, ogni
segno, ogni predestinazione e in quel corpo nuovo intende farlo Dio al
di sopra di ogni Deo. Che non sia facile a credere, lo ammetto e sono il
primo a non credere ma se il Bambino credera’ il contrario imprimera’
su di se’ l’elemento ereditatorio come un tatuaggio. Ecco perche’
occorre e bisogna assolutamente appigliarsi all’altra idea, vale a dire
ADORARLO senza intermediari, un filo diretto con Voi stessi e nel mio
caso e’ cosi’ io sono il mio Dio perche’ parlo con me stesso che non
sono io.
Abbiate fede o increduli e le prove verranno. Era ammesso come vero che non si poteva fare a meno degli schiavi, ma era la schiavitu’ stessa che ne forniva le prove. Anche la guerra e’ la sola prova contro la pace, l’ineguaglianza e’ l’ingiustizia prova di se stesse in quanto ci sono e le riscontro ogni giorno, e per questo si giustificano. Dacche’ la forza regna, risulta che bisogna difendersi, ma si ha un circolo chiuso di azioni malfatte, non esiste una spiegazione logica e quindi pensare e’ rifiutare, non nel senso sniffare diverse volte ma di respingere.
Cominceremo dunque da capo? (questo lo chiedeva Socrate il vecchio fanciullo).
Abbiate fede o increduli e le prove verranno. Era ammesso come vero che non si poteva fare a meno degli schiavi, ma era la schiavitu’ stessa che ne forniva le prove. Anche la guerra e’ la sola prova contro la pace, l’ineguaglianza e’ l’ingiustizia prova di se stesse in quanto ci sono e le riscontro ogni giorno, e per questo si giustificano. Dacche’ la forza regna, risulta che bisogna difendersi, ma si ha un circolo chiuso di azioni malfatte, non esiste una spiegazione logica e quindi pensare e’ rifiutare, non nel senso sniffare diverse volte ma di respingere.
Cominceremo dunque da capo? (questo lo chiedeva Socrate il vecchio fanciullo).
Ma
i vecchi pensavano come il loro berretto o secondo il loro berretto
(testa) e i giovani si davano l’aria da vecchi per meritarsi il
berretto.
La
fede degli antichi distoglieva dal volere, la nuova fede invece comanda
per prima cosa volere, quindi di sperare, perche’ l’una non va’ senza
l’altra. E siccome il bello significa qualcosa, tale e’ il senso della
bella immagine e adesso come disse lo specchio, basta riflettere apro
un’altra bottiglia di grappa rigorosamente alla genziana e mi faccio i
gargarismi, le riflessioni vengono meglio... uno due ..uno due.. basta
riflessioni..Amen
giovedì 10 gennaio 2013
Costruiamo seggiole.
Datosi
che siamo in clima di festivita' che ne dite di non rompervi le scatole
e mentre la gente apre scarta il paccame voi duertate le bottiglie
champagnose e con la gabbietta che regge il tappo aspettate a buttarlo
nella differenziata, cominciate a degustare il Dom e il Perignon vintage
2002 e con una pinzetta che furbescamente dovrete recuperare cominciate
il lavoro di fino che dovrebbe fare un prodotto che fungera'a seggiola
per bambolette o per criceti o per..finito con per...
Sfilate il fildiferro che sta alla base
capovolgete
la gabbietta e raddrizzate o stortate le gambette secondo lo stile che
vorrete fare,, aggiustando un poco anche il filo che avete tolto
raddrizzate
la vostra seggiolina controllandone la perpendicolarita' e cominciando a
dare una sistemata al filo che fungera' da schienale, qui sta a voi e
il vostro ingegno a dare le diverse forme..
ora arrotolate alle due gambe posteriori lo schienale
ecco la vostra sedietta fatta.
Prendete spunto da queste sotto...carine vero? e volevate buttare sta povera gabbietta? Naaaaa..
sabato 5 gennaio 2013
Luv Ya XD
LUV YA XD
venerdì 4 gennaio 2013
Preghiera Propiziatoria.
Come tutti gli anni, posto la mia preghiera propiziatoria.
Mi accingo a cospargere il capo di cenere mentre mi inginocchio su avanzi di noccioline, frutta secca e palle dell’albero rotte…
Caro Berlu ora che sei rinato donami la serenita’ di accettare le cose che non posso cambiare, dammi
il coraggio di cambiare le cose che non posso accettare e la saggezza di nascondere i corpi di coloro che ho dovuto sopprimere perche’ mi hanno veramente rotto le palle.
il coraggio di cambiare le cose che non posso accettare e la saggezza di nascondere i corpi di coloro che ho dovuto sopprimere perche’ mi hanno veramente rotto le palle.
Aiutami anche a stare attento ai piedi che pesto oggi, perche’ potrebbero essere collegati al culo che dovro’ baciare domani.
Aiutami
a ricordare che ci vogliono 42 muscoli per aggrottare il viso e solo 4
per stendere il mio dito medio e mandarli a cagare!
Fammi essere come il missile che va dritto verso il cielo o come la piccola supposta che invece va dritto verso il …. e che quando e’ chiamata a compiere il suo dovere lo fa’ fino in fondo, senza mai guardare in faccia nessuno, si mette subito in cammino cercando umilmente la propria strada …. e se qualcuno mi si parera’ davanti dicendomi con presunzione ed arroganza: «Lei non sa chi sono io!» intimamente sa’ gia’ che non puo’ essere altro che uno stronzo! Amen.
Fammi essere come il missile che va dritto verso il cielo o come la piccola supposta che invece va dritto verso il …. e che quando e’ chiamata a compiere il suo dovere lo fa’ fino in fondo, senza mai guardare in faccia nessuno, si mette subito in cammino cercando umilmente la propria strada …. e se qualcuno mi si parera’ davanti dicendomi con presunzione ed arroganza: «Lei non sa chi sono io!» intimamente sa’ gia’ che non puo’ essere altro che uno stronzo! Amen.
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