mercoledì 6 agosto 2014
Sogno
Tu
m’attrai, duro cuore di calamita …
ma cio’ che
attiri non e’ ferro volgare che’ questo cuore
e’ puro
come acciaio. Sospendi la tua forza d’attrazione
ed io non
avro’ piu' la forza di seguirti.
Ve lo
ricordate Uilliam Scachespaire cosa diceva Elena a Demetrio compagno
di merende di Lisandro che miravano ad Ermia? Gran casino ma siccome
io mi chiamo pure Demetrio elocubro il post di mezzestate.. Osservo e
noto meno turisti quest’anno, il popolo degli undicimilioni ha
ridotto la vacanza nonostante gli 80 eurini elargiti dall'abatino e
sono rimasti quindi i turisti mordi e fuggi locali della domenica che
non hanno vacanzato… Il Casalese o abitante di Casalbordino Su,
della domenica e’ una locusta in uno sciame di locuste, un tarlo
divoratore che segue un percorso assolutamente casuale nel suo
piccolo, ma facilmente prevedibile nella sua polimorfa e caotica
unicita’.. il tracciato di uno zigzag planetario simile nei minimi
particolari dai planning delle agenzie di viaggio o, piu’
facilmente dallo sviluppo delle grandi arterie di comunicazione, le
Autostrade Nel Sole e mi ricordo dei viaggi che si facevano hillo
tempore per venire qui al mare.. socchiudo gli occhi steso sul
lettino foderato dal mio amico Dario, sdraiato al sole con MP4o5
all’orecchio con sottofondo di musica sparati dai nuovi impianti
spiaggia e mi ci vedo mentre la macchina rallenta, il caldo vento di
inizio estate smette di sferzarmi la faccia attraverso il finestrino
aperto, mi fermo all’autosgrillettato.. bei tempi quando si
avvicinava il tipo con la faccia da castigatore e la solita domanda.
“Ehi amico, ti serve un Ipad nuovo?”. Scarto l’amico dealer e
mi trovo davanti il classico camionista che fortuitamente e’
rimasto senza benzina e senza portafoglio che propone l’acquisto
del rolex che lui vuol fare fuori datosi che e’ un ricordo della
sua ex quindi e’ un di piu’ e che per uno come me e’
l’abbinamento ideale con i miei Ray-Ban e difatti faccio vedere il
mio e come Daytona originale mi dona proprio, sono un figo
eccezionale consapevole che non devo andare a Napoli altrimenti addio
Rolex e addio braccio, quindi considerando anche che casualmente la
mia faccia da pirla passo e chiudo che mi da l’aspetto di uno che
non puoi convincere facilmente, mi perdo anche l’occasione del
camionista cornuto rolexoso e mi tuffo nel fresco precotto dell’area
di servizio.. goduria selvaggia nell’isola di pace, ristoro,
ritrovo, il Grande Spirito dell’Autogrill mi accarezza la schiena e
mi asciuga di colpo il sudore, scatenando il primo brivido, la prima
emozione, la quasi certezza del mondo migliore.
Secondo
brivido, stessa intensiva.. le pizze, appena sfornate, mi guardano,
la margherita addirittura, mi implora “Quero tu labios rojos, tu
boca carnosa. Prendimi e saro’ la tua pizza!”, Forse il flashback
era di una vecchia pubblicita’ di birra ma fa istess, faccio un
giro nella vetrina adiacente ed anche un paio di “Positano” ed
una “Rustichella” ci provano. Mi guardo attorno, migliaia di
occhi mi guardano.. l’orso Barry all’ingresso della zona
ristorante, i tuttifrutti plastificati in confezione multicolor, gli
yogurt da bere, i culatelli, le lonze e le stronze che buttano la
cicca per terra, i tranci di parmigiano reggiano rigorosamente
terremotati e persino dallo scaffale dei barattoli un ragu’ al
cinghiale mi fa l’occhiolino e mi imbarazza in quanto il mondo
intero sa' che sono vegetariano e non tradisco (per la serie del ..se
tradisci non perdono..). Gli altoparlanti nascosti nel soffitto
diffondono una canzone da diabete di una cantante americana, poi il
rauco lamento di un idolo italiano.. i grandi successi si succedono
(bisticcio di parole fortuito) cosi’, come una serenata fuori
orario per un flirt fuori luogo, fino a quando l’antifurto
all’uscita pigola un allarme di circostanza e giuro che non ho
castigato nulla. No problem era un falso allarme programmato, alle
casse ti guardano con occhi da pesce muert e fanno segno di andare
affanculo, tutto scorre verso la siesta, i signori e le signore in
coda aspettano di pagare i souvenir gastronomici, le sigarette e le
gomme senza zucchero che sostituiscono il dentifricio e nascondono
l’alito che ammazza. Finita la margherita sorseggio un the alla
pesca in lattina sarebbe meglio un bel bicchiere di vino di quello
tosto ma i punti patente non me lo permettono e se per caso mi
dovessero far dare un’alitata nel palloncino son membri amari. E’
bello stare ancora un po’ li’ a ciondolare tra gli scaffali anzi,
approfitto dell’andamento flaneur di altri come me per sbirciare le
copertine dei rotocalchi piu’ in voga e qualche giornaletto
preporno con la Belen che mostra farfalla Santiago e patata. lo
Spirito dell’Autogrill mi manda segnali per comprare una raccolta
tre-per-uno con cellophane nero a riprova del vero hardcore, ma ormai
la porta e’ aperta e la mano bollente del parcheggio mi agguanta
con forza. Ricontrollo il navigatore e mi ributto nella mischia e
l’autostrada sfreccia di nuovo appiccicosa sotto di me spegnendo i
miei ricordi autostradali e quindi mi sveglio dal sogno a occhi
aperti sempre steso sul lettino sfondato all'estremita' causa
cucitura cedente e pensare che glielo avevo detto a Pasqualino..non
reggeeee e vabbuo'.. e’ ora di fare un giro agli scogli e castigare
un poco di cozze considerato che quelle a riva targate turiste non
sono commestibili e poi stanno prendendo il sole… meglio sole che
male accompagnate tipo Oberon con la regina delle fate Titania dalla
faccia d'asino.
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