
Ultimamente i miei post sono di riflessione, forse dovute al cambiamento climatico o dal trauma postvacanziero. Scrivere...pensare... riflettere... flusso di coscienza...la mente vaga, non trova riparo, si perde nei meandri piu’ oscuri delle nostre emozioni che prendono forma in pensieri...
Certe volte i pensieri vanno contenuti, bisogna dar loro una forma...ma la forma ha bisogno di essere condivisa, e’ necessario, altrimenti tutto rimane indecifrabile, criptato e nascosto nell'oscurita’ della nostra scatola cranica.
E cosi’ il pensiero si trasforma in parola e la parola in macchia sulla carta che assume forme tondeggianti o lineari creando una composizione alla vista gradevole.
Il flusso di coscienza entra in un vortice che gira, ti fa’ girare, ti fa’ cambiare posizione, certe volte ti risucchia, altre volte sprigiona tutta la sua potenza liberandoti dal suo giogo... ti fa’ viaggiare, ti fa’ vivere in mondi parelleli...
Tutti proviamo questa esperienza anche senza avere il classico pezzo di carta come dice anzi ..lo vignetta, il buon Vanessi
ma solo pochi hanno il dono di farla provare empaticamente anche agli altri.
Gli scrittori hanno un dono, e il loro mandato e’ quello di condividerlo o quantomeno di farsi capire, e non e’ tanto semplice, si puo’ essere fraintesi per qualche battuta buttata la’, tu pensi ad una cosa e qualcuno la recepisce diversamente e del resto sono sempre dell’opinione che non mi interessa quello che capiscono gli altri ma quello che capisco io degli altri e gli altri mi auguro facciano lo stesso.
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