sabato 10 gennaio 2015
Calv in Klein
Oggicomeoggi
(tutto attaccato, come dicevano i Kouachi), si sta diffondendo a
macchia d'olio tra la popolazione maschia la moda della testa rasata.
Della capoccia levigata. Qualche anno fa i pelati si contavano sulle
dita della mano di Topolino. Saranno stati quattro al massimo.. Yul
Brinner, Kojak, MastroLindo e Taddeo, il personaggio dei fumetti con la
testa a
forma di lampadina. Da qualche anno invece la tendenza al rasaggio ha
preso piede ed e’ diventata la panacea assoluta al tremendo mal del
maschio.. la caduta del capello. Problema, almeno quello, squisitamente
maschile nella maggioranza dei casi. Alle donne per questione ormonale i
capelli non cadono di botto ma se li strappano con tutta calma con la
spazzola, se li bruciano con la permanente dal Barbiere di Borgaro, se
li sfibrano con le
tinture, se li sradicano per disperazione amorosa oppure se li staccano
direttamente dalla testa appendendoci delle estenscion lunghe e pesanti
come liane. All’uomo cio’ non accade, voi direte..che culo..naaa
aspettate un momento perche’ l’uomo vive sereno con il melone ingombro
di pelo fino ai 18 anni eta’ della ragione e poi paf…la scoppola del rio
destino che dal rinculo gli fa cadere i capelli di colpo. E comincia
cosi’ il grande autunno del bulbo pilifero.. cascano foglie e capelli e
anche altro chiamato comunemente marone..(una erre sola ma due maroni).
Ormai la maggior parte dei diversamente femmine vive la giovinezza
nell'incubo di restare calvo. Incubo per tutti lasciate che ve lo dica,
mettetevi il cuore in pace, nel 99% dei casi si avvera senza pieta’..la
pieta’ l’e’ morta. Si potrebbe a questo punto pensare che il mondo dei
maschi si divida in due categorie.. i calvi e i Cocciante ma non e’
proprio
cosi’. Tra i pelati e i diversamente pelati fa capolino una terza
categoria, naaa non quella.. parlavo degli spelati. Gli spennacchiati.
Quelli che sono nella fase di passaggio. En train de. Che vivono la
lacerante perdita e hanno in testa il manto rado dei gatti randagi. Ed
e’ di questi non rassegnati che voglio parlare. Alle vittime del
disboscamento. A quelli che non hanno piu’ delle righe ma dei sentieri
anzi peggio, hanno delle strade maestre del non ritorno. E sulla cima
del craniame si intravede la riga larga e le piazzole d’emergenza
all’ombra delle chieriche imperiali. Quelli a cui i capelli si ritirano,
come risucchiati dalla marea, scoprendo fronti, tempie, e coccie
levigate quelli che si pettinano col lucido delle scarpe alla
MastroLindo. E vabbe’ dai, rassegnatevi figlioli. La fine e’ imminente.
Non state li a mettere il capello in avanti, ad alga di ruscello
sospinta dalla corrente per coprire la radura. Non riportateli a
tortiglione sulla capoccia che alla prima bava di vento quella poi si
impenna come la cresta di un gallo cedrone. E soprattutto lasciate
perdere le lozioni, non fatevi inchiappettare dalle pubblicita’ che
reclamizzano la pomata miracolosa a base sperma del cercopiteco del
machu picchu . Amici calve’, riflettete.. secondo voi se ci fosse in
commercio un prodotto che fa crescere i capelli il Conte si sarebbe
fatto il trapianto? Naaaa, sublimi illusionati, quello li avrebbe lunghi
sino alle caviglie, lunghissimi come quelli di Raperonzolo, roba da
inciamparci dentro mentre balla con la Ruby. E allora dovete essere
lucidi e obiettivi…dai facciamola finita.. Troppi capelli desaparecidi?
Le perdite pilifere si fanno cosi’ ingenti da sfiorare la catastrofe
naturale? La vostra ormai e’ una tragedia senza scampo. Non state li a
pettinare le bambole oppss..scusatemi se ho messo il dito nella piaga..
forza.. rasatevi, mettetevi un cappello lanuto e chiudetela cosi’.
Ite sereni e felici per il mondo e bevete in coppa, esistono dei
difetti ben peggiori della calvizie. Alle donne non importa che voi
abbiate o meno una cotenna di porco sulla testa e ne volete un
esempio?Azz.. on trovo esempi e vabbe' chiudiamola qui.
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