giovedì 21 giugno 2018
Vacanze.
Bene,
siamo ai saluti estivi, e faccio respirare il blog per due o tre mesi
e sotto la forca caudina dello sconforto di Lella che non ama
eccessivamente il trasferimento nella casa marina in quanto legata a
shoppingate che per qualche tempo non potra' effettuare.
Ora
la considerazione sta nelle sette barra sette e mezzo ore di viaggio
dove la povera vettura deve dare tutta se stessa alla faccia del
tutor se esiste ancora e del navigatore coi suoi bipbip
masturbaorecchie.
In
queste sette e passa ore il cervello fa un sacco di considerazioni e
se optate per gli sport estremi non c’e' bisogno di fare i vari
bungee jumping, streetluge o zorbing perche' e sufficiente buttarsi
in un viaggio sulle Italiche autostrade.. l'emozione sara' la stessa
per i vari pirlotipi che incontrerete … tipo quelli che si ficcano
sulla corsia di sorpasso ai 130 Kmorari previsti dal codice e se ne
fottono delle otto luci che gli sparate addosso tipo lampo fotonico
sperando che la corsia si trasformi in una personale galleria del
vento, mentre quelli al culo a loro volta usano lo stesso sistema con
voi che ritardate ad incenerire il trottapiano ..ma cazzo o beduino
imperiale non vedi che le altre corsie sono libere quindi togliti
dalle palle..nada.. quei tipi li sono amanti della sinistra ergo
odiano 5stelle e seganord e quindi non stanno sulla destra nemmeno
per disgrazia ricevuta o forse pensano che stando li il clima e'
migliore ... lo specchietto retrovisore lo usano solo per strapparsi
i peli dal naso e se ne fottono se dietro si sta formando il trenino
di scalpitatori che vogliono scaricare il carburatore a settemila
giri.. alla fine, quando i pendenti si sono ben smarronati ovviamente
si opta per il classico sorpasso a destra con finto colpo di coda
finale a stringere verso il guardrail per far capire come funzionano
le cose...ora voi penserete male dello scrivente soprattutto se siete
di quei tipi che adorano il zigzag tipo sciatore sulla neve del
Mortarillo..insomma quelli che saettano destra sinistra e che non
hanno tempo da perdere e il bello e' che il genere indicato zigzagoso
arriva a casa (sempreche' arrivi) con 4 minuti e 22 secondi di
anticipo rispetto ai normali, non alcuno che aspetta il loro rientro
focoso se non un geco giustamente depresso e quindi il fatto li fa
sentire soli e pertanto rientrano in autostrada per rifare quel
zigzag che piace tanto.
La
maggioranza dei normali si puo' definire codista, ovvero quelli che
amano le code e non appena vedono un rallentamento accendono le
quattro luci, godono come falchi e spengono il motore per
improvvisare una conversazione col vicino o per fare un banchetto sul
tetto delle auto nel caso fortunato (per loro) di sosta forzata e
godimento nel godimento nel caso di autostrada bloccata.. gridano al
miracolo e si abbracciano tra loro e mangiano felici mentre gli altri
smoccolano in attesa di ripartire.
A
pensare bene forse non hanno tutti i torti, hanno ragione loro
perche' dalla vita hanno capito tutto e non si fanno cattivo sangue.
Certo
che le mie settecirca ore sono nulla rispetto alle 13 fatte da amici
che hanno avuto la sventura di fare la stessa tratta in periodi
diversi..
La
mia seccatura del viaggio e' che dopo tre o quattrocento km la Lella
esterna il desiderio di andare in bagno perche' dice che se beve deve
fare sta sosta e quindi ecco che la mia media va a pallino ma
perlomeno mi mette in pace col tutor.. e quindi accosto e dato che ci
sono rabbocco la broda e qui scatta il fattore imbranaggio
del’automobilista tipo che concepisce le aree di servizio come box
indesiderato e ferma la macchina oltre la portata del tubo della
pompa di un metro poi capendo che e' troppo avanti ingrana la
retromarcia e arriva a un millimetro dal vostro muso grazie alla
trombata tritonale che gli avete fatto.. poi resta in attesa del
benzinaio non capendo di esser nel selfservice e quindi dopo averlo
minacciato di sterminio della famiglia compreso il canarino nella
gabbia sul lunotto, si toglie dalle palle lasciandovi l'incombenza
del pieno.. qui stendo un velo pietoso in quanto non tutti i
selfservice sono istess..evito la descrizione delle disavventure tipo
quella che devi inserire il bocchettone dopo aver inserito la moneta
e non prima altrimenti son cazzi..tipo quella dello sbuffo che ti
sputa la benza sin sulle orecchie etc etc..
Fatto
il pieno dell'auto e il vuoto di Lella si riparte in mezzo a
smartphonisti che parlano.
Scrivono.
Postano. Cinguettano. Whatsappano. Instagrammano. che, tra una pausa
e l’altra, guidano: controvoglia, pero'.
E
guai a disturbarli senza contare che per uscire dall’area di
servizio vengono assaliti da dubbi atroci e vivono
i bivi di uscita come crocicchi esistenziali e per questo, ponderano
con attenzione ogni decisione.. ci pensano
bene.
Prassi
che li porta ad alzare il piede dall’acceleratore e sostare nello
spiazzo di fronte ai cartelli con le varie frecce di uscita e quindi
ficcano anche le loro 4 frecce in attesa della decisione..
Vabbuo’..li
si scarta e con una buona sgommata con fischio incorporato si rientra
nel serpentone verso la meta col rischio di incappare nel solito
controllista, quello che doterebbe qualsiasi mezzo, anche un
triciclo, del “cruise control”, il dispositivo che permette di
non superare mai
una
determinata velocita’.
Sti
biscari settano la loro auto a 127 km/h e non la cambiano piu’ e
sono parenti di quello di cui sopra non capendo la controindicazione
in caso di strada libera e quindi fungono da tappo e se c’e’ una
coda dopo curva tamponano tutti, l’importante e’ non superare i
limiti.
Ora
il problema e’ solo nell’uscita e considerato che uso la macchina
due volte all’anno non ho il telepass e non accetto che a
Casalcosino non esista casellante e di fronte al pedaggio
automatizzato sono smarrito e so’ gia’ che la macchinetta mi
aspetta..le scritte saranno tutte tolte e i verniciatori di
contrabbando avranno disegnato la Monroe in posizione che chi va a
messa delle cinque e’ meglio che non veda..quindi eccomi pronto
come nel mezzogiorno di fuoco..mangera’ banconota e cartellino
autostradale e di fronte a calci e botte una voce dall’alto
chiedera’ se ci sono problemi… quindi dopo il vaffanculo te e la
macchinetta scattera’ la foto e la sbarra si alzera’..il pedaggio
arrivera’ per posta e il mio viaggio e’ terminato.
Buone
ferie e ci si vedra' (se Dio, Tir, Cavalcavia, Viadotti e Tutor vorranno) a settembre, e fate i bravi neh.
lunedì 18 giugno 2018
giovedì 7 giugno 2018
Peperoncino, la mia passione.
Come
detto e ridetto nei vari post.. amo la grappa con genziana e il buon
peperoncino piccante, con questi due elementi e con carboidrati tipo
pasta e panfrancese io vivrei tranquillamente godendo come un
selvaggio.
Approposito
del Peperoncino non tutti sanno che la sua piccantezza viene misurata
con un'apposita scala, chiamata Scoville, dal suo inventore, il
professor Wilber Scoville, che nel 1912 ideo' un test che funziona
cosi'.. Dal peperoncino in esamine si ricava un estratto che viene
diluito in una soluzione di acqua e zucchero che viene via via
maggiormente diluita. Il grado di diluizione che elimina
completamente la piccantezza dell'estratto e' l'indice di Scoville di
quel determinato peperoncino.
Con
l'aumentare delle conoscenze scientifiche nel 1970 e' stato ideato un
metodo piu' preciso, che utilizza la cromatografia liquida, metodo
ideato da un chimico di nome Gillet (forse parente di quello che
ideo' le lamette) che misura direttamente la quantita' di capsaicina,
la sostanza che conferisce appunto la piccantezza al peperoncino e mi
fa gonfiare le labbra tipo Belen o tipo il cane della vicina quando
riceve il tallone causa latramenti scassapendenti. Questo metodo ci
permette di stilare una classifica dei peperoncini piu' piccanti al
mondo. Per rendere l'idea di piccantezza di questi peperoncini,
ricordo che secondo questa scala il peperoncino nostrano segna un
valore di circa 100.000 unita' Scoville, con piccole variazioni
dovute alle differenti zone di produzione, e, tenendo sempre in mente
questo valore, scopriamo ora qual'e' il peperoncino piu impestato del
mondo.
La
capsaicina pura, per fornire un altro termine di confronto, arriva a
valori SHU di 15/16 milioni roba da far scoppiare l’emorroidamento.
Partiamo dal 10°
posto, dove scopriamo un nome probabilmente gia' conosciuto, il Red
Savina Habanero,
che per molti anni ha detenuto il record mondiale di piccantezza, con
500.000
unita' Scoville, che da questo momento identificheremo con la sigla
SHU.
Pur essendo 5 volte piu' piccante del nostro peperoncino, l'Habanero
oggi e' stato relegato in fondo a questa classifica.
Al 9°
posto troviamo il 7
Pot Red Gigante,
la cui piccantezza si aggira sui 999.500
SHU (la cifra 7 all'inizio del suo nome e' dovuta al fatto che un
solo peperoncino e' stato in grado di rendere piccanti ben 7 pentole
di stufato).
-
8°
posto.. ecco il 7
Pot Barrackpore,
conosciamo gia' cosa significa il sette all'inizio del nome, mentre
la piccantezza posseduta da questo peperoncino segna 1.000.000
di SHU. Questo peperoncino e' originario di Trinidad, patria di molti
dei peperoncini presenti in questa classifica.
-
Al 7°
posto abbiamo il Bhut
Jolokia (Ghost Pepper),
forse tra i piu' famosi peperoncini piccanti, questo perche' su
Youtube sono presenti moltissimi filmati di pistola che si cimentano
nel mangiare quello che era ritenuto essere il peperoncino piu'
piccante al mondo, ma oggi, con 1.041.427
SHU, il Ghost Pepper ha dovuto cedere parecchie posizioni.
-
al 6°
posto, ecco il 7
Pot Primo,
facilmente individuabile per la "coda" che sporge ad una
delle estremita', la sola vista di questo peperoncino fa comprendere
che non ci si trova davanti ad un comune peperoncino piccante, ed il
suo valore di 1.268.250
SHU gli rende pienamente giustizia.
-
Al 5°
posto, ci sta Il Naga
Viper,
nato dall'incrocio di una moltitudine di peperoncini piccanti, e' un
peperoncino abbastanza raro da trovare che e' coltivato nel Regno
Unito, 1.349.000
il suo indice SHU.
-
Al 4°
posto troviamo con 1.463.700
SHU il Trinidad
Scorpion Butch T
-
Al 3°
posto ci sta uno dei migliori, il 7
Pot Douglah
arriva a 1.853.936
SHU
-
Al 2°
posto ci sta il Trinidad
Moruga Scorpion,
un peperoncino scoperto di recente ma che ha fatto subito valere il
suo indice Scoville pari a 2.009.231
SHU.
-
al 1°
posto non ha ancora trovato rivali il bruciabip che vi infiammera’
bocca e buco del biiip al solo guardarlo, quello che detiene il
primato assoluto ed e’ il Carolina
Reaper,
coltivato al solo fine di avere una piccantezza unica ed esagerata
con i suoi 2.200.000
SHU.
E
dopo sta classifica io mi spalmo un poco di peperoncino nostrano
sulla tartina alla faccia dei suoi pochi SHU e questo post lo dedico
a mio cognato dicendo che il suo Habanero si deve inginocchiare di
fronte al Peperoncino coltivato in quel di Casalbrodetto (la pianta
si chiama i Settefratelli) e mo’ t’ho detto.
aggiungo jpg di quello che ho trovato sulla rete Tor (fonte wikipedia) in merito alle varie piccantezze..qui ognuno valuta alla sua maniera il bruciore di culo..
lunedì 4 giugno 2018
Hashtag.
Ehi Linkediniani, vi ricordate il vecchio telefono della SIP?
I
piu' nostalgici, come me, ce l'hanno ancora in cantina e lo trovano
sempre bello e nn hanno la forza di differenziarlo.
Dopo
di lui e' arrivato un abominio di design chiamato Sirio, gia' il nome
ricorda Furio, il noto personaggio di Carlo Verdone, sapete, il
medico che rispondeva al telefono col suo famoso “no, non mi
disturba affatto” anche mentre consumava la sua prima notte di
nozze.
Beh gia' a quell'epoca avevamo un tasto a dir poco inutile, lo guardavamo con sospetto e ci chiedevamo a che minchia servisse, taluni hanno anche osato premerlo per scoprire che non succedeva assolutamente niente.
Beh gia' a quell'epoca avevamo un tasto a dir poco inutile, lo guardavamo con sospetto e ci chiedevamo a che minchia servisse, taluni hanno anche osato premerlo per scoprire che non succedeva assolutamente niente.
Che
tasto?
Beh
il cancelletto (ad onor del falso anche l'asterisco non era un
campione di utilita').
Passarono
gli anni, sostituimmo quei fantastici dispositivi con i cordless,
anch'essi dotati di cancelletto, la cui utilita' rimase immutata,
probabilmente per non rendere troppo traumatico il passaggio a quelle
generazioni meno avvezze all'assenza di cavi.
Oggi non solo abbiamo i cordless, ma abbiamo un altro strumento deleterio e mi riferisco allo smartphone, un dispositivo invasivo e lesivo della privacy che fa qualsiasi cosa grazie ad un sacco di applicazioni con grafiche fighissime e colori nitidissimi, non servono nemmeno i tasti.
Oggi non solo abbiamo i cordless, ma abbiamo un altro strumento deleterio e mi riferisco allo smartphone, un dispositivo invasivo e lesivo della privacy che fa qualsiasi cosa grazie ad un sacco di applicazioni con grafiche fighissime e colori nitidissimi, non servono nemmeno i tasti.
Well.
Con
la rivoluzione degli smartphones e delle social App e' stato
finalmente dato un senso al cancelletto, adesso basta aprire
facebook, instagram o twitter per trovare una valangata di
cancellettate che vengono giornalmente vomitate in rete da giovani
adolescenti vogliosissimi e da “diversamente adolescenti” (e' un
termine rispettoso nei confronti di tutti gli ultra ventenni che
ragionano ancora come se fossero al liceo e il cui unico scopo nella
vita e' apparire fighi per procurarsi un po' di sesso occasionale)
che usano e abusano del # facendolo seguire da frasi di un'idiozia
disarmante anche per gli autori dei cinepanettoni della Boldi/Desica riunita.
Facciamo
qualche esempio per dare un'idea piu' chiara... aprite instagram,
andate nella pagina “esplora” e scegliete a caso qualche foto,
apritela e leggete.
Io
lo sto facendo in questo momento: #ilmioamorepiccolo #instago
#instame #instalove #tagsforlike #instalike #instaday, una ragazzina,
direi molto giovane, scrive #grazie#aspirina#orastobene#tiamo.
Ora
capite a che serve il cancelletto?
Qualche
super cervellone pagato dalle super potenze ha creato questo sistema
di coercizione mentale che risucchia le menti labili in un vortice di
demenza e hanno avuto il colpo di genio di mimetizzarlo con un nome
che, essendo inglese, fa molto figo: HASHTAG...
Oggettivamente
nessuno puo' resistere ad un fenomeno che ha un nome che sembra
quello di un profumo: “#Hashtag#, le nouveau parfum de Crétin”
(ovviamente la pubblicita' presentera' anche #hashtag #profumo
#crétin #nonpuzzopiu'
#nonservefarsiladocciabastausarehashtagduevoltealgiorno e altre
cancellettate varie ed eventuali).
Bon..tengo
a precisare che..
- Il post che avete letto e' stato scritto in tono del tutto scherzoso e non diffamante, non prendetevela.
- Chi se la prende e' un Hashtag.
- #Hashtag# non e' un prodotto realmente in vendita e non credo nemmeno sia in fase di produzione, siete pregati di risparmiarvi la figuraccia chiedendolo in profumeria.
- Se tra gli hashtag trovati sulla pagina “esplora” di instagram, riconoscete il vostro, non prendetevela..... piuttosto vergognatevi un pochino.
- Riferimenti a fatti cose e persone sono puramente casuali... o forse no? Ad ogni modo c'è un indagine in corso e aspetteremo che gli inquirenti facciano luce su questo argomento.
- Se conoscete qualcuno che fa uso di Hashtag, non emarginatelo, aiutatelo. Con il vostro aiuto potra' affrontare un percorso di riabilitazione e tornare ad utilizzare il cervello.
Stay
hashtag, stay carlominkia.
sabato 2 giugno 2018
Oggi 2 giugno 2018.
Tutti a bordo col solista Cap.Pil.Filippo Barbero.
Vi ricordo la formazione della Pattuglia.
PONY 0 o Pony 11 Ten.Col. Mirco Caffelli
Vi ricordo la formazione della Pattuglia.
PONY 1
Capoformazione Magg.Gaetano Farina
Capoformazione Magg.Gaetano Farina
Il
capoformazione è responsabile di guidare la formazione durante tutte le
figure acrobatiche. Via radio, impartisce gli
ordini e da il ritmo a tutto il volo. Nella formazione è sempre
individuabile come il velivolo più avanzato; quando questa è separata in
due sezioni è al comando dei cinque aeroplani detti in
gergo “linea avanti”.
PONY 2
1° Gregario sinistro Cap. Franco Paolo Marocco
1° Gregario sinistro Cap. Franco Paolo Marocco
È il primo velivolo alla sinistra del capoformazione, le sue manovre acrobatiche peculiari sono il “Ventaglio” e il “Doppio
tonneaux” entrambi effettuati con rotazione a sinistra.
Pony 3
1° Gregario destro Cap. Emanuele Savani
È il primo velivolo alla destra del capoformazione, le sue manovre acrobatiche peculiari sono il “Ventaglio” e il “Doppio
tonneaux” entrambi effettuati con rotazione a destra.
Pony 4
2° Gregario sinistro Cap. Massimiliano Salvatore
È il secondo velivolo alla sinistra del capoformazione, le sue manovre acrobatiche peculiari sono il “Ventaglio”, il “doppio
tonneaux” e il “4 e 5 a posto” tutti effettuati con rotazione a sinistra.
Pony 5
2º Gregario destro Cap. Giulio Zanlungo
È il secondo velivolo alla destra del capoformazione, le sue manovre acrobatiche peculiari sono il “Ventaglio”, il “doppio
tonneaux” e il “4 e 5 a posto”, tutti effettuati con rotazione a destra.
PONY 6
1º Fanalino Cap. Mattia Bortolozzi.
1º Fanalino Cap. Mattia Bortolozzi.
Quando la formazione si separa in due
sezioni, pony 6 è alla guida dei quattro aeroplani detti in gergo
“rombetto”. È responsabile della tempistica e della
precisione degli incroci nonché dei successivi ricongiungimenti.
PONY 7
3º Gregario sinistro Cap. Pierluigi Raspa
È il primo velivolo a sinistra di pony 6, fa parte del “rombetto” e la sua manovra acrobatica peculiare è il “Ventaglio”
effettuato con rotazione a sinistra.
PONY 8
È il primo velivolo a destra di pony 6, fa parte del “rombetto” e la sua manovra acrobatica peculiare è il “Ventaglio”
effettuato con rotazione a destra.
3º Gregario destro Cap. Stefano Vit
PONY 9
2º Fanalino Cap. Alfio Mazzoccoli
È il vertice posteriore della formazione, fa parte del “rombetto” completando l’asse centrale composto dai tre velivoli di
pony 1, 6 e 9.
2º Fanalino Cap. Alfio Mazzoccoli
PONY 10 Cap. Filippo Barbero
Solista
II
solista rimane in formazione durante il “Looping d’ingresso”,
prima figura del programma; successivamente, con la manovra del
“Cardioide” si separa, per iniziare la sua complessa e spettacolare
sequenza; nell’ultimo passaggio con i fumi colorati è il
velivolo che, in direzione opposta al grande Tricolore, incrocia con
il fumo bianco. Tradizionalmente al solista viene affidato il delicato
incarico di responsabile della Sicurezza Volo del
Gruppo.
Supervisore addestramento acrobatico
Prigionieri di coppia.
No
tranquilli, non vi parlero' di una relazione epistolare tra un
galeotto e la sua bella e nemmeno narrero' di come sia vivere l'amore
quando si e' ai domiciliari.
Quello
di cui andro' raccontando, invece, e' una storia a tutti nota,
iniziata in un tempo remoto ed ancora oggi attuale.
Tutti
noi sappiamo che all'interno di un gruppo di amicizie vi e' un certo
equilibro che, se spezzato, genera il caos e la discordia.. vi sono
dunque delle regole da rispettare affinche' tutto rimanga sospeso in
quella bolla di pace e perfezione.
La
piu' importante di queste regole e'... MAI, e dico MAI, fidanzarsi o
intrattenere relazioni che esulino dall'amicizia con persone
all'interno del gruppo.
Perche'
e' cosi' importante?
Beh,
innanzitutto il nostro io fidanzato e il nostro io single sono spesso
molto diversi, quindi la persona di cui vi siete presi una cotta
potrebbe rivelarsi diversa.
Inoltre
non vi e' piu' distinzione tra gruppo di amici di lui e gruppo di
amici di lei, nessuno dei due ha adesso una “zona neutra” in cui
sfogarsi e questo fara' male al rapporto.
Ma
presupponiamo che questi problemi vengano aggirati (e presto o tardi
si presenteranno comunque), rimangono ancora degli ostacoli
notevoli.. essere coppia all'interno dello stesso gruppo di amicizie
presuppone che tutti i membri del gruppo vi conoscano molto bene e si
prendano alcune liberta' con voi... questo scatenera' gelosie e
litigi sia intestine al gruppo che alla coppia.
A
questo punto uno dei due vorra' ridurre le uscite, generalmente lei,
convincendo l'altro a fare un sacco di cenette, visite alle mostre,
gite romantiche... insomma, ogni scusa sara' buona per schivare
situazioni che possono minare la coppia.
Gli
amici, di contro, inizieranno a farsi sentire meno e ad essere a
volte infastiditi dalla vostra presenza che apparira' come una
concezione di grazia di cui dovrebbero ritenersi onorati.
Con
l'andare del tempo anche la vostra vita di coppia risentira' di
questa chiusura verso il mondo circostante e la vostra relazione
andra' sgretolandosi fino al punto di rottura.
Voi
direte: “beh adesso si lasciano ed e' finita”... naaa!
Magari..
Adesso
inizia la lotta per accaparrarsi gli amici, i quali non solo dovranno
subire ore e ore e ore e ore di racconti tediosi su quella che e'
stata la loro relazione, ma dovranno anche far finta di essere
interessati alle motivazioni secondo cui dovrebbero schierarsi dalla
parte di uno piuttosto che dell'altro (sara' del tutto inutile
spiegare all'ex coppia che nessuno ha intenzione di schierarsi e che
dei motivi per cui si sono lasciati non frega nulla a nessuno, se non
per i primi tre giorni)...
Da
qui si generano altri litigi, uno accusera' l'altro di averlo
diffamato e l'altro accusera' l'uno di averlo denigrato e tutti e due
se la prenderanno col gruppo per aver invitato ambe due alla cena del giovedi'... andra' avanti cosi' per un po' fino a quando il gruppo si
spacchera' tra amici di lui e amici di lei (nessuno era interessato,
vero, ma a lungo andare si prende sempre una parte) e ci saranno tre
tipi di uscite:
- uscita di gruppo senza l'ex coppia
- uscita del gruppo di lui con lui
- uscita del gruppo di lei con lei
Quindi,
ragazzi miei, non fate questa enorme fesseria... lo so che vi sembra
l'amore della vostra vita e che quando vi vedete, vi sciogliete come
il gorzonzola al sole il 15 di agosto, pero' datemi retta.. vale la
pena smazzare la uallera a tutto il gruppo per il vostro capriccio
amoroso? Io credo di no.
Ma
alla fine, fate un po' cosa volete... l'unica cosa che vi chiedo e'
di non salutare la mia ex quando la incrociate... se siete postileggendoli fedeli, dimostratemelo.
Ci
tengo a precisare che:
- Non ho nulla contro la mia ex tranne un po' di sano rancore, ma comunque prevale l'affetto e il desiderio di omicidio.
- Esistono associazioni specializzate che sostengono gli amici delle ex coppie, contattatele e vi indicheranno il modo migliore per sopprimere i due ex piccioncini senza essere incriminati.
- Se hai letto adesso questo articolo e sei gia' impelagato in un'impresa simile.... AZZI TUA!
“L'amore
e' un apostrofo rosa tra le parole t'ammazzo” -
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