Forse
non vi ricordate come sono fatto vero?
Bene allora ve lo ripeto il
mio NO e come dice la Shakira.No
se puede vivir con tanto veneno,
La esperanza che me dio tu
amor
No me la dio mas nadie,
Te lo juro, no miento,
No se
puede dedicar el alma
a acumular intentos
pesa mas la rabia que
el cemento.
Io sono nato
cosi’ con questa genetica predisposizione al NO.
NO
alla TAV
NO
alle TRIV
NO
alla TAP
NO
HUB del gas
NO
alle grandi navi a Venezia
NO
alla Pedemontana
NO
all'acqua gestita da SMAT
NO
al MOSE
NO
ai fuochi dell'omonima terra
NO
al Ponte sullo Stretto
NO
a........
Non
so’ perche’ ma al consenso preferisco il dissenso.
Il NO mi
piace. anche il gesto che lo accompagna.
Scuotere la testa di qua
e di la’, soprattutto quando esco dall’acqua di Casalcoso col
polipo attaccato al braccio, mi da’ tanta soddisfazione e mi fa’
godere australmente come un selvaggio.
E poi mi piace
pronunciarlo, il NO. Perche’ li’ in mezzo, tra le pieghe di
quella sillaba nasale, ci sta’ dentro un sacco di roba e ti riempie
la bocca.
Il rifiuto per esempio. Il nossignore. Il levatelo dalla
testa. Che non e’ mica roba da buttare via. Perche’ il rifiuto e’
sempre differenziato.
C’e’ NO e NO, insomma e la maggior parte
del NO e’ riciclabile.. Da una raccolta paziente di rifiuti possono
nascere nuove cose. Insoliti modi di pensare, per esempio.
Strade
diverse da percorrere.
Persone
nuove da conoscere, capire, amare, infornare.
Il NO e’ anche
dissenso.
Pensiero
difforme che spesso si fa’ conflitto ma anche dibattito
costruttivo, almeno cosi’ la penso io e mi basta poi voi pensatela
come volete.. chissenefutte, non mi scalfirete piu’ di tanto.
Mi
fanno paura le coppie che non litigano mai.
Litigare,
credetemi, e’ sano senza venire alle mani naturalmente, usando
forse il coltello, ma no..
Sono
convinto che alzando la voce e caricando i toni si crei dell’energia
propulsiva che fa’ andare avanti la coppia.. e poi vuoi mettere il
piacere di fare la pace?
Chi
non litiga non sa’ cosa si perde.
C’e’
anche il NO purissimo della disobbedienza.
Quello
bello dei bambini.
Che
dicono no per puro spirito di contraddizione e magari ci aggiungono
pure un ..merda.. proprio quando i genitori vogliono far bella figura
con gli amici.
Poi ci sono i NO che ti vengono fuori perche’ sei
incazzato…Guarda, oggi ti dico di no perche’ c’e’ vento e
sono con le palle in giostra.
Ma
se me lo chiedi domani puo’ essere che ti dica di si’.
Soprattutto se c’e’ il sole….
E anche i NO della sincerita’.
Quelli
che si usano per dire le cose come stanno…Vengo anch’io?… NO tu
NO. ..Vengo anch’io?.. NO tu NO… E perche’?.. Perche’ NO.
Perche’
mi stai sul culo, guarda.
Non
ti reggo.
Preferisco
dirti le cose come stanno invece di fingere benevolenza.
Vacci
con chi cazzo vuoi a vedere le bestie feroci.
Non
con me, io mi basto. (condiviso dalla Nannini).
E’ che il NO da’
liberta’.
Non
si puo’ morire dentro, aspettare di diventare tutti verdi come Hulk
fino a farsi scoppiare i bottoni della camicia.
Con il NO, poi,
iniziano tante parole importanti.
Il
NOnostante, per esempio.
Che
ti fa tirare avanti e chiudere un occhio.
Il
NOumeno, che e’ l’essenza delle cose.
Il
NOcciolato che leva le malinconie e fa crescere i brufoli e la
pancia, la NOvita’ che da’ gusto alla vita, il NO profit che da’
senza pretendere, il NOn ti scordar di me della nostalgia e il NOn
essere dell’essere.
Finita
cosi’ con un bel NO. Punto. Stop.
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