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martedì 2 marzo 2021

Campi elettromagnetici..difendiamoci.


 

Campi elettromagnetici e salute

L’inquinamento diffuso è diventato una delle preoccupazioni principali di chi quotidianamente si aggira in città sempre più invivibili e malsane.

La casa sembra così l’unico rifugio dal caos metropolitano e dai veleni dissolti nell’ambiente.. eppure anche questo luogo familiare può celare a nostra insaputa un nuovo, temibile, tipo di inquinamento.

Sul nostro pianeta è da sempre presente un campo elettromagnetico naturale, nel quale si sono sviluppate ed evolute tutte le specie biologiche: questo è rimasto grosso modo immutato fino all’avvento dell’era elettrica, che all’inizio del secolo ha determinato l’esordio di una delle maggiori e più invisibili alterazioni dell’ambiente urbano, con effetti anno dopo anno in preoccupante e inarrestabile crescita.


Inquinamento domestico da elettrosmog


Alla corrente elettrica sono sempre associati dei campi magnetici, generati all’interno di un’abitazione dagli elettrodomestici e da tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche di uso individuale. 

Televisori, stereo, computer, tritatutto, radiosveglie (dannosissime se posizionate vicine alla testa durante le ore notturne), aspirapolvere, rasoi elettrici e asciugacapelli (micidiali), forni a microonde, lavatrici: tutti oggetti che pur generando modesti e innocui campi elettrici provocano allo stesso tempo spaventosi e dannosissimi campi magnetici, risultanti dalla somma delle radiazioni provenienti dalle diverse sorgenti.

E’ dunque bene evitare la concentrazione di queste apparecchiature in spazi ristretti, o quanto meno avere l’accortezza di disattivarle quando non c’è reale necessità di utilizzo.

E’ quindi buona abitudine spegnere il televisore invece di tenerlo in stand-by tramite telecomando (evitando in questo modo anche il consumo di 5-15 watt all’ora), non stare mai a meno di un metro dallo schermo televisivo e dal monitor del computer (optando in questo secondo caso per i modelli a basse radiazioni o per quelli a cristalli liquidi, che non generano campi elettromagnetici), spostare tutte le apparecchiature elettriche (orologi, radio, segreterie telefoniche, ecc.) dalle vicinanze del letto in cui si dorme, non stazionare a lungo davanti ai vari tipi di elettrodomestici elencati mentre questi sono in funzione.

Un discorso a parte merita il telefono cellulare, pericoloso per la vicinanza del terminale alla testa dell’utilizzatore.. questo va adoperato con l’antenna sempre completamente estratta e mai in vicinanza o all’interno di estese superfici metalliche (es. l’automobile), utilizzando ogni volta che è possibile l’auricolare e il microfono.

Ma il problema più grande collegato all’utilizzo dei telefonini consiste nella necessità di ripetitori che propaghino nello spazio i campi elettromagnetici da questi generati, con onde che vanno dai 900 ai 1800 megahertz di frequenza.

Sono queste antenne, ultime arrivate su tetti già intasati dai diversi impianti per la diffusione dei segnali radio e TV, a determinare il maggiore impatto sull’ambiente e la più pericolosa esposizione per la popolazione.


L’antenna sul tetto che scotta.

Nei grandi centri metropolitani è cronaca di tutti i giorni la costituzione di comitati di quartiere che protestano per gli abusi subiti da parte dei gestori di impianti per le telecomunicazioni. Questi infatti, d’accordo con proprietari di immobili o amministratori privi di scrupoli, sia pubblici che privati, sono riusciti fino a poco tempo fa ad installare impianti e antenne senza difficoltà, favoriti dall’assenza di leggi in materia e dalla scarsa informazione reperibile sull’argomento.

Telefonini gratis per tutti i condomini, contratti di rete fissa in omaggio, assicurazioni sulla non nocività dell’impianto.. queste finora le strategie adottate per incentivare gli occupanti degli edifici interessati.

È a rischio però la salute non soltanto degli inquilini sul cui palazzo è stata installata l’antenna, ma di tutti coloro che si trovano nelle sue immediate vicinanze e che sicuramente non usufruiscono dei suddetti “vantaggi”.

Esiste una legge dello Stato (Dlsg. 381/98) che finalmente pone delle basi concrete per la tutela dei cittadini, fissando il tetto massimo di esposizione ai campi elettromagnetici ad alta frequenza.

Si tratta di un contributo iniziale alla formulazione di una più completa legislazione che consideri la salute pubblica il solo ed unico obiettivo da perseguire.


La salute e la ricerca scientifica

Gli interessi economici in gioco sono fortissimi e pertanto la ricerca scientifica stenta a decollare.

Gli studi sono spesso di parte e la confusione di notizie rende difficile la scoperta della verità, a tutto vantaggio dei grandi gestori.

Questi accusano la stampa di aver montato un caso per far notizia e gettano acqua sul fuoco, incuranti delle reali preoccupazioni della popolazione.

Poco si sa degli effetti che queste onde provocano sulla salute e la difficoltà di tutelarsi con una legislazione ancora impreparata deve rendere tutti molto diffidenti.

Si sa per certo che le finestre e gli infissi delle nostre case non costituiscono un ostacolo per i campi elettromagnetici, e in generale si può dire che bambini, anziani e portatori di pace-maker sono le categorie più a rischio.

Gli effetti dei campi elettromagnetici sull’organismo umano sono classificabili in due categorie, a breve e a lungo termine.

Gli effetti immediati delle onde ad alta frequenza (impiegate per le trasmissioni radiotelevisive e per la telefonia mobile) consistono nel surriscaldamento e conseguente danneggiamento di alcuni tessuti del nostro corpo, soprattutto degli organi più ricchi di acqua (come i testicoli e il cristallino degli occhi).

I campi a bassa frequenza (generati dagli elettrodotti, dai trasformatori e dagli elettrodomestici) inducono invece delle correnti elettriche nell’organismo e possono alterare anche sensibilmente il funzionamento dei sistemi cardiaco e nervoso: mal di testa, disturbi del sonno, extrasistole e fibrillazioni ventricolari, senso di nausea, irritabilità e depressione, sono tutti effetti riscontrabili se l’intensità del campo elettromagnetico supera una certa soglia di sicurezza.

Gli effetti a lungo termine sulla salute sono più difficili da determinare, proprio perché la ricerca in questo campo è stata avviata solo recentemente.

La scienza non ha ancora stabilito con certezza se esiste un legame diretto fra l’esposizione prolungata ai campi elettromagnetici e l’insorgenza di forme tumorali: diverse ricerche effettuate in tutto il mondo hanno però evidenziato il probabile nesso di causa ed effetto, registrando un aumento dei casi di cancro per esposizioni protratte e in particolare l’incremento di forme leucemiche infantili (i bambini assorbono infatti l’energia generata dai campi magnetici con più facilità, a causa della loro massa fisica ridotta).

La legislazione in materia

In molti paesi sono già state attuate misure precauzionali per la salute pubblica, così come per l’ambiente: negli Stati Uniti, ad esempio, le aree per la collocazione di questi impianti di diffusione sono previste dai piani regolatori, che ne determinano persino l’aspetto estetico.

In Italia, a livello nazionale, esiste un Decreto legislativo interministeriale (Dlsg 381/98), che indica dei valori massimi di esposizione (limiti di cautela) pari a 20 V/m (volts-metro) e di 6 V/m per le zone residenziali, scuole e ospedali.

Il decreto demanda poi alle Regioni una più accurata regolamentazione che a tutt'oggi risulta ancora inadeguata.

Il criterio dei valori massimi di esposizione è stato ripreso dalla Delibera del Comune di Roma N°5187, del 29/12/98.. bisogna dare atto all’amministrazione Comunale di aver recepito rapidamente l’entità del problema, coinvolgendo ISPESL e ASL per garantire la massima tutela della salute pubblica.

In questa delibera si esclude tassativamente la possibilità di consentire l’installazione degli impianti in esame sopra ospedali, scuole, asili nido, case di cura e riposo o nelle loro prossimità a distanze inferiori di 50 m. dal perimetro esterno.

Il Consiglio comunale ha poi integrato questa delibera in data 22 marzo 1999, apportando importanti modifiche: le autorizzazioni o concessioni devono essere rilasciate dal Dipartimento IX - II Unità Organizzatoria con l'acquisizione, negli atti istruttori, dei pareri rilasciati da tecnici abilitati relativi sia alla sicurezza statica dell'edificio e degli impianti installati, sia alla normativa sugli impianti elettrici (L. 46/90), fermo restando i pareri dell'ISPSL e delle ASL sul rispetto dei limiti di inquinamento.

Tali disposizionisi applicano successivamente alla data di esecutività della nuova delibera, ma gestori e concessionari hanno 180 giorni di tempo per integrare la documentazione tecnica degli impianti già esistenti.

E' stato inoltre introdotto il principio per cui tutti gli inquilini residenti hanno diritto di esprimere il loro parere, mediante voto in assemblea, nel caso in cui l'installazione di tali impianti comporti l'utilizzazione di volumi adibiti a servizi di uso comune (stenditoi, lavatoi, etc.).

All'interno del centro storico non saranno autorizzate celle con potenza superiore ai 5 watt e il limite massimo di esposizione viene portato a 3 V/m contro i 6 V/m del D.L. 381/98.


Le microcelle: un’alternativa valida ma dispendiosa


Si tratta di unsistema che è già realtà in Spagna ed in Giappone, e che consiste nel posizionare un numero maggiore di antenne, molto più piccole, le quali producono onde con una intensità inferiore. Sono quindi meno dannose per la salute e comunque capaci di coprire il territorio in modo capillare.

Questo sistema richiede però almeno inizialmente investimenti maggiori, ed è per questo motivo evitato dalle aziende che gestiscono le telecomunicazioni nel nostro paese.


Cosa fare prima dell’installazione?


Valutare con attenzione e prendersi tutto il tempo necessario per raccogliere informazioni è una buona regola di vita, valida anche in questa situazione.

Tenete presente che è molto facile installare una antenna ma è assai difficile disinstallarla.

Se la richiesta viene fatta al condominio, la decisione spetta all’Assemblea dei proprietari con una maggioranza di almeno due terzi.

Gli inquilini non proprietari possono comunque chiedere delle garanzie, ovvero:

1) che il “fondo” elettromagnetico nell’area di installazione vada preventivamente misurato e che non ecceda di 0.5 Volt/metro nella gamma Microonde e Uhf;

2) che il nuovo impianto non generi, in nessun intervallo di 6 minuti nell’arco delle 24 ore, un campo superiore a 6 Volt/metro presso la vostra abitazione o condominio (balconi inclusi) e nelle case adiacenti nel raggio di 50 metri;

3) che la società di gestione telefonica sia certificata EU-Emas, oppure Iso-14001 (standard internazionali per le imprese che rispettano l’ambiente).

Ricordatevi che secondo la delibera comunale bisogna rispettare un limite di 50 m. da case di cura, ospedali case di riposo, asili, scuole. Verificate pertanto la possibile presenza di tali attività in prossimità dell’edificio su cui va installata l’antenna.

Se nel vostro quartiere sono già presenti fonti di inquinamento elettromagnetico, in base all’art. 2 del DM 381/98 l’antenna non si può installare.


Se l’antenna c’è già


In base alla legge sulla trasparenza (n. 241\90) è possibile richiedere a mezzo raccomandata A.R. o con PEC indirizzata al Sindaco una copia dei certificati di compatibilità sanitaria rilasciati dalla ASL e dalla ISPESL.

Il Sindaco ha 30 giorni di tempo per rispondere, pena denuncia legale.

L’unica possibilità per disinstallare l’antenna è che le disposizioni di legge non siano state rispettate alla lettera.



IMPORTANTI NOTE


Capitolo radiazioni. Il fulcro della questione risiede nella differenza tra radiazioni ionizzanti e quelle non ionizzanti.

Le prime sono nocive per la salute, in quanto possono alterare il DNA dopo lunghe esposizioni ad alti livelli di energia elettromagnetica (queste sono ad es. i raggi X e le lampade abbronzanti).

Le seconde non sono nocive per la salute, a meno che non siano prodotti a una potenza di gran lunga superiore a quella degli smartphone.

Le radiazioni non ionizzanti sono quelle che riguardano, tra le altre, le reti Wi-Fi e le trasmissioni radiotelevisive

Le misure delle distanze di sicurezza indicate sono state ricavate da una media su impianti ed apparecchiature di qualità medio alta.

In talune situazioni o con apparecchiature di cattiva qualità si sono riscontrate misurazioni nettamente più elevate.

Non si può quindi generalizzare ed è sempre consigliabile richiedere una misurazione ambientale personalizzata.
Le misure delle distanze di sicurezza sopraindicate sono valide solamente per individui adulti.

Queste distanze vanno aumentate di almeno il 50% se riferite alle donne in stato di gravidanza, ai bambini e ai portatori di pace-maker.

E' provato infatti dalla Scienza Medica che gli organismi a rapido sviluppo cellulare (in particolar modo il feto) sono molto più sensibili.

Durante la scissione delle cellule, infatti, la presenza di campi elettromagnetici può influenzare la membrana cellulare e il DNA provocando la nascita di cellule alterate.
Uno dei fattori determinanti del pericolo elettromagnetico è il tempo di esposizione. Per locali a lunga permanenza (ufficio, letto, salone,etc.) è il parametro più importante da considerare.

Le camere dei bambini sono le più importanti da proteggere in quanto alcuni effetti dei campi elettromagnetici si manifestano anche dopo anni.

Se non tenete a Voi stessi almeno pensate ai Vostri figli.

ASCIUGACAPELLI E RASOI.


PERICOLOSITA':

Gli asciugacapelli e i rasoi elettrici emettono nel raggio di circa 40 cm una forte radiazione elettromagnetica a 50 Hz.

Facendone uso saltuariamente (esclusi i lavoratori del settore) non costituiscono un grande pericolo.


MISURE DI SICUREZZA:

Evitate l' uso del casco.
Tenete l' asciugacapelli ad almeno 40 cm dalla testa.
Acquistate un asciugacapelli da muro con tubo dell' aria in plastica.
Usate rasoi a batteria (1/4 del campo elettromagnetico).
Teneteli a distanza anche se spenti ma con la spina inserita.
Se lavorate nel settore indossate camici schermanti.


COMPUTER


PERICOLOSITA':

Emissioni a bassa frequenza (50 Hz.) da ogni singolo componente (scanner, amplificatori audio, stampanti, monitor) ed emissione ad alta frequenza dal monitor (specialmente di lato e sul retro).

MISURE DI SICUREZZA:

Fate misurare le emissioni elettromagnetiche del vostro computer.
Distanza di sicurezza da ogni singolo componente:circa 50 cm
Acquistate monitors a bassa emissione di radiazioni (norme CE).
Limitate il tempo di esposizione e fate frequenti soste.
Schermate i cavi di collegamento.
Non tenete i computer portatili sulle ginocchia ma ad almeno 40 cm
Indossate camici schermanti.
State a distanza di sicurezza anche se è spento e al di là di un muro.


CELLULARI


PERICOLOSITA':

Il singolo cellulare portatile modello TAC emette 1/2 watt, il modello GSM circa 2 watt. Usato in prossimità del cervello, degli occhi, dell' orecchio comincia ad essere pericoloso dopo soli 2 minuti di conversazione. I ponti radio a 900 Mhz sono nocivi nel raggio di circa 100 m ed anche più se è possibile vederli. (vedi la voce RIPETITORI).


MISURE DI SICUREZZA:

Acquistate i cellulari con la funzione VOX (trasmettono solo quando parlate permettendo inoltre un risparmio della batteria).
Acquistate i cellulari che possano utilizzare l' auricolare e tenete il telefono il più distante possibile dal corpo.
In automobile usate il viva voce e l'antenna esterna (il portatile in auto crea una amplificazione e concentrazione del segnale causato dalla struttura metallica del mezzo nonché un pericolo per la sicurezza stradale).
Usatelo solo se veramente necessario e per il minor tempo possibile alternando ogni minuto l'orecchio.
Anche se solo in ricezione non tenetelo a contatto del corpo (periodicamente emette un segnale di riconoscimento).
Se dalla finestre vedete le antenne a 900 Mhz. installate tende e vetri schermanti.


ELETTRODOTTI ED IMPIANTI ELETTRICI

PERICOLOSITA':

I tralicci di distribuzione tra i 10.000 e i 38.000 volt e i relativi cavi emettono radiazioni di grande potenza a 50 Hz. nel raggio di 50/100 m

Gli impianti elettrici casalinghi a 220 volt emettono campi elettrici nel raggio di circa 30 cm e campi magnetici proporzionali al consumo in atto che hanno un raggio massimo di circa 50 cm


MISURE DI SICUREZZA:

Fate misurare i campi elettromagnetici dei locali in cui sostate più a lungo.
Non sostate a meno di 100 metri dai tralicci dell' alta tensione.
State a una distanza di almeno 50 cm da cavi elettrici, trasformatori, lampade, TV, computer, HI-FI, elettrodomestici etc.
Non state a meno di 100/130 cm da qualsiasi variatore elettronico di luminosità o velocità ed ai relativi apparecchi collegati (vedi LAMPADE).
Installate i disgiuntori automatici che staccano completamente le fasi della 220 volt quando non c' è consumo di corrente.



ELETTRODOMESTICI


PERICOLOSITA':


Emettono a 50 Hz. un campo elettrico anche se spenti ed un campo magnetico proporzionale al loro consumo di energia elettrica quando in funzione.

MISURE DI SICUREZZA:

Fate misurare i campi elettromagnetici della vostra casa.
State ad almeno 50 cm dagli elettrodomestici sia spenti che accesi anche se sono al di là di un muro.
Per i forni a microonde eseguite periodiche misurazioni e state ad almeno 100 cm quando è in funzione (vedi FORNI A MICROONDE).

FORNI A MICROONDE

PERICOLOSITA':


Emettono campi elettromagnetici a 50 Hz. con un raggio di circa 50 cm ed un potentissimo campo a 2,45 GHz. che, se opportunamente confinato dalla buona struttura del forno, richiede una distanza di sicurezza di circa 100 cm
Il problema può essere molto grave invece se si hanno delle perdite di microonde che di solito si verificano dallo sportello di chiusura e dal relativo vetro schermato.

MISURE DI SICUREZZA:

Acquistate forni a norme CE ed IMQ e fatene misurare ad intervalli di 12 mesi le emissioni. In caso di urti o danni al forno non usatelo e fatelo misurare.
Non guardate MAI il cibo in cottura attraverso il vetro dello sportello.
Allontanatevi di almeno 100 cm dal forno in funzione e possibilmente andate in un altro locale utilizzando il timer per lo spegnimento automatico.


HI-FI


PERICOLOSITA':


Gli amplificatori emettono radiazioni elettriche e magnetiche proporzionali alla loro potenza (50 cm - 150 cm).

Forti emissioni magnetiche dalle casse acustiche proporzionali al livello del volume (a 10 watt 40 cm a 100 watt 150 cm)
Le cuffie, specialmente ad alto volume, hanno una emissione magnetica notevole aggravata dalla estrema vicinanza al cervello.

MISURE DI SICUREZZA:

State ad un minimo di 50 cm dall' impianto e ad un minimo di 40 cm dagli altoparlanti.
Non sedetevi MAI su una cassa acustica in funzione specialmente se di alta potenza.
Non usate le cuffie se non raramente ed a basso volume (compresi i walkman).
In automobile non alzate troppo il volume (anche per motivi di sicurezza stradale) e fate installare le casse lontane dai passeggeri.


IMPIANTI INDUSTRIALI E MEDICI

PERICOLOSITA':


Impianti per la lavorazione del legno, della carta, della gomma, della plastica, essiccatoi e saldatori industriali emettono una enorme potenza a radiofrequenza che, se opportunamente schermata in macchine di buona qualità, comporta rischi limitati per gli stessi addetti alla lavorazione.

Pericolose sarebbero eventuali fughe di radioonde che dovrebbero essere costantemente monitorate dai proprietari degli impianti.

Nel campo medico alcuni apparecchi emettono particolari onde radio con effetti curativi con emissioni del tutto trascurabili sia per la bassa potenza che per la durata dell'esposizione (Magnetoterapia, Ionoforesi, Agopuntura elettronica).

Altri sistemi di analisi come la TAC utilizzano molta più potenza e sono più pericolosi per gli operatori che per il paziente che ne fa un uso per fortuna non frequente.

Radiografie, Cobaltoterapia e tutti gli altri sistemi medici che utilizzano la radioattività sono costantemente monitorati dal Ministero della Sanità.

Eventuali fughe sarebbero di estrema gravità in quanto radiazioni ionizzanti, capaci di alterare permanentemente le cellule.

Nel campo estetico sono pericolosi, specialmente per gli operatori, i depilatori a radiofrequenza ed in misura minore gli altri apparati elettrici.

MISURE DI SICUREZZA:

Se risiedete presso una industria fate misurare i campi elettromagnetici.
Se lavorate con macchine mediche o industriali a radiofrequenza indossate un abito da lavoro o un camice schermante.
Limitate all'indispensabile radiografie ed altri esami medici e richiedete al medico gli appositi grembiali schermanti in piombo per coprire le zone del corpo non oggetto di analisi.

LAMPADE


PERICOLOSITA':


Emettono campi elettrici fino a 30 cm di distanza anche se spente e campi magnetici proporzionali alla loro potenza.

Le lampade alogene a 12 volt molto in uso nei negozi, oltre ai normali campi elettromagnetici emettono una radiazione ad alta frequenza che si sospetta possa causare alterazioni al DNA.

I variatori elettronici di luminosità e le lampade ad essi collegate emettono una quadrupla radiazione elettrica quando sono in una posizione intermedia.

MISURE DI SICUREZZA:

Non state a meno di 40 cm da qualsiasi lampada.
Se usate lampade alogene aggiungete il vetrino schermante per le alte frequenze.
Se usate un variatore di luminosità state almeno a 100 cm dalle relative lampade e dai cavi di collegamento.
Non usate lampadari centrali con molti bracci .



RADIOAMATORI

PERICOLOSITA':


I baracchini da massimo 5 watt di legge non costituiscono pericolo se non in caso di uso prolungato o estrema vicinanza all' antenna (portatili CB, Vhf, Uhf).

In caso di potenze elevate (molte stazioni amatoriali trasmettono con centinaia di watt) il massimo rischio è per l'operatore, per chi risiede vicino all' antenna e , in caso di antenne direttive, per chi ha l' antenna puntata addosso, specialmente se alla stessa altezza. Ricordiamo che, al contrario delle emissioni involontarie ma indispensabili per il funzionamento degli apparati elettrici, le onde radio vengono volutamente amplificate e rese più efficienti con antenne ad elevato guadagno per coprire la maggior distanza possibile (vedi RIPETITORI E PONTI RADIO).

MISURE DI SICUREZZA:

Fate misurare i campi elettromagnetici.
Se siete Radioamatori controllate periodicamente la pericolosità del vostro impianto.
Usando un portatile allontanate l' antenna dalla testa quando trasmettete.


RADIOSVEGLIE E SEGRETERIE

PERICOLOSITA':


La radiosveglia emette campi magnetici ad alta frequenza nel raggio di circa 60 cm Segreteria telefonica e abatjour emettono campi elettromagnetici nel raggio di circa 40 cm

MISURE DI SICUREZZA:

Fate misurare i campi elettromagnetici della vostra casa ed in particolar modo la zona letto (prolungata esposizione).
Allontanate tutti gli accessori da comodino ad almeno 60 cm dal letto.
Evitate grovigli di fili in prossimità del letto.
Evitate di posizionare il letto in prossimità di prese, prolunghe, scatole di derivazione elettrica.
Evitate di tenere in camera da letto il televisore (anche se spento).



RIPETITORI E PONTI RADIO

PERICOLOSITA':


Costituiscono la maggiore fonte di inquinamento interessando praticamente tutte le frequenze con una vasta gamma di potenze. Pericolosi a seconda della potenza e della quantità di antenne (onde corte, medie, FM, TV, telefonia cellulare, ponti ripetitori a microonde, radar).

Se in vista sono rischiosi fino a 5/600 m specialmente per lunghe esposizioni.

Ricordiamo che, al contrario delle emissioni involontarie ma indispensabili per il funzionamento degli apparati elettrici, le onde radio vengono volutamente amplificate e rese più efficienti con antenne ad elevato guadagno per coprire la maggior distanza possibile.

La legislazione attuale pone un limite massimo di 6 volt/metro ma molti ricercatori consigliano di non superare i 2 volt/metro.

Le mura di un edificio sono, a seconda della composizione, un discreto schermo elettromagnetico.

Le finestre, le serrande e le persiane in legno o plastica e le porte sono invece trasparenti alle onde elettromagnetiche.

Vanno quindi schermate.


MISURE DI SICUREZZA:

Fate misurare periodicamente i campi elettromagnetici.


SISTEMI DI ALLARME

PERICOLOSITA':


I sistemi di allarme e controllo vanno divisi in 4 categorie:

1. Sistemi antifurto per abitazioni: modestamente nocivi solo se a microonde di vecchio tipo ed installati in luoghi a lunga permanenza.
2. Sistemi antirapina metal detectors (banche, uffici postali etc.): emettono un campo magnetico nel raggio di circa 2 m
3. Sistemi antitaccheggio con etichette magnetiche (negozi, supermercati etc.): emettono un campo magnetico nel raggio di circa 1 m
4. Sistemi di controllo accessi o cartellino elettronico (banche, ministeri, etc.): emettono campi magnetici nel raggio di circa 2 m


MISURE DI SICUREZZA:

Fate sostituire i sensori antifurto a microonde con i sensori di presenza ad infrarosso passivo.
Passate rapidamente e non sostate a meno di 2 m dai varchi elettromagnetici di: banche, negozi, autostrade, uffici etc.


TELEFONI DOMESTICI E CORDLESS

PERICOLOSITA':

I normali telefoni non sono assolutamente pericolosi.

Il cordless (telefono senza filo di circa 50 m di portata da non confondere con il cellulare) ha una potenza molto bassa e non è pericoloso salvo abuso.

MISURE DI SICUREZZA:

Evitate l' abuso dei cordless.



TELEVISORI


PERICOLOSITA':

Emettono campi di varia frequenza fino a circa 3 metri, indipendentemente dalla grandezza dello schermo.

MISURE DI SICUREZZA:

Fate misurare i campi emessi dal vostro TV e videoregistratore e mantenete una distanza non inferiore ai 3 metri anche se al di là di un muro.
Limitate la luminosità dello schermo al minimo accettabile.
Non sostate sul retro o di fianco a un TV acceso (la radiazione è maggiore).
Impedite ai bambini di sedersi "classicamente" davanti alla TV.



TERMOCOPERTE


PERICOLOSITA':

Emettono campi elettromagnetici pericolosi sia per la vicinanza al corpo che per la durata dell' esposizione, nonché creano pericolo di incendio.

MISURE DI SICUREZZA:

Spegnete la termocoperta prima di entrare nel letto e, molto importante, staccate la spina dalla presa.
State a non meno di 50 cm di distanza quando è accesa.


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