Vien l'ottobre e sopra il cielo, di sue nebbie
stende il velo..improvviso s'alza il vento
con un lungo alto lamento.
Pur, che feste di colori,
che tripudio di canzoni,
che splendor, qua e là, di falci
e che porpora nei tralci!
Quest'ottobre un po' bizzarro
mette e toglie il suo tabarro,
è venuto con l'ombrello
se ne va col tempo bello.
Nel settembre generosa,
or la terra si riposa sotto un fremito di foglie..
pur già dentro il grembo accoglie
nuovi semi di lavoro..
i preziosi chicchi d'oro
che in mese ancor lontano
diverran spighe di grano.
Sta poesiola scelta dal mazzo
mi ha scassato e rotto il *****
te lo dico in genovese
col belin senza pretese..
abbronzato al mar di..vino
della mia Casalbordino.
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