giovedì 21 gennaio 2010
Luv Ya
Basta con l’Italia, mi sono rotto gli ammennicoli. Credo che l’unica soluzione sia di trasferirsi negli State. Almeno li si dice pane al pane e vino al vino. Bread to bread e wine to wine. Non come qui che di parole ne abbiamo in esubero. Cassonate e cassonate ma che dico? Cassomorte di termini che ci confondono i pensieri. Prendi ad esempio due flirtosi poco convinti, quelli che si slinguano solo per noia. Proprio giocherellando con le parole sono in grado di farti vedere i sorci multicolor o vistavision. Frase classica che non fa testo ma e’ signi..fica..tiva.. Ti voglio bene ma non ti amo. Che poi tradotto in lingua corrente significa.. Senti facciamoci una sbattuta ma levati dalla testa che io sia la tua fidanzata. Ipocrita malcagata. Io invece ti odio ma non ti ammazzo. Quindi ritieniti fortunata e sparisci dal mio orizzonte che se ti cucco, ti riduco a pangrattato e ti faccio stare tutta in una scodella. Spacciatrice di minchiate stratosferiche. Vedi..le americane non hanno sto impiccio. Loro dicono subito.. Ti amo. I love you. Se lo dicono per salutarsi, per fare le coccole, per dichiararsi amore eterno. Altrimenti usano il ..Mi piaci... Che almeno e’ leale. I like you. E visto che sono entusiaste lo usano parecchio senza contare lo slang del Luv ya che sarebbe anche un ti voglio bene seguito da X che sono i baci e da O che sono gli abbracci oppure un XD, certo che occorre molta fantasia per vedere le labbra che formano una X ma ha attaccato e ora negli sms lo mettono tutti anche qui oltreoceano..Lo sussurrano all’orecchio del fidanzato e lo esclamano davanti ad una fetta di cotechino. Noi invece sempre li con il misurino. Mi vuoi bene ma come? Come alla tua cocorita? Ma quanto? Dammi un’idea del dosaggio. S.Q.? Secondo Quantita’ come nei manuali delle ricette? Adesso le codarde trucide azzardano il “mi fai stare bene”. Alla Biagio Antonacci. Sai che sforzo. Mi fai stare bene lo puoi dire a chiunque. Persino al tuo medico schiatzu quando ti schiaccia i piedi e ti mette a posto la cervicale annodandoti i coglioni. E poi il “mi fai stare bene” la dice lunga su quanto sia sempre tu il punto di partenza, l’alfa e l’omega del tuo moto sentimentale, il baricentro e la convergenza dei tuoi sensi, grande tornitrice delle mie palle. Io mi ricordo a suo tempo diciamo nella guerra punica o forse in quella di Troia (mi viene meglio anche perche’ si adatta alla persona) che dopo aver frequentato una femminuccia per 180 giorni mi son sentito dire le seguenti parole.. Beh, la nostra come dire… relazione”.Prego? Come dire relazione cosa? Stiamo assieme da meta’ anno, ci siam fatti vedere da mezzo mondo, mi hai presentato ai tuoi cugini di terzo grado scala Mercalli che vivono sulla riva del Gange e ancora non trovi le parole? Cagasotto squallida trucidosa sgrillettata. E il bello e’ che mi presentava come il suo miglior..amico..Alla faccia del bicarbonato cazzuto!!!! A pensarci bene mi si arricciano ancora i peli sul petto .Miglior amico???Ma chi ti ha mai cagata.. stronzetta sifilitica.. Peccato che tu con il tuo miglior amico fai praticamente le stesse cose che fai con un fidanzato, sgorbia zozza purulenta. E allora spero che tu non abbia avuto di migliori amici oltre me, Roba da infilzarla con le forchettine della bourghignonne e dargliela al gatto. L’ho lasciata poi, ed ora sto con chi non mi dice mai I love you semmai esce la classica storia del ,,come mai non dici mai che mi ami? E a me sta bene cosi’, la pace dei sensi o il senso della pace che per un uomo significa non ricordarsi il motivo a per cui piacevano le donne, rimane quel sempre quel senso di benessere e pace non influenzato dai sensi di cui sopra..quindi LUV YA
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