Tu m'attrai, duro cuore di calamita ...
ma cio’ che attiri non e’ ferro volgare che’ questo cuore
e’ puro come acciaio. Sospendi la tua forza d'attrazione
ed io non avro’ più la forza di seguirti.
Ve
lo ricordate Uilliam Scachespaire cosa diceva Elena a Demetrio? Bene ma
nn c’entra un tubo sulla mia elocubrazione di mezzestate.. Meno turisti
quest’anno, hanno ridotto la vacanza passando dalla mesata del tempo
che fu’ al momento della lira ai 15 giorni degli scorsi anni euretini..
poi dai 15 giorni alla settimana poi solo al WE poi solo alla visita ai
parenti e sono rimasti quindi i turisti mordi e fuggi locali della
domenica… Il Casalese o abitante di Casalbordino Su, della domenica e'
una locusta in uno sciame di locuste, un tarlo divoratore che segue un
percorso assolutamente casuale nel suo piccolo, ma facilmente
prevedibile nella sua polimorfa e caotica unicita'.. il tracciato di uno
zigzag planetario simile nei minimi particolari dai planning delle
agenzie di viaggio o, piu' facilmente dallo sviluppo delle grandi
arterie di comunicazione, le Autostrade Nel Sole e mi ricordo dei viaggi
che si facevano per venire qui al mare.. socchiudo gli occhi steso sul
lettino sdraiato al sole con MP4 all’orecchio con sottofondo di musica
italiana e mi ci vedo mentre la macchina rallenta, il caldo vento
dell'inizio estate smette di sferzarmi la faccia attraverso il
finestrino aperto, mi fermo all’autosgrillettato.. bei tempi quando si
avvicinava il tipo con la faccia da castigatore e la solita domanda.
"Ehi amico, ti serve un Ipad nuovo?". Scarto l'amico dealer e mi trovo
davanti il classico camionista che fortuitamente e' rimasto senza
benzina e senza portafoglio che propone l'acquisto del rolex che lui
vuol fare fuori datosi che e’ un ricordo della sua ex quindi e' un di
piu' e che per uno come me e' l'abbinamento ideale con i miei Ray-Ban e
difatti faccio vedere il mio e come Daytona originale mi dona proprio,
sono un figo eccezionale consapevole che non devo andare a Napoli
altrimenti addio Rolex e addio braccio, quindi considerando anche che
casualmente la mia faccia da pirla passo e chiudo che mi da l'aspetto di
uno che non puoi convincere facilmente, mi perdo anche l'occasione del
camionista cornuto rolexoso e mi tuffo nel fresco precotto dell'area di
servizio.. goduria selvaggia nell’isola di pace, ristoro, ritrovo, il
Grande Spirito dell'Autogrill mi accarezza la schiena e mi asciuga di
colpo il sudore, scatenando il primo brivido, la prima emozione, la
quasi certezza del mondo migliore.
Secondo
brivido, stessa intensiva.. le pizze, appena sfornate, mi guardano, la
margherita addirittura, mi implora "Quero tu labios rojos, tu boca
carnosa. Prendimi e saro' la tua pizza!", Forse il flashback era di una
vecchia pubblicita' di birra ma fa istess, faccio un giro nella vetrina
adiacente ed anche un paio di "Positano" ed una "Rustichella" ci
provano. Mi guardo attorno, migliaia di occhi mi guardano.. l'orso Barry
all'ingresso della zona ristorante, i tuttifrutti plastificati in
confezione multicolor, gli yogurt da bere, i culatelli, le lonze, i
tranci di parmigiano reggiano rigorosamente terremotati e persino dallo
scaffale dei barattoli un ragu' al cinghiale mi fa l'occhiolino e mi
imbarazza in quanto il mondo intero sa che sono vegetariano e non
tradisco (per la serie del ..se tradisci non perdono..). Gli
altoparlanti nascosti nel soffitto diffondono una canzone da diabete di
una cantante americana, poi il rauco lamento di un idolo italiano.. i
grandi successi si succedono (bisticcio di parole fortuito) cosi', come
una serenata fuori orario per un flirt fuori luogo, fino a quando
l'antifurto all'uscita pigola un allarme di circostanza e giuro che non
ho castigato nulla. No problem era un falso allarme programmato, alle
casse si guardano svogliati e fanno segno di andare affanculo, tutto
scorre verso la siesta, i signori e le signore in coda aspettano di
pagare i souvenir gastronomici, le sigarette e le gomme senza zucchero
che sostituiscono il dentifricio e nascondono l’alito che ammazza.
Finita la margherita sorseggio un the alla pesca in lattina sarebbe
meglio un bel bicchiere di vino di quello tosto ma i punti patente non
me lo permettono e se per caso mi dovessero far dare un’alitata nel
palloncino son membri amari. E' bello stare ancora un po' li' a
ciondolare tra gli scaffali anzi, approfitto dell'andamento flaneur di
altri come me per sbirciare le copertine dei rotocalchi piu' in voga e
qualche giornaletto preporno con la Belen scarsamente che mostra
farfalla e patata. lo Spirito dell'Autogrill mi manda segnali per
comprare una raccolta tre-per-uno con cellophane nero a riprova del vero
hardcore, ma ormai la porta e' aperta e la mano bollente del parcheggio
mi agguanta con forza. Sono quasi tentato di aprire l’Ipad per vedere
chi ci sta in neretto sulla chat ma l'autostrada sfreccia di nuovo
appiccicosa sotto di me spegnendo i miei ricordi autostradali e quindi
mi sveglio dal sogno a occhi aperti.. e’ ora di fare un giro agli scogli
e castigare un poco di cozze considerato che quelle a riva non sono
commestibili e poi stanno prendendo il sole… meglio sole che male
accompagnate..boh..
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