La salvaguardia del diritto d’autore – aggiunge Lotti – è una precondizione fondamentale della libertà di stampa e del pluralismo dell’informazione. Per questo motivo ringrazio la Guardia di Finanza per l’eccellente operazione, nella consapevolezza che l’opera quotidiana della Guardia di Finanza resta un presidio fondamentale a tutela dell’editoria italiana. |
mercoledì 29 aprile 2015
Black Press Review.
Black Press Review - Sequestro e oscuramento siti per violazione diritto d'autore
La Guardia di Finanza ha oscurato 19 siti che diffondevano quotidiani e periodici nazionali ed esteri in formato digitale.
Fonte: Governo Italiano - Operazione Black Press Review, dichiarazione del Sottosegretario Luca Lotti
Citazione:
domenica 26 aprile 2015
martedì 21 aprile 2015
Nuovo acquisto LinkedIn
DI
MARIA TERESA COMETTO
Dopo
la recessione, è cresciuta l’importanza delle connessioni
«social-professionali» per trovare un posto di lavoro.
LinkedIn
Il
curriculum è sempre più tecnologico
Ha
comprato per 1,5 miliardi Lynda, sito di corsi di formazione online
nell’hi-tech. E vuole mappare l’economia globale.
Il
tasso di aziende Ue che fatica a trovare il personale qualificato
è
salito dal 35 al 39%
Troppo
spesso i lavoratori disoccupati cercano un impiego in aree
geografiche e settori diversi da quelli dove sono davvero disponibili
i posti. Questo non incontrarsi della domanda e dell’offerta, si è
accentuato dopo l’ultima recessione e negli Stati Uniti spiega
circa un terzo del livello della disoccupazione, secondo una recente
ricerca di Giorgio Topa, economista della Federal Reserve bank di New
York. Anche in Europa il fenomeno esiste: secondo uno studio di
Eurofound, agenzia Ue specializzata in ricerca su politiche sociali e
del lavoro, nel 2013 il 39% delle aziende intervistate ha avuto
difficoltà a reperire personale con la qualifica adeguata; erano il
35% nel 2005.
A
far incontrare meglio domanda e offerta aiutano i servizi Internet
come LinkedIn, che ha appena deciso di aggiungere un’altra funzione
al suo social network professionale: l’insegnamento di competenze
tecnologiche, utili ad arricchire il curriculum e quindi a trovare
più facilmente un lavoro, visto che ormai in tutti i settori è
richiesta un’alfabetizzazione tecnologica di base.
LinkedIn
ha comprato per 1,5 miliardi di dollari il sito Lynda.com, leader
nella formazione professionale high-tech, fondato 20 anni fa da LyndaWeinman (post precedente).
La
capacità di Lynda.com di certificare la gente che completa i suoi
corsi, è un’informazione interessante per i milioni di cacciatori
di teste o di responsabili aziendali delle risorse umane che pagano
LinkedIn per trovare potenziali candidati da assumere.
Lo
scopo
Con
questa mossa LinkedIn si è buttata nel mercato dell’elearning,
l’educazione online, che è in crescita: vale 107 miliardi di
dollari quest’anno, secondo Global industry analysts.
I
venture capitalist ci credono e nel 2014 hanno investito 747milioni
di dollari in startup americane che offrono corsi e addestramento
online.
Per
LinkedIn è un modo di aumentare il suo appeal rispetto ai numerosi
concorrenti e continuare a piacere a Wall Street, dove le sue azioni
sono quasi sestuplicate da quando si è quotata, nel 2011.
Negli
ultimi quattro anni anche il suo fatturato è aumentato a un ritmo
molto alto, 325% fino ai 2,2 miliardi di dollari del 2014: oltre la
metà viene dai reclutatori che pagano per scovare i talenti di cui
hanno bisogno; circa un quarto dalla pubblicità (marketing
solution)
e
il 19% dagli individui che pagano per i servizi premium, ad esempio
per poter inviare messaggi anche ai membri del network a cui non sono
ancora collegati, un’opzione negata a chi partecipa gratis.
Obiettivi
Gli
obiettivi dell’amministratore delegato Jeffrey Weiner, in carica
dal dicembre 2008, sono ambiziosi: sviluppare «il primo grafico
dell’economia globale» — come ha spiegato annunciando
l’acquisizione di Lynda.com — cioè ,,una mappa digitale che
identifica le connessioni fra persone, aziende, posti di lavoro,
professionalità, enti di formazione ed educazione,, che serve a far
confluire «tutte le forme di capitale, intellettuale, finanziario e
umano, dove può essere meglio sfruttato,,.
Le
connessioni sono veramente importanti per trovare un impiego
corrispondente alle proprie capacità.
L’ultima
ricerca di SilkRoad fra le aziende americane per capire come assumono
il personale, ha rivelato che la fonte principale sono le referenze,
le segnalazioni e i pareri ricevuti da chi ha una conoscenza diretta
dei candidati: motivano il 22% delle assunzioni.
Ma
al secondo posto ci sono i siti Internet come LinkedIn, da cui
vengono i contatti per il 25% dei colloqui con i candidati per un
posto e il 16% delle effettive assunzioni.
Il
sito più usato dalle aziende del campione della ricerca SilkRoad è
Indeed, che è il più grande al mondo per numero di visitatori unici
al mese: 150 milioni.
È
anche quello che appare più efficace: il 29% dei contattati e
intervistati attraverso Indeed è stato assunto l’anno scorso.
Al
secondo posto come fonte di contatti per le aziende Usa è
CareerBuilder, che vanta di offrire 1,5 milioni di opportunità di
impiego, ma il suo tasso di conversione dalle interviste alle
assunzioni è più basso, il 20%.
Poi
ci sono LinkedIn Craiglist, ugualmente popolari e ugualmente efficaci
con quasi un quarto di assunzioni rispetto ai colloqui con i
candidati.
E
infine Monster, che nel suo database globale ha 40 milioni
dicurriculum vitae.
I
tre più nuovi servizi online sono TweetMyJobs,
che per mettere in contatto reclutatori e candidati usa Twitter e
Facebook;
BranchOut, una applicazione di
Facebook; e ZipRecruiter.com,
che permette ai datori di lavoro di pubblicare le loro offerte su
tutti i siti del settore — compresi Indeed, LinkedIn, Monster e
Craigslist — con un solo annuncio e di condividerlo anche sui
social network come Facebook e Twitter.
Lynda Weinman
Quattro
milioni di persone hanno imparato a fare video, grafica con il sito
della signora californiana acquisito da LinkedIn
Lynda
Weinman, un passato da professoressa e il sogno realizzato di
diventare una digital-mentore.
La
chiamano «la mamma di Internet».
Ha
allevato 4 milioni di professionisti del web.
E
ora il suo ventennale lavoro è stato premiato con una bella
soddisfazione: la sua società Lynda.com è stata comprata per
1,5 miliardi di dollari da LinkedIn.
Lynda
Weinman ha 60 anni e un piglio da ragazzina, con quegli
occhiali a «occhi di gatto», molto Hollywood Anni Cinquanta, che
sono il suo vezzo.
Proprio
la californiana Hollywood è la sua città natale e anche grazie
all’industria del cinema Lynda è diventata una guru tecnologica.
Ma
la sua vocazione all’inizio non era high-tech.
Si
era laureata infatti in discipline Umanistiche all’Evergreen state
college di Olympia,nello stato di Washington,
nel
1976.
L’anno
dopo aveva aperto due negozi di abbigliamento a Los Angeles, chiusi
poi nell’82.
Il
suo interesse per i computer è cominciato quando un boyfriend ha
portato a casa un Apple II:
leggendo
il manuale, Lynda ha imparato a farlo funzionare e ha deciso di
continuare a studiare in questo campo, da autodidatta.
Così
è diventata una dei primissimi esperti di digital media e grafica
computerizzata:
ha
insegnato queste materie dall’89 al ’96 all’Art center college
of design di Pasadena, in California, dove uno degli allievi era
Bruce Heavin, diventato poi suo marito.
Il
suo know
how tecnologico
la Weinman l’ha messo a frutto prima lavorando per Dreamquest
come creatrice
dell’animazione
e degli effetti speciali di una serie di film, fra cui:
«Robo-Cop
2» (1990) e «Star Trek V: l ’ultima frontiera» (1989).
Ma
nel ’95 ha decisodi mettersi in proprio, fondando insieme al marito
Lynda.com a Ojai, sempre in California.
L’idea
era lanciare una scuola non tradizionale, di «educazione continua»,
gestendo corsi sullo sviluppo del web e producendo video istruttivi.
Del
resto l’insegnamento alternativo è sempre stato nelle corde di
Lynda.
Quando
era una teenager aveva trovato ispirazione nel libro Summerhill
di
A.S. Neill, molto popolare negli Anni
Sessanta
in America, una sorta di manifesto per un’educazione non
autoritaria.
«Descriveva
un tipo diverso di scuola, con l’offerta di molti corsi
interessanti e la possibilità per gli studenti di scegliere quello
che volevano, invece di seguire un percorso obbligato», ha spiegato
la Weinman.
Che
all’epoca scelse di abbandonare la scuola superiore pubblica che
stava frequentando per andare in un istituto privato, più
progressista: per pagarsi la retta, lavorava ad una bancarella di hot
dog.
L’ideale
di corsi liberi e aperti è diventato realtà con Internet.
All’inizio
Lynda.com era una risorsa gratuita per gli studenti della scuola a
Ojai.
Poi
nel 2002 ha lanciato i primi corsi online a pagamento, con un
abbonamento mensile o annuale.
Adesso
la società ha sede in un villaggio californiano sull’oceano,
Carpinteria, impiega circa 500 persone a tempo pieno oltre a 140
insegnati pagati con royalties.
I
suoi corsi online coprono materie come 3D e animazione, audio-foto e
video, design web e interattivo.
La
filosofia è riassunta da Lynda su LinkedIn: «Le persone motivate
a imparare e a continuare a imparare sono quelle che trovano uno
scopo e una passione nella loro vita, sono i cittadini che
contribuiscono alle loro comunità, sono il tipo di lavoratori che
tutti, dai piccoli imprenditori ai top manager, vogliono assumere».
venerdì 17 aprile 2015
Aggiornamenti.
Ebbene
si, dopo qualche giorno di tempo quasi estivo ecco le deboli piogge e
la bassa pressione che invitano a fare qualche considerazione atta alla
mia generazione, quella degli overanta avanzati che e’ stata la
prima a buttarsi nell'informatica.
Noi
come dice il diVino, siamo nati col VIC20, il Commodore
64 o con lo Spectrum quello dei tasti a sei funzioni, li abbiamo
collegati al televisore di casa, li abbiamo programmati in Basic e
abbiamo cosi’ contribuito alla crescita di una schiera, diciamo
un’orda di pseudo informatici.
E
come ci ricambiano questi informatici che noi abbiamo nutrito fin
dalla nostra adolescenza?
Odiandoci…
Si’, gli informatici new generation ci odiano e ci considerano
equilibristi, nel senso che stiamo sulle palle ad essi stessi.
Volete
un esempio? Bueno..
Una
volta, per spegnere il computer bastava schiacciare un tasto, lo
stesso dell'accensione.
Era
semplice e intuitivo a livello scimmia, come accendere e spegnere la
luce.
Poi
un bel giorno, qualcuno ha deciso che era troppo elementare e
adesso quindi devi cliccare in almeno tre punti, senza contare i
messaggi che ti fanno stare in ansia chiedendoti se sei sicuro di
chiudere senza salvare il file mcc123vgdffgds20..
Ora
a livello di ansieta’ e salivazione zero, ti domandi che razza di
roba sia il mcc123vgdffgds20?
Come
minchia ha fatto ad entrare?
Se
dico di no e poi il desktop potrebbe diventare tutto nero, se dico di
si puo’ essere che mi sparo un virus dentro.
Boh..dubbio
amletico e via con la roulette russa e invocando Sant’Intima di
Karinzia clicco sullo spegni e chi vedra’ vivra’ o viceserva.
Ma
il colmo sadistmasochistico si raggiunge con gli aggiornamenti di Windows..
ti capitano proprio quando hai l’acqua alla gola, magari sei o
anche sette in ritardo, hai un treno che parte tra trentacinque
minuti, mandi l'ultima mail, quella che non puo’ attendere e poi
spegni il tuo ipad, quello che devi portare con te e sullo schermo ti
compare un messaggio terroristico…Aggiornamento di Windows in
corso, non spegnere o disconnettere il computer... se lo fai son
cazzi tuoi e ti tocchera’ risistemare il tutto o quantomeno andare
sul ripristino alla data.. ( e’ statisticamente provato che ad ogni
aggiornamento ti ritrovi con un paio di programmi fuori uso con
relativi smoccolamenti ed abbinamenti a nomi di animali con santi o
pseudo tali).
Allora continui con un misto di parole imparate al porto di Genova in via dei Pre’ dalle vulvivendole amiche degli scaricatori esodati, prendi l'Ipad o il notebook e, senza chiuderlo, lo sistemi sul sedile anteriore dell'auto e gli leghi pure la cintura per non perdere i punti di patente, come fosse un bambino.
Allora continui con un misto di parole imparate al porto di Genova in via dei Pre’ dalle vulvivendole amiche degli scaricatori esodati, prendi l'Ipad o il notebook e, senza chiuderlo, lo sistemi sul sedile anteriore dell'auto e gli leghi pure la cintura per non perdere i punti di patente, come fosse un bambino.
Mentre
vai verso la stazione, ad ogni semaforo controlli lo stato di
avanzamento ..Aggiornamento in corso 7 di 34... Quando arrivi nel
parcheggio della Stazione sei a quota 12 su 34 e alla partenza del
treno mancano 7 minuti.
Valigetta
24 ore e 6 minuti in una mano e computer nell'altra, corri verso il
binario …Aggiornamento in corso 13 di 34.
Salti
in vettura mentre le porte si chiudono affettandoti una parte di zona
dove normalmente non batte il sole…
Aggiornamento
in corso 16 di 34 non spegnere o son sempre cazzi tuoi.
E
tu che avevi contato sul tragitto ferroviario per finire la
presentazione Power Point che dovevi mostrare appena arrivato a
destinazione fai retromarcia continuando lo smoccolamento di cui
sopra..
A
meta’ percorso trenistico freccia rossa la belva dice che sei 20 su
34 e non godi selvaggiamente ma resisti per vincere sino a quando
stai gia’ arrivando e sei ancora a 26 su 34.
Ormai
hai finito l’elenco degli animali e i santi del calendario di padre
Terenzio di Canicatti’ e quasi rassegnato hai una botta di culo
perche’ salta al 32 su 34.
Ecco
la stazione pfuiiii.. finalmente l'aggiornamento e’ finito..
ecco che si riavvia il sistema e compare sul monitor il solito
conteggio di avvio che ti prega di attendere, tipo quello che precede
l’autodistruzione, quando lo schermo e’ di nuovo tutto
acceso, in basso a destra whick which e si apre una finestrella
…Batteria in esaurimento, attaccarsi al tram per non perdere i
dati... Grrrrrrrrrr e li’ capisci che gli informatici new
generation billgatiani ti odiano… almeno quanto tu odi loro.
martedì 7 aprile 2015
730 Precompirlato
Il
730 precompilato: chi ci riesce è un genio
IL
15 APRILE PARTE LA “RIVOLUZIONE ” PER DICHIARARE I REDDITI
ONLINE, MA ARRIVARCI È UN’IMPRESA. A COMINCIARE DAL PIN
State
sereni e bevete in coppa, ancora qualche giorno e il Fisco diventa 2.0.
il D day e' il prossimo 15 aprile.
Per
quelgiorno, 20 milioni di contribuenti scarteranno “la più grande
rivoluzione fiscale italiana” (Matteo Renzi dixit): il 730
precompilato.
Poco
importa, pero', se permangono i problemi della vecchia versione,
arricchiti da una via crucis a tappe forzate, tra form, questionari,
conferme e attese di identificazione, come sta scoprendo chi ha
provato quantomeno a compiere i primi passi.
Andiamo
con ordine, partendo dalla fine.
Il
prezioso documento non arrivera' a casa, ma sara' disponibile solo
sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
Li'
si potra' prenderne visione e scoprire cosa il Fisco sa di noi.
E
qui inizia il primo problema.. per farsi trovare pronti al tax day,
infatti, bisogna accedere al proprio “cassetto fiscale”.
Come?
Basta il “Pin”.
Per
averlo bisogna registrarsi e richiedere il codice, ma solo dopo aver
inserito il reddito complessivo dichiarato lo scorso anno.
Facile, si dira'.
Facile, si dira'.
C'e'
un pero': il sistema deve prima verificare che il contribuente sia in
regola.
Solo
in caso positivo otterrà un “mezzo Pin” di 4 cifre, le restanti
6 arriveranno via posta dopo due settimane e se abitate a borgaro fate quattro, insieme alla password.
Se
siete stati previdenti e avrete fatto questa procedura diversi mesi
fa come il sottocristo, dovrete aggiornarla .. l’Agenzia lo richiede ogni tre mesi per
motivi di sicurezza.
NON
È UN'OPERAZIONE semplice, neanche per i piu'
competenti.
Rinnovo la password, cerco di entrare nella mia
pagina, ma il sistema dichiara errate le mie coordinate.
Presumo di aver sbagliato a digitare e ridigito il tutto.
Presumo di aver sbagliato a digitare e ridigito il tutto.
Al
sesto tentativo mi dichiaro pirla e provo la procedura “ho dimenticato la password”.
Mi
chiedono la password che mi consegnarono quando mi attribuirono il
Pin.
Sti catz.
Sti catz.
E chi la ritrova piu'.
Allora
provo l’altra strada.. l’identificazione attraverso la carta
regionale dei servizi.
Lo
inserisco e provo.
Non
funziona, non legge la carta.
Cerco
in rete e scopro che il sito dell’Agenzia funziona con Internet
Explorer, e non con Mozilla
Firefox , che uso invece io.
Lancio Explorer, vede la mia carta, mi chiede il Pin della stessa.
Lancio Explorer, vede la mia carta, mi chiede il Pin della stessa.
Purtroppo
non ho aggiornato il file dove registro tutti i codici, digito tre
volte il vecchio Pin e mi si blocca la carta.
Non
mi arrendo, cerco nella documentazione cartacea, trovo Pin e Puk Ciak e Spaff.
Devo purtroppo installare il software che mi permette di sbloccare la carta col Puk, lo faccio e finalmente digito il Pin corretto.
A questo punto mi incazzo e da buon programmatore entro nel sistema e vedo che l'Agenzia usa il linguaggio XML (eXtensible Markup Langage) per i non addetti ai lavori preciso che si tratta di metalinguaggio ossia una grammatica per la definizione di documenti da gestire con strumenti informatici.
Vado in XML e rifaccio la chiaccherata.
Devo purtroppo installare il software che mi permette di sbloccare la carta col Puk, lo faccio e finalmente digito il Pin corretto.
A questo punto mi incazzo e da buon programmatore entro nel sistema e vedo che l'Agenzia usa il linguaggio XML (eXtensible Markup Langage) per i non addetti ai lavori preciso che si tratta di metalinguaggio ossia una grammatica per la definizione di documenti da gestire con strumenti informatici.
Vado in XML e rifaccio la chiaccherata.
Nulla.. zero di negativo.
Alla
fine ce la faccio in 5 ore”.
Dopodiche'
si incappa nel secondo problema, piu' di sostanza.
Il
documento, infatti, arrivera' senza i dati sulle spese sanitarie per
cui si richiede la detrazione.
Cioe'
quelle che spingono buona parte dei contribuenti a fare il 730.
Nel
2014, per dire, lo hanno fatto in 12 milioni, l’89% del totale.
Manchera' poi quasi tutta la parte degli oneri deducibili e detraibili, come le spese per l’istruzione, i versamenti ai partiti, la spesa per i termoregolatori del riscaldamento,i soldi dati per la ricerca sul cancro, per il nuovo frigo AAA.
Manchera' poi quasi tutta la parte degli oneri deducibili e detraibili, come le spese per l’istruzione, i versamenti ai partiti, la spesa per i termoregolatori del riscaldamento,i soldi dati per la ricerca sul cancro, per il nuovo frigo AAA.
DAVANTI
a queste complicazioni, si puo' scegliere di fare
da se' o andare al vecchio Caf (costo: 40 euro
circa per modulo)
per farsi aiutare piu' un centinaio di eurini per iscriversi al sindacato e altre 5 euro per far conservare le pratiche fatte, con buona pace della “rivoluzione fiscale”.
La
vera novita', pero', e' che la responsabilita' ricadra' solo su
questi ultimi: a loro andranno infatti addebitate le sanzioni o
le imposte evase in caso di errori.
Non
solo.
Sostituti
d’imposta, Caf e commercialisti dovranno avere una delega per
operare, che va' prima acquisita e poi richiesta online.
Un
paletto che ha spinto molti a considerare solo le richieste del 2014.
In
alternativa a tutto questo, c’e' la vecchia strada del 730
ordinario che troverete al Comune (ma non tutti i comuni ce l'avranno, in quanto si sa che abbiamo risparmiato col cartaceo utilizzando il precompilato).
Quindi stampatevi il vostro precompilato risparmiando il cartaceo e cartuccisterio e ite al Caf dove saranno piu' incazzati di voi.
Quindi stampatevi il vostro precompilato risparmiando il cartaceo e cartuccisterio e ite al Caf dove saranno piu' incazzati di voi.
Ergo non sarete 2.0. (per chi non capisse il due punto zero lumi il blog precedente)
Essere 2.0
Essere 2.0 vuol dire essere nel 21esimo secolo, essere connessi, non a caso questo millennio inizia per “20″ , un grande passo avanti rispetto al precedente “19″.
Per ora questo passo,
questa grande differenza non si esprime tramite cambiamenti “reali”
come una diversa redistribuzione sociale della ricchezza o del
lavoro, o tramite nuovi modelli di conoscenza, ma nella presenza di
nuovi sistemi di
comunicazione,
globali e veloci, in strettissima relazione tra di loro.
Il mondo 2.0 e' diretta conseguenza dei limiti presenti nel mondo reale.
La nuova societa', espressione di questa prima parte di ventunesimo secolo, di quel 2.000 che essendo agli inizi e' per ora “solo” 2.0, e' connessa, veloce, semplice, partecipe ed estremamente poco riflessiva.
Il mondo 2.0 e' diretta conseguenza dei limiti presenti nel mondo reale.
La nuova societa', espressione di questa prima parte di ventunesimo secolo, di quel 2.000 che essendo agli inizi e' per ora “solo” 2.0, e' connessa, veloce, semplice, partecipe ed estremamente poco riflessiva.
La generazione 2.0 e'
stanca del modello precedente, stanca di essere solo diligente
spettatrice.
La rete e' cassa di risonanza di tutto cio' che in modo intangibile ci rappresenta... il nostro pensiero, la nostra attenzione, le nostre forme di espressione, la nostra coralita'.
La rete e' cassa di risonanza di tutto cio' che in modo intangibile ci rappresenta... il nostro pensiero, la nostra attenzione, le nostre forme di espressione, la nostra coralita'.
Ci stiamo
progressivamente spostando dal mondo reale, soffocato da elementi
tangibili e selettivi, verso un nuovo e piu' semplice mondo
virtuale.
Una fuga dalla realta' verso un mondo di facili pensieri, incorporeo, talvolta anche scadente, ma sempre in grado di fornire nuove possibilita' di integrazione.
Una fuga dalla realta' verso un mondo di facili pensieri, incorporeo, talvolta anche scadente, ma sempre in grado di fornire nuove possibilita' di integrazione.
Essere 2.0 o
due punto zero qual dir si voglia significa vivere nel terzo
millennio, significa non avere pazienza, significa vivere utilizzando
quotidianamente internet, molte volte al giorno, significa clikkare,
postare, twittare, visualizzare, feedare, taggare, selezionare,
cercare, commentare, …
La società del “troppo” ha lasciato il passo alla società del “subito”, si tratta di un enorme cambiamento, non di un “passo in avanti” ma di un “grande passo” le cui infinite peculiarita' sono tutte da analizzare.
Nuove banalita' globali sostituiscono ingessati, esclusivi ed imperscrutabili centri di conoscenza e forse di potere.
La società del “troppo” ha lasciato il passo alla società del “subito”, si tratta di un enorme cambiamento, non di un “passo in avanti” ma di un “grande passo” le cui infinite peculiarita' sono tutte da analizzare.
Nuove banalita' globali sostituiscono ingessati, esclusivi ed imperscrutabili centri di conoscenza e forse di potere.
Nuove eteree
amicizie diventano
sintetiche antagoniste del prendersi per mano.
Non a caso chi e' nato in questo secolo, la cui data di nascita inizia per 2 e 0, riesce a cogliere al meglio lo spirito e le dinamiche virtuali di questo nuovo palcoscenico, proprio perche' privo delle antecedenti vecchie infrastrutture, spesso espressione della società “1.9″, moderna e postmoderna.
Di una cosa dobbiamo esser certi ovvero che siamo solo agli inizi.
Non a caso chi e' nato in questo secolo, la cui data di nascita inizia per 2 e 0, riesce a cogliere al meglio lo spirito e le dinamiche virtuali di questo nuovo palcoscenico, proprio perche' privo delle antecedenti vecchie infrastrutture, spesso espressione della società “1.9″, moderna e postmoderna.
Di una cosa dobbiamo esser certi ovvero che siamo solo agli inizi.
mercoledì 1 aprile 2015
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