martedì 21 aprile 2015
Nuovo acquisto LinkedIn
DI
MARIA TERESA COMETTO
Dopo
la recessione, è cresciuta l’importanza delle connessioni
«social-professionali» per trovare un posto di lavoro.
LinkedIn
Il
curriculum è sempre più tecnologico
Ha
comprato per 1,5 miliardi Lynda, sito di corsi di formazione online
nell’hi-tech. E vuole mappare l’economia globale.
Il
tasso di aziende Ue che fatica a trovare il personale qualificato
è
salito dal 35 al 39%
Troppo
spesso i lavoratori disoccupati cercano un impiego in aree
geografiche e settori diversi da quelli dove sono davvero disponibili
i posti. Questo non incontrarsi della domanda e dell’offerta, si è
accentuato dopo l’ultima recessione e negli Stati Uniti spiega
circa un terzo del livello della disoccupazione, secondo una recente
ricerca di Giorgio Topa, economista della Federal Reserve bank di New
York. Anche in Europa il fenomeno esiste: secondo uno studio di
Eurofound, agenzia Ue specializzata in ricerca su politiche sociali e
del lavoro, nel 2013 il 39% delle aziende intervistate ha avuto
difficoltà a reperire personale con la qualifica adeguata; erano il
35% nel 2005.
A
far incontrare meglio domanda e offerta aiutano i servizi Internet
come LinkedIn, che ha appena deciso di aggiungere un’altra funzione
al suo social network professionale: l’insegnamento di competenze
tecnologiche, utili ad arricchire il curriculum e quindi a trovare
più facilmente un lavoro, visto che ormai in tutti i settori è
richiesta un’alfabetizzazione tecnologica di base.
LinkedIn
ha comprato per 1,5 miliardi di dollari il sito Lynda.com, leader
nella formazione professionale high-tech, fondato 20 anni fa da LyndaWeinman (post precedente).
La
capacità di Lynda.com di certificare la gente che completa i suoi
corsi, è un’informazione interessante per i milioni di cacciatori
di teste o di responsabili aziendali delle risorse umane che pagano
LinkedIn per trovare potenziali candidati da assumere.
Lo
scopo
Con
questa mossa LinkedIn si è buttata nel mercato dell’elearning,
l’educazione online, che è in crescita: vale 107 miliardi di
dollari quest’anno, secondo Global industry analysts.
I
venture capitalist ci credono e nel 2014 hanno investito 747milioni
di dollari in startup americane che offrono corsi e addestramento
online.
Per
LinkedIn è un modo di aumentare il suo appeal rispetto ai numerosi
concorrenti e continuare a piacere a Wall Street, dove le sue azioni
sono quasi sestuplicate da quando si è quotata, nel 2011.
Negli
ultimi quattro anni anche il suo fatturato è aumentato a un ritmo
molto alto, 325% fino ai 2,2 miliardi di dollari del 2014: oltre la
metà viene dai reclutatori che pagano per scovare i talenti di cui
hanno bisogno; circa un quarto dalla pubblicità (marketing
solution)
e
il 19% dagli individui che pagano per i servizi premium, ad esempio
per poter inviare messaggi anche ai membri del network a cui non sono
ancora collegati, un’opzione negata a chi partecipa gratis.
Obiettivi
Gli
obiettivi dell’amministratore delegato Jeffrey Weiner, in carica
dal dicembre 2008, sono ambiziosi: sviluppare «il primo grafico
dell’economia globale» — come ha spiegato annunciando
l’acquisizione di Lynda.com — cioè ,,una mappa digitale che
identifica le connessioni fra persone, aziende, posti di lavoro,
professionalità, enti di formazione ed educazione,, che serve a far
confluire «tutte le forme di capitale, intellettuale, finanziario e
umano, dove può essere meglio sfruttato,,.
Le
connessioni sono veramente importanti per trovare un impiego
corrispondente alle proprie capacità.
L’ultima
ricerca di SilkRoad fra le aziende americane per capire come assumono
il personale, ha rivelato che la fonte principale sono le referenze,
le segnalazioni e i pareri ricevuti da chi ha una conoscenza diretta
dei candidati: motivano il 22% delle assunzioni.
Ma
al secondo posto ci sono i siti Internet come LinkedIn, da cui
vengono i contatti per il 25% dei colloqui con i candidati per un
posto e il 16% delle effettive assunzioni.
Il
sito più usato dalle aziende del campione della ricerca SilkRoad è
Indeed, che è il più grande al mondo per numero di visitatori unici
al mese: 150 milioni.
È
anche quello che appare più efficace: il 29% dei contattati e
intervistati attraverso Indeed è stato assunto l’anno scorso.
Al
secondo posto come fonte di contatti per le aziende Usa è
CareerBuilder, che vanta di offrire 1,5 milioni di opportunità di
impiego, ma il suo tasso di conversione dalle interviste alle
assunzioni è più basso, il 20%.
Poi
ci sono LinkedIn Craiglist, ugualmente popolari e ugualmente efficaci
con quasi un quarto di assunzioni rispetto ai colloqui con i
candidati.
E
infine Monster, che nel suo database globale ha 40 milioni
dicurriculum vitae.
I
tre più nuovi servizi online sono TweetMyJobs,
che per mettere in contatto reclutatori e candidati usa Twitter e
Facebook;
BranchOut, una applicazione di
Facebook; e ZipRecruiter.com,
che permette ai datori di lavoro di pubblicare le loro offerte su
tutti i siti del settore — compresi Indeed, LinkedIn, Monster e
Craigslist — con un solo annuncio e di condividerlo anche sui
social network come Facebook e Twitter.
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