Lasciate ogni speranza, o voi che entrate

armatevi di coraggio e sfogliate il blog

computer-immagine-animata-0026

QR Code di questo blog

Generatore di codici QR

Instagram

Instagram

Il mio profilo in Linkedin Carlo Bonzi

Spread in tempo reale..ammazzate se e' schifa

cercami in Linkedin

https://www.linkedin.com/in/carlo-bonzi-6992081a/?originalSubdomain=it

Veni, Vidi, WC.

In classifica

Riconoscimento

Riconoscimento

Sto rilevando il tuo IP e non dirlo a nessuno.

Il post e' scritto in Togolese ma tu prova a cambiare lingua.

Questo e' il mio motore di ricerca, scrivi una parola e clicca sul cerca

martedì 29 dicembre 2020

Cara Minestrina.

 


.. Siamo nell'occhio del ciclone per quanto riguarda il festival del colesterolo, ci siamo strafogati nella ricorrenza prepostNatalizia nonostante il lockdown e la riduzione della parentela conviviale e in attesa della botta finale del 31 e' giusto prender la via della minestrina..

Tempo fa disquisii sul fatto di promuovere una giornata mondiale della minestrina anche se io opto per carboidrati come del resto anche il buon Leopardi Giacomo fece a suo tempo e mi rimembro una sua composizione fatta a soli 11 anni che mettero' a fine post.. quando ce vo' ce vo' e quindi necessita odeare sta brodaglia acquosa.

E’ un atto di riconoscenza dovuta, povera Minestrina specialmente dopo le libagioni cu cui sopra.

Sta povera innocente minestrina.. lei si’ che ci fa del bene.

Passa autunninverni interi a scaldarci le budella e nessuno si degna di onorarla e di farle un monumento.

E’ una sorta di razzismo culinario.

Solo perche’ non e’ un minestrone, di quelli maschi, cazzuti roventi e pesanti.

E’ «ina» lei, leggera, sciacquetta, non ti impiccia lo stomaco.

Poi la Lell ci mette un amen a prepararla.

Ovvia la preferenza di una cofanata di spaghetti o padellata di tortelloni panzerottati.

Se tu donna casalinga redditodicittadinanzata scodelli sotto il muso del maschietto di turno una ciotola di minestrina, sentirai bofonchiare che gli sembra di stare in una corsia di ospedale covidosa, ma poi, un po’ per celia e un po’ per non morire, di fame in questo caso, finira’ con l’ingoiare l’intruglio, magari infilandoci un peperoncino rizzapeli.

Il mascolo con le palle, di fronte alla minestrina suda e trasuda come una lumaca e poi, dopo aver scontato la sua ingiusta pena, dira’.. E mo’? che minchia c’e’ di primo?... Gnulott dell'Agnesa o pasta al forno?.

E’ cosi’.. Il maschio, sta minestrina la trangugia solo per far piacere alla dolce trequarti.

Perche’ esso la ama.

Ma poi mangiare a l'e' un alter ciule'.

D’altra parte come dar torto.

Mia nonna la minestrina la faceva sulla stufa.

Ci scagliava dentro un paio di pugnate di pasta degli angeli quella a forma di fiorellino e la lasciava li’ a cuocere a tal punto da confondersi con le palle da baseball..

santa donna io la vedevo vecchia ma oggi riconsidererei la veduta e la vedrei come una signora di 65 anni e basta.

Che dire ancora di quella sciacquatura di budella calda e salatina. Che tu la mangi, ti riscalda, ti vien voglia di far subito una pisciatina e godi come un falco, non senti quel pieno nello stomaco ma senti che si svuota passando dall’attrezzo che dovrebbe servire alla riproduzione ma declassato SSPP.

Ti da’ l’idea che almeno hai smaltito un po’ di polvere che avevi dentro.

Quindi auguri cari o minestrina, te lo dovevo questo post e pensa che la prima volta che ti ho assaggiato..mi hai fregato.. mia mamma ebbe detto..Carluccio vuoi la *pastina?

Azz.. certo mamma.. anche se e’ piccola la mangio lo stesso..e invece sei arrivata tu cara minestrina

( * pastina in lingua leghista vuol dir minestrina ).

E adesso Dal Pascoli Undicenne



A morte la minestra


Metti, o canora musa, in moto l’Elicona
e la tua cetra cinga d’alloro una corona.
Non già d’Eroi tu devi, o degli Dei cantare
ma solo la Minestra d’ingiurie caricare

.
Ora tu sei, Minestra, dei versi miei l’oggetto,
e dirti abominevole mi porta gran diletto.


O cibo, invan gradito dal gener nostro umano!
Cibo negletto e vile, degno d’umil villano!


Si dice, che resusciti, quando sei buona, i morti;
ma il diletto è degno d’uomini invero poco accorti!


Or dunque esser bisogna morti per goder poi
di questi benefici, che sol si dicon tuoi?


Non v’è niente pei vivi? Si! Mi risponde ognuno;
or via su me lo mostri, se puote qualcheduno;
ma zitti! Che incomincia furioso un tale a dire;
ma presto restiamo attenti, e cheti per sentire:


“Chi potrà dire vile un cibo delicato,

che spesso è il sol ristoro di un povero malato?”


È ver, ma chi desideri, grazie al cielo, esser sano
deve lasciar tal cibo a un povero malsano!
Piccola seccatura vi sembra ogni mattina

 

Nessun commento: