Vecchio, bellissimo dipinto ad olio SU TELA, misure cm. 35 x 50 h., raffigurante CLOWN DEL CIRCO, vecchia opera dell'Artista labronico SERGIO RAUGI (1923-2000).
Pittore molto amato dal collezionismo, si è distinto per un linguaggio personalissimo ed inconfondibile ed una tavolozza di vibrante sensibilità... Maestro di essenzialità, ci commuove con la sua Arte! Firmato in basso a sinistra. In vecchia, vissuta cornice originale, con segni del tempo.
NOTE
BIOGRAFICHE - (Notizie tratte da un Annuario degli Artisti Livornesi
del 1974).
"...Sergio Raugi cominciò a dipingere a nove
anni; era ospite del ricovero "Pascoli" di Livorno, senza
parenti, senza affetti... Ed il suo affetto lo riservò ai colori; il
démone della pittura lo assalì improvvisamente e con violenza.
La
sua pittura ha sempre suscitato entusiasmo, forse perchè è un
pittore che ha ascoltato la voce della natura, il linguaggio delle
cose che ci circondano; voce che ha risonanze particolari e diverse
nell'animo di ciascuno di noi e che ci spinge a renderla tangibile e
drammatizzarla, a darle tono e calore...
Raugi, a questa voce, ha
saputo dare una forma ed una sostanza commovente!
Di lui hanno
scritto vari critici:
...... è giunto alla pittura attraverso una
singolare esperienza. Quando la sua città, Livorno, era ancora sotto
il peso dei ricordi della guerra, Sergio Raugi trovò lavoro in un
celebre circo, il Medrano, travolto poi da un clamoroso fallimento.
Seguì quel circo. Poi ne vennero altri: l'Orfei, il Lamy, il Mikkeny
ed anche i Luna Park. Raugi trovò motivo di ispirazione nello
sfolgorio delle luci, nei baracconi, nelle tende, nei lustrini delle
cavallerizze e nelle smorfie (spesso amare) dei pagliacci. E' una
pittura, questa del Raugi, fresca, spontanea, chiara..., un augurio
per l'avvenire! (MARIO CASTALDO DAL GIORNALE "CRONACA
LIVORNESE").
......"Pittore del Circo": il
titolo se lo è guadagnato! I suoi pagliacci piangono ed hanno
davvero un'anima! Pagliacci buoni, che fanno divertire grandi e
piccini. Sono rimasti fanciulli, come è rimasto fanciullo Sergio
Raugi, pittore "utopistico" (così ama definirsi). "Non
posso cambiare" dice, "ormai ho passato i quaranta...!"
E mentre parla distribuisce i suoi colori a "sciabolate",
quasi senza impastare, deciso, velocissimo... E sorride, felice, come
un ragazzo. (LUCIANO BONETTI DA "IL TELEGRAFO").
PREMI
CONSEGUITI:
Premio Marina di Ravenna, 1958: Medaglia d'Argento.
Premio Mugello 1960: Premio Acquisto. Premio Marina di Massa 1962:
Premio Acquisto. Premio Tricolore città di Montecatini: Premio
Acquisto. Estemporaneo il Bormio d'Oro (Bormio 1963); 1a Mostra di
Pittura: 2° Premio Palio marinaro 1963; Premio Estemporaneo città
di Ancona 1962; Premio Charitas Viareggio; Premio Nazionale Aquila
d'Oro; Arma Aeronautica Roma, 4° Premio 1965; Premio di Pittura
Contemporanea Nino da Fiesole, VI° Premio. Concorso di Pittura Palio
Marinaro, II° Premio 1964. Premio Piazza Grande, Livorno, II°
Premio 1965; Mostra Spaziale Organiz. Pravda (Mosca), VI° Premio
1962. 3° Vagliano (Siena). Premio Internazionale AVIS (Arezzo) 1972,
4a Mostra di Arti, Estemporanea.
Sue opere si trovano:
alla
Mostra Permanente della Pinacoteca di Bat-Yam (Israele); al Teatro
Lirico di Leningrado; alla Redazione della Pravda di Mosca; ad
Amburgo, Varsavia e Leopoldville; alla Direzione del Circo Medrano
(Parigi). In collezioni private dell'Ohio (U.S.A.), alla Società
Calcio Cagliari e nelle collezioni private di Scopigno, Nenè,
Longoni, Minenna AnnaMaria (notara), Niccolai, Riva, Tiberi (calciatori del Cagliari di allora) e
degli attori Gastone Moschin, Tony Ucci, Amedeo Nazzari, Delia Scala,
Paolo Panelli.
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