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lunedì 4 luglio 2022

Sergio Raugi pittore.

 

Vecchio, bellissimo dipinto ad olio SU TELA, misure cm. 35 x 50 h., raffigurante CLOWN DEL CIRCO, vecchia opera dell'Artista labronico SERGIO RAUGI (1923-2000). 

Pittore molto amato dal collezionismo, si è distinto per un linguaggio personalissimo ed inconfondibile ed una tavolozza di vibrante sensibilità... Maestro di essenzialità, ci commuove con la sua Arte! Firmato in basso a sinistra. In vecchia, vissuta cornice originale, con segni del tempo.

NOTE BIOGRAFICHE - (Notizie tratte da un Annuario degli Artisti Livornesi del 1974).

"...Sergio Raugi cominciò a dipingere a nove anni; era ospite del ricovero "Pascoli" di Livorno, senza parenti, senza affetti... Ed il suo affetto lo riservò ai colori; il démone della pittura lo assalì improvvisamente e con violenza.
La sua pittura ha sempre suscitato entusiasmo, forse perchè è un pittore che ha ascoltato la voce della natura, il linguaggio delle cose che ci circondano; voce che ha risonanze particolari e diverse nell'animo di ciascuno di noi e che ci spinge a renderla tangibile e drammatizzarla, a darle tono e calore...
Raugi, a questa voce, ha saputo dare una forma ed una sostanza commovente!

Di lui hanno scritto vari critici:
...... è giunto alla pittura attraverso una singolare esperienza. Quando la sua città, Livorno, era ancora sotto il peso dei ricordi della guerra, Sergio Raugi trovò lavoro in un celebre circo, il Medrano, travolto poi da un clamoroso fallimento. Seguì quel circo. Poi ne vennero altri: l'Orfei, il Lamy, il Mikkeny ed anche i Luna Park. Raugi trovò motivo di ispirazione nello sfolgorio delle luci, nei baracconi, nelle tende, nei lustrini delle cavallerizze e nelle smorfie (spesso amare) dei pagliacci. E' una pittura, questa del Raugi, fresca, spontanea, chiara..., un augurio per l'avvenire! (MARIO CASTALDO DAL GIORNALE "CRONACA LIVORNESE").

......"Pittore del Circo": il titolo se lo è guadagnato! I suoi pagliacci piangono ed hanno davvero un'anima! Pagliacci buoni, che fanno divertire grandi e piccini. Sono rimasti fanciulli, come è rimasto fanciullo Sergio Raugi, pittore "utopistico" (così ama definirsi). "Non posso cambiare" dice, "ormai ho passato i quaranta...!" E mentre parla distribuisce i suoi colori a "sciabolate", quasi senza impastare, deciso, velocissimo... E sorride, felice, come un ragazzo. (LUCIANO BONETTI DA "IL TELEGRAFO").

PREMI CONSEGUITI:
Premio Marina di Ravenna, 1958: Medaglia d'Argento. Premio Mugello 1960: Premio Acquisto. Premio Marina di Massa 1962: Premio Acquisto. Premio Tricolore città di Montecatini: Premio Acquisto. Estemporaneo il Bormio d'Oro (Bormio 1963); 1a Mostra di Pittura: 2° Premio Palio marinaro 1963; Premio Estemporaneo città di Ancona 1962; Premio Charitas Viareggio; Premio Nazionale Aquila d'Oro; Arma Aeronautica Roma, 4° Premio 1965; Premio di Pittura Contemporanea Nino da Fiesole, VI° Premio. Concorso di Pittura Palio Marinaro, II° Premio 1964. Premio Piazza Grande, Livorno, II° Premio 1965; Mostra Spaziale Organiz. Pravda (Mosca), VI° Premio 1962. 3° Vagliano (Siena). Premio Internazionale AVIS (Arezzo) 1972, 4a Mostra di Arti, Estemporanea.

Sue opere si trovano:
alla Mostra Permanente della Pinacoteca di Bat-Yam (Israele); al Teatro Lirico di Leningrado; alla Redazione della Pravda di Mosca;  ad Amburgo, Varsavia e Leopoldville; alla Direzione del Circo Medrano (Parigi). In collezioni private dell'Ohio (U.S.A.), alla Società Calcio Cagliari e nelle collezioni private di Scopigno, Nenè, Longoni, Minenna AnnaMaria (notara), Niccolai, Riva, Tiberi (calciatori del Cagliari di allora) e degli attori Gastone Moschin, Tony Ucci, Amedeo Nazzari, Delia Scala, Paolo Panelli.

 

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