Fatemi parlare in terza persona per quanto riguarda i perennemente giovani, quelli con la sindrome di PeterPan che fanno parte della nostra gioventu’ anziana.
In effetti molti eterni delfini sembrano condividere il destino di Carlo d’Inghilterra che si è invecchiato in sala d’attesa ed ha comunque raggiunto lo scopo... o quello di certi enfant prodige che col tempo smarriscono il prodige e si tengono solo l’enfant.
Se
ci pensate bene e ci fate caso persino un ottantaduenne (senza fare nomi) puo’
sembrare un giovanotto arrembante per il semplice fatto che i
perennemente giovani non mollano la presa.. e pensare che non molti
anni fa i quaranta-cinquantenni erano rottamati o riciclati in
mestieri tipo nonno a tempo pieno con annesso nipote e/o cagnolino,
giornale, con la prospettiva discussionale a base di colesterolo,
trigliceridi, esami vari clinici e iter pensione sempre bloccata dai
politici di turno...
Il problema e’ che in Italia e specialmente
a Casalcoso il narcisismo sta diventando una malattia senile.
Altrove e mi riferisco extra italy il capo di un partito (banca,ufficio, ospedale, universita’) si congeda dal palcoscenico e scivola con tutti gli onori dietro le quinte o nella buca del suggeritore.
Qui invece il perennemente giovane, rimane aggrappato al proscenio con le unghie e coi denti, se e’ il caso anche con la dentiera fissata con implantologia e sorriso a 42 denti... non quella incollata.
Gli incarichi consultivi, prerogativa sacrosanta dei vecchi saggi, lo deprimono molto assai.
Lui il perennamente giovane vuole esserci, apparire, contare e soprattutto rompere le palle come umarell.
E cosi’ innesca l’effetto-tappo.. poiche’ si rifiuta di scendere dal Treno della Vita.. chi gli sta dietro non riesce ad avanzare e quelli ancora piu’ dietro neppure a salire.
Deve aver confuso il prolungamento della vita con quello della poltrona.
Forse perche’ per lui solo la poltrona e’ vita.
O
pirla scendi da sto treno del cazzo e guardati allo specchio.. ormai
sei quello che tu una volta definivi matusa rimbambito.. largo ai
giovani e vai sulla panchina dove la sbarbata ti ha ceduto il posto
per compassione, col giornale o con gli esiti dell’Igmk , del
colesterolo e dei trigliceridi mentre il cagnolino ti piscia su una
gamba e ricordati che non si va in pensione perche’ si e’ vecchi
ma si diventa vecchi se si va in pensione. E mo' t'ho detto e via con la M.B.
Nessun commento:
Posta un commento