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lunedì 30 settembre 2024

Coast to coast - Route 66.



 
Il viaggio in Usa per definizione, il coast to coast negli Stati Uniti si deve compiere rigorosamente con il gomito fuori dal finestrino e la giusta colonna sonora e la voglia di guidare in mezzo a cieli giganteschi tra grano turco e fattorie ed ecco la United States Route 66 (meglio nota come Route 66 o Strada Madre) una delle prime autostrade federali statunitensi (strada a carattere nazionale).

La route venne aperta l'11 novembre 1926, anche se fino all'anno seguente non furono installati tutti i cartelli indicatori. Originariamente collegava Chicago alla spiaggia di Santa Monica, attraversando gli stati di Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, Nuovo Messico, Arizona e California, su una distanza complessiva di 3.940 chilometri (2.500 miglia).

Anche se ufficialmente questa strada esiste con il nome di Historic Route 66 in quanto rimpiazzata dal 1985 dallo Interstate Highway System ovvero da cinque autostrade



La Route 66, una delle strade più cercate e amate al mondo, vista in numerosi film e non solo.

Oggi vedremo e conosceremo piú a fondo come creare l’itinerario per la Route 66 degli Stati Uniti, un viaggio sognato da tutti sia in auto, che in moto, ma perché no? Anche online come ho fatto io oggi!

Insomma, non è importante come, ma è importante farlo.

Se adori gli USA, probabilmente questo è il viaggio che devi fare!

La Route 66 parte da Est e raggiunge l’Ovest degli USA, e praticamente unisce Chicago, Illinois a Santa Monica, California, attraversando il Missouri, il Kansas, l’Oklahoma, il Texas, il Nuovo Messico, l’Arizona e ovviamente la California.



Ecco alcune delle città principali lungo il percorso:

  • Chicago, Illinois

  • Springfield, Illinois

  • St. Louis, Missouri

  • Oklahoma City, Oklahoma

  • Amarillo, Texas

  • Albuquerque, New Mexico

  • Flagstaff, Arizona

  • Los Angeles, California

Oltre a queste città principali, la Route 66 passa anche attraverso molti altri luoghi interessanti lungo il percorso, come piccoli paesi rurali, montagne, deserti e parchi nazionali americani o comunque nelle vicinanze, ad esempio in Arizona passerete vicino al Grand Canyon, Monument Valley e molti altri.




Percorso originale della Route 66: come

Come riconoscere la route 66 correttamente?

I cartelli ufficiali:





La prima cosa a cui devi prestare attenzione è il cartello, il classico cartello della Route 66 sarà presente per aiutarti a prendere la giusta direzione durante il tuo viaggio.

Riferimento delle Highways:



Come detto precedentemente le autostrade americane sono un buon punto di riferimento per poter capire se stiamo percorrendo la giusta strada, già che sostituiscono la route 66 storica, ma che sono state costruite praticamente parallelamente alla Route 66.

Le nuove highways che sostituiscono la Route 66 sono:

  • I-55 da Chicago fino a Saint Louis

  • I-44 da Saint Luis fino a Oklahoma city

  • I40 da Oklahoma city fino a Barstow

  • I-15 da Barstow fino a San Bernardino

  • la I-10 da San Bernardino fino a Santa Monica.

Una volta che trovate queste autostrade, vi basterà cercare le strade secondarie, che solitamente sono parallele e che fanno parte della Route 66.

Business Loop

Se vi trovate vicino a una grande città, prestare attenzione alla segnaletica con la dicitura “Business Loop” seguita dal numero dell’autostrada di riferimento.

Ad esempio, se siete vicino ad Albuquerque o Amarillo nel New Mexico o a Springfield nel Missouri, cercate la segnaletica per “Business Loop I-40” o “Business Loop I-44”, che rappresenta il percorso della Route 66 originale vicino a queste città.

La Route 66 non è più una strada ufficiale e non compare, molte volte, sulle mappe online, fortunatamente è possibile acquistare ancora delle cartine cartacee per poter percorrere questa strada senza tempo.

Online ne vedo diverse, ma dal mio punto di vista le migliori sono queste qui sotto.. una ventina di eurini su Amazon e passa la paura:

  1. Mappa Lonely Planet route 66

  2. Route 66 Adventure

Tempo di percorrenza della Route 66: quanti giorni sono necessari?





Il tempo necessario per percorrere la Route 66 dipende dal tuo itinerario e dalle tue preferenze di viaggio.

Ovviamente in più città e punti ti fermi lungo il percorso, più impiegherai a completare il tuo viaggio. Detto questo conviene noleggiare un’auto e di riservare almeno 15 giorni di viaggio per percorrere la Route 66, un’alternativa è percorrere anche solo un pezzo della Route 66 durante il vostro tour in California.

Itinerario Route 66

 Route 66, itinerario di due settimane con tappe, percorso e consigli

Il vostro itinerario della Route 66 può iniziare sia da Chicago che da Santa Monica, tuttavia è normalmente si parte dall’Illinois, e quindi da Chicago.

Infatti la prima tappa lungo il percorso, o meglio, il vostro viaggio, dovrebbe proprio iniziare da qui.

Di seguito l’itinerario suggerito:

  1. Chicago: visita la città di Chicago, ci sono veramente tantissime cosa da vedere e scoprire, la città ha tantissimo da offrire.

  2. Springfield, Illinois: molti dicono si tratti della Springfield dei Simpson, ma non è mai stato confermato.

  3. St. Louis

  4. Oklahoma City

  5. Amarillo, Texas

  6. Albuquerque, Nex Mexico (per gli amanti delle Serie Tv, è la città di Breaking Bad)

  7. Flagstaff, Arizona: da qui potete visitare il Grand Canyon, Monument Valley, la cittadina di Page con il Glen Canyon. Da qui potete anche visitare Las Vegas, non molto lontana e che potrebbe essere una bellissima esperienza!

  8. Barstow (California) da qui potete visitare la Death Valley e Joshua Tree.

  9. Santa Monica, è la destinazione finale e qui potete visitare Los Angeles e le varie attrazioni nei dintorni.

Cosa vedere sulla Route 66: tappe e attrazioni lungo la Route66 vi è una serie di attrazioni, monumenti e città.

Ma quali assolutamente non perdersi? Iniziamo da Chicago..

1 Chicago: Grant Park



La prima tappa è a Chicago, precisamente a Grant Park, il famoso parco di Chicago che vi lascerà senza fiato.

Proprio qui è dove inizia e finisce la Route 66, infatti qui troverete la famosa scritta “End of Historic Route 66”, un buon modo per iniziare il vostro viaggio.

Da vedere la fontana più grande del mondo, la famosa Buckingham Fountain, l’Art Institute di Chicago e il Museum Campus.

Buckingham Fountain | Things to do in Grant Park, Chicago

   2 Gemini Giant, Wilmington, Illinois

 La seconda tappa è senz’ombra di dubbio a Wilmington, Illinois, qui c’è ancora delle poche ancora presenti statue giganti che erano tanto famose lungo la Route 66: il Gemini Giant. Dirigetevi quindi a S East ST, e godetevi questo pezzo d’arte storico!

3 66 Drive In, Carthage, Missouri

 

66 Drive-In - Wikipedia

Il Drive-In di Carthage è un buon ecco il modo per concedersi una sera di relax, è uno dei pochi ancora presenti al mondo.

Il drive-in fu inaugurato nel 149 per la prima volta, fu chiuso poi nel 1958 e riaperto solo nel 1998.

Tutte le settimane, nel weekend potete godervi un film in vecchio stile!

4 Blu Whale, Catoosa, Oklahoma

 

La quarta tappa è in Oklahoma, precisamente alla Blu Whale di Catosa, in un piccolo laghetto.

Questa Balena fu costrita nel 1972 come regalo per il matrimonio, e con gli anni è diventato un simbolo della cittadina ed oviamente anche una tappa obbligatoria della Route 66.

 

 

 

 

5 Milk Bottle Grocery, Oklahoma city



Continuiamo in Oklahoma il nostro viaggio e questa volta ci fermeremo davanti ad una bottiglia di latte gigante. Sí, non è altro che uno store dove potete provare il famoso panino banh mi, di origine vietnamita.

6 Cadillac Ranch, Amarillo Texas



Proseguiamo il viaggio in direzione del Texas e piú concretamente ad Amarillo per vedere uno dei simboli americani per eccellenza: la Cadillac. 

Qui ad Amarillo potete visitare il Cadillac Ranch, che come suggerisce il nome è un’installazione un po’ particolare dove troverete Cadillac piantante nel terreno. Sí, nel mezzo del deserto!

L’idea fu di Chip Lord, Hudson Marquez e Doug Michels, nel 1974 crearono questa piccola opera d’arte.

7 Blue Swallow Motel, Tutumcari, New Mexico

Una delle tappe obbligatorie per dormire è il Blue Swallow Motel a Tutumcari, in New Mexico. Si tratta di un vero e proprio motel, peró dove non potete realmente dormire! sí, perchè si tratta di una proprietà storica della Route 66 con la classica insegna americana luminosa. Questo posto è diventato famoso perchè i viaggiatori potevano scambiare oggetti personali in cambio di ospitalità.

 

 

 

8 Wigwam Village Motel 6, Holbrook, Arizona

Wigwam Motel - Wikidata



L’Arizona è famosa per gli indiani ed ovviamente non poteva mancare lungo la Route 66 un posto del genere. Il Wigwam Village, numero 6 perché è il sesto della catena, un motel con tipiche tende indiane.

9 Oatman, città western, Arizona


Oatman: una "ghost town" viva e vegeta ai confini dell'Arizona

Sempre in Arizona troviamo una delle città western per eccellenza, precisamente Oatman. Potete rivivere l’esperienza del Old Wild West che potete visitare ed assistere a delle verie sparatorie all’ultimo sangue!

10 Molo di Santa Monica, California

 

Eccoci qua all’ultima tappa, in California e piú precisamente a Los Angeles. Qui troverete, sul molo di Santa Monica, il cartello “End of Trail” della Route 66, ma anche il famoso Bubba Gump. Qui, infatti, se siete appassionati di cinema e di Forrest Gump è dove “terminó” la sua corsa Forrest. Al molo ci sono diverse attrazioni, compreso il Luna Park conv ista sulla spiaggia!

 

Periodo migliore per un viaggio lungo la Route 66

Come possiamo osservare la Route 66 attraversa diversi Stati degli USA e alcuni durante i periodi invernali sono veramente molto freddi e potrebbe essere difficile attraversarli e godersi a pieno il viaggio. Il nostro consiglio è di effettuare l’itinerario durante la primavera, l’estate o i primissimi giorni d’autunno per goderselo a pieno.

Hotel e Motel durante il percorso della Route 66

Pianificare per bene tutte le tappe potrebbe essere molto complicato, molte volte e per nostra esperienza, la miglior soluzione è prenotare le prime 2 o 3 notti, e poi procedere un po’ all’avventura. Negli Stati Uniti, trovare Motels e Hotel disponibili non è difficile, vi basterá fermarvi lungo la stessa strada (quando nei incontrate uno) ma anche usare app come Booking.

Route 66 dove mangiare lungo il percorso

 Route 66 noleggio Harley Davidson rentalmotorbike.com

La Route 66 offre davvero tantissimi posti dove potervi deliziare con il cibo americano, qui di seguito alcuni suggerimenti in ordine di percorrenza:

 


  1. Donut holes (Chicago): si tratta di un bar di Donuts, un po’ particolari già che non hanno la classica forma ma sono rotondi perché sono i “buchi” delle ciambelle!


  2. Cozy Dogs( Illinois, Springfield) se passate da qui dovete assolutamente provare i corn dogs, hot dog su bastoncino.


  3. Dairy King: uno dei posti più particolari di tutta la Route 66 è probabilmente a Commerce, Okhlaoma. Qui potete provare nel Dairy King dei biscotti buonissimi a forma del cartello della Route66.


  4. Pops Soda Ranch (Arcadia, Okhlaoma): qui potete provare varie bibite gassate con oltre 530 gusti unici!


  5. Texas Steak (Amarillo, Texas) ovviamente nello stato del Texas dovrete provare la bistecca al The World Famous Big Texan Steak Ranch, dal 1960 offre le bistecche più buone del mondo!Dicono...

  1. Durante il viaggio potete ovviamente mangiare nei vari diner che troverete lungo il percorso, non ve ne pentirete e ricordate di provare: hamburgers, hot dogs, ma anche l’all day breakfast.

 

Vi raccomando di aspettare qualche giorno prima di fare esami del sangue... ma il tour ne vale la pena.. e se poi volete farne uno a piedi leggete il post "Pacific Crest Trail" e sono 4.286 Km di natura selvaggia dal Messico al Canada.

 Quanto costa un viaggio sulla Route 66?

Definire un prezzo preciso dipende sempre dalle vostre esigenze, ad ogni modo il budget medio va dai 2000 ai 3000 dollari, includendo hotel, noleggio ed ovviamente anche cibo con una media di 200 $ al giorno.


Storia breve.

 


Festa del paese qui a Porcaro City, bancarelle per strada, musica a palla, fuochi d'artificio (nulla a che vedere con quelli di Casalcoso) e clima rinfrescato.. rimpiango il caldo marino e il Michele qui al massimo lo potrò vedere nel colon o nel retto dove li è meglio non fare storie da postare..

Dai che oggi vi racconto una storia breve e comincio...

TocToc.

Avanti!..

Si apre la porta ed entra un signore con la faccia di mago e la valigetta da mago..Si presenta:

-Sono il mago Balu'..

- Lieto e si accomodi - gli dice con due sorrisi (uno dopo l'altro e non tutte due assieme) il tipo seduto dietro la scrivania, il famoso Commendator Stucatz, titolare dell'agenzia "Artisti dissociati" e aggiunge:

Mago come? Prestidigitazione, previsioni tipo oroscopo o previsioni tipo NostroEvus, opps NostrAdamus o NostroMarinus ma essendo leggermente battente bandiera corsara era facile confondersi...(comunque il consiglio spassionato e’ di stare sempre con le spalle al muro e mai raccogliere da terra cose che implicassere il piego della schiena di 90°).

- Prevedevo sto catz di domanda, e quindi ho gia’ le risposte..sono Mago tipo Uri Geller.

- Quello che piegava le chiavi con la forza del pensiero?

- Imprecisamente..Nel senso che anch’io uso il pensiero..ma in modo impensato.

- Non ho capito na mazza, ossia non penso di aver capito un cazzo..

- Capisco, allora mi segua..dice il mago Balu'..Piegare le chiavi e' un giochetto elementare..Io piego quel che voglio e chi voglio. Quando si tratta di piegare, io non faccio una piega, piego. Non so se mi piego ..opps non so se mi spiego..

- Piegherebbe anche....

Il commenda Stucatz non riesce a finire la frase.

- Certo. Per me non ci sono problemi, non c'e' niente e nessuno che non posso piegare ai miei voleri. Le faccio un esempio..lei conosce la Belene Rodriguez?

- Beh si.. ormai è una seconda scelta e comunque solo per sentito dire e non di persona..Ebbene?

- Ebbene io posso piegarla a mio piacimento. Posso portarla su un'isola deserta, in piscina, a cena, noi due soli. Posso accarezzarla, coccolarla e...

- Gulp..e poi?

- Beh se lo immagini no?

- Il commendator Stucatz se lo immagina, dopo di che implora..

- Ma come fa?

  • Col metodo Uri Geller.

  • Cioe'??

  • Col pensiero..

  • bon.. fine del post e ho capito che è una catzata ma vi ripeto..è la festa del paese

venerdì 27 settembre 2024

Spiegone sulle storie di Michele.

 


 



Chiarimenti sulla storia di Michele e compagnia..

La Lella dopo aver letto dice che non seguo un filo logico e a volte sembra ripetitivo il mio racconto e il fatto è che per evitare lungaggini tolgo delle parti che come risultato danno luogo a ripetizioni che non permettono la linearità del discorso e quindi aggiungo delle parti mancanti.

Il contatto con i polipi nel mese di giugno è fantastico in quanto sono poche le persone che vengono agli scogli e quindi il polipo puo’ permettersi di trovarsi una tana e utilizzarla senza il patema di essere catturato.

Detto polipo è anche un poco pirla in quanto lui si mangia tutto quello che trova ma butta quello che non mangia, tipo gusci vuoti di vongole e cozze fuori dalla sua tana e questi danno l’indicazione ai subcacciatori della sua presenza.

Nel mese di luglio il pericolo aumenta ma non come in agosto e quindi eccoti il cacciatore vestito di tutto punto con maschera tuta intera gambali pinne fucile e tridente e boccetta di verderame per far uscire l’octopus dalla tana (io solitamente entro solo indossando solo occhialini da piscina).. gli manca solo una bomba di profondità…

Io abitualmente gli porto da mangiare e lui mi conosce ed esce e se fa lo stesso con qualche altro subcoglione..per lui è finita..

Per evitare questo inconveniente io nel caso di Michele o chi per esso (son passati Giuseppe, Enrico, Piedemozzo etc) prendo il polipo e lo trasferiso in una tana prefabbricata con Tubo in plastica del 120 pluviale e lo posiziono molto più in la dagli scogli dimodochè si possano evitare i cacciatori che utilizzano la scogliera come ricerca… e solo io posso andare a trovarlo..

Pero’ c’e’ un fatto che a volte nella sua nuova tana si introducano altri polipi e questi non conoscendomi mi fanno guerra e a quel punto guerra sia e alla fine tolgo il polipo dai piedi e lo porto a riva e li mi aspettano personaggi tipo Donato che mi chiedono sempre se Michele sta bene etc.. ed è la fine del polipo che ha dovuto lasciare la tana che ho messo per Michele.

Ecco perché nel post precedente il Michele mi diceva che avrebbe messo dei ricci nella tana.. (sai quante volte io ho dovuto togliere le spine e quelle sotto le unghie facevano un male bestia)..

Fine della spiegazione.. e perdonate se lo scritto come dice la Lella è da interpretare.. io non rileggo mai quello che scrivo e a volte è difficile capire la storia anche per me e per questo dico .. se l’avete capita .. spiegatemela.. grazie..

 


Aragosta amica di Michele.

 


Non me ne voglia Palucci (il mio ristoratore preferito) ma oggi rispiego il perchè non mi va di vedere l'astice o l'aragosta nel menu'.

La domanda che mi pongo è questa:

L'aragosta o l'astice soffrono quando vengono messe in pentola oppure il loro limitato cervello non permette di percepire sto dolore?

Ed ecco il responso:

L’aragosta (o l'astice) non è che si limita semplicemente a soffrire: l’aragosta implode letteralmente su sé stessa.

Una volta immersa nell’acqua bollente, infatti, i suoi organi vengono completamente disintegrati dal calore dell’acqua incandescente, ma il loro esoscheletro non cede, continua a reggere per la sua solidità e ciò non fa altro che prolungare l’abnorme sofferenza della povera creatura.

Il loro cervello è tanto cosciente da consentire loro di soffrire ma, non essendo dotate di corde vocali, non emettono alcun tipo di lamento.

Il suono sordo (somigliante ad un grido) che si sente al momento della cottura è semplicemente un soffio emesso dai pori dell’esoscheletro al momento dell’ebollizione degli organi.

Una delle morti più allucinanti a cui un essere vivente può andare incontro su questo pianeta.
Atroce.


E per la serie colloqui impossibili riposto un discorso che l'astice mi fece a suo tempo..


Ehi frequentatore del Palucci.. sono l'astice,

puoi vedermi in quella vasca davanti i tuoi occhi al Bennet assieme al tuo amico Michele, o qui al ristorante del giovedi'..

sono stanco, sono depresso

non ho voglia di vivere

passo la mia giornata immobile

le mie chele sono legate

il mio cuore e’ infranto

vorrei piangere ma le mie lacrime non si noterebbero, l’acqua le fa
rebbe sparire,

vorrei gridare, ma l’acqua non farebbe apprezzare il mio dolore

vorrei morire ora, ma
i NAS non lo permetterebbero.

Soffro, soffro tantissimo...

perche’
sto bastardo destino mi ha portato qui?

Ogni giorno fermo nella mia posizione mi sveglio, ho passato una notte a sognare di cambiare acqua..

quell’acqua che bollendo mi portera’ alla morte

il dolore sara’ tanto

ma mai paragonabile a quello che soffro ora

spero avvenga presto

non ce la faccio piu’ vorrei uccidermi, ma non posso

ti prego comprami

fa
mmi finire questo dolore

fa
i che la mia anima sia di nuovo mia

e non di questa vasca in bella mostra
qui al Bennet o in quel del Palucci in Torino di Sangria.


La fine di Michele...

 

Ehi.. sono Michele il polipo di Casalcoso, puoi vedermi in quella vasca davanti ai tuoi occhi al supermercato, sono stanco, sono depresso e non ho voglia di vivere …
passo la mia giornata cercando una grotta dove rifugiarmi,  i miei tre cuori (lo sai che ne ho tre vero?) sono infranti..
vorrei piangere ma le mie lacrime non si noterebbero, l'acqua le farebbe sparire, vorrei gridare, ma sempre l'acqua non farebbe apprezzare il mio dolore, vorrei morire ora, ma Dio non permette che io lo faccia, vorrei chiedere a Dio perche' io debba stare qui, ma potrebbe non rispondere.
Soffro, soffro come una bestia e sono pieno pure di spermatofore.. ehmm.. lo so che sono una bestia e l’ho detto come rafforzativo ma mi domando perche' il grave destino mi ha portato qui?

Stavo bene quando a Casalcoso mi portavi le cozze da mangiare..bah.
Oggi sono fermo nella mia posizione, mi sveglio, ho passato una notte a sognare di cambiare acqua.. quell'acqua che bollendo mi portera' alla morte, il dolore sara' tanto ma mai paragonabile a quello che soffro ora, lo so e come dicono a Bolzano ..O purpo se coce int’acqua soja.. ma tu sai che ho otto tentacoli da sgranchire e non per nulla mi chiamano octopus e anche vulgaris, ma tu chiamami pure polipo o magari piovra altrimenti mi confondi col Moscardino che ha una sola fila di ventose e non due come le mie, parlavo della mia morte, spero avvenga presto, non ce la faccio piu', io so che in altri paesi europei esistono dei kit per una morte dolce, vorrei uccidermi, ma non posso, ti prego comprami fammi finire questo dolore, fai che la mia anima sia di nuovo mia e non di questa vasca che puzza di pesce marcio del Bennet.

E col mio inchiostro scrivo nero su bianco dicendoti che anche i polipi hanno un’anima.

L’anima de li polipacci tua (sempre come dicono a Moncalieri) e la prossima volta lasciami a Casalcoso nel tuo tubo castigatore e se quest’anno studierai un metodo per estrarmi senza farti male io ne studiero’ uno per non uscire ficcandoti nella mano un riccio che ti fara’ godere selvaggiamente e le spine te le conficchero’ sotto le unghie cosi’ soffriremo in due... e mo’ t’ho detto.