In Italia si potranno ascoltare oltre 20 milioni di canzoni on demand, avendo cosi’ a disposizione un buon catalogo, ascolti illimitati e la creazione/condivisione di playlist create ad-hoc.
Spotify e’ stato lanciato in Svezia, nel 2008, offrendo all’utenza la possibilita’ di avere musica on demand in modalita’ desktop e permettendo di scegliere tra varie tipologie di abbonamento al servizio.
A differenza di servizi di filesharing come BitTorrent,eMule,Ares, mIRC (ricordate il rischio di scarico e relative megamulte) Spotify offre la possibilita’ di non avere sul proprio computer la musica che si sta’ ascoltando ed allo stesso tempo non vi e’ nessun rischio di perdita dei dati, poiche’ tutte le canzoni sono memorizzate sui server di Spotify. Dopo essersi iscritti, gli utenti possono scegliere tra 3 tipologie di abbonamenti:
Spotify Free, che offre ascolto illimitato di musica con banner e annunci pubblicitari audio un poco scassacazzi (3 minuti ogni ora),
Spotify Unlimited, che costa 4.99€ al mese elimina tutta la pubblicita’
Spotify Premium, a 9.99€, che offre la possibilita’ di ascoltare la musica anche su dispositivi mobili (come iPhone, iPad, smartphone Android etc…) e scaricare fino a 9999 brani su 3 dispositivi.
E mo’ v’ho detto, provate ad aprire il vostro account su Spotify, tanto che vi costa?
NB, questo spot ovviamente non e’ per gli smanettoni che riuscivano e riescono ad entrare su Spotify da una vita e non solo su canzonette ma anche su film centrando i magici mondi multimediali tipo Hulu e Netflix che viaggiano in streaming variando l’IP per non essere riconosciuti e bloccati come Italiani sottomessi alla SIAE.
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