E'
giusto conoscere gli eventi importanti di tutte le religioni e il
post odierno descrive sommariamente lo Hajj o pellegrinaggio alla
Mecca che e’ il quinto pilastro dell'Islam ed e’ un atto
obbligatorio che pero’ puo’ essere compiuto solo a determinate
condizioni. Ogni musulmano pellegrino ha l'obbligo di recarsi alla
Mecca almeno una volta nella vita, i riti previsti dal Corano durano
cinque giorni e la data d’inizio, che cambia leggermente di volta
in volta, viene decisa dall’alta corte saudita in base al
calendario lunare. Quest’anno, secondo le stime del Riad, hanno
partecipato due milioni di pellegrini ed e’ cominciata il 19 Agosto
2018. Il pellegrinaggio costituisce un evento importante nella vita
del credente, rappresentando un mezzo di purificazione. Nel viaggio
verso e attorno la casa di Dio l'uomo chiede perdono per i suoi
peccati e viene purificato attraverso il suo pentimento e la
celebrazione dei riti. Il musulmano, dopo il pellegrinaggio, porta il
titolo meritorio di Hajji
e dovrebbe tendere verso una vita devota.
L'Hajj
si e' svolto inoltre in piena guerra con lo Yemen, dove l'Arabia
Saudita era impegnata contro i ribelli houthi sostenuti dall'Iran,
grande rivale regionale di Riyad. Per il secondo anno consecutivo il
Qatar si e' lamentato del fatto che i suoi cittadini siano stati
privati della possibilita' dell'Hajj sullo sfondo della crisi
diplomatica con Riyad. Ma i sauditi, dal canto loro, hanno accusato
Doha di ostacolare gli spostamenti dei suoi cittadini verso i luoghi
sacri dell'islam. Secondo un sistema di quote ripartite per Paese, in
teoria al pellegrinaggio avrebbero dovuto poter partecipare circa
1.200 cittadini del Qatar, ma dei qatarioti hanno denunciato di non
avere potuto compiere l'iscrizione sul sito web del ministero saudita
per il Pellegrinaggio.
Il
pellegrinaggio di quest'anno inoltre e' avvenuto mentre l'Arabia
Saudita, regno ultraconservatore, e' in piena trasformazione con
riforme che riguardano le donne, che sono state finalmente state
autorizzate a guidare.
Dall’Italia
sono partiti 3.200 musulmani pellegrini, dalla Francia 30.000,
dall’Austria 3.000, dalla Germania 17.000, dall’UK 25.000 la
parte maggiore e’ dall’Indonesia e Pakistan e vengono concessi
permessi uno ogni mille abitanti per evitare come in passato e’
successo nel 1.990 un sovraffollamento che ha causato la morte di
1.426 persone e su questi trasferimenti il Riad e’ inflessibile sul
numero dei pellegrini che possono partecipare.
Altro
evento e’ la festa del sacrificio che ricorda come Abramo fosse
pronto a sacrificare il figlio Islam per obbedire a Dio e per
l’occasione sono stati sgozzati 12 milioni di agnelli solo
nell’Arabia Saudita.
Il
Hajji ha le seguenti caretteristiche:
come
prima tappa Mina che sta vicino alla Mecca, dove i pellegrini
piantano le tende e fanno scorta di acqua. La seconda e’ il monte
Ararat, luogo sacro in cui Maometto pronuncio’ l’ultimo discorso
prima di morire. Segue la lapidazione di Satana nella valle di Mina,
durante la quale vengono lanciati sassolini contro tre Steli che
rappresentano il demonio. La conclusione e’ alla Mecca con i sette
giri attorno alla
Kaaba che e’ un edificio cubico situato piu o meno al centro
del grande cortile della moschea.. nel suo lato orientale e’
collocata la pietra nera che e’ un blocco di minerale di colore
nero e di origine sconosciuta (la tradizione vuole che l'abbia
portata sulla terra l'arcangelo Gabriele dal paradiso terrestre) gia’
sacro ad Abramo e agli arabi preislamici, a cinque piedi dal suolo,
in un castone d'argento. Essa e’ oggetto di venerazione ma non di
adorazione e dopo aver completato i giri (il tawaf), i pellegrini
pregano preferibilmente alla stazione di Abramo dove lui costrui’
in origine la Ka’aba, qui si beve l’acqua della sorgente di
Zamzam e poi l’ultimo rito del pellegrinaggio e’ la corsa (sa’y)
che ricorda l’affannosa e disperata corsa fra due colline rocciose
di safah e Marwa da parte di Hagar la madre di Ismaele che trovo’
l’acqua della fonte di ZAmzam indicatale dal piedino del piccolo.
Ora il pellegrinaggio e’ concluso e il pellegrino e’
completamente desacralizzato e volendo puo’ visitare la Moschea del
profeta alla Medina e visitare la tomba del Profeta e dei suoi nobili
compagno nella forma prevista dall’Islam. Tornando al Hajji occorre
precisare che il primo dovere dell'Hajj
e’ l'Ihram (l'ingresso in stato di purezza e consacrazione
rituale). Il musulmano pellegrino deve conoscere il luogo ed il
momento per l'Ihram. Si devono anche conoscere le cose da fare prima
di entrare in stato di Ihram, il suo significato e le preghiere che
dovrebbero essere recitate prima e dopo l'Ihram.
Riassumo
e concludo con cio’ che si deve e non si deve fare durante lo stato
di Ihram in modo da essere pronto.
-
Lavare interamente il corpo, rimuovendo ogni traccia di sporcizia e
sudore. - Gli uomini devono togliersi qualsiasi abito cucito, od
abiti attillati od aderenti a qualsiasi parte del corpo (ad. es.
camicie e calze) e coprirsi con due teli da avvolgere intorno al
corpo. Si possono portare, senza calze, qualsiasi tipo di sandali
(anche se hanno cuciture) o scarpe che non coprano le caviglie. E'
desiderabile che i due teli siano bianchi e puliti (appena lavati o
nuovi).
- Le donne devono togliersi tutto cio’ che e’ fatto
per coprire la faccia, ma tenere i capelli ben coperti e nascosti con
un velo non trasparente. Secondo quanto ha tramandato il Profeta il
viso e le mani devono restare scoperti ad eccezione di indumenti ed
ornamenti destinati a renderle attraenti. Alcuni credono che le donne
debbano portare abiti di colore verde. Tale opinione e’ una balla.
Non vi sono colori prescritti.
- Dopo il bagno, ci si deve
profumare, se possibile, il corpo. Non si deve profumare, tuttavia,
l'abbigliamento Ihram. Le donne devono usare il profumo con
moderazione, per evitare di attrarre l'attenzione su di loro.
Nessun commento:
Posta un commento