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giovedì 15 aprile 2021

Dove finisce l'energia elettrica non utilizzata che corre sui fili alta tensione?


 

 

Per rispondere alla domanda occorre fare una premessa generale.

Quando l’elettricita' viaggia attraverso i cavi, una sua parte si disperde sotto forma di energia termica e tale dispersione e' pari al prodotto della resistenza del cavo per il quadrato dell’intensita' di corrente.

Per questo, se si vogliono contenere le perdite e se si desidera poter trasmettere una certa potenza, e' opportuno tenere bassa la corrente e molto alta la tensione: in America, per esempio, un valore tipico è 765000 V.

Quando la corrente esce dalla linea ad alta tensione per entrare nelle nostre case, un trasformatore ne abbassa la tensione e ne innalza l’intensita'.

Alla fine del XIX secolo, negli Stati Uniti, la prima societa' elettrica a distribuire energia al pubblico fu la Edison, fondata dall’omonimo famoso inventore, che utilizzava corrente continua (CC). Qualche anno piu' tardi gli si affianco' George Westinghouse, che invece forniva un servizio in CA. 

La competizione tra i due fu cosi' aspra e feroce che prese il nome di “battaglia delle correnti“. 

Una battaglia che di fatto si trasformo' in uno scontro tra le due menti piu' brillanti dell’epoca, Thomas Edison e Nikola Tesla (quest’ultimo aveva anche lavorato alle dipendenze di Edison, ma i due avevano ben presto litigato) e che ando' avanti per anni senza esclusione di colpi.

Alla fine prevalse la corrente alternata, per motivi soprattutto pratici.

Grazie all’uso dei trasformatori, le linee in CA consentivano il trasporto di energia a distanze molto grandi.

In tal modo un singolo impianto di produzione era in grado di alimentare decine di villaggi e città. La CC, invece, richiedeva la prossimita' tra produzione e utenza (per avere una buona copertura, Edison avrebbe dovuto costruire una centrale ogni 4 o 5 km, il che era certamente poco pratico).

Ora cerchiamo una risposta al quesito.. se la domanda e' posta da chi vuol erogare da se l'energia producendola con l'ausilio di pannelli fotovoltaici e cerca di gestire il surplus, occorre partire dal concetto che Il fotovoltaico ha diversi vantaggi in quanto ti fa risparmiare sulla bolletta, ti permette di sfruttare una fonte energetica rinnovabile, riducendo le emissioni di CO2,  ti permette gestire in prima persona, almeno in parte il tuo approvvigionamento energetico ma ti fa nascere una serie di domande perche' la produzione dell'impianto fotovoltaico e' legata alla presenza del sole.

Cio' significa che,  durante il giorno, finche' c'e' luce, l'impianto continua a generare elettricita', anche se in casa non c'e' nessuno pronto a utilizzarla.

Dove finisce questa energia che non viene utilizzata? 

E' persa o e' possibile recuperarla?

Molte case, durante le ore centrali della giornata, sono vuote, perche' i componenti della famiglia sono al lavoro o a scuola.

Questo impedisce di sfruttare appieno l'elettricita' auto-prodotta dai pannelli fotovoltaici, che viene convogliata alla rete elettrica e quindi "sprecata".

Secondo le stime del GSE solo il 30% dell'energia auto-generata viene impiegata in casa per i consumi domestici.

Dunque si sfrutta solo una piccola parte dell’energia auto-prodotta gratuitamente dall’impianto. 

E il resto?

Calma ci arrivo e nel frattempo leggo le risposte sul quesito posto in Quora.

Il resto viene immesso nella rete e ricompensato attraverso il cosiddetto "scambio sul posto". 

Questo meccanismo ti permette di usufruire di una compensazione economica tra energia immessa ed energia prelevata, sottoforma di un contributo economico che ti viene riconosciuto direttamente dal GSE.

Se, da un lato, tale contributo e' sicuramente un'agevolazione alla produzione fotovoltaica, dall'altro presenta anche degli svantaggi. 

Il meccanismo dello scambio sul posto non ti assicura un'entrata certa, per l'energia che immetti.

Si tratta, infatti, di un contributo che deve essere confermato di anno in anno e prevede un compenso che, oltre ad essere inferiore rispetto all'importo che paghi per acquistare energia dal tuo fornitore, diminuisce ogni anno.

Inoltre, c'e' un canone fisso da pagare annualmente al GSE per poter usufruire di questa beneficio, a cui si aggiunge una quota variabile in base alla potenza dell'impianto

Se sei incerto se installare o meno il fotovoltaico per paura che troppa energia venga sprecata senza portarti un vero risparmio, sappi Esiste un modo per recuperare il surplus di elettricità e sfruttarlo a tuo vantaggio, per i consumi domestici.

Stiamo parlando dei sistemi di accumulo fotovoltaico.

Grazie agli energy storage, puoi immagazzinare l'energia prodotta dal tuo impianto e non utilizzata in apposite batterie, accumulando cosi' una scorta di elettricita' da usare quando necessario, anche la sera.

Con l'accumulo fotovoltaico sfrutti al massimo il lavoro dei pannelli, perché l'energia che non usi subito viene conservata nelle batterie o, se attivo il servizio di rete cloud, in una banca energetica virtuale. 

In questo modo hai sempre energia pulita e gratuita, pronta all'uso, da sfruttare per gli elettrodomestici e anche per il tuo riscaldamento se e' alimentato ad energia elettrica.

Ora invece parliamo dell'energia elettrica presente nei cavi alta tensione quella che e' presente nelle linee sopra la tua testa..

Qui la premessa e' sulle perdite in generale che inevitabilmente si hanno per trasportare energia.

La convenienza del trasporto dell'energia elettrica aumenta con l'aumentare della tensione.

La perdita di energia in un elettrodotto e' dovuta principalmente all'effetto Joule, per il quale la corrente elettrica che scorre nei cavi produce calore.

Poiche' la potenza trasferita dalla linea è uguale al prodotto di tensione per corrente, si intuisce che, a parita' di potenza, e' sufficiente aumentare la tensione per ridurre la corrente e quindi le perdite.

L'uso di tensioni elevate presenta dei limiti, dovuti principalmente al problema dell'isolamento. 

L'aria (secca) infatti ha una rigidita' di circa 30.000 volt per ogni cm, oltre la quale si innesca una scarica elettrica che oltre a disperdere energia danneggia conduttori ed isolanti.

Nelle linee a centinaia di Kilovolt la lunghezza degli elementi isolanti che sostengono le corde e tutte le distanze corda-corda e corda-traliccio sono nell'ordine dei metri.

Quando la tensione supera il milione di volt subentrano altri fenomeni negativi, come la formazione di scariche conduttore-aria e l'effetto corona, per cui i fili emettono una caratteristica luminecenza e disperdono energia.

Tensioni elevate rendono problematica anche la realizzazione di trasformatori e interruttori.

Concludo per le dispersioni dando uno sguardo alle tabelle europee ufficiali in cui si evidenzia che

la rete italiana, ha disperso -secondo TERNA-IEA circa il 6,2% dell'energia elettrica richiesta nel 2020, contro il 5.6-5.7 di Germania, Spagna, Austria, il 4.9 del Belgio, il 7.4 della Francia, il 12,6% della Polonia ed il 19% dell'Estonia.

Ora invece per rispondere a dove finisce l'energia elettrica inutilizzata metto le risposte date da esperti nel settore sulla domanda posta in Quora ed inoltre a chi puo' appassionare la risposta mando il link della tesi di Luca Bellin

Queste risposte verranno aggiornate e ringrazio chi ha collaborato:

da Roberto Tecnico industriale, elettromeccanica automazione :

Allora lo ripeto per l'ennesima volta. Immaginate la corrente elettrica come un lungo tubo pieno di sfere. Il tubo parte da Parigi e arriva a Roma.( schema ipotetico). Se noi infiliamo a forza una sfera nel tubo a Parigi, ne uscirà fuori una a Roma. Punto. Perché è così che viaggia l'elettricità che non è una cosa che si produce, in quanto gli elettroni già stanno in natura nel conduttore. Vengono solo messi in moto dal generatore, costringendoli a saltare da un atomo all'altro. Non puoi vuotare un conduttore dagli elettroni dell'energia avanzata usando un secchio. Gli elettroni compiono un giro sempre chiuso in un conduttore uscendo e rientrando dal e nel generatore attraverso l'utilizzatore se corrente alternata, o tra batteria e utilizzatore se è corrente continua. Se la spegni semplicemente… si ferma. Ok?

Da Angelo ex docente microelettronica UNIMI ex dirigente presso Montedison ed Elsag:

Se non viene consumata, la "corrente" non "corre". IL generatore produce meno energia, o nessuna energia, la tensione della linea, quella generata dal generatore rimane costante. La corrente è determinata dal carico. Carico zero = corrente zero. Acquisti un manualetto di elettrotecnica di base e vedrà ….

da Giorgio:

-Non so se ho capito bene la domanda ma quando un circuito è interrotto (tipo quando spegni la luce) viene interrotta anche l'energia elettrica, solo che i fili di cui parli non alimentano solo una persona quindi non viene mai interrotta almeno che non si facciano dei lavori…

seconda risposta:

Se per corrente ti riferisci a gli elettroni (cioè la più piccola parte del elettricità) quelli smettono soltanto di passare ordinatamente da un atomo a l'altro; oppure ti chiedi: visto che alla centrale elettrica le dinamo continuano a girare producendo in continuazione energia elettrica dove va quando si interrompe il circuito? effettivamente sarebbe sprecata quindi la domanda ha senso, solo che non mi intendo specificatamente di centrali elettriche potrebbe essere immagazzinata come no 🤔…

da Paolo

Nei fili dell'alta tensione ( o conduttori di alte ma anche di basse tensioni) scorre sempre energia che scorre fin quanto alimentata da un generatore e utilizzata da un utilizzatore. Se si interrompe il collegamento dall'utilizzatore l'energia non scorre più e da cinetica resta potenziale. Similmente ad una conduttura idraulica dove scorre l'acqua; se chiudi il rubinetto non va più da nessuna parte.

da Valentina

Ho capito la tua domanda .

Allora l energia resta lì in realtà non viene dissipata per aria . E non cade per terra. Se volessimo ad esempio isolare una parte dei cavi esiste una tecnica precisa che isola il flusso . (Manutenzione traliccio una cosa del genere )

Marco Antonio Rosa - Enel

Non esiste energia non utilizzata ma viene generata quando l'utilizzatore la richiede.

 

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forza ragazzi date la vostra risposta anche su linkedin e ricordo che il Tesla aveva sperimentato il "raggio della morte", l'esperimento non è andato a buon fine grazie agli interessi o disinteressi di alcuni (eccetto una ditta neozelandese) e mettero' un post legato alla trasmissione della corrente wireless e in un futuro non molto lontano la vedremo attuata..... fidatevi.



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