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mercoledì 24 luglio 2024

Storie vere?

 


Questa fotografia segna la fine della carriera del matador Álvaro Munero.

Nel bel mezzo della battaglia, improvvisamente si pentì e si sedette sul bordo del campo.

Successivamente, in un'intervista, Alvaro racconterà: “All'improvviso non ho visto le corna, ma gli occhi di un toro. Si mise di fronte a me e cominciò a guardarmi.

Rimase semplicemente a guardare, senza fare alcun tentativo di attaccare.

L'innocenza che è negli occhi di tutti gli animali guarda verso di me con una richiesta di aiuto.

Era come un grido di giustizia e da qualche parte nel profondo di me, improvvisamente mi sono reso conto che si stava rivolgendo a me nello stesso modo in cui ci rivolgiamo a Dio in preghiera: "Non voglio combatterti, per favore lasciami, perché non ho fatto nulla". sbagliato per te.

Puoi uccidermi se vuoi, uccidimi se vuoi, ma io non voglio combatterti.

" E io, leggendolo nei suoi occhi, mi sono sentito la peggiore creatura sulla terra e ho ostacolato la guerra.

Dopo di ciò sono diventato un vegetariano e ho smesso di combattere le corride “...

Bella storia, vero?

Orbene sta belinata acchiappabattute gira in rete da una dozzina di anni.

Dopo che migliaia di altre pubblicazioni straniere hanno raccontato il caso, milioni di persone hanno saputo del matador Álvaro Munero.. io vi suggerisco di mettere detta foto sulla ricerca fotografica di Google (quel che ho fatto io brutto miscredente dal cuore pietresco) e vi linkera’ alle storie piu’ mielose che servono appunto per cuccare la battuta monetizzata e adesso che vi siete commossi, scommossatevi o come cacchio si dice, proseguendo nella lettura del post dissacrante...


Cambio il titolo in “Bugie nella rete”..

La storia del matador che si pente guardando il toro? Non è andata così

Una foto virale sui social, accompagnata da una storia strappalacrime, gira da mesi su varie pagine e profili.

Ma la realtà è diversa.

E forse persino più forte

Le bugie o le mezze verità sono sempre esistite.

Ci sono quelle a fin di bene e quelle classificate per colori: bianche, nere e blu.

Oggi le chiamiano fake news e certamente i social le hanno rese capirlari… opps.. capillari.

Alcune ci possono far sorridere altre potrebbero essere pericolose.

Qui cerchiamo di capire se quello che ci viene detto è vero o falso ma soprattutto quanto riescono a resistere le cosiddette bufale anche se sono state smentite.

È proprio il caso del post di cui sopra che da anni circola sui principali social network.

Ha ricevuto milioni di condivisioni e centinaia di commenti. Cerco di scriverlo nel dettaglio...

Siamo ai margini di una corrida.

In una foto si vedono un torero in abito da combattimento e un toro ansimante e sanguinante.

Il torero, a dispetto di quello che si potrebbe immaginare, non è nel pieno dell’autocelebrazione per la sua vittoria ma è seduto, con una mano si copre il volto e sembra stia piangendo.

Una bellissima storia di pentimento.

C’è un uomo messo di fronte alla propria crudeltà.

Vede sé stesso nello sguardo di un animale.

Si scopre più umano e cambia vita.

Certo, è vero, a volte la sensibilità può mutare repentinamente ed esistono dei momenti topici della vita, quelli indelebili, quelli che proprio ricordiamo per sempre. Inoltre, non si può che essere d’accordo nel ribadire che mai alcuna forma di violenza può avere giustificazione.

Comunque quello nella foto non è Alvaro Munera. Munera non è mai stato un torero ma solo un novillero (un giovane matador in fase di apprendimento).

Si tratta invece del torero spagnolo Manuel Jesus Cid Sala (ritiratosi dalle competizioni nel 2019 dopo numerose corride).

Nella foto in questione El Cid non sta piangendo.

È un momento dello “spettacolo” della corrida.

Il torero per ingraziarsi il pubblico e ricevere un applauso ancora più fragoroso sfida il toro sedendosi facendo finta di dimenticare quegli 11 quintali di Miura cornuto che lo stanno fissando.

Mostra al pubblico così la sua totale dominanza sull’animale. 

Le parole del post poi non sono di Alvaro Munera ma dello scrittore spagnolo Antonio Gala.

Il Munera stesso ha smentito di essere il protagonista della foto. Nel 1984 è stato incornato durante una corrida e da allora è tetraplegico.

L’incidente che ha cambiato la sua vita lo ha spinto a diventare un attivista per la difesa dei diritti degli animali.

Sarebbe bastato raccontare la vera storia di Munera per sensibilizzare le persone al rispetto degli animali.

Quante false verità intorno a noi.

Meglio sempre affidarsi a fonti certe e nel dubbio non condividere.

Pace e bene a tutti...

 

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