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martedì 15 ottobre 2024

Tasse..

 

Forse avrete sentito dire che i soldi è meglio prenderli togliendoli ai poveri che ne hanno pochi, ma loro sono in molti.

Lo devo smentire dicendo che è meglio toglierli alla classe media.

Togliere soldi ai poveri è pericoloso, sia politicamente che socialmente, toglierli ai ricchi è un suicidio politico, ergo è meglio cuccarli dalla classe media.

I poveri di solito spendono una quota considerevole del loro reddito, se non tutto, per acquistare beni essenziali come mangiare, curarsi, abitare, dare un'istruzione ai figli, spostarsi per le ragioni elencate, garantirsi una vecchiaia dignitosa.

Una possibile definizione di "povertà" è proprio il non avere sufficienti entrate da coprire tutte le spese essenziali, va da sé che se si è poveri non si avranno soldi da spendere per minchiate voluttuarie.

Se togli ai poveri i soldi di cui hanno bisogno per mangiare e pagare l'affitto verrai attaccato da qualsiasi forza di opposizione per moderata che sia, che affermerà che gli stai togliendo i diritti essenziali, il ché è vero.

E' pericoloso anche socialmente perché se davvero togli ai poveri i diritti essenziali, questo porterà ad un netto peggioramento della loro qualità della vita e di conseguenza ad un peggioramento delle condizioni sociali di tutti.

Qualcuno smetterà di mandare i figli a scuola, qualcuno perderà il lavoro perché non può più permettersi l'abbonamento al trasporto pubblico, qualcuno non farà figli perché costa troppo, qualcuno si troverà senza tetto, qualcuno comincerà a delinquere per risolvere i suoi problemi.

Alla fine ci perderanno tutti, poveri e ricchi.

Nei casi più estremi, ci sarà una rivoluzione.

E' già successo nel passato.

Togliere i soldi ai ricchi invece apparentemente sembra un buon affare, perché ne hanno tanti e anche se glie ne togli una buona fetta glie ne restano sempre abbastanza da vivere bene.

Ma lo è davvero?

I ricchi sono pesantemente sovra-rappresentati dove si prendono le decisioni politiche e di solito dirigono le decisioni dalla parte che vogliono loro, che non è mai quella di pagare più tasse.

Spesso gli stessi decisori politici appartengono alle classi più ricche e quindi non prendono decisioni che li possano danneggiare personalmente.

Inoltre poiché i ricchi sono pochi, per ottenere qualcosa tassandoli bisogna togliergli veramente molto pro-capite.

Alcune tassazioni elevate sono socialmente accettate, come ad esempio le super-tasse sulle barche di lusso o sugli aerei privati, altre non sono accettabili neanche a carico dei ricchi, come le tasse elevate sui guadagni da impresa.

Il ricco potrà sempre contrastarle affermando che l'impresa da lavoro ai poveri e alla classe media quindi tassando l'impresa e rendendola meno produttiva stai indirettamente tassando loro.

Una tassazione elevata sui ricchi che ha avuto successo in passato, ma che oggi non è più popolare, è la tassa sui redditi superiori ad una soglia considerata "di ragionevole ricchezza".

Per esempio gli USA subito dopo la seconda guerra mondiale, hanno imposto una tassa del 95% sui redditi superiori a 200.000 dollari.

Praticamente ogni guadagno superiore a quella cifra, considerata più che sufficiente per consentire ai ricchi di mantenere una magione con servitù, alcune limousine con autista e uno yacht privato, e per mandare i figli alle migliori università private, andava allo Stato.

Lo Stato con quei soldi ha ricostruito l'industria civile dopo che durante la guerra tutto era stato convertito in produzione militare, e ci ha finanziato il piano Marshall di ricostruzione dei Paesi europei e asiatici distrutti dalla guerra che in cambio sono diventati fedeli alleati, partner commerciali e subalterni.

In questo modo i ricchi USA, investendo in industria ed esportazioni, in vent'anni si sono visti moltiplicare per mille quei soldi che gli sono stati estorti dallo Stato.

E' stato per loro un grande affare.

Naturalmente persa la giustificazione della ricostruzione post-bellica, è andata persa anche l'opportunità di tassare così tanto i ricchi, che hanno subito fatto lobbying per farsi abbassare le tasse a loro carico, e anche di molto.

Inoltre, è molto facile per un ricco sfuggire ad una tassazione elevata sui propri redditi, intestando tutto ciò che possiede alle sue società o portando i capitali all'estero.

Perfino la retta di Harvard dei figli può essere fatta pagare ad una società, che la classifica come un "investimento in leadership". Come ho detto prima, è molto più difficile tassare molto le società che le persone fisiche perché danno lavoro a tante persone di ogni ceto e quindi hanno un potere politico molto elevato.

Resta la classe media boia faust.

La classe media è quella che guadagna abbastanza da vedere soddisfatte tutte le esigenze fondamentali della famiglia: abitazione, cibo, mobilità, cure mediche e istruzione, e gli avanza anche qualcosa per fare spese voluttuarie che possono essere una macchina più grande, una vacanza o dei piccoli investimenti.

E' facile tassare, anzi tartassare la classe media: hanno meno potere politico dei ricchi e sono meno numerosi dei poveri, e se il potere politico fa attenzione gli porterà via giusto quello che gli avanza dopo aver soddisfatto le esigenze fondamentali (se la famiglia benestante non ci riesce, si dice che "scivola nella povertà" e questo è male).

E che autorità politica ha un lavoratore appartenente alla classe media che si lamenta se a causa delle tasse non può permettersi la settimana bianca in montagna, quando c'è gente che non riesce a pagare l'affitto?

Quindi ecco che vengono tutelati i diritti degli estremi: i poveri e i ricchi, e la gran parte della tassazione nei paesi industrializzati proviene dalla classe media.

Ma attenzione: molta attenzione deve essere posta nell'averla questa classe media, anzi nell'averne tanta e conservarla sana e produttiva.

Perché se i contribuenti della classe media diminuiscono di numero, di solito perché scivolano nella povertà a causa di scellerate manovre politico-finanziarie, allora sono cazzi amari.

Cominceranno a perdere i lavori qualificati, a non dare più un'istruzione superiore ai figli e ridurranno le spese.

E l'economia della Nazione andrà dal culo.

Questo è quello che accade periodicamente nei paesi del Sud America.

Quindi è meglio non esagerare con lo spremere soldi dalla classe media, stare attenti a come si investe il denaro che arriva dalle tasse, e soprattutto dare alla classe media la possibilità di accedere a ciò che le permette di essere tale: alloggi, sanità, istruzione, pensione e trasporti.

E magari lasciargli anche il tanto da farsi una vacanzina, o comprare un'auto nuova.

Vabbuo' la termino qui avvisando a chi ha usufruito del 110 per la ristrutturazione, che se non ha dichiarato la variazione dell'estimo catastale e son passati 30 giorni dalla chiusura lavori si potrà cuccare una sanzione dall'Agenzia Delle Uscite tra 1.000 e 8.000 eurini..


sabato 12 ottobre 2024

Pane capovolto tavola.

 


Parto dal fatto che se a tavola io capovolgo il pane.. la Lella me lo gira subito dicendo che porta sfiga.

Capisco che il pane possa essere considerato Corpo di Dio (ho detto corpo) e che lo stesso non debba essere capovolto ma la superstizione ha origini lontane e quindi ho fatto la domanda al Google ed ho scoperto che nel XV secolo Re Carlo VII di Francia (sempre loro gli scassacazzo) adotto' una politica dura con l'abuso della pena di morte ed il taglio delle teste da parte di boia.

I parigini quindi hanno cominciato a nutrire forte odio nei confronti dei boia e i fornai preparavano per loro, un pane di bassa qualità che era servito capovolto per distinguerlo da quello di buona qualità.

Quindi il pane capovolto è associato alla morte alias disgrazia.

La Lella per evitare che io possa capovolgerlo.. me lo taglia e via andare.

 



venerdì 11 ottobre 2024

Vincere..vinceremo.

 Non voglio fare una lezione di storia su guerre recenti ma questo post evidenzia dei fatti che non tutti sanno, legati alla seconda guerra mondiale che ha visto la sconfitta di noi italici e come vedete dalla foto il buon Churchill a nome dei vincitori quali Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Russia-yugoslavia, Grecia fece la proposta di dividere la penisola in questo modo:

Francia riceveva Val d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia.

La Russia per la Jugoslavia avrebbe ricevuto Istria,Trieste, Friuli, Veneto e Trentino.

Stati Uniti avrebbero preso Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise et Campania.

La Grecia avrebbe ricevuto Puglie, Basilicata et Calabria.

Mentre gli Inglesi si sarebbero cuccati Sicilia e Sardegna.

Fortunatamente (si fa per dire) l’idea non piacque alle due superpotenze Usa e Urss e il progetto cadde e quindi l’Italia rimase praticamente intatta e abbiamo perso però l'Istria e mezza Trieste.



giovedì 10 ottobre 2024

Ministro della Cul tura.


 


Di solito evito di fare post politichesi ma oggi faccio eccezione per la lovestory del ministro  Genny Sangiuliano.. con la prorompente MaryRosaria Boccia.. ha fatto si che il povero rasoterra ha dovuto dimettersi dal Ministero della Cul tura lasciando la sedia ad Alessandro Giuli.

Doloreeeee..

Pensavamo di aver toccato il punto più basso per la cultura italiana con Sangiuliano ministro, le sue gaffe, i suoi strafalcioni, i suoi scandali.

Poi arriva sto Alessandro Giuli che in parlamento tira fuori un mattone di 65 minuti (evito di postarlo anche perchè non ci ho capito un cazzo) in cui inanella una supercazzola dietro l’altra, una citazione di Hegel a casaccio, paroloni presi a caso dal vocabolario (o che nel vocabolario neanche esistono..tipo i miei) e dalla sintassi incomprensibile, esercizi di stile a profusione, tra un' "infosfera globale”, un “apocalittismo difensivo” e un’”ontologia intonata alla rivoluzione permanente” buttati lì per vedere l’effetto che fa.

Il tutto letto dalla prima all’ultima riga senza quasi mai alzare lo sguardo o prendere una pausa, un respiro, al punto che termina pure col fiatone, per il sollievo generale.

Nel giro di pochi giorni siamo passati da un gaffeur seriale a un parvenu col complesso d’inferiorità intellettuale che finisce per strafare nel tentativo di scimmiottare una specie di erudito, o questo forse pensava di fare.

Se questo era l’uomo che doveva far dimenticare Sangiuliano, non solo non ce l’ha fatta, ma per 65 minuti è riuscito nell’impresa all’apparenza impossibile di farlo rimpiangere.

Signore e signori, ecco a voi il nuovo ministro della cul tura di destra.

ps. una parte del suo discorso: 

«Di fronte a un cambiamento di paradigma — la quarta rivoluzione epocale, delineante un’ontologia intonata alla rivoluzione permanente dell’infosfera globale — il rischio che si corre è duplice e speculare. L’entusiasmo passivo, che rimuove i pericoli della iper-tecnologizzazione e, per converso, l’apocalittismo difensivo, che rimpiange un’immagine del mondo trascorsa, impugnando un’ideologia della crisi che si percepisce come processo alla tecnica e al futuro, intese come una minaccia. Siamo dunque precipitati nell’epoca delle passioni tristi?».
 



mercoledì 9 ottobre 2024

Columbus Day .

 


Per la serie “sputtaniamo i grandi del passato” oggi punto l’occhio sulla grande carogna che è riuscita ad imbrogliare mezzo mondo con le sue balle alias Colombo Cristoforo.

Si dice che sia nato a Genova in Vico Diritto di Ponticello angolo Via Dante nel quartiere Portoria, e datosi che il padre tessitori aveva altro da fare al 26 ottobre 1451 ne denuncio’ la nascita al 31 giorno di paga da festeggiare con le vulvivendole.

Per quanto riguarda l’infanzia è meglio sorvolare, non frequentò scuole ma venne istruito dal padre mentre tinteggiava le tende dei postriboli di via Pre’ e pero’ Lope de Vega definì il genovese :" No savio, pero indoctrinado" cioè "non un sapiente, però una persona istruita" e questo in contrasto di quelli che lo definiscono nient'altro che un marinaio abile, ma testa di vitello..

Colombo sapeva leggere e scrivere (e già in quel periodo era tanta roba).. conosceva il latino, il castillano e il portoghese e si esprimeva anche in quella lingua che poi diventerà l'italiano.. sapeva di matematica, algebra e astronomia e conosceva la geografia così come aveva appreso dagli scritti di Eratostene, Posidonio di Apamea e dalle carte di Paolo Toscanelli.(che non è il tabaccaio di Porcaro city).

Ma non voglio tediarvi oltre su cose che potete trovare in wikipedia e torno al racconto stringendo il discorso..



Donc.. esso voleva raggiungere le Indie, sì, ma a quanto pare era troppo idiota per capire dove stava andando.

Invece ha trovato l'America, ed ecco come è nato il mito di questo povero coglione che ha “scoperto” un continente già abitato da milioni di persone.

Colombo non era esattamente il classico riccone aristocratico che sputava su tutto.

Quando ha iniziato a scassare la minchia alla corte spagnola con le sue grandi idee, era più o meno uno che viveva alla giornata.

Sì, aveva i suoi contatti e non era certo un miserabile senza un ghello, ma la sua vera ricchezza era la sua insistenza nel rompere lo sferisterio a chiunque, pur di farsi finanziare il suo viaggetto.



Il misero ha passato anni a leccare il culo a chiunque contasse qualcosa, cercando di vendere questo piano geniale per arrivare in Asia passando dall’altra parte del globo.

Era convinto che il mondo fosse più piccolo di quanto fosse realmente e questo genio della geografia non si è nemmeno preso la briga di calcolare correttamente le distanze..

Ma tanto, chi se ne futte?

Alla fine, i Re Cattolici di Spagna – Ferdinando e Isabella – gli hanno dato retta in quanto erano con le braghe sfondate e quindi pensarono: ”Ma sì, finanziamo questo povero idiota, magari trova qualcosa e ci arricchiamo tutti”.

Così Colombo Cristoforo ebbe il grano per acquistare le famose tre Caravelle..

apro una parentesi sulle imbarcazioni..

Partiamo con la celebre Santa María, che in realtà era una caracca battezzata Gallega e non una caravella come le sue consorelle.

La nave di proprietà di Juan de la Cosa, uomo di fiducia dell'esploratore genovese, proprio a causa delle sue enormi dimensioni affondò per via di una disattenzione dell'equipaggio. Proprio a causa di una disattenzione di un giovane mozzo, la caracca si incagliò sulla barriera corallina di Haiti.

Della Pinta invece, non si hanno notizie certe.

Si presuppone che giaccia ancora tutt'oggi nei fondali marini americani in attesa di essere rinvenuta.

Di questa caravella non si conosce nemmeno il nome reale. Pare infatti che Pinta fosse appunto un soprannome derivante da "variopinta", che stava a sottolineare le molteplici colorazioni delle vele.

Infine, Niña, il cui nome era Santa Clara.

Di essa si sa che fece ritorno in Spagna, ma dopo essere partita alla volta del Venezuela non si hanno più sue notizie.





Tralascio il viaggio e la storia degli specchietti in cambio di viveri e passo al dopo “scoperto” le Americhe (cioè dopo aver fatto finta di non vedere che c’erano già popolazioni lì da millenni), le cose sono un po' cambiate.

Gli accordi con la corona gli davano un bel pezzo di torta: un 10% su tutto quello che veniva scoperto e commercializzato dalle nuove terre.

Mica male per un incapace del genere.

Se ci pensi, bastava trovare un po’ d’oro o argento, e Colombo sarebbe stato ricco come un faraone.

Ma come al solito, questo babbeo ha gestito malissimo la situazione.

Persino America prende nome da Amerigo Vespucci (però il Cristoforo ha dato nome alla Colombia).

A un certo punto ha perso tutto il controllo delle terre che aveva “scoperto”, è stato denunciato per la sua gestione delle colonie fu pure denunciato di genocidio presso gli indigeni del posto e addirittura spedito in catene in Spagna.

Figura di merda, eh?

Aveva il mondo ai suoi piedi e si è fregato da solo.

Non è mai diventato l’uomo più ricco del pianeta come avrebbe voluto.

Al massimo, ha avuto qualche soldo in più per rovinarsi la vita.



Alla fine dei conti, era un povero fesso che ha fatto qualche soldo, ma niente di straordinario.

Ha passato gli ultimi anni a lamentarsi per non aver ricevuto tutto ciò che gli spettava come Vicerè.

Un uomo che ha avuto tutto e che, alla fine, si è fregato per la sua incompetenza, egoismo e visione errata del mondo e a solo 55 anni ovvero al 20 maggio 1506 si tolse dai piedi lasciandoci l' America che ci sta manovrando e per questo noi lo abbiamo messo sulle 5.000 vecchie lire alias 5,34 eurini.



Un fallimento completo e ripeto che questo è un mio punta di vista.

ps..per tornare al titolo del post, la festività non deve essere per forza il 12 ottobre ma il secondo lunedì del mese e non tutti la festeggiano, di fatto Los Angeles l’ha abolita rimpiazzandola con una giornata per commemorare “le popolazioni indigene, aborigene e native vittime del genocidio”.Ad onor del falso non tutti sanno che in Italia nel 2004 il governo Berluska al 12 ottobre è stata istituita la Giornata Nazionale di Cristoforo Colombo per celebrare la storica impresa e nello stesso giorno è anche il Chocoday ovvero la festa del cioccolato per ricordare l'arrivo in Europa del cacao importato dal genovese.


 

 

martedì 8 ottobre 2024

Facciamo il punto e anche la virgola su Hammas.

 

Il pellegrino sprovveduto che assiste a sta guerra in atto di solito cambia pagina ma comincio ad avere un bruciore di culo ed è arrivato il momento di chiedersi perchè l'Iran non interviene in aiuto del Libano mentre gli USA possono entrare militarmente in aiuto di Israele e quindi cerco di rispondere non prima di essermi documentato su fonti libere da divieti governativi..

L'Iran non interviene in aiuto del Libano, ma dagli sciiti armati che ci abitano e che da anni lanciano missili contro Israele e queste azioni di guerra hanno causato da tempo lo sfollamento di 60.000 israeliani dal nord di Israele.

All'Iran del Libano in sé non importa un belino di niente.

Anzi, alcuni abitanti del Libano, che è una realtà politico-religiosa piuttosto articolata, non sono propriamente simpatici agli ayatollah che vorrebbero imporre la loro religione e il loro comando su tutti.

All'Iran importa nel Libano solo del "Partito di Dio", in arabo traslitterato "Hezbollah".

La parola "partito" è qui abbastanza fuorviante.

Quel partito, infatti, esiste politicamente solo come emanazione successiva di paramilitari armati.

Gli ayatollah di Teheran e Hezbollah sono da tempo "culo e camicia".

Per meglio dire, Hezbollah è una succursale di Teheran e da lunghi anni riceve da essa armi e soldi e anche strategie militari e piani per attentati.

Con quel potenziale Hezbollah ha osteggiato con violenza Israele, cosa che è tornata molto comoda agli ayatollah che non si sono esposti direttamente.

Hezbollah ha contrastato quasi settimanalmente Israele, appunto lanciando missili e compiendo attentati e poi nascondendosi nelle strutture urbanistiche dei centri libanesi.

Questo modo di operare secondo la tattica del mordi è fuggi ha un nome ben preciso e si chiama "terrorismo".

Hezbollah non è uno stato che si prende cura di un popolo e che ha leggi e un esercito.

No, è un'organizzazione terroristica formata da paramilitari e che usa i cittadini e le relative abitazioni come scudo.

Mi ricorda qualcuno tipo Hamas, un'altra fazione terroristica, voluta dai palestinesi e anch'essa supportata da Teheran, che sparava da ospedali e campi profughi...Bastardi...

Hamas è sunnita e i sunnoti sono i principali antagonisti religiosi degli sciiti, ma poco importa quando si tratta di a versare gli odiati israeliani.

In ogni caso Hezbollah è di gran lunga più potente e organizzata di Hamas.

Un altro ordine di grandezza.

E anche l'importanza per Teheran è ben diversa.

Tutto questo dovrebbe chiarire un primo punto: l'Iran non "aiuta" Hezbollah, nel senso comune del termine.

L'Iran la considera invece come una sua stessa propaggine.

In poche parole l'Iran è una nazione teocratica sciita che fa un uso strumentale di terroristi sciiti dislocati per i propri fini di egemonia strategico-religiosa in Medio Oriente.

Questo è tra l'altro uno dei motivi per cui l'Iran sta sulle balle a molti governi mediorientali.

Ora quando l'Iran interviene a supporto della sua agenzia in Libano, Hezbollah appunto, lo fa per difendere il suo disegno egemonico di fondo.

Non è che vada a salvare uno stato terzo, come tale riconosciuto.

Vuole invece preservare l'integrità di quel gruppo terrorista che è funzionale agli ayatollah e che questi considerano ormai come una loro proprietà acquisita, vista anche l'entità dei finanziamenti e del supporto in armi.

Così, dopo che Israele ha colpito duramente Hezbollah in Libano i veri capi dei terroristi che sono in Iran non hanno più potuto limitarsi a rafforzare il loro utile strumento libanese, ma si sono visti costretti a rifarsi direttamente sugli israeliani.

Teheran è venuta insomma allo scoperto, non può più stare dietro le quinte a manovrare Hezbollah.

Ed ecco infatti che, in occasione del funerale del capo dei terroristi libanesi Nasrallah ucciso dagli israeliani, viene fuori a Teheran per voce della "guida suprema" Ali Khamenei (che stringe un fucile russo davanti alla folla) quale sia uno dei pilastri del piano egemonico sciita: la distruzione di Israele.

Da osservare che questa finalità era ben esplicitata già prima da Hamas e Hezbollah.

Ora abbiamo la dichiarazione ufficiale altisonante nel sermone del mandante Khamenei.

È chiaro che l'Iran è uno "stato canaglia".

Come potrebbe non esserlo se fa uso di terroristi per i propri scopi e annuncia che un'altra nazione non ha il diritto di esistere? Questo ci porta agli Usa.

La definizione di stato canaglia (rogue state) si deve a loro.

Gli americani sono da sempre alleati di Israele.

Lo sono per affinità, per ragioni storiche e per interessi geopolitici.

Sia chiaro, Israele è l'unica nazione democratica ed evoluta in tutto il Medio Oriente.

Qualcosa vorrà pur dire, suppongo.

Va osservato che, mentre gli iraniani hanno assistito attivamente i terroristi nelle loro operazioni belliche anti-sioniste o hanno attaccato direttamente Israele, gli Usa non hanno finora sparato un colpo né contro Hamas, né contro Hezbollah.

Il supporto che hanno dato a Netanyahu è consistito solo in una fortificazione di "Iron Dome", la cupola anti-missilistica israeliana.

Gli americani - come anche i giordani, i britannici e mi pare i francesi - hanno infatti contribuito a intercettare i missili lanciati dall'Iran, annullando il pericolo per la popolazione.

Stiamo parlando di azioni di protezione, non di attacchi.

Direi che c'è una bella differenza col comportamento dell'Iran che usa terroristi per uccidere o tenta di uccidere direttamente.

Naturalmente questi sono distinguo che non interessano ai nostri eruditi manifestanti che, malgrado i divieti, vanno a fare casino nelle piazze italiane con i simboli dei terroristi e parlando di "fratelli iraniani".

Un piacere per gli ayatollah.

Ma questa è un'altra storia.

D'altra parte è pur vero che, a furia di tirare, la corda prima o poi si spezza.

L'Iran, con la sua arroganza militare e la sua retorica integralista, sta giocando col fuoco.

Gli Usa hanno già sparato qualche colpo (azzeccato) contro gli Houthi nello Yemen, un altro gruppo di terroristi sballati (sciiti, ma con qualche componente sunnita).

Questi, oltre che con gli israeliani, ce l'hanno con gli occidentali in generale e hanno già diverse volte sparato contro le navi commerciali nel Canale di Suez.

Questo dimostra che gli Usa vogliono far sapere che nella regione non stanno semplicemente a guardare. 

Iran e Hezbollah e altri eventuali terroristi in Iraq sono avvertiti.

Non è quindi escluso che se Israele risponderà, com'è estremamente probabile, al duplice massiccio attacco aereo di Teheran la successiva eventuale reazione degli ayatollah potrebbe questa volta dare luogo a un ruolo attivo degli Usa contro di loro.

Il pericolo di un'escalation c'è, ma è basso, appunto perché l'arroganza forsennata e fanatica degli ayatollah sta sulle balle a mezzo Medio Oriente.

Al momento gli Usa cercano di contenere la brama di risposta di Israele, sconsigliando ad esempio di colpire i siti di arricchimento dell'uranio in Iran.

Con Biden l'azione di contenimento degli Usa non è però molto efficace (un po' meglio con Blinken, la trottola).

Staremo a vedere.

Per concludere l'azione delle strategie militari, ognuno può intervenire in aiuto di chi cazzo vuole. 

Ci sono però due aspetti da considerare in questo contesto:

Primo - le conseguenze di queste azioni

Secondo - i princìpi (accento sulla seconda "i") che le orientano.

Questo è il mio punto di vista sull'attuale situazione...e stavolta lascio libero la zona commenti che posterò a priori....

sabato 5 ottobre 2024

La Gioconda.

 


La serie di colloqui fatti con polipi e aragoste è terminata e proseguo con colloqui di altro genere e ne prendo uno a caso riferito ai capolavori di Ser Leonardo.. La Gioconda.

L’opera d’arte più deludente al mondo.

Molti infatti sono i visitatori del Louvre che giunti al mio cospetto rimangono delusi.

Ogni giorno circa 30 Mila persone vengono a vedermi, quasi 10 milioni in un anno.

Si fanno una lunga fila solo per una foto o un selfie.

Hanno aspettative altissime.. in fondo si sa, sono il quadro più famoso del mondo.

Poi quando si trovano di fronte a me, così piccolina, sommersa da tutta questa folla di fans, se ne vanno dicendo che non ero poi questo granché e sti 17 eurini di ingresso al Louvre son proprio spesi male…

Io li capisco, poveretti.

Sono solo degli ignoranti, nel senso che ignorano la mia storia. Prima di tutto non sono un quadro, ma una TAVOLETTA.

Una tavoletta di pioppo di soli 77X53 cm.

Magari chissà cosa vi aspettavate.

Il mio babbo, ser Leonardo Da Vinci, cominciò a dipingermi a Firenze nel 1503, cancellando un altro dipinto, che si trovava sotto di me.

Rappresento il ritratto di Lisa Gherardini.

Infatti mi chiamano anche la MONNA LISA.

Monna è il diminutivo di "Madonna”, la parola latina "Mea domina”, mia signora e Lisa era la moglie di Francesco del Giocondo.

Per questo mi chiamo Gioconda, perché ero sua moglie, non perché sorrido felicemente.

Leonardo però non mi vendette mai.

Anzi mi portò sempre con sé, mi adorava, ero il suo quadro preferito e a volte si smanettava guardandomi e mi ritoccava in continuazione.

Infatti come dice il Vasari, sono “un’IMPERFETTA”, non sono mai stata finita, lo sapevate?

Ero nella camera da letto con lui ad Amboise in Francia, quando Leonardo morì nel 1519.

NON sono stata mai rubata dai francesi!

Ma regolarmente comprata dal Re di Francia Francesco I, che era un mio grande ammiratore.

Quindi basta dire ai francesi: Ridateci la Gioconda! La mia casa è qua, a Parigi!

Nel tempo mi hanno rubato, sfregiata, gettato la vernice.

Duchamp mi ha messo i baffi, Andy Wharol mi ha fatto diventare pop, Botero paffuta, Banksy una mujaheddin con lanciarazzi.

Sono un’icona moderna, una star, anzi una vera super star.

E tanti sono i segreti che sono nascosti in me.

A partire dal mio misterioso sorriso.

Qualcuno dice che sorrido perché Leonardo mentre mi dipingeva chiamo' musici e buffoni per intrattenermi.

Altri, come Dan Brown nel suo Codice Da Vinci, sostengono che io sia la versione femminile di Leonardo stesso.

Freud diceva che ero un caro ricordo d’infanzia di Leonardo, forse sua madre.

Tutte minchiate..

Sorrido, perché quando vi vedo arrivare tutti trafelati al mio cospetto, in questo turismo mordi e fuggi ignorante, senza contemplazione, vedo le vostre facce deluse e capisco che non avete capito un cazzo di me.

Ecco perché io resto e sarò per sempre il quadro più bello del mondo.. e mo' vi svelo il mio segreto