Forse avrete sentito dire che i soldi è meglio prenderli togliendoli ai
poveri che ne hanno pochi, ma loro sono in molti.
Lo
devo smentire dicendo che è meglio toglierli
alla classe media.
Togliere
soldi ai poveri è pericoloso, sia politicamente che socialmente,
toglierli ai ricchi è un suicidio politico, ergo è meglio cuccarli dalla classe media.
I
poveri di solito spendono una quota considerevole del loro reddito,
se non tutto, per acquistare beni essenziali come mangiare, curarsi,
abitare, dare un'istruzione ai figli, spostarsi per le ragioni
elencate, garantirsi una vecchiaia dignitosa.
Una
possibile definizione di "povertà" è proprio il non avere
sufficienti entrate da coprire tutte le spese essenziali, va da sé
che se si è poveri non si avranno soldi da spendere per minchiate
voluttuarie.
Se
togli ai poveri i soldi di cui hanno bisogno per mangiare e pagare
l'affitto verrai attaccato da qualsiasi forza di opposizione per
moderata che sia, che affermerà che gli stai togliendo i diritti
essenziali, il ché è vero.
E'
pericoloso anche socialmente perché se davvero togli ai poveri i
diritti essenziali, questo porterà ad un netto peggioramento della
loro qualità della vita e di conseguenza ad un peggioramento delle
condizioni sociali di tutti.
Qualcuno
smetterà di mandare i figli a scuola, qualcuno perderà il lavoro
perché non può più permettersi l'abbonamento al trasporto
pubblico, qualcuno non farà figli perché costa troppo, qualcuno si
troverà senza tetto, qualcuno comincerà a delinquere per risolvere
i suoi problemi.
Alla
fine ci perderanno tutti, poveri e ricchi.
Nei
casi più estremi, ci sarà una rivoluzione.
E'
già successo nel passato.
Togliere
i soldi ai ricchi invece apparentemente sembra un buon affare, perché
ne hanno tanti e anche se glie ne togli una buona fetta glie ne
restano sempre abbastanza da vivere bene.
Ma
lo è davvero?
I
ricchi sono pesantemente sovra-rappresentati dove si prendono le
decisioni politiche e di solito dirigono le decisioni dalla parte che
vogliono loro, che non è mai quella di pagare più tasse.
Spesso
gli stessi decisori politici appartengono alle classi più ricche e
quindi non prendono decisioni che li possano danneggiare
personalmente.
Inoltre
poiché i ricchi sono pochi, per ottenere qualcosa tassandoli bisogna
togliergli veramente molto pro-capite.
Alcune
tassazioni elevate sono socialmente accettate, come ad esempio le
super-tasse sulle barche di lusso o sugli aerei privati, altre non
sono accettabili neanche a carico dei ricchi, come le tasse elevate
sui guadagni da impresa.
Il
ricco potrà sempre contrastarle affermando che l'impresa da lavoro
ai poveri e alla classe media quindi tassando l'impresa e rendendola
meno produttiva stai indirettamente tassando loro.
Una
tassazione elevata sui ricchi che ha avuto successo in passato, ma
che oggi non è più popolare, è la tassa sui redditi superiori ad
una soglia considerata "di ragionevole ricchezza".
Per
esempio gli USA subito dopo la seconda guerra mondiale, hanno imposto
una tassa del 95% sui redditi superiori a 200.000 dollari.
Praticamente
ogni guadagno superiore a quella cifra, considerata più che
sufficiente per consentire ai ricchi di mantenere una magione con
servitù, alcune limousine con autista e uno yacht privato, e per
mandare i figli alle migliori università private, andava allo Stato.
Lo
Stato con quei soldi ha ricostruito l'industria civile dopo che
durante la guerra tutto era stato convertito in produzione militare,
e ci ha finanziato il piano Marshall di ricostruzione dei Paesi
europei e asiatici distrutti dalla guerra che in cambio sono
diventati fedeli alleati, partner commerciali e subalterni.
In
questo modo i ricchi USA, investendo in industria ed esportazioni, in
vent'anni si sono visti moltiplicare per mille quei soldi che gli
sono stati estorti dallo Stato.
E'
stato per loro un grande affare.
Naturalmente
persa la giustificazione della ricostruzione post-bellica, è andata
persa anche l'opportunità di tassare così tanto i ricchi, che hanno
subito fatto lobbying per farsi abbassare le tasse a loro carico, e
anche di molto.
Inoltre,
è molto facile per un ricco sfuggire ad una tassazione elevata sui
propri redditi, intestando tutto ciò che possiede alle sue società
o portando i capitali all'estero.
Perfino
la retta di Harvard dei figli può essere fatta pagare ad una
società, che la classifica come un "investimento in
leadership". Come ho detto prima, è molto più difficile
tassare molto le società che le persone fisiche perché danno lavoro
a tante persone di ogni ceto e quindi hanno un potere politico molto
elevato.
Resta
la classe media boia faust.
La
classe media è quella che guadagna abbastanza da vedere soddisfatte
tutte le esigenze fondamentali della famiglia: abitazione, cibo,
mobilità, cure mediche e istruzione, e gli avanza anche qualcosa per
fare spese voluttuarie che possono essere una macchina più grande,
una vacanza o dei piccoli investimenti.
E'
facile tassare, anzi tartassare la classe media: hanno meno potere
politico dei ricchi e sono meno numerosi dei poveri, e se il potere
politico fa attenzione gli porterà via giusto quello che gli avanza
dopo aver soddisfatto le esigenze fondamentali (se la famiglia
benestante non ci riesce, si dice che "scivola nella povertà"
e questo è male).
E
che autorità politica ha un lavoratore appartenente alla classe
media che si lamenta se a causa delle tasse non può permettersi la
settimana bianca in montagna, quando c'è gente che non riesce a
pagare l'affitto?
Quindi
ecco che vengono tutelati i diritti degli estremi: i poveri e i
ricchi, e la gran parte della tassazione nei paesi industrializzati
proviene dalla classe media.
Ma
attenzione: molta attenzione deve essere posta nell'averla questa
classe media, anzi nell'averne tanta e conservarla sana e produttiva.
Perché
se i contribuenti della classe media diminuiscono di numero, di
solito perché scivolano nella povertà a causa di scellerate manovre
politico-finanziarie, allora sono cazzi amari.
Cominceranno
a perdere i lavori qualificati, a non dare più un'istruzione
superiore ai figli e ridurranno le spese.
E
l'economia della Nazione andrà dal culo.
Questo
è quello che accade periodicamente nei paesi del Sud America.
Quindi
è meglio non esagerare con lo spremere soldi dalla classe media,
stare attenti a come si investe il denaro che arriva dalle tasse, e
soprattutto dare alla classe media la possibilità di accedere a ciò
che le permette di essere tale: alloggi, sanità, istruzione,
pensione e trasporti.
E
magari lasciargli anche il tanto da farsi una vacanzina, o comprare
un'auto nuova.
Vabbuo'
la termino qui avvisando a chi ha usufruito del 110 per la
ristrutturazione, che se non ha dichiarato la variazione dell'estimo
catastale e son passati 30 giorni dalla chiusura lavori si potrà
cuccare una sanzione dall'Agenzia Delle Uscite tra 1.000 e 8.000
eurini..