La sua attenzione, poi, si fissa soltanto per una piccola frazione di tempo su un giocattolo particolare, mentre il suo desiderio si rivolge gia’ a qualche novita’ propagandata dall'industria.
L'auto dopo un po' che la si possiede non soddisfa piu’ la nostra smania di novita’ e il desiderio, plasmato da martellanti spot televisivi, corre gia’ a qualche modello piu’ recente. Il nostro mondo quotidiano e’ saturo di oggetti, spesso superflui. Gli oggetti sono diventati talmente pervasivi nella nostra vita da sostituirsi progressivamente agli affetti e alle relazioni umane.
Si compra piu’ di quanto serva ed e’ demagogia il fatto che l’euro si salvera’ ma nonostante cio’ il popolo italico e’ coraggioso e cosi’ si acquistano oggetti non tanto per la loro necessita’ o per il piacere di adoperarli, il cosiddetto valore d'uso, quanto per quello che rappresentano, perche’ sono degli status symbol, per il loro cosiddetto valore di scambio.
Essi placano le insicurezze dell'uomo moderno, lo confermano nella sua importanza e nel suo valore.
Dal canto loro, gli economisti ci assicurano che soltanto incrementando i consumi, costruiremo un'economia sana e vincente.
I beni, che un tempo quando si rompevano si potevano riparare, oggi vanno sostituiti, perche’ e’ economicamente piu’ conveniente.
Non abbiamo scampo.
Le pagine culturali dei giornali sono quasi ogni mese dominate da nuove quanto futili polemiche. L'importante e’ sfornare a getto continuo inconsistenti novita’ per il lettore e garantire la visibilita’ dei protagonisti.
Si pubblicano ogni anno migliaia di libri di cui nessuno avvertiva la mancanza.
E’ la cosiddetta industria culturale, con i suoi splendori e le sue miserie.
Si tratta di modularlo, di arginarlo. Di trovare un rimedio ai disastri che sta producendo.
Gia’ oggi si avverte la diffusione di una nuova sensibilita’.. l'edilizia piu’ aggiornata si orienta verso materiali biocompatibili, impegnandosi inoltre nella costruzione di edifici funzionanti attraverso forme di energia rinnovabile come quella eolica, idrica e solare.. una parte dei cittadini e’ molto interessata al tema del recupero e del riciclaggio dei rifiuti.. l'industria sta cercando di attingere a fonti energetiche meno inquinanti, alternative al petrolio. La consapevolezza che l'acqua, l'aria e il suolo sono risorse preziose, da rispettare e da proteggere, si sta facendo beneficamente strada un po' ovunque.
Forse fra qualche decennio useremo auto elettriche e abiteremo case robuste, durevoli e autosufficienti sotto il profilo energetico. E soprattutto salveremo la Terra dalla catastrofe e quindi acquistate tranquillamente questi oggetti con lo spirito natalizio e il portafoglio ristretto dalle manovre tecnicogovernative e se vedrete chi ci governa piangere cercate almeno di pensare ai pianti vostri che farete senza governare.
1 commento:
In questa societa’ basata sul consumo, i consumatori sono spesso visti come polli da spennare, da condizionare, dei quali annullare la volonta’ per asservirla al sommo fine del profitto delle industrie.
Eppure i consumatori, in una societa’ come questa avrebbero un potere enorme, un potere che va al di la’ del diritto di voto, un potere effettivo e reale. Tutte le volte che si va al supermercato e si sceglie un prodotto, si sceglie anche un'industria, uno stile di vita, un modo di produrre, un modo di trattare i lavoratori. Se un'azienda produce fregandosene del rispetto dell'ambiente, i consumatori potrebbero semplicemente punirla sospendendo i consumi dei suoi prodotti. Stessa cosa se un'azienda si comporta male nei confronti dei suoi lavoratori. Se i consumatori si rendono conto di essere essi stessi lavoratori comprenderanno l'enorme potere di cui dispongono. Potremmo iniziare dalla Fiat nel caso in cui decidesse di lasciare l'Italia, in questo caso potremmo organizzare una campagna per fare in modo che gli italiani sospendano l'acquisto di vetture Fiat. Sembra difficile organizzare un'azione del genere, ma oggi, grazie alle nuove tecnologie, e’ possibile. Pensiamoci.
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