E’ andata ce l’ho fatta.. sono fuori da questo marasma vado alla macchina e stavolta mi sono ricordato del numero del posto la bippo e butto la roba nel baule mentre comincio un dialogo col marocchino di turno che vuole vendermi nell’ordine.. accendino, spugne, musicassette, ciddi’ musicali, un elefante di legno o fintotale, un cellulare fasullo con seicento musichette diverse preimpostate, un braccialetto della fortuna e un bel paio di bonghi grandi come la mia cucina. Quando ho finalmente finito di riporre il tutto nella macchina, il marocchino non demorde e mi chiede il carrello. Io mi volto a guardare il chioschetto di ferro dove si vanno a posare i carrelli per riprendere le 2 euro. Un chilometro, piu’ o meno, mi divide da lui. Passo il carrello tra le mani del marocchino che ringrazia felice e sono felice anch’io d’aver fatto una buona azione mi spiace solo che anziche’ le mie iniziali 2 € il terradapipa ne prendera’ solo 1 di€ per via di quella confusione di partenza. Ogni volta mi fanno incazzare e ogni volta, quando li vedo andar via tristi mi sento uno stronzo totale. SONO, uno stronzo totale, perche’ l'ho trattato come un rompicoglioni e non e’ un rompicoglioni. I rompicoglioni erano quelli la’ dentro e i loro figli viziati del cazzo. Questo si fa insultare dagli stronzi come me per vendere un elefante di legno e campare anche per oggi. Bah..Infine c’e’ il traffico, ovviamente. Non e’ che si puo’ uscire dal centro commerciale alle otto di sera e sperare di farsi la strada in solitaria. Mi faccio i miei bei due o tre chilometri di coda per via di un trattore che sta all’origine, bastardo maledetto agricoltore stakanovista, e dietro al quale tre impediti autiste della domenica che non sanno sorpassare hanno dato vita a questo meraviglioso serpente di lamiere luminescenti. Poiche’ la ricetta della coda non prevede un coglione soltanto, ma piu’ persone. Un trattore per esempio che da’ il via, poi un coglione che gli arriva dietro ma non se la sente di sorpassare, poi un altro ancora che non se la sente – dioscherziamo? – di sorpassare ben due veicoli in un colpo solo. E cosi’ arriva il terzo, che magari sorpasserebbe pure, poveretto, ma davvero adesso l’ingombro che ha davanti e’ troppo lungo e le macchine provengono anche dall’altra parte... Uno alla volta gli altri si accodano, sempre piu’ motivati a starsene dove sono. Io ho dietro un ubriaco, per giunta. O fumato o flippato per qualche altro motivo. Ogni tanto si porta cosi’ a destra da dare una spuntata alla riva erbosa, mentre poco dopo tiene la sinistra un po’ troppo alla sinistra, facendosi lampeggiare e strombazzare da chi arriva dall’altra parte. Questo e’ il minimo.. tiene anche una distanza dal mio culo decisamente preoccupante. Lo guardo dallo specchietto retrovisore e mi sale il panico, temendo che mi arrivi dritto dritto tra le buste della spesa che stanno nel baule. Passo questa funesta ora di coda imprecando e bestemmiando e insultando questo tipo, aggiungendo segni con le mani e con le dita, ma senza che lui mi presti alcuna attenzione, se ne sbatte altamente le palle. Spero con tutto il cuore che voli fuori di strada. Che alla prossima zigzagata sulla destra la ruota scivoli verso la risaia portandosi lui e la sua macchina del cazzo dritti dritti fra i fiori soffionati del tarassaco e le cacche ben allargate delle mucche della fattoria chiamata cascina cristina parente della missitalia. Alla fine sono tornato, ammazzate che fatica e quando
arrivo a casa, finalmente, poso le borse sul tavolo e inizio a svuotare. Visto che spendo 300 euro ogni volta che vado all'ipermercato, mi aspetto sempre che dalle borse escano degli articoli a sorpresa, che non avevo comprato, ma che la cassiera e’ stata addestrata a far passare sul rullo senza che i clienti se ne accorgano. Se riempio il carrello, trecento euro. Se lo riempio per meta’, sempre trecento euro che occorre scucire come quota fissa o tangente supermercatale. La colpa sara’ delle tessere credo. Quelle tessere merdose che ti fa’ ogni ipermercato. La tessera che ti da’ diritto a dei privilegi. Sconti solo per te, che hai la tessera. Gli altri? Pfui, se ne andassero pure affanculo. Questa e’ una storia tra l'ipermercato e me, che ho la tessera. Sono un vip, un very ipermarket person, e mi prendo il tonno a 2 €, mentre tutti gli altri se lo comprano a 3 €. Fottetevi, bastardi. Io ho la tessera. Ma quando la cassiera passa la tessera sul lettore del codice a barre, ecco che quel codice le trasmette tutto di me. Come mi chiamo, chi sono, cosa compro. E sa’ che ogni volta spendo trecento euro, e allora il computer mi fa’ uscire quella cifra. Hanno tutto scritto. Analizzano, poi dicono ..Questo pirla qui non si e’ mai lamentato delle trecento euro quindi i soldi ce li ha, lasciamogliele di fisso e ogni tanto aumentiamo di qualche euro, finche’ non sbotta...Invece, sempre robetta striminzita, da queste borse. Cazzate. Scatolette, sottaceti, saccottini, biscottini. Trecento carte di ignobili cazzate. E a guardarle bene, cosi’, sparpagliate sul tavolo, mi accorgo che non so’ che minchia mangiare per cena. Non c'e’ niente, li’ in mezzo, per cena. Sempre, sempre cosi’. Giro l'ipermercato e mi metto nel carrello tutte le stronzate e gli stuzzichini e le birre e un dvd per passare la serata e... e poi non ho preso niente per cenare questa sera. Mi cerco un buon cd da ascoltare, toy dolls magari, e mi rimetto in macchina.
Quindi…Pizzeria, cazzo e fanculo all’ipermercato.
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