mercoledì 11 gennaio 2012
Part'oriente.
Il periodo di fine anno se n’e’ ito, e’ passata l’euforia dei regali e la consuntivazione dell’io ho dato e io ho ricevuto, un passaggio da dimenticare e finiti i giochi delle carte, le tombolate ecco il relax davanti al caminetto con gli amici e i classici discorsi del tipo recessione della lira che non doveva esser cambiata… delle mezze stagioni che non esistono piu’ e dulcis in fundo, considerati le nuove nascite nella parentela ecco che il discorso cade tra maschi e femmine dolori e piaceri, sempre sulla figa. Allora..Tutte le volte che le donne parlano tra loro dell'esperienza parto, il concetto piu' comune e ripetuto e' il seguente.. il parto e' un evento molto doloroso ma e' un dolore che si dimentica.. vuoi mettere la gioia di un figlio e difatti ricominci subito con la pratica del bungabunga. . Avete capito e sottolineo.. e' un dolore che si dimentica. Qualcuno sostiene che avere delle coliche o male ad un dente son dolori simili o piu’ forte del parto ed ecco l’argomento che va’ a battere sulle dilatazioni, testa del bambino etc..cmq sempre a parlare in bene o in male dello stesso organo perche’ e’ li’ che gira il mondo. Poi com'e' come non e', le ex puerpere oggi madri, cominciano a raccontartelo. Ma non nel modo che ti aspetti, cioe' di quello di chi ha dimenticato e fa’ fatica ricordare, che insomma ha immagini confuse ravanando in una memoria grigia e nebulosa. Le descrizioni sono nitide e meticolose che ti fanno passare la voglia di bungabungare. E sono assolutamente orripilanti. L'esorcista e' un cartone per bimbetti e fa’ meno paura. Venti ore di travaglio, il bimbo dentro piegato come un origamo, voltato di culo con otto giri di cordone ombelicale sul collo, una specie di Little Tony in tenuta da concerto, un florilegio di collassi, l'ostetrica che ti salta sulla pancia a ginocchia unite, tu che ti strappi in due come una fodera di una vecchia poltrona mentre invochi Santa Liberata (quella del ..fai che dolce sia l'uscita come dolce fu l'entrata), insomma gli occhi che ti si riempiono di sangue reticolato come a Wile Coyote. Ecco mmmm che figata. Ma tanto ripeto che e' un dolore che si dimentica. E come no. Altro dilemma… la moda maschile dell'assistenza al parto per il festival della serie come ti disprezzo una figa e diventa bandiera corsara. Dunque, una volta il parto era un momento della donna, assolutamente ed esclusivamente privato. Il marito stava fuori e non per nulla, in quanto se vedeva il frutto delle sue notti d'amore, poi in futuro col cazzo che ti ripiantasse il suo attrezzo bungatorio li, insomma la scena l'avrebbe in parte raffreddato e quindi era giusto che lui si incatramasse i polmoni consumando le scarpe sul pavimento in sala d'aspetto. Ora il papa' sta dentro e assiste al parto, io non ho esperienza in quanto non ho assistito, odio le cliniche e quindi parlo un poco a vanvera ma immagino., ho fervida fantasia no? La mia quando e’ nata, stavo al mare per un giusto riposo ed era il primo di agosto l’altro e’ nato verso fine ottobre ed ero in montagna.. ad ogni modo mi chiedo che utilita' ha il compagno in sala parto? Gia' ne ha poca nella vita normale quando balla sui piedi in cucina mentre la donna prepara il sugo, figuriamoci mentre lei sta a scodellare e si divide in due come un tacchino da farcire. Lui compagno fa perdere la concentrazione alla povera sgravardatrice mentre e' sul difficile, o sviene o peggio ancora dice.. respira forte perche’ glielo hanno detto al corso di come diventare padri in 5 serate! E che cazzo vuoi che faccia la povera, messa li com'e' o grandissimo menefreghista antropomorfo? Ma ce l'hai un'idea come sta male? No. Il caro maschietto non ce l'ha.. fidatevi.. altrimenti non starebbe li a riprendere con il cellulare quei luoghi intimi dove ha iniziato a fare casino e ora giu’ di filmata. A zoomare nel caos, perche' va’ di moda poi giocare alla vita in diretta facendo vedere il filmino agli amici come se loro non la conoscessero gia’ sta strada, beh non nel senso di questa proprio dai ma cmq vista una, viste tutte no, ce l’avete tutte piu’ o meno uguali, insomma checcefrega dai..Certo e' che quando sei con gli amici e magari durante queste feste, invece di flagellarli con i filmini di Tonga o isole comprese, un bel diversivo e' vedere il parto della moglie con la patatina in primo piano e magari poi far vedere come si e' rimessa a posto.. a parte che puo’ essere che alcuni amici la conoscano gia’ per altri motivi..Che goduria e che bei momenti vero?..e’ proprio vero che gira e rigira caschiamo sempre li siamo monotematici e nel bene o nel male.. sempre quello pensiamo..bah..buon anno bisesto..anche bisettimo con la esse di rosa detta in longobardo..
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