Credo che il metodo migliore per suicidarsi sia spararsi un colpo in bocca.
Mi raccomando in bocca e non alla tempia.
Questo
per un semplice motivo, se vi va male sparandovi alla tempia potreste
ridurvi allo stato vegetativo ma non crepare, mentre invece se il colpo
parte nella bocca questo causera’ l'esplosione della parte posteriore
del cranio causando morte certa e state attenti a non sporcare la
tappezzeria nuova, cercate di mettere la testa dimodoche’ il proiettile
fuoruscendo non faccia danni, io ad es dovrei mettermi sul terrazzo con
le finestre della vetrate aperte e disposto con la testa ad est cosi' il
colpo semmai becchera' la vicina e con una fava inchiappero' due piccioni.
Ovvio
il sapore della pistola in bocca potra’ causare ripensamenti
dell'ultimo minuto, ma se si vuole essere metodici fino alla fine non
bisogna tralasciare queste cose e semmai spalmate sulla canna della
nutella o del miele o del peperoncino..dipende dai vostri gusti.
Poi..Come
dovrete pensare a scrivere un biglietto per spiegare il proprio gesto e
ringraziare o maledire chi ci e’ stato accanto in vita, unito a cio’
magari indicazioni sul funerale potrebbero essere gradite, non so … io
per esempio vorrei mi fosse suonata fuori dalla Chiesa qualcosa di
particolare e venir sepolto nel piccolo cimitero dove il sole batta
sempre...diciamo per mezza giornata almeno.
Non
c'e’ motivo alcuno per queste scelte dato che quando sei morto sei
morto, pero’ cosi’...un certo qual gusto da esteta per la morte rimane.
Altro
metodo sperimentato dagli antichi e’ tagliarsi le vene immergendosi in
una vasca d'acqua calda, il trapasso e’ dolce, quasi cadere in un sonno
profondo.
Ciononostante personalmente preferisco il primo dato che e’ molto piu’
semplice, piu’ sbrigativo, non permette ripensamenti.
Pensare
che era meglio vivere quando ti resta un litro di sangue nel corpo
potrebbe causare del disappunto e lasciarti quel disgusto di fallito
suicida senza palle.
Altra
parentesi e’ per l'omicidio suicidio per il quale consiglio di
calcolare bene i colpi della pistola o del fucile onde evitare di
rimanere senza.
Ultima
cosa ritornando al discorso lettera da lasciare, dato che e’ l'ultimo
ricordo che lasciate dietro di voi in seguito a un gesto che forse pochi
capiranno cercate di scrivere bene, con una buona prosa, magari essendo
coincisi e controllando bene la punteggiatura e non scrivete i vari
accorciativi del tipo azz vfcat.
Ovviamente non dimenticatevi nessuno, idem per quanto riguarda il
testamento.
Detto
questo non credo mi suicidero’ mai, anche se dalla vita non posso
escludere nulla, perche’ per natura non sono portato a farlo.
In teoria sarei propenso ad uccidere, ma solo in teoria dato che in pratica ci si augura che non capiti mai.
Se
mai in questo blog leggerete un messaggio di addio in cui dico di
essermi suicidato (o meglio di avere la volonta’ di farlo dato che se mi
sparo non scrivo sul blog contemporaneamente) vorra’ dire che sono
venuto meno alla premessa e la cosa non mi piace per niente.
Chiarito
questo… sconsiglio vivamente il lancio nel vuoto (troppi secondi per
riflettere che avete sbagliato scelta), il veleno (troppa sofferenza per
un ultimo gesto e una lavanda gastrica vi puo’ salvare a volte), le
coltellate nello stomaco (idem per il veleno togliendo la lavanda e
mettendo un chirurgo) e l'impiccagione poiche’ difficile da attuare e
rischiate di spezzare la corda o di tirarvi in testa il tubo della
doccia. Cio’ potrebbe essere umiliante e farvi cambiare idea sulla
possibilita' di delettarvi o sopprimervi tanto per intenderci.
Ricordate..
dobbiamo tutti morire prima o poi e forse anche il sottoscritto anche
se statisticamente ho davanti ancora 10 o 15 anni di sofferenza in
questa valle di lacrime trisirpeffarie.
A
volte puo’ essere piacevole pensare di morire come meglio vi aggrada
predisponendo tutto alla perfezione e se vi ammazzate in piu’ farete
sentire in colpa chi vi ha condotto a questo gesto avendo un'ultima
vostra vendetta e contribuirete in parte a risolvere il problema della
fame nel mondo e del sovrappopolamento esodatistico.
Ultimo
consiglio e’ che da tempo in Olanda,Belgio. Inghilterra e Suisse si
puo’ acquistare il kit per la "dolce morte".. si vende in farmacia e
costa solo 60 euro,(in Inghilterra 35 Sterline e la piu’ economica)
ovviamente non rimborsabili dalla mutua.
Il
kit non e’ altro che una scatolina con cinque fiale, qualche siringa
usa e getta e un foglietto per le istruzioni. Si trova in 250 farmacie
del Paese.
Nel
cofanetto ci sono tre ampolle da 20 ml di Pentothal, potente
barbiturico da somministrare, due fiale da 10 milligrammi di Norcuron,
paralizzante da tenere come farmaco di riserva e qualche dose di
sonnifero come alternativo consiglio vivamente la bottiglia di grappa
con genziana e ovviamente non linko indirizzi per evitare
pubblicita'..ma saprete usare i motori di ricerca no?
Nel
post precedente davo ragione ad Epicuro quando esortava a non temere la
morte perche’…Quando c'e’ lei non ci sei tu, quando ci sei tu non c'e’’
lei".Aspetto che riflettiate..fatto e finisco il post allegro.
Infatti
non e’ della morte che dobbiamo preoccuparci, una condizione
inevitabile la sola certezza che abbiamo.. l'abbandono della vita, li’
s'annida il problema c'e' nel suicidio consapevole responsabilmente
esercitato (perche’ anche il suicidio puo’, diventare una futilita’) una
traccia della virtu’ romana antica.
Il
desiderio di restare padroni di se’, di congedarsi dalla vita senza
doversi vergognare e per assurdo ricordatevi pero’ potreste fare un
servizio alla comunita’, pensateci attentamente.
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