Un problema di testa, mi verrebbe da dire. Oppure forse e’ stato il fatto che non ho amato tutti, dal primo all'ultimo, dal primo all'ultimo minuto? Lo so..sono un bastardo e tutti i nodi vengono al pettine.
Pero’ cazzo...eppoi e’ qui, qui vicino allo sterno, che mi si stanno condensando tutti i conati di coscienza. So’ chi sono io, me lo ha spiegato Freud. So’ perche’ mi esprimo, so’ perche’ faccio blablabla, me lo ha spiegato Derrida. So’ perche’ sono un sapone..uno che sa’ molto e basta.
Troppo colto, troppo ignorantemente attaccato ad un particolare, come fosse il primo, con il desiderio di diventare un n-logo. Soprattutto troppo modesto e moderato nei termini. Merda a sti sogni di minchia. Il cervello pensa alla Tari che non riescono approvare e scivolano sull’acconto del 70 per cento dello scorso anno, 35 entro il 20 giugno dove spero di passarlo in compagnia dei miei amici del mare e 35 entro il 19 settembre dove forse saro’ di rientro da Casalcoso.. che cavolo di pensieri.. ma dai..
Prossima canzone. Parte questo valzer...mah..Facciamolo andare chissenefotte, giro piu’ giro meno, ma ballate voi.
E io intanto assisto al vostro ballo, e mi chiedo come sarebbe se mi piacesse come piace a voi. O come sarebbe se dovessi ribellarmi al tempo che passa inesorabile, senza alcuna pieta’.
Morto. Come chi dico io e come chi penso io. Beh, sono in buona compagnia. Quantomeno del resto polvere ero e polvere sono diventato.
Aspetto una sentenza. Anche se...sinceramente...non ho tanta voglia di saperlo. Meglio crogiolarsi nell'attesa piuttosto che scontrarsi con la realta’ del "detto".. fanculo agli esami che non ho piu’ fatto da 4 o cinque anni.. io sono extra e me ne fotto della sentenza, ormai ci ho fatto l’abitudine.. ci ho e quindi IGMK resta con l’incognita di evolution..
Una canzone country dai, mettetemi quella. Almeno il mio funerale e’ divertente... voi ballate, vi parlate, sorridete e io godo come un selvaggio.
Che peccato non esserci piu’. Poter godere di tutte le quirinalate vostre.
Ormai e’ finito il tempo, mi concedo un ultimo bicchiere. Bianco e fresco, tipo quello del mio paese al mare che ha lo stesso nome di un formaggio “pecorino” e io che inizialmente pensavo mi facessero bere del formaggio.
Intanto un'immagine di me da bambino che cammino verso il buio (o forse e’ immensamente chiaro?), cammino eppoi quando arrivo in fondo inciampo e mi volto indietro con gli occhi gonfi di lacrime perche’ penso alla morte dei miei genitori..non ditemi che a voi non e’ mai successo..non ci credo.
No, non piangere, non sei piu’ bambino ormai sei un vecchio pirla.
Nessun commento:
Posta un commento