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mercoledì 26 gennaio 2022

Lo Steve Jobs Italico..

 

Premetto che Abdul Latif Jandali concepito da padre Siriano e madre Svizzero-tedesca fu dato in adozione alla famiglia Californiana Jobs, padre meccanico e madre ragioniera che lo battezzarono Steven. (in seguito Steve)

A 17 anni consegui' il diploma a Cupertino e si iscrisse a Portland al Reed College ma dopo due anni preferì lavorare alla HP dove prese parte alla programmazione di videogiochi e intuendo la possibilità di futuro migliore se ne andò fondando la Apple Computer assieme al collega di lavoro Steve Wozniak.

Si finanziarono vendendo rispettivamente uno il pulmino WW e l'altro la calcolatrice personale.

Alla societa' si inserì un terzo componente che lavorava con loro all'HP, Ronald Wajne (parente dell'attore John) ma se ne uscì quasi subito rinunciando alla sua quota azionaria del 10% (bella cazzata).

La sede della Apple era locata nel garage dei Jobs e qui nacque il primo computer Apple1 che fu venduto all'Homebrew Computer Club.

Un industriale Mike Makkula finanziò la Apple con 250.000 $ ottenendone il 30% della stessa e così Jobs e Wozniak poterono realizzare l'AppleII le cui vendite toccarono il primo milione di dollari.

All'epoca Steve aveva 22 anni.

Tre anni dopo le quotazioni della Apple salirono a 256 milioni e subito dopo a 1.790 milioni e siamo nel 1980 e mi fermo qui con un capitale accumulato dello Steve a qualche decine di miliardi di $... a questo punto mi ricordo una recensione di Andrea Melchiorri che immagina uno Steve nato in Italia di nome Stevio Giobbi.

Stevio decide che vuole produrre un nuovo pc rivoluzionario, in Italia non ha il classico garage figo all'americana così si adatta nello sgabuzzino del suo appartamento al settimo piano.

Stevio crea un Business Plan impeccabile per il suo progetto, ma si rende conto che ha bisogno di soldi per avviarlo.

Va in Banca e mostra orgoglioso il suo Business Plan, un dipendente della banca guarda in modo non troppo convinto il piano e gli dice papale papale che per avere un prestito dalla banca deve avere un lavoro con contratto a tempo indeterminato, lavoro statale tra l'altro o almeno deve portare un garante che può essere il padre o la madre, purchè abbiano anche loro un contratto a tempo indeterminato statale.
Purtroppo i genitori di Stevio sono semplici mercanti non hanno la possibilità di accedere a quel finanziamento, ora Stevio ha due alternative o vivere col reddito di cittadinanza o continuare a lavorare.

Stevio decide di lavorare per mettere da parte il denaro, stima che entro un anno di lavoro avrà abbastanza soldi per creare il suo prototipo.

E qui il buon Stevio si scontra con la realtà lavorativa italiana e trova solo cartelli con scritto "assumiamo solo giovani, massimo 20 anni, con esperienza pregressa", lui purtroppo ne ha 22.

Ma lui è insistente dopo 6 mesi trova un lavoro! E' uno stage di un anno con cui guadagnerà 300 euro al mese di rimborso spese, con la promessa che dopo un anno di praticantato gli avrebbero offerto 1200 euro al mese netti con contratto a tempo indeterminato, tutto in regola e qui torna la voglia del reddito di cittadinanza ma tiene duro.

La promessa purtroppo non viene rispettata, dopo 3 anni lavora ancora con quell'azienda ma con contratto part time di 12 ore settimanali, quando lui in realtà ne lavora altre 24 a nero. In totale il datore di lavoro gli fa arrivare in tasca 650 euro al mese netti.

Però ora, dopo 3 anni e 6 mesi ha finalmente abbastanza soldi per costruire il suo prototipo!

Costruisce il suo prototipo e dopo qualche settimana trova un acquirente, adesso con quei soldi guadagnati può spenderne una parte per produrre un altro computer e così rivenderlo e progressivamente aumentare le entrate.

Il giorno dopo suonano al citofono, probabilmente è un nuovo cliente!

Così Stevio va ad aprire e sono i vigili urbani "Salve può mostrarci i documenti della sua attività? Sappiamo che sta vendendo dei computer".

Stevio molla tutto e si affida al Reddito di Cittadinanza e noi ci affidiamo alla striscia dello Stefano alle prese con un Novax incallito.


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