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venerdì 3 gennaio 2025

Natale è passato.

 

Che ne dite ragazzi in merito alla Natività?

Non sono più i natali di una volta, quando puzzavi ancora di fritto dell’Immacolata.

Quando i regali li compravi nei negozi e non On Line e all'apertura sentivi il coro “pigiama, pigiama”.

Quando entravi in casa dei Nonni il 24 e uscivi il 27 solo se dovevi andare a lavorare.

Quando trovavi un bicchiere sul tavolo e dicevi:“Di chi è questo?”

E sentivi: "Bevi che tanto stiamo tra di noi"… Non dico balle ma era proprio un festival del colesterolo e c'era di tutto alla faccia del Ruanda dove patiscono la fame e se volete un'es. aggiungo qualche foto del tour di tre giorni..


opps.. anche il criceto..





























C’era la tombola, il mercante in fiera e le carte per giocare a scala40 sempre appoggiate sul tavolo, perché "non si sa mai" .


Manca pure quello zio pirla che al primo numero estratto alla tombola gridava AMBO!

E tutti si rideva, sempre…

Quando per giorni si mangiavano i resti della vigilia e di Natale.

Quando i parenti bussavano con i piedi perché avevano le mani piene di cibo e regali per tutti.

Nessuno doveva rimanere senza regalo.

La tovaglia era di carta natalizia e piatti e bicchieri erano di plastica tranne quelli di Carlo in quanto contrario alla plastica e all'aglio e c’era sempre chi masticava arachidi, semi di zucca e pistacchi.

A Santo Stefano tutti volevano stare leggeri con il brodo.

E tutto il resto non te lo mangi?

E i nonni che non ci sono più e tutte le persone care?

Si quelle persone che ci tenevano uniti, ora le pensiamo e ci rendono tristi, perché un po’ si è spenta la magia del Natale.

Quei natali non torneranno più alla faccia dei nostri nonni che hanno tentato di insegnarci a viverla.

 Gif di Natale: Gif Babbo Natale che balla macarena con renne

mercoledì 1 gennaio 2025

Saper Vivere..

 

Basta con le vignette mute e considerata la giornate solatìa dell'inizio anno, per la serie meglio sole che male accompagnate un pensiero filosofico verte sul Vivere... ma dove?:

Altrove.

Da molto.

Da poco.

Per pochi mesi.

Per qualche anno soltanto.

Per sempre.

La vita altrove costringe chi l'ha scelta, o chi l'ha subita, a fare il punto piu’ spesso di quanto non accada agli altri.

Dove sono capitato, cosa sto’ facendo qui, perche’ ci sono arrivato e come.

Qual e’ il senso dell'andare, quale il senso del restare.

Vale la pena.

O no.

Varra’ la pena.

Quando?

Avevo un'alternativa?

Ma chi me l’ha fatto fare?
La vita altrove e’ una pioggia gelata, ma a volte potrebbe essere anche una coperta calda.

Dipende dai giorni e dalle stagioni dall’inserimento.

Perche’ vivere altrove significa cancellarsi un poco alla volta e reinventarsi, di continuo.

Significa scegliere di perdere l'equilibrio e navigare a vista, quando non del tutto alla cieca.

Finche’ non si siano individuati, nella nebbia di un mare sconosciuto, nuovi punti fermi.

Nuove certezze cui ancorarsi.

Perche’, comunque la si voglia girare, noi siamo piante con le radici che hanno bisogno di terra.

Devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze.

Quasi ad incoraggiare il viaggio di noialtri pur essendo ciechi nella nebbia col navigatore spento.
Ma.

Vivere altrove significa convivere con la nostalgia, parola che l'emigrante rispetta, teme e impara, a sue spese, a non deridere e ad usare con cautela.

Significa rincorrere il ricordo una mattina e imporsi di dimenticarlo la mattina dopo, perche’ fa’ male.

Significa accettare di adattarsi, di piegarsi, di contaminarsi, di compromettersi, sapendo che non sara’ mai abbastanza soprattutto se cercavi di trovare un posto sostitutivo alla tua vita in maniera migliore.

Siamo quel che siamo e, inevitabilmente, siamo anche il posto da cui veniamo.

Anche se impariamo ad accettare di non esserci quasi mai, in quel posto.

Di perdere compleanni, battesimi, grigliate, concorsi, cene con gli amici, aperitivi, nascite, incidenti, operazioni e nuove esperienze di chi e’ rimasto.

La vita altrove forse regalera’, col tempo, altrettante occasioni. Ovvio.

La vita e’ generosa con chiunque abbia il coraggio di prenderla in mano ma e’ anche cattiva con chi ha giocato forte in tutti i campi. Per fortuna o sfortuna esistono persone a te vicine che vedendo sia una parte che Altrove possono fermare questo lanciarsi nel vuoto.



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