sabato 2 giugno 2012
Diversamente vergine..
Roba
de matt.. roba di mordersi le chiappe con i denti di gomma, roba da
strapparsi i peli dove non batte il sole con i guantoni da boxe e farne
dei mazzetti da dieci da mettere negli Ovetti kinderosi.. Sto tipo qui
fa secco la donna con cui e’ stato assieme sei anni per il fatto di
avere scoperto che lei era diversamente vergine.. a parte tutte le
considerazioni sui sei anni trascorsi in piena cecita’ io dico se solo
la fedifraga avesse dato uno sguardo al motore di ricerca si sarebbe
edotta sul fatto che in medioriente son tre anni che commercializzano il
Verginity Soap e val la pena di rieditare un vecchio post edulcorativo
in materia. Cosa sara’ mai sto Verginity Soap vi chiederete?E anche se
non ve lo chiederete lo scrivo ugualmente... Ma dai, lo dice la parola
stessa, e’ un sapone che serve a ricostruire la verginita’. Una
saponetta magica che fa tornare vergini. Pensate,, con 10 dollari andate su ebay
e vi toglierete il pensiero. Segnatevelo sgalfe prima di fare la fine
di quella povera diversamente vergine. Vi spiego. Siccome in quei paesi
li' arrivare illibata al matrimonio e’ fondamentale, anche perche’ il
marito se si accorge che la camera del lavoro della sposina e’ un usato
sicuramente usato la riporta il giorno dopo nella tana d’origine e si fa
pure dare indietro i cammelli sborsati per la coniugazione. Quindi le
donne che sono furrrrbe e ne sanno una piu’ di Pasquale, hanno
trovato uno stratagemma. Niente chirurgia. Niente reverginescion come
fanno in America che ti ficcano un paio di punti come si fa coi pedalini
scalcagnati. Le donne arabe sono delle very lenze. Esse si danno
un'insaponata nella camera del lavoro e questo sapone provoca un effetto
astringente che chiude tutto. Tran. Tira giu’ la serranda alla bottega
del piacere che diventa nuovamente da rinaugurare. Credo che abbia un
po' l'effetto delle saponette che ci sono nei Motel lungo l’autostrada
che porta in Val d’Aosta, quelle piccolette alte 5 millimetri carta
compresa che quando le usi per lavarti poi ti viene tutto che tira (o
quasi tutto)… uguale. Quindi tu ti saponizzi tutta per bene e la tua
attrezzatura ridiventa come nuova ancora nel cellophane, imballata nella
plastica coi pallini scoppiettini.
Il bugiardino che reclamizza il sapone magico dice che funziona cosi’. Che passando il sapone li’ sul chiavisterio, la suddetta zona si gonfia e di conseguenza l'imene si chiude come una porticina. Lo utilizzi solo per la prima notte, dopo puoi ricominciare con il sapone normale e ci dai dentro..tanto il collaudo l’hai passato senza perdita di punti. Ora pero’ facciamo delle considerazioni… se l'obiettivo e’ che si gonfi, si puo’ fare in mille modi. Non c'e’ bisogno del sapone. Voglio dire. Anche fregarla con le ortiche che trovi alla Mandria di Venaria. Un metodo bio. Oppure farsi prestare il martello di gomma che usa Dario per raddrizzare le banane e prenderla a martellate. Si gonfia di sicuro. Se no chi e’ allergica ai calabroni fa che ficcarsene uno negli slippetti e via cosi’. Dicono che anche il lievito faccia gonfiare, il rischio e' che dopo ti ritrovi una torta pasqualina per dodici persone e vai con l'ammucchiata… Comunque in ogni caso con il Verginity Soap l'effetto astringente e’ assicurato. E allora cosa succede in pratica? Faro’ alcuni esempi lievi e leggiadri in modo da farvi capire… Se prima dell’insaponata avevi la farfallina tipo Belen ed era una autostrada a quattro corsie, dopo diventa una mulattiera. Se prima era una saccoccia da grembiule di massaia Canavesana, dopo diventa un'asola tipo camicia Trussardi. Se prima era una nave scuola genere Vespucci, dopo diventa una gondoetta da ottanta euro per venti minuti. Vi faccio degli esempi terraterra perche’ capiate bene la portata del fenomeno. Non ho reso l’idea? Se prima era una tana di volpe, dopo diventa quella di un grillo. Se prima era un sombrero da bandolero stanco, dopo diventa la berretta di Brunetta. Se prima aveva l'apertura alare di uno pterodattilo dopo diventa quella di un Colibri’. Che poi a pensarci bene… se lavandola col sapone si restringe pensa metterla in lavatrice a 90 gradi. Tiri fuori un feltrino da mettere sotto le sedie. Un basco da bambola della Lenci. Un copricuffia dell’emmepiquattro. Chiudo con la morale delle fiabe, ragazze… stretta la foglia larga la via insaponare la farfalla puo’ essere una strategia.
Il bugiardino che reclamizza il sapone magico dice che funziona cosi’. Che passando il sapone li’ sul chiavisterio, la suddetta zona si gonfia e di conseguenza l'imene si chiude come una porticina. Lo utilizzi solo per la prima notte, dopo puoi ricominciare con il sapone normale e ci dai dentro..tanto il collaudo l’hai passato senza perdita di punti. Ora pero’ facciamo delle considerazioni… se l'obiettivo e’ che si gonfi, si puo’ fare in mille modi. Non c'e’ bisogno del sapone. Voglio dire. Anche fregarla con le ortiche che trovi alla Mandria di Venaria. Un metodo bio. Oppure farsi prestare il martello di gomma che usa Dario per raddrizzare le banane e prenderla a martellate. Si gonfia di sicuro. Se no chi e’ allergica ai calabroni fa che ficcarsene uno negli slippetti e via cosi’. Dicono che anche il lievito faccia gonfiare, il rischio e' che dopo ti ritrovi una torta pasqualina per dodici persone e vai con l'ammucchiata… Comunque in ogni caso con il Verginity Soap l'effetto astringente e’ assicurato. E allora cosa succede in pratica? Faro’ alcuni esempi lievi e leggiadri in modo da farvi capire… Se prima dell’insaponata avevi la farfallina tipo Belen ed era una autostrada a quattro corsie, dopo diventa una mulattiera. Se prima era una saccoccia da grembiule di massaia Canavesana, dopo diventa un'asola tipo camicia Trussardi. Se prima era una nave scuola genere Vespucci, dopo diventa una gondoetta da ottanta euro per venti minuti. Vi faccio degli esempi terraterra perche’ capiate bene la portata del fenomeno. Non ho reso l’idea? Se prima era una tana di volpe, dopo diventa quella di un grillo. Se prima era un sombrero da bandolero stanco, dopo diventa la berretta di Brunetta. Se prima aveva l'apertura alare di uno pterodattilo dopo diventa quella di un Colibri’. Che poi a pensarci bene… se lavandola col sapone si restringe pensa metterla in lavatrice a 90 gradi. Tiri fuori un feltrino da mettere sotto le sedie. Un basco da bambola della Lenci. Un copricuffia dell’emmepiquattro. Chiudo con la morale delle fiabe, ragazze… stretta la foglia larga la via insaponare la farfalla puo’ essere una strategia.
Ingredienti:
Sodium palmate, Aqua, Sodium Palm kernelate, glicerina, estratto di strega nocciola, octoxyglycerin, biossido di titanio, triclosan, acido etidronico, fragranza.
Sodium palmate, Aqua, Sodium Palm kernelate, glicerina, estratto di strega nocciola, octoxyglycerin, biossido di titanio, triclosan, acido etidronico, fragranza.
giovedì 31 maggio 2012
Che barba che noia..
In
questa stagione gli amori diventano anemici. Affaticati , pallidi,
smorti insomma. Come? (direte voi), l'avvento del bel tempo dovrebbe
essere il contrario, il rifiorire della Primavera preEstiva..Forse sti
amori hanno bisogno solo di un poco di mare di Casalbrodino. Diciamo un
periodo di tre mesi dai... d'altronde dopo un ragguardevole numero
di giorni tu e lei, lei e te, l'orribile peso della ripetivita'
comincia a farsi sentire. E cosi' si arriva al livello di tolleranza
zero. Son le fisse che stancano le unioni. Quelle abitudini bizzarre e
insensate con le quali ci fustighiamo a vicenda. Parliamo di qualche
persona vicino a noi di cui conosciamo le abitudini..ad es.. uno a
caso..l’Angelo il pestino che non perdona. Non riesce a mangiare l'uva
senza prima averla sbucciata e separata dai semini. Media di tempo per
ogni acino una cinquina di minuti e a volte anche una decinaia. Per
il prosciutto opera col bisturi asportandone la parte grassa. Se
malauguratamente per caso gli capita l'incombenza del panino, si va alle
calende greche antecrisi. I pezzettini che sbucano fuori dalla
michetta, si tolgono uno per uno sistemandoli nel punto dove manca.
Insomma ci va’ il tempo che ci va’ no?. Intanto alla moglie di Angelo e'
venuta una faccia che non ha nulla da invidiare ad una ciotola di
Ciappi. E' una natura morta che parla. Ma anche lei non scherza. Tutte
le volte, dopo che Angelo ha parcheggiato sottocasa nel cortile scavato
dai panni stesi ad asciugare dalla tipa che ha la centrifiga che nn
funge, le prende la fissa di tornare indietro a controllare se
l’incutito ha chiuso il box. Sempre. Anche se nel frattempo si e'
inerpicata per dieci minuti sulla salita che porta ai garage. La Lella (moglie
del Carlo) e' iperossessionata dall'ordine, casa sua e' tutto un
coordinato, ha persino il copriwater in tinta come il copriletto. E'
cosi' suonata che quando scopa (oppss.. fa l'amore e capita raramente)
ogni tanto si ferma e rifa' il letto. Tiene anche i biscotti
nell'armadio per ordine alfabetico: abbracci, baci, baiocchi, stelline e
togo. Il suo compagno (il Carlo) dopo 40nni di convivenza e milioni
spesi in agopuntura, ancora non ha accettato questo ordine maniacale e
fa’ di tutto per creare disordine. La Lella ha anche il vizio di
ottimizzare gli spazi ed e' soprattutto economa, col cibo avanzato se
rimane una forchettata di spaghetti e due cucchiaiate di brodo vegetale,
mette tutto assieme in un contenitore per risparmiare spazio, difatti
il Carlo non e' piu' uomo… e' come il Labrador di Renzo, abituato com'e'
a trangugiarsi quelle sbobbe. Lella litiga con Carlo perche' il rotolo
della carta igienica va sistemato col foglietto che scende dall'alto ma lui si ostina a
metterlo con lo strappo che sbuca da sotto e del resto lui il bidet lo
fa con il fondoschiena verso l'acqua mentre lei ficca la passeretta al
getto. Primo o poi la Lella seguira' le orme di Adriana che dopo 15 anni
ha mollato l’Augusto. Motivo? Tutte le volte che andavano in pizzeria
lui mangiava la pizza tutta dentro e poi con la crosta intera faceva il
volante della macchina e brummm brummm con relativi sputacchi da far
invidia allo spegnitore di candeline della Parrocchia. All'inizio
l'Adriana lo trovava esilarante poi, dopo 3 lustri di repliche, ha
pensato che poteva anche farne a meno. E si e' messa sai con chi? Ma col
Pizzaiolo. Come ogni post..i riferimenti a nomi o cose sono puramente
ed esclusivamente tassativamente reali quindi i vari sputtanamenti sono
frutto di cose dette in segreto per la serie rimanga entrenouse come
dicono i cugini d’oltralpe..bueno..vado a far rifornimento di grappa,
questo mese le bottiglie sono evaporate per il caldo degli ultimi
giorni.
Il giorno dei perche'.
Sara’
che mi mancano gli alti sistemi speculativi, sara’ che la mia e’ solo
bigiotteria di pensiero, sara’ che sono agli ultimi giorni preferie
trimestrali abbondanti.. il fatto e’ che ne ho le palle piene e mi sono
aalzato chiedendomi..perche’. Allora..Mi stanno bene i due cents che
serviranno ai fratelli sfortunati ma come cazzo si fa a spendere 1500
milioni delle vecchie lire per addestrare gente che dira’ ad un povero
cristo che tu sei un povero cristo e che sei nato povero cristo per
essere considerato povero cristo, ma vedi di dare 25.000 euro al povero
cristo e vedrai che non si sentira’ un povero cristo detto da chi e’
addestrato a dire che sei un povero cristo. Forse la pioggia del mese
scorso mi ha incastrato nel cervello dosi considerevoli di “Perche’” e
ho finito le risposte e comincio non col vorrei come una carissima
persona faceva ma col “Perche’”. Parto con le vestimenta che la Lella mi
prepara..eccola li..La dolcevita senza maniche. D’estate e anche
d’inverno. Perche’. Una dolcevita smanicata targata Trussardi che fa
pendente coi jeans e’ una contraddizione bella e buona. Perche’ mai mi
devo cacciare addosso una roba che se fa caldo mi fa sudare il collo e
se fa freddo mi fa ghiacciare i gomiti? E’ una moda riservata a quei
disgraziati che hanno sempre la faringite tipo Demo e le braccia coperte
da orticaria psoriasitica come la moglie di Gino e ai deficienti azz
come riempie bene la bocca mettendo deficiente con la “i” che tradotta
in francese deficient, inglese deficient istess in tettesko unzalanglic
in latino deficiens..basta cosi’ per spiegare a chi ha
messo il cartello nel condominio che l’ha scritta senza la i..leggo
integralmente sulla porta cha da’ sui box..Chi strappa il cartello
2chiudere la porta” e’ proprio un deficiente”..non raccolgo
l’insinuazione e so’ di deficere in molti punti. Post senza senso vero e
sono in vena di brevetti..adesso mi metto li e comincio anch’io a
brevettare belinate… faccio dei bikini in lana d’angora da usare a
Casalbrodino, una bella collezione di impermeabili in carta assorbente o
carta igienica rotolo venti piani e dei modernissimi guanti in acciaio
che diventa ruggine ma non e’ ruggine..come il monumento di Via Italia.
Vabbuo’ ricambio argo&mento e mi chiedo..
Altro
mistero dovuto alle pulizie del giovedi’. Quelli che assumono la Colf e
poi puliscono la casa prima che arrivi, cioe’ pagano apposta una che
viene a casa loro per non fare una mazza. Passano addirittura la cera
sull’asse del water pur di non fare brutta figura datosi che il marito
piscia sempre fuori e non ho mai capito la storia dell’asse..alza l’asse
abbassa l’asse..boh e’ il terzo mistero di Borgaro. Cosi’ arriva la
“signora” delle pulizie, contenta come un grillo, si infila le ciabatte,
si fa il caffe’, legge il tuo giornale fa una passata sul tuo pc e poi
telefona tutto il tempo al cellulare della cugina, assunta anche lei da
qualche sciroccata che sta nell’europa ovest, per pulire sti locali
sempre puliti. E per finire guardando in Via Italia mi domando e dico
del perche’ del lavaggio delle strade. Ma perche’. Io mi sono sempre
chiesto e non me lo sono mai spiegato come disse il vento alla vela. E’
come lavare la suola delle scarpe. Perche’ lavare le strade e non i
marciapiedi che li deve lavare la Giovanna, insomma in strada tutto
sommato ci si passa in auto ma sui marciapiedi dove passano i cristiani
che sono? Fogna a cielo aperto?. Dai facciamo un bel bucato serio cazzo,
scopa, acqua e sapone, sia chiaro. Certo. Perche’ vorrete mica dirmi
che per togliere questi maledetti olii nocivi o residui del ciuingumme
basta bagnare le strade con quegli sprizzino virgoletti? Davvero? Ma
allora e’ meraviglioso. Ma come mai questi oli si depositano solo al
centro? Le altre vie sono immuni? Qualcuno le ha vaccinate di nascosto?
Ma perche’ dico io e scusate la polemichetta. Ma se l’auto posteggiata
impedisce il lavaggio perche’ mi date la multa e poi la lasciate li e la
lavate lo stesso sta cazzo di strada? E se potevate lavarla perche’ mi
avete dato la multa a fare? Ah capisco , era per castigo come il
semaforo davanti alla Coop. Avete fatto bene e vi risparmio la storia
della spazzatura differenziata, altra multa ma se non mi dite come
faccio a separare il liquido organico dalla gomma la gente che scopa nel
senso rapporto intersezionale ancora non sapra’ mai differenziarla e
quindi da quei soldi che all’inizio serviranno per
istruzione, staccate solo una piccola parte per addestrare le forze del
disordine a rispondere alle domande sul come fare a differenziare e nel
frattempo la parte organica seguira’ il percorso delle acque di scarico
via cesso dove le massaie buttano rigorosamente l’olio dei fritti e la
parte gommata rimarra’ nell’apposita cartucciera anche perche’ ci sta
chi e’ allergico alla gomma e senza fare nomi lo guardo allo
specchio.Basta coi perche’ e speriamo meglio domani che e’ venerdi’ e
come ben sapete ne’ di venere ne’ di marte non si tromba e non si parte.
mercoledì 30 maggio 2012
Agata.
Gli Italiani non fanno piu’ figli? Naaaaaaa..oltre
ai Rumeni, Marocchini, Filippini abbiamo anche noi chi si preoccupa al rialzo
percentuale di procreazione. Agata.. la canzone diceva, tu mi sorridi Agata etc
etc ..lei..l’incutita Agata non sorride, scopa col risultato di non stare piu’
nella pelle. Ma per davvero, proprio nel senso fisico corporeo del termine. E’
di sette mesi e pesa come Giuliano Ferrara in edizione antigrillini rap pur
essendo alta come Magalli ovvero un metro e una gazzosa. Potrebbe andare nelle
discoteche e farsi assumere come ragazza cubo. Nel senso geometrico della
parola, altezza, profondita’ e larghezza tuttistess. E dire che sino a qualche
mese fa sembrava che la vita le riservasse unicamente “a soli” di sgrillettamenti.
Colpa di Arnaldo, l’ex compagno, di cui si era invaghita credo dopo aver preso
un’insolazione nella spiaggia di Casalbordino. Un massacratore professionista
di balle che da giovane penso facesse l’equilibrista.. appunto per il fatto di
stare sempre sulle palle. Ma lei si tormentava. Nessuno e’ mai morto di mal d’amore,
le ripetevo.. al massimo ti verra’ la gobba come ai drome.. dari. E infatti le
e’ venuta. Ma sul davanti. L’inseminator dichiarato e’ un veterinario di Leini’
masturbatore di colibri’ (e fa anche rima) dove lei aveva portato il suo Verdone
Mangiasassi (la storia del Verdone sara’ oggetto di altro post) al controllo.. ebbene
questo veterinario non e’ che sia di primo pelo e nemmeno di secondo o terzo,
l’ama tantissimo e lo dice anche a decinaia di clienti, il fatto triste e’ che
proprio la settimana scorsa ha festeggiato le nozze d’argento con la moglie o
compagna. Ma Agata, che il suo nuovo moroso double-face de mierd chiama Gatty
per via della sua professione animalesca, non ha nessuna intenzione di fare
come Cime Tempestose. Ha deciso di fare la buona madre. Si e’ tolta il piercing
dall’ombelico, che ormai era grande come un anello tipo quello per tende
mantovane ed ora viaggia con premaman che le danno l’aspetto di Italo il Vagonlit
di Montezemolo. E adesso pero’ parentesizziamo e andiamo sul visivo.. qualcuno
mi spieghi perche’ gli abiti da donne incinta devono essere cosi’ mostruosi.
Cominciamo dai colori. Roba che snellisca e renda piu’ snelle? manco pu’ belin.
Solo fucsia, bluette, viola cardo trasu’ de ciuc o fantasie gialle e nere da
salamandre insomma roba da paint shop. Ma visto che ste povere donne, gia’ si
sentono dei cessi, delle energumene, delle orchesse, e’ proprio il caso di imballarle in metri e
metri di volant? Non sono mica dei gazebo raccoglifirme radicali. Sarti sadici
che non siete altro.. sapete chi si veste cosi’? Solo le scimmiette nei circhi
e non di loro iniziativa. Se il vostro obiettivo miei cari stilisti e’
devastare l’amor proprio delle femmine gravide, fate che fare una linea di
premaman direttamente in polistirolo finto michelin, magari accessoriata di
adesivo Bimbo a Bordo, da appiccicare alle chiappe. Mammina? Tieni un bel
pancione e ti ostini con la spiaggia di Casalcoso? Allora toh… un bel costume giallo
fluorescente con gonnellino in balza, girovita di smerlo e spalline di frappa,
cosi’ sei uguale sputata ad un dirigibile della Solero Algida precipitato
inavvertitamente sul bagnasciuga di Torino di Sangro. La Marinella invece ha partorito qualche giorno
fa’ tipo pente coste, sgravato come si dice in gergo animalesco, l’ha fatto in
acqua come gli squali e adesso e’ distrutta da 10 ore di salamoia. Giuro che se
una cicogna mi si avvicina ancora una volta.. la prendo a calcinculo (ella mi
ha confidato). E’ un po’ preoccupata, la capisco. D’altronde in tutti questi
anni, l’unica cosa che Marinella e’ riuscita a far crescere in casa sua, oltre
ai baffi e’ la muffa sui muri.
domenica 27 maggio 2012
Basta Censura..
E dai.. finalmente li possiamo chiamare
ufficialmente col loro nome senza tema di esser citati a giudizio grazie alla
Cassazione ci dette il permesso. Che cosa? Eh un caiser, un momento, mica siamo
certi che tutte le Procure e tutti siano al corrente e soprattutto allineati in
fila per sei col resto di due..dicobene Maria advocata miam. Per il momento
sara' piu' prudente che "quelli" siano innominabili.. e se proprio
qualc1 vuole nominarli fara' meglio ripescare dal linguaggio di generazioni non
troppo lontane...“i cosiddetti” e chi segue le mie elucubrazioni tipo il post
precedente dove sono stati nominati almeno 85 volte, capira’ il ripetersi di
parole all’indice e anche al medio che forse e’ piu’ appropriato. Erano tante
le parole che non si potevano dire fino a pochi anni addietro. Una societa' che
sentiva ancora troppo prossime le sue origini contadine doveva evitare di
chiamare le cose col loro nome, come innocentemente si usava in campagna,
specie se riguardavano parti del corpo o..cosa terribile..il sesso. Bah..una
signora di medioborghesia non si sarebbe mai azzardata di nominare i piedi
davanti alle sue amiche..si ho detto i piedi..bisognava dire "i
medesimi" o cautelarsi almeno premettendo un " con permesso
parlando".. Figuriamoci se si doveva salire un poco piu' insu', verso
quelle che i latini chiamavano le pudenda e la nostra lingua, piu' timorosa ed
ancor in uso presso la punta dello stivale e anche il tacco..le vergogne
(sentito dai miei parenti acquisiti by seconda mugliera). Chissa' perche'
vergogne boh..questo non me l’hanno spiegato e quindi ho sempre pensato fosse
questione misurativa, io non mi vergogno affatto cmq, alla Rai nei primi anni
50, zelanti supervisori cancellavano dai testi destinati agli speaker
espressioni traditrici come " in seno al governo" o pericolosissima
"i membri delle commissioni". Circolava un manuale per i redattori
del giornale radio che erano esortati a scrivere per esteso tutti i nomi degli
enti pubblici, perche' qualche attentatore alla moralita' non leggesse al
microfono, in sigla ..la Federazione Italiana Consorzi Agrari che fu poi
chiamata Federconsorzi...Ma gli studiosi sanno che il meccanismo
dell'interdizione linguistica ..e' pericoloso, genera per necessita' di
compenso il bisogno della violazione. Non c'e' alcun gusto ripetere la parola
consentita dal bon ton, molto di piu' ad usare quella proibita, che da' l'idea
della spregiudicatezza, modernismo, sfida alle convenzioni. Finche' la stessa
parola, consumata dall'abuso, finisce con il perdere il significato originario,
ne assume un altro, che diventa innocuo, cambiando pelle di traslato in
traslato. Le buone signore (leggasi buone e non bone) della media borghesia,
che non avrebbero mai nominato i piedi lasciavano scivolare tranquillamente nel
discorso, un "pinco pallino" o un "prenderla sottogamba"
senza sospettare la perfida origine di quelle espressioni.
Grazie Signori della Cassazione, per avere
sdoganato la parola che corre con piu' frequenza nei trivii, assolvendo quel
giovane perugino colpevole di averla usata. Ora tutti potranno aggiungere al
verbo transitivo "rompere” quel complemento oggetto da cui si guardavano,
peccando contro la sintassi pur di non commettere un peccato di turpiloquio. E,
gia' che ci siete, fate sapere alle vigilesse Borgaresi, di non rompere...E
quindi quell'offesa a pubblico ufficiale per aver pronunciato verbo transitivo
e complemento oggetto era nel contesto di un discorso legato si alla persona,
ma in maniera amichevole ..in senso lato appunto e quindi e' il caso nei confronti
di quella denuncia di ritirarla, anche perche' il fatto non sussiste a parte il
consiglio di andarselo a prendere dove il sole batte poco che manco si e’
sentito e se non fosse stato per il dito medio sollevato,,manco si sarebbe
capito, toccare per credere.. ma non da parte del pubblico ufficiale ma dalla persona da me
incaricata che mi sta leggendo anche perche' se lo facessi fare da altre
persona la mia integrita' ne andrebbe di mezzo e potrei fare parte del coro
delle voci bianche della parrocchia Porcarese in un prossimo futuro..dico bene
Cassazione Perugina oppure sono facente parte di un mondo diverso e mi dovro’
limitare a pensare a voi solo per le confezioni vendute con dentro i messaggini...
sabato 26 maggio 2012
Coglioni Impestati.
Invito
chi odia leggere sproloquiature turpiloquienti a non continuare la
lettura del post che e’ scaturito dalla cervicale mentre stavo cercando
di buttare al macero alcuni documenti datati ed inerenti ad un periodo
di studio nella svizzera tedesca che mi ha fatto ricordare alcuni
cartelli del tipo “ Italiani non mangiate i cigni del parko”,”Kein Eintragung und Italianer” (ehmm.. vietato l’ingresso ai cani e agli Italiani) scritti
da qualche impestato discendente dal tipo coi baffetti.. per intenderci
il classico coglione. La tranquillizzante credenza per cui e'
preferibile un impestato ad un coglione perche' l’impestato ogni tanto
riposa, ha un'amara eccezione in me che appartengo alla schiera degli
instancabili coglioni impestati. Insomma il coglione impestato e'
coglione perche' non capisce un cazzo, se non il proprio interesse di
parte, e non capisce nulla perche' e' impestato, e la impestagione gli
fonde l'intelletto. E' peculiare del coglione impestato misurare la
statura morale e la capacita' a vivere nel mondo esterno con il proprio
metro, scusate..intendevo col proprio decimetro, e di conseguenza
sospettare negli altri le infamie di cui lui sarebbe capace di fare e di
incorrere. Il coglione impestato odia il mondo perche' avverte l'altrui
disprezzo, diffida del mondo perche' lo misura con il proprio modo di
agire, sogna che il mondo gli cade addosso perche' lui stesso ne fa
parte e di conseguenza non gli mancano i bersagli contro cui spezzare le
proprie corna, ne di solito gli mancano i mezzi di farlo in quanto la
parte che colpisce da tutto di se come modo di poterla trovare ma in
cambio non ha nulla.. E' chiaro che ogni persona perbene rifugge i
rapporti con i coglioni impestati...ma essi non sanno starsene in un
angolino, tirando fuori ste cazzate nei momenti piu' impensati. Per
questo i coglioni impestati, sputano sentenze, dicono cose riprovevoli e
stupide tranciando giudizi da nulla sopportati se non dalla cupa
ignoranza. Nutrono timori visionari e forsennati contro chiunque,
singoli istituzioni e societa' o comunita' e paesi.. danno giudizi
xenofobi a chi agisce solamente e segue il proprio istinto.. e tanto
meglio se quella persona e' debole o abbia dei problemi suoi. Quegli
attacchi non mancano di incuriosire una societa' morbosamente attratta
da tutto cio' che e' abnorme o bizzarro, e suscitano la complice
solidarieta' degli altri coglioni impestati, che sono legione, piu'
sono.. e piu' si imbaldanziscono e favorisce l'ascesa dei coglioni
impestati, piu' impestati che coglioni che hanno l'agio di dare sfogo
alle loro intemperanze ...Agiscono cosi' i coglioni impestati, perche'
sguazzano nella loro merda di vita e pensano che tutto cio' che gira
intorno ad altri sia parimenti, sputando sentenze e fango e
scrivendo cartelli da piantare nel parco.. Povero coglione impestato..
devi ancora crescere anche ormai sei vecchio e coglione ma non coglione
semplice, coglione impestato e adesso vado a dire tre pateravegloria perche’
sento che le ossa di Dante stanno vibrando nella fossa ma sto binomio
mi riempiva la bocca e svuotava il cervello.. si fa per dire.. piu’ che
materia grigia sono quel paio di neuroni spaesati rimasti nel vuoto
della scatola cranica e quindi butto con soddisfazione questi ricordi
nella differenziata Borgarese sapendo che tutt’oggi di queste scritte
nel paese dei crukki se ne trovano e anche molte nel paese dell’angela
dorothea kasner piu’ nota come merkel e il bello e’ che il nostro nano
gli ha fatto conferire l’onoreficenza di dama di gran croce al merito
della repubblica italiana..bah..
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