mercoledì 30 maggio 2012
Agata.
Gli Italiani non fanno piu’ figli? Naaaaaaa..oltre
ai Rumeni, Marocchini, Filippini abbiamo anche noi chi si preoccupa al rialzo
percentuale di procreazione. Agata.. la canzone diceva, tu mi sorridi Agata etc
etc ..lei..l’incutita Agata non sorride, scopa col risultato di non stare piu’
nella pelle. Ma per davvero, proprio nel senso fisico corporeo del termine. E’
di sette mesi e pesa come Giuliano Ferrara in edizione antigrillini rap pur
essendo alta come Magalli ovvero un metro e una gazzosa. Potrebbe andare nelle
discoteche e farsi assumere come ragazza cubo. Nel senso geometrico della
parola, altezza, profondita’ e larghezza tuttistess. E dire che sino a qualche
mese fa sembrava che la vita le riservasse unicamente “a soli” di sgrillettamenti.
Colpa di Arnaldo, l’ex compagno, di cui si era invaghita credo dopo aver preso
un’insolazione nella spiaggia di Casalbordino. Un massacratore professionista
di balle che da giovane penso facesse l’equilibrista.. appunto per il fatto di
stare sempre sulle palle. Ma lei si tormentava. Nessuno e’ mai morto di mal d’amore,
le ripetevo.. al massimo ti verra’ la gobba come ai drome.. dari. E infatti le
e’ venuta. Ma sul davanti. L’inseminator dichiarato e’ un veterinario di Leini’
masturbatore di colibri’ (e fa anche rima) dove lei aveva portato il suo Verdone
Mangiasassi (la storia del Verdone sara’ oggetto di altro post) al controllo.. ebbene
questo veterinario non e’ che sia di primo pelo e nemmeno di secondo o terzo,
l’ama tantissimo e lo dice anche a decinaia di clienti, il fatto triste e’ che
proprio la settimana scorsa ha festeggiato le nozze d’argento con la moglie o
compagna. Ma Agata, che il suo nuovo moroso double-face de mierd chiama Gatty
per via della sua professione animalesca, non ha nessuna intenzione di fare
come Cime Tempestose. Ha deciso di fare la buona madre. Si e’ tolta il piercing
dall’ombelico, che ormai era grande come un anello tipo quello per tende
mantovane ed ora viaggia con premaman che le danno l’aspetto di Italo il Vagonlit
di Montezemolo. E adesso pero’ parentesizziamo e andiamo sul visivo.. qualcuno
mi spieghi perche’ gli abiti da donne incinta devono essere cosi’ mostruosi.
Cominciamo dai colori. Roba che snellisca e renda piu’ snelle? manco pu’ belin.
Solo fucsia, bluette, viola cardo trasu’ de ciuc o fantasie gialle e nere da
salamandre insomma roba da paint shop. Ma visto che ste povere donne, gia’ si
sentono dei cessi, delle energumene, delle orchesse, e’ proprio il caso di imballarle in metri e
metri di volant? Non sono mica dei gazebo raccoglifirme radicali. Sarti sadici
che non siete altro.. sapete chi si veste cosi’? Solo le scimmiette nei circhi
e non di loro iniziativa. Se il vostro obiettivo miei cari stilisti e’
devastare l’amor proprio delle femmine gravide, fate che fare una linea di
premaman direttamente in polistirolo finto michelin, magari accessoriata di
adesivo Bimbo a Bordo, da appiccicare alle chiappe. Mammina? Tieni un bel
pancione e ti ostini con la spiaggia di Casalcoso? Allora toh… un bel costume giallo
fluorescente con gonnellino in balza, girovita di smerlo e spalline di frappa,
cosi’ sei uguale sputata ad un dirigibile della Solero Algida precipitato
inavvertitamente sul bagnasciuga di Torino di Sangro. La Marinella invece ha partorito qualche giorno
fa’ tipo pente coste, sgravato come si dice in gergo animalesco, l’ha fatto in
acqua come gli squali e adesso e’ distrutta da 10 ore di salamoia. Giuro che se
una cicogna mi si avvicina ancora una volta.. la prendo a calcinculo (ella mi
ha confidato). E’ un po’ preoccupata, la capisco. D’altronde in tutti questi
anni, l’unica cosa che Marinella e’ riuscita a far crescere in casa sua, oltre
ai baffi e’ la muffa sui muri.
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