martedì 27 novembre 2012
Condom..inium.
Mi
sovviene un detto che non c’e’ essere piu’ infelice di un misantropo
che vive in un condominio, Voi che vivete nella vostra villetta di
campagna e che Vi considerati sfortunati causa rapine, dovreste vivere
per qualche tempo in area Condominiale per capire quanto culo avete ad
es. nell’evitare le riunioni
Condominiali e mo’ Vi illustro che succede nei conclavi, forte dal fatto
che pure il mondo e’ un condominio tra malvagita’ e pazzia, la prima
regna e la seconda comanda, Schopenhauer docit. Da che mondo e’ mondo si
e’ sempre andati avanti cosi’ tra leggi regolate dal Codice Civile
articoli dal 1117 e 1139 piu’ aggiunte di leggi speciali piu’ or meno
inventate all’uopo. In queste riunioni vige la fratellanza e a quelli
del piano terra non interessa una mazza se l’ascensore e’ rotto, tanto
loro vanno a piedi. A quelli del settimo piano invece non frega un cazzo
dei bidoni della differenziata sotto le finestre, tanto la puzza non
arriva sino al tetto. Ecco fatto, e poi ipocritamente parliamo di
solidarieta’ sociale. Ma se non siamo neanche in grado di occuparci del
nostro dirimpettaio cosa vuoi che ce ne fotta di uno che tira le cuoia
nel terzo mondo. Per fortuna ci sono ste assemblee di condominio. Ad
onor del falso, io le adoro, piuttosto mi perdo la traviata al Regio ma
il summit condominiale non me lo lascio scappare anche se a volte vado e
svicolo per la mancina quando la rottura del marronifricio raggiunge il
limite. A ste riunioni e’ come assistere ad una seduta di psicanalisi
collettiva dove ciascuno tira fuori il peggio di se’, il mister Hyde che
alberga nelle sue mutande. Una prerogativa e’ che tutti arrivano gia’
incazzati. Uno odia l’altro a prescindere. E tutti assieme odiano
l’amministratore ..il ladro per antonomasia detto alla schiena ma col
sorriso quando si e’ di fronte. Il nostro e’ come un vescovo senza
mitria, dato che e’ obbligato ad ascoltare le confessioni di tutti. Fa’
sempre di si con la testa e poi ti da’ la benedizione, che consiste in
un Ok e vai in pace. Tutto rimane come prima, il confessando si e’
sfogato e sempre sia lodato. Le tipologie di inquilino invece sono
svariate. C’e’ il sordido. L’inquilino stronzino. In camiciotto di finto
terital, brachette blu aviazione e sandalo color tortora o cacca di
neonato con pedalino. E’ quello che viene alle riunioni con il preciso
intento di istigare il dubbio che i conti siano manomessi. Il classico
disonesto che dubita degli onesti sotto l’insegna della serie del chi e’
in sospetto e’ in difetto. Passa le ore a smanettare con la sua
calcolatrice da fustino paghi due prendi quattro con davanti la copia
della Stampa cronaca dei cittadini incazzati..Come se le vite fossero
fatte di millesimi…Poi c’e’ il pirla, che di solito viene con la
moglie..la pirla. Nella corsa all’idiozia sono come Massa e Alonso. Lui
tira la volata ma al momento giusto si fa’ da parte e fa’ vincere lei
che in quanto a cretina e’ sempre la prima sul podio della scassacazzi.
Poi c’e’ il furioso, il clone di Sgarbi ma col cimurro e niente
dialettica. Schiuma rabbia dall’inizio alla fine, ma avendo una vocina
da coro delle voci bianche non da’ consistenza alle sue teorie che
analizzando bene non sono da buttare..peccato per quella vocina. Una
volta o l’altra gli partira’ la mitralica e vai la’ che vai bene. Ed
infine ci sta’ il signor menesbatto i coglioni che non viene alle
assemblee e fa’ come cazzo gli pare. Mica scemo in quanto e’ del detto
che se te lo pongono nel di dietro e’ meglio che non ti muovi almeno non
aggiungi godimento allo spintore. Rimangono le giulivissime oche come
la signora di sopra quella che ti suona perche’ le sono cascate le
mutandine stese e si sono infilate tra la vetrata e il balcone e tu
rischi la vita per riprenderle, per lei tutto va bene.. ma si rifacciamo
la facciata, tinteggiamo le scale, lucidiamo i pianerottoli,
restauriamo le finestre, mettiamo il cappotto termico, asfaltiamo il
cortile e rifacciamo i marciapiedi. L’importante e’ non chiedersi mai
quanto costa. Si arriva cosi’ alle varie ed eventuali. Parliamo o no del
colore della buca delle lettere, delle gabbie dei polli contenitori di
monnezza e dei fiori finti dell’androne, del cane che irriga le colonne
d’ingresso. Quello si che e’ importante, una goduria stratosferica. E a
proposito delle eventuali…gia’ che siamo una cosi’ bella compagnia..
Eventualmente qualcuno sa dirmi dove buttare il preservativo usato..
nella differenziata? Reparto gomma o reparto organico? O dobbiamo
aspettare che ad abitare con noi venga la vigilessa Tomb Raider quella
coi capelli intrecciati al culo. Fuori piove, the show must go on.
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