Dicembre, andiamo è tempo di migrare... forza, Lasciamo la casa natia e convoliamo a giuste nozze.
Questo e’ il mese perfetto per i matrimoni.
A fine mese daremo il giro al calendario.
Di questi tempi ovunque ti giri trovi una sposa in posa che si fa fotografare sparandosi 2.000 watt come la Durso.
Perche’ da un po’ di anni a questa parte e’ partito sto delirio delle foto che ti fanno assomigliare ad Avatar.
Una volta il fotografo faceva un tot di foto sempre uguali.
L’uscita dall’Alfetta, l’entrata in chiesa con lo strascico a braccetto del padre pettinato come Trump, lo scambio tremolante delle fedi, gli sposi con la lingua di fuori a prendere l’ostia e poi l’uscita con il lancio del riso... pacchetto compreso.
E poi gli scatti sul sagrato, i parenti di lui, quelli di lei, i testimoni.
Gli sfigati che non rientrano in nessuna categoria e alla fine il taglio della torta e il brindisi con i gomiti incrociati.
Fine.
Una presenza discreta quella del fotografo, che ogni tanto sbucava per poi ritornare nell’ombra.
Adesso il fotografo e’ una rottura di palle infinita.
Uno spaccamarroni micidiale un flagello continuo, come avere un ratto nelle mutande.
Fosse per lui comincerebbe a fotografarti un anno prima.
Con un fondo di sadismo, rapisce gli sposi appena dopo l’uscita dalla chiesa e li tiene in ostaggio per minimo due ore.
Li schiaffa nei parchi pubblici tra le cacche dei doberman a far finta di guardarsi con l’occhio languido mentre loro lottano disperati contro la cecagna (sonnolenza alla romana) e il calo di adrenalina.
Gli
invitati nel frattempo, al ristorante, imprecano come angeli dannati
gonfiandosi di grissini per placare i morsi della fame, i bambini
danno i numeri e vengono battuti come tappeti persiani mentre le
donne lottano con le acconciature che lentamente
ma
inesorabilmente cominciano a sderenarsi.
Alla fine gli sposi arrivano alle tre del pomeriggio e tutti, indistintamente, li odiano.
Ma c’e’ di peggio.
Il video. Ci sono quelli che fanno il video. Ormai se non fai il video da mettere su tiktok, non vale neanche piu’ la pena di sposarti, di fare figli, o di far fare la comunione ai figli.
Ma
il bello e’ che non si fanno piu’ i video normali, un po’
sbirgoli e
stortignaccoli, come si facevano negli anni 70.
Quelli che ancora adesso ti fanno venire una tenerezza da lacrime agli occhi.
Ora si girano colossal con gli stessi Unmanned Aerial Vehicles (alias droni) che usa il russo per bombardare a tappeto.
A
Napoli il must e’ noleggiare addirittura un camion regia e
uno
spazio col satellite.
Ci
sono quelli che lo fanno in stile Padrino, con tutta la famiglia in
gessato schierata sul sagrato con lo stecchino in bocca, oppure
sul
genere Via col vento con la sposa che svolazza qua e la’
impacchettata nel tulle mentre i ceri bruciano voluttuosamente. Negli
ultimi tempi in piu’ e’ scattata anche la perversione del back
stage.. ovvero..Il dietro le quinte con i rumori fuori scena.
E
li’ l’occhio indiscreto del grande fratello non si risparmia per
nulla e riprende di tutto.
La
sposa che fa 500 pipi’ prima di vestirsi, lo sposo che per
ingannare l’attesa si taglia le unghie dei piedi, la sorella di
lei
ingrassata di 20 chili che spacca la cerniera del tailleur, il
padre di lui che beve il bicarbonato perche’ non ha digerito la
capra neretese della sera prima, la madre di lei in tipica isteria
post mestruale e la testimone di lui vestita da trans e pettinata
come l'ultimo dei Moihani..
Ma io mi domando.. Perche’?
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