Come regalo Natalizio posto la storia del numero 1 del settimanale “Settimana Enigmistica” uscito il 23 Gennaio 1932.
Questo settimanale non ha mai avuto restyling grafico, da 92 anni si presenta in edicola nello stessa veste e nello stesso formato tipografico.
Anche
adesso, nonostante le più moderne tecnologia di stampa offset, sembra
ancora stampato da una vecchia tipografia con caratteri di piombo.
Un’altra caratteristica che rende pressoche’ “unico” questo periodico,
e’ che non ha mai accettato nemmeno pubblicita’ al suo interno (fatto
salve alcune citazioni di marchi o prodotti legati per lo piu’ai premi
dei concorsi per i suoi lettori).
Ad inventare La Settimana Enigmistica fu un nobile di origine sarda, Giorgio Sisini conte di Sant’Andrea, figlio di uno dei fondatori del primo Rotary Club della Sardegna.
Il conte Sisini, laureatosi in ingegneria a Milano, in origine fu soprattutto un innovativo imprenditore ed esperto di agricoltura, che cercò di modernizzare soprattutto nella sua terra d’origine, la Sardegna, facendosi importatore e promotore dei piu’ aggiornati mezzi della meccanica agraria (a Cagliari apri’ ben tre negozi di macchine agricole).
Ma un’altra passione bruciava nel suo petto…
Giorgio Sisini, infatti, era a sua volta un appassionatissimo cultore di giochi ed enigmi. Enigmi che ha continuato a ideare e proporre sulla “sua” Settimana Enigmistica per 40 anni, dal fatidico primo numero del 1932 fino a pochi giorni dalla sua morte, avvenuta nel Giugno del 1972.
Da allora la direzione del settimanale è stata assunta da Raoul de Giusti, ed in seguito da Francesco Baggi Sisini).
Fra i piu’ famosi enigmisti che hanno fatto parte della sua redazione figurano i leggendari Piero Bartezzaghi e Giancarlo Brighenti.
Secondo un tradizione che si e’ mantenuta pressoché inalterata nel tempo, nella copertina di ogni numero compare il profilo (un tempo) o la foto (oggi) di un personaggio famoso, il cui nome e’ la chiave del cruciverba di facciata del settimanale.
Nei numeri pari della rivista si tratta di un personaggio maschile, in quelli dispari di un personaggio femminile.
Nel primo numero il gioco di copertina era dedicato all’attrice messicana Lupe Velez.
Da allora la Settimana Enigmistica e’ divenuta un’attesa consuetudine in edicola per migliaia di famiglie italiane, di cultura medio-alta, che l’acquistavano continuano a farlo ogni settimana.
Da parte sua la “Settimana” non ha mai mancato all’appuntamento in edicola con i suoi lettori (il 22 Novembre 2008 ha superato il traguardo dei 4mila numeri pubblicati), tranne in un caso, per forza maggiore, in occasione del numero 694 che sarebbe dovuto “uscire” il 14 Luglio 1945 ed invece arrivo’ nelle edicole due mesi dopo, a causa dei rivolgimenti bellici.
Di fatto “La Settimana” e’ stata la capostipite di un nuovo filone editoriale, quello dei periodici di enigmistica (rebus, cruciverba, sodoku, ecc.) che ha visto nel tempo proliferare un gran numero di testate simili.
Per un certo periodo la stessa Settimana Enigmista tenne la contabilita’ dei propri tentativi di imitazione (pubblicandone il numero sotto la propria testata).
Poi si e’ perso il conto, ma ancora oggi a fianco della sua testata appaiono due slogan che ne rivendicano l’unicita’ e la primogenitura: nei numeri pari compare la scritta “La rivista che vanta innumerevoli tentativi di imitazione”, e nei numeri dispari “La rivista di enigmistica prima per fondazione e per diffusione”.
Ma la Settimana Enigmistica non e’ nota sola per le sue parole crociate e per i suoi giochi.
Il settimanale si contraddistingue da sempre anche per il suo corredo di fumetti e vignette umoristiche (proverbiali le sue “ultime parole famose”),
e soprattutto per le sue rubriche di aneddoti e curiosita’ storiche e
scientifiche, paradossi, leggende metropolitane, ecc. (L’Edipeo
Enciclopedico, Forse non tutti sanno che…, Strano ma Vero, il PIacere di
Saperlo,), seguite al punto da generare un vero e proprio sapere
popolare alternativo, che ha trovato una magistrale interpretazione in
uno dei personaggi della trasmissione cult degli Anni Ottanta “Quelli della notte”, personaggio interpretato dal comico Maurizio Ferrini nei
panni di un opinionista televisivo che ricavava tutti i suoi
ragionamenti e le sue informazioni proprio dalla citata rubrica “Strano
ma vero” della Settimana Enigmistica, citandone orgogliosamente il
numero e la data di pubblicazione, proprio come altri piu’ blasonati
intellettuali citano testi ed autori delle proprie bibliografie.
Per il glorioso settimanale del conte ingegner Sisini un’ulteriore
consacrazione anche da parte del mondo dello spettacolo(come del resto
aveva gia’ fatto Toto’ nel film “Totò, Vittorio e la Dottoressa” e come
ha fatto più recentemente la Banda Osiris con la canzone “Aguzzate la
vista” interamente dedicata alla Settimana Enigmistica).
Fatta la cronistoria eccovi il primo numero e buon anno a tutti da Carlo il vostro togotuentinain.
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