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giovedì 31 dicembre 2009

2010




Meno 3, 2, 1….Andata. Ci rimangono solo 345 giorni di bonus prima di un altro tour de force. Non fatemici pensare. Grazie al cielo la vacanza mi ha restituito la vitalita’. Si quella di una tarma zoppa con retrogusto di dissenteria acrobatica. Giusto due giri su me stesso e poi lo schianto. Sono smorto come un sushi ma per fortuna non puzzo di pesce ma solo di vecchio rimbambito e scoglionato. Ma e’ solo questione di ore. In occasione delle benedette feste di Natale tutti sono migrati come rondoni per viaggi intercontinentali, io ho fatto la stessa strada ma slalomando tra le cacche dei cani che in questo periodo hanno mangiato come vacche friulane in calore. In questa Santo Natale ho anche compreso che significa esser emarginati. Al pranzo del 25 tutti mi stavano alla larga, perche’ colpito da IgM k in zona gamma al 4%. Un appestato in parole povere. Francesca e’ rimasta in spagna perche’ incinta da qualche giorno e quindi era giocoforza schivare il pericolo Igm K in zona gamma al 4%. Mario mi salutava da lontano perche’ aveva organizzato un viaggetto sulle piste.. Giusy mi parlava girandosi di schiena (e’ la parte migliore) visto che aveva gia’ prenotato un giro per nonsodove. Alla fine mi sono autosegregato su un divano vicino ad un parente che detiene un grappolo di bypass e una collezione di malattie croniche che una piu’ e una meno, mai si sarebbe accorto della differenza e con la segreta speranza che un colpo alla fortuna per eredita’ si poteva agevolare. L’unica cosa che apprezzo di sto periodo, lasciatemelo dire e’ il concerto di capodanno, alla tele il 1° gennaio, minchia se mi gasa e mi fa gaudire violentemente come un dinosauro accalorato. Ahoo..ci ho 68 anni quasi e da circa 36nni me lo ricordo sempre uguale sto godimento australe. Eppure ne e’ passato di tempo, mi sono spuntati i peli, caduti di i denti da latte, willis si e’ auto pensionato, ho fatto le elementari, le superiori, il politecnico, il master, ho cambiato compagne, mestieri, convinzioni, mi son venuti i capelli sale e pepe e poi neri tinti. E lui e’ li. Ogni anno. Si sono sciolto i ghiacci al polo nord, si e’ creato il buco dell’ozono, si sono estinti i dinosauri..prima o poi tocchera’ anche a lui no? Ma la mia domanda e’ questa..quando? Saperlo. Da un po’ di anni il direttore e gli orchestrali fanno gli scherzetti. Gli Austriaci sono proprio delle teste di vitello. Fanno il gioco dei pianissimi e dei fortissimi. E da casa si gode come falchi. Perche’ il concerto di Vienna cari miei..lo si sente a tavola. Mentre si addenta l’avanzo del giorno prima e si mastica il brodo dei cappelletti dato il troppo pieno. Quindi non e’ che si sente perfettamente e non si e’ al massimo della forma ma alla forma massima, quella che ti regge i pantaloni senza cintura , anzi li deci slacciare per poter..respirare. Il massimo e’ lo zio, quello con tutti gli strumenti al cuore, che tra l’altro e’ anche un poco sordo oltre che rincoglionito. Nei pianissimi comincia ad urlare “Alsa che se sent uncasso..” ( per i non padani traduco con… alza che non si sente un cazzo). ”Appena si da’ gas alla tv ecco che parte un fortissimo orchestrale da scuoterti le midolla e stramazzarti i coglioni e lui grida… “ Molla..basta cun stu casin! (per i non padani non traduco perche’ si capisce lo stesso e non rompete). Fino a che si arriva alla solita marcia di Radetky dove tutti battono le mani a tempo ed allora lo zio, ad un passo dalla crisi isterica infartuata, per festeggiare…zappinga, cambia canale e fanculo tutti.

martedì 29 dicembre 2009




Vedi caro MAO noi navighiamo tra gli scogli di una liberta’ immaginaria, tanto che dobbiamo misurare sempre le parole e non mi riferisco ai bannamenti di questo blog, almeno finche’ qualcuno non decidera’ che dovremo anche misurare il pensiero e adattare le nostre opinioni a quelle di coloro che, codici alla mano, hanno deciso che certe riflessioni non si possono fare e, di conseguenza, non le si possono esprimere. E ti spiego in parole povere il ragionamento mio.
Pure se l’uomo viaggia ormai nello spazio, manda sonde su Venere, pur se Eschimesi e Baluba dialogano tra loro in Internet, pur se la tecnica evolutiva permettera’ presto ai cani di avvertire il padrone con il cellulare se scappa loro la pipi’, il mondo, purtroppo, si contrae e fa di tutto per tornare indietro ai tempi oscuri. Tempi in cui il sapere e la verita’ erano riconosciuti solamente al clero ed ha poca importanza se questo "clero" rappresentava il dio cristiano, musulmano o qualsiasi altro a cui piaccia credere, tanto, non era altro che il potere di pochi vestito con panni divini.
Come gia’ si era discusso tra noi, caro MAO, la logica dell'inquisizione non e’ mai finita, come l'antisemitismo, la pedofilia, l'integralismo religioso, le ossessioni omicide di chi pretende di governare i corpi e le menti, l'usura e la droga la prostituzione corporale e mentale. L’inquisizione si annida anche sotto i sassi che sono duri e inumani, come a volte capita a certe leggi.
L'operato dell'eterno ed infaticabile Tomas Torquemada di turno si traveste di moralismo, ergendosi falsamente a difesa di sentimenti religiosi che, proprio perche’ sentimenti, dovrebbero interagire solamente con le proprie piu’ intime convinzioni e non diventare uno stendardo da far sventolare sui bastioni di pietra di templi che invece di raccogliere preghiere e avvicinare l'uomo a Dio, racchiudono spesso odio e intolleranza che con Dio hanno ben poco a che fare.
Capita pure che certi soggetti, pronti a gettare con sprezzo un simbolo religioso altrui dalla finestra, indossino poi i panni della vittima offesa, alla ricerca di una giustizia che dovrebbe dimostrare quanto sia intoccabile piu’ di tutti il loro credo.
C'e’ una cosa, tuttavia, che devi ricordare, caro il mio MAO.. il debole e’ colui che ha paura delle parole e non ne ha di sue per ribatterle, per sputtanare il loro messaggio con fatti e prove, mentre il forte e’ colui che ha il coraggio di esprimerle e lasciare alla coscienza di ognuno di giudicarle, pronto anche a difenderle come a rimangiarsele, se sara’ il caso.
Ora, voler "disciplinare" le opinioni e’ il modo piu’ subdolo per riuscire poi a gestire la gente comune, quella che, vedendo il rogo acceso per la pulzella di turno, non solo si guardera’ bene dall'esprimere il suo pensiero ma, a lungo andare, finira’ con l'atrofizzare sentimenti e scelte individuali. In pratica, il soffocamento di quella liberta’ che permette ad ognuno di credersi e comportarsi da lupo per costringerlo, infine, ad un'esistenza da pecora tra pecore per la serie “meglio cent’anni da pecora che dieci da leone. Vuoi per paura, vuoi per quieto vivere, vuoi per opportunismo.
Che liberta’ e’ quella che ti lascia credere di poter pensare come vuoi ma ti mette anche in guardia dall'esprimerlo, minacciandoti prima con delle regole e accusandoti poi a pensiero espresso. Null'altro che una liberta’ apparente, un'illusione e il …toh scegli, sara’ sempre una sola carta…
Bruciare un libro, pensando che con esso brucino anche le parole con cui e’ stato scritto, e’ uno dei piu’ vecchi e inutili metodi di chi vuole negare una verita’ scomoda, oppure la liberta’ di espressione dell'autore. Cancellare un post non prova nulla e soprattutto non ferma nulla, Ci hanno provato in tanti, da secoli e, a parte tanto fumo, le parole alla fine sono rimaste e non e’ servito nemmeno bruciare pure l'autore.
Processi, torture, roghi, l'imposizione del pensiero a chi la pensa diversamente, come le minacce o il confino, sono bavagli inutili che qualcuno crede di poter usare ancora.
Ma non fare quel muso triste, MAO, ancora nessuno ci spegne i pensieri, nemmeno se spegnesse questo computer e ci spezzasse in due le dita. E' impossibile, finche’ riusciremo a pensare come individui liberi, rifiutando qualsiasi condizionamento, sia esso imposto con la forza, sia che ci venga subdolamente propinato come un'accomodata verita’ da coloro che hanno l'interesse personale a farla passare per genuina quindi caro MAO devi dire sempre la tua opinione, non sara’ la verita’ assoluta ma almeno avrai detto la tua verita’.

MAO 5 _ Verita'




Vedi caro MAO noi navighiamo tra gli scogli di una liberta’ immaginaria, tanto che dobbiamo misurare sempre le parole e non mi riferisco ai bannamenti di questo blog, almeno finche’ qualcuno non decidera’ che dovremo anche misurare il pensiero e adattare le nostre opinioni a quelle di coloro che, codici alla mano, hanno deciso che certe riflessioni non si possono fare e, di conseguenza, non le si possono esprimere. E ti spiego in parole povere il ragionamento mio.
Pure se l’uomo viaggia ormai nello spazio, manda sonde su Venere, pur se Eschimesi e Baluba dialogano tra loro in Internet, pur se la tecnica evolutiva permettera’ presto ai cani di avvertire il padrone con il cellulare se scappa loro la pipi’, il mondo, purtroppo, si contrae e fa di tutto per tornare indietro ai tempi oscuri. Tempi in cui il sapere e la verita’ erano riconosciuti solamente al clero ed ha poca importanza se questo "clero" rappresentava il dio cristiano, musulmano o qualsiasi altro a cui piaccia credere, tanto, non era altro che il potere di pochi vestito con panni divini.
Come gia’ si era discusso tra noi, caro MAO, la logica dell'inquisizione non e’ mai finita, come l'antisemitismo, la pedofilia, l'integralismo religioso, le ossessioni omicide di chi pretende di governare i corpi e le menti, l'usura e la droga la prostituzione corporale e mentale. L’inquisizione si annida anche sotto i sassi che sono duri e inumani, come a volte capita a certe leggi.
L'operato dell'eterno ed infaticabile Tomas Torquemada di turno si traveste di moralismo, ergendosi falsamente a difesa di sentimenti religiosi che, proprio perche’ sentimenti, dovrebbero interagire solamente con le proprie piu’ intime convinzioni e non diventare uno stendardo da far sventolare sui bastioni di pietra di templi che invece di raccogliere preghiere e avvicinare l'uomo a Dio, racchiudono spesso odio e intolleranza che con Dio hanno ben poco a che fare.
Capita pure che certi soggetti, pronti a gettare con sprezzo un simbolo religioso altrui dalla finestra, indossino poi i panni della vittima offesa, alla ricerca di una giustizia che dovrebbe dimostrare quanto sia intoccabile piu’ di tutti il loro credo.
C'e’ una cosa, tuttavia, che devi ricordare, caro il mio MAO.. il debole e’ colui che ha paura delle parole e non ne ha di sue per ribatterle, per sputtanare il loro messaggio con fatti e prove, mentre il forte e’ colui che ha il coraggio di esprimerle e lasciare alla coscienza di ognuno di giudicarle, pronto anche a difenderle come a rimangiarsele, se sara’ il caso.
Ora, voler "disciplinare" le opinioni e’ il modo piu’ subdolo per riuscire poi a gestire la gente comune, quella che, vedendo il rogo acceso per la pulzella di turno, non solo si guardera’ bene dall'esprimere il suo pensiero ma, a lungo andare, finira’ con l'atrofizzare sentimenti e scelte individuali. In pratica, il soffocamento di quella liberta’ che permette ad ognuno di credersi e comportarsi da lupo per costringerlo, infine, ad un'esistenza da pecora tra pecore per la serie “meglio cent’anni da pecora che dieci da leone. Vuoi per paura, vuoi per quieto vivere, vuoi per opportunismo.
Che liberta’ e’ quella che ti lascia credere di poter pensare come vuoi ma ti mette anche in guardia dall'esprimerlo, minacciandoti prima con delle regole e accusandoti poi a pensiero espresso. Null'altro che una liberta’ apparente, un'illusione e il …toh scegli, sara’ sempre una sola carta…
Bruciare un libro, pensando che con esso brucino anche le parole con cui e’ stato scritto, e’ uno dei piu’ vecchi e inutili metodi di chi vuole negare una verita’ scomoda, oppure la liberta’ di espressione dell'autore. Cancellare un post non prova nulla e soprattutto non ferma nulla, Ci hanno provato in tanti, da secoli e, a parte tanto fumo, le parole alla fine sono rimaste e non e’ servito nemmeno bruciare pure l'autore.
Processi, torture, roghi, l'imposizione del pensiero a chi la pensa diversamente, come le minacce o il confino, sono bavagli inutili che qualcuno crede di poter usare ancora.
Ma non fare quel muso triste, MAO, ancora nessuno ci spegne i pensieri, nemmeno se spegnesse questo computer e ci spezzasse in due le dita. E' impossibile, finche’ riusciremo a pensare come individui liberi, rifiutando qualsiasi condizionamento, sia esso imposto con la forza, sia che ci venga subdolamente propinato come un'accomodata verita’ da coloro che hanno l'interesse personale a farla passare per genuina quindi caro MAO devi dire sempre la tua opinione, non sara’ la verita’ assoluta ma almeno avrai detto la tua verita’.

mercoledì 23 dicembre 2009

Sentimenti


http://www.lemadie.it/images/sentimenti.jpg


Voi non ci crederete ma un tempo il mondo era popolato solo da buoni sentimenti.. Amicizia, Amore e Bonta’. Ma non e’ tutto oro quello che luccica e un brutto giorno, dalle labbra di Amicizia prese vita Menzogna e Amore ne rimase ferito. Da questo episodio, nacquero i primi sentimenti negativi.. Tristezza e Gelosia. Nonostante fossero fratelli, i due si accoppiarono dando alla luce Odio. Vedendo cio’ che aveva provocato, Amicizia pianse e, una sua lacrima, genero’ Speranza. Intanto, Amore cerco’ di fermare Odio, ma la loro forza era pari e nessuno riusciva a prevalere sull’altro. E da questo scontro nacqui io, Rabbia o Incazzato per gli amici. Mi isolai, poiche’ non volevo nessun sentimento accanto a me. Non odiavo Amore, ne’ amavo Odio. Tutto mi era indifferente come dire ero apatico oltre che antipatico e stitico. Eppure accadde qualcosa che non avevo previsto.. Amicizia riusci’ a trovare il modo di raggiungermi e di toccarmi il cuore. Mi addolcì e, quando Amore mi sfioro’, dal mio petto sboccio’ Fiducia. Ma cio’ che credevo Amicizia si rivelo’ essere sua figlia Menzogna. Tradito e incredulo, ritornai in me e al mio antico modo di esistere. Tuttavia le lacrime e il sangue causato da Menzogna scorrevano ancora in me e da essi generai Dolore e Sofferenza. Scatenai la furia dei miei figli su Amicizia, che non potevo perdonare, e su Amore, che mi aveva ingannato. Tuttavia Bonta’, attraverso Fiducia, riusciva ancora ad esercitare il suo potere su di me. Non lo potevo permettere, percio’ mi liberai della mia primogenita tramutandola in cio’ che piu’ le si addiceva.. una bolla di sapone. E se una parte di me avrebbe voluto che Speranza la trovasse per fortificarla, dall’altra desideravo che esplodesse in modo che scomparisse dalla Terra. Approfittando del mio momento di distrazione, Bonta’ mi bacio’ e io fui sigillato all’interno di una maschera di Rassegnazione. Sottoforma di quest’ultima, fermai i miei figli, Dolore e Sofferenza, e li richiamai dentro di me. Grazie a Bonta’, Amore e Amicizia erano salvi e, gioendo insieme, originarono Felicita’. Anch’io mi unii a loro, tuttavia era solo apparenza perche’ Rabbia pulsava ancora viva dentro di me e, presto, sarebbe fuoriuscita tramutandosi in Vendetta quando improvvisamente apparve Futura proveniente da molto lontano che con una storia alle spalle scaturita da Menzogna imparentata anch’essa con Dolore e Sofferenza entro’ in simbiosi con me e cosi’ scoprimmo che Amore non era soltanto una parola ma un sentimento e con l’esperienza del passato, Futura vide aprirsi quella nuvola nera che stazionava sopra di lei e apparve finalmente “Raggiodisole” che in pochissimo tempo con l’aiuto di “Ventodibrezza” spazzo’ tutte le nuvole lasciando il posto a “Cieloazzurro” in un clima di perenne estate terrena.

Stretta e’ la foglia, larga e’ la via, dite la vostra che io ho detto la mia.

martedì 22 dicembre 2009

MAO 3 - Enamorado


Ancora con quello sguardo sognante, MAO, la tipica espressione da gatto innamorato, cotto a puntino e pronto da servire sull'altare dell'amore e del matrimonio. Muso serio, occhi alla zuava persi nel nulla, sdraiato sulla mia poltrona a pensare alla tua bella, la gatta del piano di sopra, l'amore della tua vita.
Finira’ che cosi’ ti ammalerai. Mangi appena da sopravvivere, piluccando svogliato dalla tua ciotola, per tornare subito sulla poltrona ad ammirare il soffitto in estasi, come se d'improvviso ne dovesse discendere la tua micia trasportata da due cupidi alati.
Cosa ci vuoi fare, amico mio, e’ parte della Vita. Quando uno e’ innamorato, gli sembra di viaggiare su di una nuvola e di vivere su quella nuvola dimenticando tutto quanto lo circonda e vivendo solamente con chi ama, leggero come una piuma, i rumori attorno sono melodie e anche le cose piu’ interessanti e coinvolgenti, perdono il loro interesse, annebbiate dall'immagine divinizzata di lei.
Ti puoi imporre di pensare ad altro, di fare le solite faccende quotidiane come se nulla fosse, ma non e’ cosi’, perche’ ogni cosa che vedi, ogni azione che compi, anche la piu’ banale, piu’ insignificante, sembra che ha farla sia un altro, una tua copia clonata e creata per questo, per non farti distrarre e lasciarti sognare solamente il tuo amore. Dimenticarlo anche per un solo momento sarebbe un atto di tradimento inconcepibile che lei, meraviglia dei tuoi sogni, non merita come non merita di vedere o sentire azioni che fai solamente per sentirti amato da lei ed avere ogni minuto la conferma del suo amore per te.
Tutto e’ diverso per l'innamorato che vive in un'altra dimensione, fatta d'attese, sospiri, momenti di totale intronamento e il tutto sotto il continuo pensiero…ma lei mi ama come l'amo io? sta pensando a me in questo momento, come io sto pensando a lei? che cosa stara’ facendo adesso?
Il telefono, la cassetta della posta in portone, quella elettronica del computer, diventano piccoli tabernacoli dove, momento dopo momento, si va a sbirciare nella speranza che dentro ci sia un messaggio di lei, le sue parole, la sua voce, contatti dove si spera di trovare qualcosa che ci avvicini al nostro amore come fosse una sacra reliquia che, appena avuta, ci fa sentire in paradiso senza nemmeno dover attendere il giorno del giudizio, sentire quel profumo inconfondibile e pensare che quello che hai li e’ stato nelle sue mani opps zampe nel tuo caso caro MAO.
E poi parlano di pene d'amore, quelle degli amori delusi, traditi. Non e’ cosi’. Le pene d'amore iniziano subito, basta un leggero ritardo di cinque minuti all'appuntamento dove tu sei arrivato mezz'ora prima e sei gia’ in ansia, basta non vedere acceso il suo nick o il prolungarsi di un’attesa senza riscontri per farti sentire un rovesciamento di stomaco, un vuoto incolmabile. Il silenzio del telefono, inoltre, diventa un assordante rumore che farebbe impallidire quello del vulcano di Krakatoa che esplode.
Una sua lacrimuccia diventa una tragedia di proporzioni immani che deve essere subito riparata con un regalo ed una sfilza di sorrisi da incantare un intero collegio femminile.
Qualunque cosa ti passa per la testa la scrivi e una volta spedita, la vorresti immediatamente fermare perche’ ti sei dimenticato di aggiungere un altro "ti amo" alla sequela che precede la tua firma. Se poi la lettera e’ sua, la consumi e ingiallisci con gli occhi a forza di leggerla che sembra tu l'abbia lasciata un'intera estate sulla spiaggia sotto il sole.
E si’, mio caro MAO, l'amore ti travolge, ti accelera i battiti del cuore cosi’ tanto da far impazzire un elettrocardiogramma e ti manda allo sballo il respiro per l'aria che inghiotti ogni volta che la vedi o senti in voce e ti inciampi nelle parole scivolando in banalita’ e frasi strozzate o in lunghi silenzi, come se camminassi su di un pavimento cosparso di biglie. In verita’, vorresti ascoltarla parlare, dissetarti con la sua magnifica voce, ma non sei capace di tacere e continui a parlare tu, finche’, alla fine della telefonata, ti sembra di aver sostenuto un soliloquio.
L'amore ti fa poeta, caro MAO, e nei momenti di maggior tensione ti verrebbe istintivo parlare in rima e assumere l'atteggiamento di un menestrello che canta la sua adorazione sotto il balcone della sua bella. Ti prende la passione dell'immagine, la sua, e scatti migliaia di foto tra le quali passi ore a scegliere la piu’ bella che non troverai mai perche’ la piu’ bella e’ la realta’ e il suo sorriso, alla fine, sul cartoncino lucido sembra innaturale, forzato, come il cartellone pubblicitario di un dentifricio. Ma che te ne importa, cio’ che conta e’ avere una sua immagine da conservare sul cuore, da ammirare nei momenti di solitudine e adorare come fosse un santino. Ah, l'amore, MAO, ti trasforma, ti rende ricco, ti riempie l'anima e ti colora il mondo coi colori della bandiera della pace dei pacifisti.
MAO. MAO! Ma mi stai ascoltando? Hai sentito quello che ti ho appena detto? MAO, mondo pirla, datti una mossa cazzo!
Ho capito, sei proprio cotto amico mio. E' meglio che ti lascio in pace sul divano a fissare la chat. Chiamera’? Non chiamera’?Si colleghera’?
Me ne vado, vado via, sta tranquillo, me ne vado e ti lascio solo e lascio il pc acceso e non occorre che mi mostri le unghie e rizzi il pelo! Me ne vado e ti lascio a sognarla nell'attesa che ti chiami!
Ma guarda che carattere questo pirla di gatto! Speriamo che la sua gatta entri in rete altrimenti prevedo la serata tesa come una corda di violino. E tutti zitti col muso lungo.