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domenica 14 settembre 2025

Droni Russi? Naaaa...

 

Sono appena rientrato dopo aver trascorso un periodo di tempo lontano dai miei blog causa inconveniente dovuto a rottura di a una tubazione a Casalcoso, che mi ha lasciato a secco di acqua e prendo in esame la storia dei droni russi che hanno similitudine alle Torri Gemelle e al Condotto che portava il gas in Europa e quindi cerco di ragionare prendendo informazioni che di certo non passeranno nella tv nazionale per ovvi motivi concernenti la richiesta di soldi che l'Ucraina sta chiedendo agli Europei.

Quindi andiamo con ordine..

Un gruppo di droni del tipo Gerbera, ovvero piccoli droni di polistirolo e cartone, super-economici e assolutamente disarmati, arrivano in territorio polacco, qualcuno semplicemente finisce la benzina e cade, altri abbattuti dai Polacchi.

Ma che cazzo di droni sono?

Caratteristiche tecniche:

Lunghezza circa 2 metri;

Motore da 60 cc a benzina;

Materiali di costruzione - Legno e polistirolo;

Raggio operativo 300km, alcuni modelli possono arrivare ad un massimo di 580 km;

Carico utile fra 2 e 5 kg., in genere una telecamera e un sistema di trasmissione dati.

Eccone uno caduto. Facile vedere come sono fatti.

Cartone, polistirolo e compensato.

Come abbia fatto ad abbattere il tetto di un'abitazione facendo il rumore di una bomba che manco i fuochi di artificio Casalcosesi hanno fatto durante la posa della Madonna a mare.

A che servono?

In genere vengono usati come droni-esca per attirare il fuoco della contraerea su di loro e permettere ai droni armati (quelli veri) di perforare le difese antiaeree.

Sono poco più che giocattoli.

Il motore è cinese e costa sul mercato circa 400 euro e potrete trovarlo anche su TEMU.

La struttura portante costa qualche decina di euro.

Le parti più costose sono i sistemi di guida elettronici che funzionano attraverso una scheda SIM.

Ma da dove sono partiti questi droni?

E dove sono caduti?

Sappiamo che sono caduti nei dintorni del villaggio Polacco di Wyryki Wola a una decina di km dal confine Ucraino.

Ma da dove sono partiti?

Non si sa, ma si possono fare supposizioni.

Non possono essere partiti dalla Russia, troppo lontana, questi droni non hanno l'autonomia sufficiente.

Nemmeno dal Donbass russo, troppo lontano anche quello.

Possono essere partiti solo dall'Ucraina, dalla Bielorussia o dall'exclave russa di Kaliningrad, ma nell'ultimo caso c'è un grosso problema facilmente visibile su una carta geografica: Vedete la freccia blu indicata sulla carta?

Indica il punto di arrivo dei droni.

Sono 570 km in linea retta, al limite massimo delle possibilità del drone.

Ma per cadere lì e secondo quella rotta, avrebbe attraversato mezza Polonia senza che nessuno si accorgesse di niente.

Possibile? No. Impossibile.

In alternativa avrebbero dovuto attraversare lo spazio aereo solo di uno spicchietto di Polonia e poi percorrere la rotta nei cieli bielorussi (linea nera), ma non ci siamo più con i km., andiamo ben oltre i 600.

Quindi scartiamo Kaliningrad.

Rimangono Bielorussia e Ucraina.

La Bielorussia che manda droni in Polonia?

Anche fossero droni Russi? Nemmeno sotto tortura.

E indovinate cosa rimane?

Ma nessuno, e dico nessuno, sembra accorgersene.

Eppure gli analisti hanno appurato che le sim trovate nei droni che ogni tanto e per vari motivi cadono ai confini polacchi o lituani sono polacche e lituane.

Non russe.

Che i russi abbiano guidato i droni con queste sim?

Partendo dalla Bielorussia?

Ma le sim polacche e lituane in Bielorussia (o anche in Russia) non funzionano e non si agganciano al sistema satellitare russo, quindi come avrebbero fatto a farli partire?

Mi piacerebbe che qualche esperto mi spiegasse la faccenda.

E per fare cosa poi?

Per vedere quanti F-35 si alzano in volo per abbattere un po' di droni di cartone?

Ma li tiravo giù io con la fionda acquistata su TEMU per allonanare i cinghiali di Casalcoso.

E hanno bisogno di questo per fare valutazioni?

Peraltro i russi hanno detto che loro non c'entrano niente e hanno chiesto ai polacchi un incontro chiarificatore.

Vabbeh che siamo creduloni, ma non così coglioni.

E i false flag oramai ce li aspettiamo tutti.

Io non ho prove ovviamente se non quella di recuperare notizie da siti del darkweb che non sono politicizzati, solo un po' di logica e di evenienze evidentissime al primo sguardo su una carta geografica.

Ma nessuno di prove ne ha.

E chi le ha non le mostra mica.

Eppure si grida all'invasione e "alle armi, alle armi".

Il mio parere è che si stia instillando nelle popolazioni Europee uno dei sentimenti più potenti nella natura umana: IL TERRORE.

Il terrore di essere invasi, il terrore infantile dell'uomo nero.

Mi ricordo da piccolo che dicevano di votare democrazia in quanto i comunisti erano filorussi che mangiavano i bambini.

E usare questo per fare quello che hanno già deciso di fare ma con l'approvazione dei Pecoroni Europei.

E cioè tagliare il welfare nel continente per consentire un armamento sproporzionato dei Paesi NATO che non può essere fatto senza sacrifici, e grossi sacrifici, dei cittadini.

Un po' di sana paura per far cagare sotto tutti, in modo che stiano zitti e buoni quando si tratterà di tirare fuori il portafoglio e inghiottire amaro quando lo Stato, gli Stati, taglieranno a destra e a manca servizi e pensioni.

Al modico prezzo di qualche drone di cartone e polistirolo.

Geniale..

PS ovvio che rischio la chiusura del blog in quanto me ne hanno bloccati due durante il periodo estivo ma tanto bypasso sugli altri otto che ho in piedi e continuo a scrivere e cercate di ragionare su quanto ho scritto e ditemi che le mie supposizioni sono sbagliate.

1 commento:

Carlo Bonzi ha detto...

Come pensavo: È stato un missile polacco e non un drone russo a colpire una casa nella regione di Lublino”: lo rivela la testata giornalistica polacca Rzeczpospolita. Dunque le solite balle polacco-ucrainoidi per spingerci in guerra a tutti i costi?
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