sabato 18 settembre 2010
Meditazione pre NREM
C’e’ chi si addormenta subito andando a letto come me e c’e’ chi invece aspetta qualche momento o qualche ora..in quel momento (Non Rapid Eye Moviment) si passano in rassegna i fatti del giorno o si pensa al domani il da farsi oppure si medita e gli argomenti vengono da soli come ad esempio capire la differenza tra Inferno e Paradiso e mi sovviene un qualcosa letto da qualche parte sull’argomento ed appunto e’ la storia di una persona che parla col Capo lassu’ e gli chiede la differenza citata….
Capo,mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno.
Il Capo condusse la persona verso due porte.
Apri’ una delle due e gli permise di guardare all'interno.
Al centro della stanza, c'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
La persona senti’ l'acquolina in bocca. Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato.
Avevano tutti l'aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po',
ma poiche’ il manico del cucchiaio era piu’ lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca.
La persona tremo’ alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze. Il Capo disse: -
Hai appena visto l'INFERNO.
Il Capo e la persona si diressero verso la seconda porta.
Il Capo l'apri’. La scena che la persona vide era identica alla precedente.
C'era la grande tavola rotonda, il recipiente colmo di cibo delizioso che gli fece ancora venire la solita acquolina nel gargarozzo.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, pero’, le persone erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro sorridendo.
La persona disse al Capo: - Non capisco! – e’ semplice, rispose il Capo questo e’ il PARADISO, dipende solo da un'abilita’. Essi hanno imparato a nutrirsi gli uni gli altri, mentre gli altri non pensano che a loro stessi.
Quindi (ora parlo in prima persona) se vuoi capire il paradiso cerca di nutrire me col tuo lungo cucchiaio e non cercare di mangiare da solo, non riusciresti e sprecheresti il tutto..e poi non e’ solo di cibo la differenza tar Inferno e Paradiso ma anche di altri fattori, ad esempio l’ambiente noi continuiamo a trascurare o ignorare le cose che non ci fanno piacere per stare nel nostro Paradiso, dimenticando il riscaldamento globale o l’esaurimento delle risorse che ci porterebbero all’Inferno e lo possiamo definire tutto questo come l’Effetto Cassandra, quella che cerco’ di avvertire i Troiani del pericolo che la citta’ correva e non fu’ creduta e noi ci dimentichiamo sempre che la Cassandra aveva ragione.. notte notte..ronron..pfiuuuuuuuuuuuuuu…azz come piove fuori…
venerdì 17 settembre 2010
TV del menga
OPERA DEGRADATA – NESSUN DIRITTO
Come da Consulente Legale Informatico dell’Avv. Valentina Freudiani
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Allora. Ho sentito su Sky che e’ probabile che non si avveri la profezia dei maja. Niente meteorite che ci cade sulla terra e ce la spana. Sollievo. Possibile che ci sia invece un’inversione dei poli. La Terra si ribalta. Quisquiglie. Non vuol dire che cammineremo tutti gambe all’aria ma che ci aspettano anni di terremoti, uragani, inondazioni e mai piu’ finito. Bene. Neanche piu’ la tv ti da’ conforto. Soprattutto i canali satellitari. E dire che io li guardo tantissimo. Come c’e’ Capezzone sulle reti nazionali opla’ che giro. Non ce la faccio. Ma non per quello che dice, non lo sento, e’ a vederlo che mi spana la fibra ottica del nervo. Col digitale terrestre se non vuoi vedere la solita tv con Papi Pupo e Pippo, puoi sempre apprezzare le mille puttanate dei canali satellitari. Si’, perche’, diciamo la verita’, non e’ che ci sia tutta questa meraviglia a vedere.. uno che gioca a bocce per tutta la puntata, la bella vita che facevano i Sumeri, la talpa che sboccia a primavera e le mille piume di struzzo che puoi vedere nella Pampa, alla lunga ti scendono le pigne del cucu’. E quel programma che ti aiuta a trovare casa? Condotto da una che ha un ciuffo bianco sulla testa che sembra un incrocio tra Malgioglio, Fabio e Crudelia Demon?
La suddetta architetta porta in giro due disgraziati marito e moglie a vedere case ultrafighe e loro ne devono scegliere una. Ma non case normali... appartamenti da 400 metri quadrati con terrazzi da 200. Roba che Scajola si mangerebbe le mani... e loro le denigrano dicendo ..Si’, pero’ questa trave di 40 metri ricavata dal tronco di una sequoia e’ un po’ cortina.... Allora... Questi pavimenti li ha montati personalmente Le Corbusier con la lingua... ma se preferisce quelli montati con le orecchie chiediamo a Fuksas.... Non gliene va mai bene una, sono in due con un criceto, gli fan vedere Villa Pertusio con un cannone del 700 in giardino e loro la sfanculano perche’ e’ troppo piccola. Io lo guardo quando ho mangiato la bistecca di soya. Perche’ digrigno talmente tanto i denti che mi van via gli sfilacci erboristici che mi restano tra i molari. Ma il massimo dei massimi sono i programmi tipo.. Animali pericolosi. In quel caso ti fanno vedere 6 ore di serpenti e coccodrilli, con gli esploratori che gli vanno a rompere i coglioni. Si’, perche’ la verita’ e’ quella lì. Che c’e’ una bestia tranquilla che fa la sua vita e uno scassacazzi che gli va rompere i maroni per portare a casa la pagnotta. Sto povero serpente che se ne va sereno per la sua strada, non rompe la minchia a nessuno, striscia sereno sui suoi bei fili d’erba, e a un certo punto arriva l’esploratore col cappello di paglia e il gilet con le tasche, gli piomba da dietro di soppiatto e trac lo piglia per la coda. Il serpente che fa? Ovviamente prova a divincolarsi... e’ mica stronzo. Sembra che dica…Cacchio fai pistola malmenato? Mi lasci, per cortesia, ma l’esploratore no. L’esploratore lo tira dicendo.. ..Guardate! Guardate come si rivolta contro... guardate che canini... mi vuole mordere il bastardone... e’ pericolosissimo…. No! Sei tu che scassi le palle, amico! Voglio vedere, se uno ti tira su di peso per gli amici di Maria che faccia fai! Vediamo, se non ti rivolti. Sai cosa ti dico? Preferisco mille volte i veterinari dell’Amaro Lucano sulle reti digitali.
domenica 12 settembre 2010
Digitale terrestre
Forza Italiani ora tocca anche a Voi..c'avete gia’ un diavolo per capello? Avete i nervi tesi a mazzi come gli asparagi?. No, perche’ qui e’ ripostiamo l’arrivo del digitale terrestre e a me girano le balle come a Camillo Benso prima dell'Unita’ d'Italia. Fra un po' ci fumera’ anche la Mole dell’Antonelli e la Basilica di Superga dal nervoso, potete crederci. Io ho capito questo. Che il digitale terrestre e’ quella cosa che ci permette, pagando, di vedere Raidue e Retequattro. Uno dice.. ma stracazzo non li vedevo gia’? Si’ che li vedevi, ma adesso paghi, per vederli. Capisci il vantaggio o quantomeno la differenza? Non solo, ma si vedranno meglio! Capito mi hai? Praticamente paghiamo per vedere Emilio Fede, pero’ piu’ figo e piu’ nitido. Pensa. E’ un po’ come dire che la mutua d'ora in poi ti fara’ pagare le supposte pero’, in compenso te le dara’ grosse come ceri di Gubbio e godrai come un falco quando farai fare a loro il percorso della morte. Tra l'altro minimo 40 euro a decoder, ergo o comperate nuovi televisori o dovrete dotarvi di decoder e prese scart e di pillole antincazzagione in quanto non ne basta uno solo ma ce ne vuole uno per ogni televisore cosi’ puoi vedere in ogni stanza Emilio Fede. Nitido. 40 euro per vedere la D'Eusanio. Segnatevelo. Ma io dico.. Abbiamo gia’ tremila sistemi, analogico, satellitare, celeste, telepatico, stitico e fibra ottica. Viviamo immersi in una catasta di decoder impilati uno sopra l'altro come la mozzarella in carrozza, delle torri che sembran grattacieli del San Paolo, con i fili tutti intruciolati dietro che per districarli ci vuole il machete o l’esperto marinaio disannodatore. Abbiamo gerle di telecomandi che ormai schiacciamo a caso, perche’ non e’ possibile ricordarsi che minchia telecomandano, dobbiamo ancora sfrantecarci le cime di rapa per andare a comprare altri decoder? Poi il bello e’ che li piazzi e ti vanno in palla tutti gli altri canali… schiacci il telecomando e vedi solo nevischio. Per vedere Raiuno devi poi digitare 1492, scoperta dell' America. Che poi diciamolo. Cambiano tecnologia ogni settimana, ma la roba da vedere e’ poi sempre la stessa. No ma scusa. Per vedere l'ennesima replica di «Ghost» o del «Tenente Colombo» io devo avere il digitale terrestre? Io dico. Va bene il progresso ci mancherebbe. Non dobbiamo sempre stare attaccati al passato. Volete mettere il digitale terrestre? Perfetto. Fatelo. Ma pagate voi e non rompeteci gli amici di Maria. L'unica cosa nuova in tv di questi tempi sono le pubblicita’ del gioco d'azzardo e la Belen che sale le scale sculettando dentro il microslip versione filo interdentale e interdenquale.
Avete visto? Passa su tutte le reti uno spot con dei tipi fighissimi mezzi Bogart e mezzi tartaruga ninja intorno al tavolo che calano tris. Una pubblicita’ che invita a giocare «soldi veri» a poker. Anche li’. Gia’ e’ pieno il mondo di coglioncelli che si sparano tutta la pensione alle slot machine, di idioti che si sono giocati alloggio e la camera del lavoro della compagna, lavoro e futuro alle carte, c'era bisogno anche del poker on line? E poi scusate se rompo ancora. Se e’ vietata la pubblicita’ delle sigarette e dei superalcolici, perche’ dev'essere permessa quella del poker? Nota che alla fine, per pararsi il derriere, appare una scritta piccolissima che dice «giocate responsabilmente». Ah beh. Ci mancherebbe che scrivessero «mi raccomando, sputtanatevi tutto». Tra l'altro e’ proprio tipico dei giocatori di poker, sapersi fermare. Ma allora, scusate, perche’ non fare anche pubblicita’ alla cocaina gia’ che ci siete? Basta aggiungere sotto la scrittina «sniffate con giudizio».e chi non e’ con me..peste lo colga..mi raccomando..niente fiori ma opere di pene..
Rivendicazione Sindacale
Io, il Pene, voglio un aumento di stipendio per i seguenti motivi:
1. Faccio lavoro fisico.
2. Lavoro a grandi profondita'.
3. Lavoro di "testa".
4. Lavoro anche nei week-end.
5. Lavoro in un posto molto umido.
6. Non mi pagano gli straordinari quando lavoro di notte.
7. Lavoro in un posto buio e senz'aria condizionata.
8. Lavoro ad alte temperature.
9. Lavoro esposto a malattie infettive.
Dopo aver letto tutto questo, l'amministrazione rifiuta di dare un aumento
di stipendio al pene per questi motivi:
1. Non lavora otto ore consecutive.
2. Si addormenta in ufficio dopo una breve attivita' lavorativa.
3. Non sempre obbedisce alle esigenze dei superiori.
4. Non sempre e' fedele al suo posto di lavoro, a volte va con la concorrenza.
5. Riposa molto tra un lavoro e l'altro.
6. Non ha iniziativa. Per farlo lavorare bisogna cercare di stimolarlo.
7. Non mantiene il luogo di lavoro pulito al termine della giornata.
8. Non gli piace il doppio turno.
9. A volte lascia l'ufficio ancor prima di aver finito il suo lavoro.
10. E, come se fosse poco, lo si vede entrare e uscire continuamente dall'ufficio con due borse sospettose.
sabato 11 settembre 2010
File grandi
Ecco come inviare file di grandi dimensioni ...
Tramite la classica posta elettronica, a volte e' troppo complicato inviare fotografie, filmati, immagini di vario genere. Questo perche' non sempre le caselle di posta supportano allegati di grandi dimensioni. WeTransfer e' quello che fa per voi. Il servizio è completamente free e non richiede neppure la registrazione. Ecco come fare | ||
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1. Procediamo con l’invio | 2. Upload, destinatari e messaggio | |
Basta portarsi al sito wetransfer e selezionare il materiale da inviare; purche' il peso complessivo non supera i 2 GB. Inseriamo fino a 20 destinatari, un messaggio, e aggiungiamo anche il nostro indirizzo e-mail. I destinatari riceveranno un’e-mail con un link da cui scaricare gli allegati, che resteranno a disposizione per 2 settimane. | ||
La compagnia dei defunti
La compagnia dei defunti
Ci ho pensato spesso, in questi ultimi sessant’otto anni. E se dovessi descrivere il funerale ideale, lo sognerei senza dolore e senza addolorati, addolorandi e senza funerale io odio andare ai funeralie specialmodo il mio. Converrebbe ad onor del vero, aver lasciato di se una traccia di allegria cosi’ potente da controbilanciare l’assenza nel caso si sentisse. Un segno di leggerezza da consumare anche postumo. Il funerale deserto andrebbe proprio bene. Non sono fra quelli che piagnucolano…ricordati di me... Dimenticati di me, piuttosto, ma, soprattutto non soffrire. Mi farebbe piu’ male del morire. Ma come cazzo si fa? O muori cosi’ vecchio, ma cosi’ vecchio che le persone che ami o dovresti amare si sentirebbero iperstufate dal vederti ancora li’ stipendiato dall’INPS o INPDAP. Insomma, ne avrebbero avuto piu’ che a sufficienza dal trovarti sempre tra le palle. Oppure, sempre nel desiderio di non lasciare dolore dietro di se’, tramutarsi, se non lo si e’ gia’, in un essere detestabile e malvagio e iperscassacazzi. Cosi’ perfido da far tirare un sospiro di sollievo a chi resta. E poi ho poca voglia che l’uomo continui a concedere alla morte la di lei capricciosa, ostinata supremazia…e’ piu’ dolorosa l’attesa dell’arrivo
E che magnifichi se stessa in consessi preficanti dall’organizzazione paramilitaresca. Se proprio fosse necessario, lascerei sfilare dietro il feretro i volontari dell’addio a tutti i costi. Il ricordo del beneamato dovrebbe essere sparpagliato il piu’ possibile e senza le dimensioni strette e obbligatorie di una cerimonia con corteo semiordinato. Incrocio di sguardi interrogativi e rumorino di suole che strascicano ghiaietta e pensieri a caso. Ma la convenzione vuole che alla morte si debba rispetto e al morto onore e saluti. Cosi’, oggi, appare molto sconveniente una preghiera funebre univocale del celebrante. Si e’ stabilito che sia sempre preferibile un rito con ondulazione corale, abbastanza nera. Un rito composto, religioso comunque. La parola deve essere multipla. Le strampalate regole tramandate della pietas sembrano avvertirci che il de cuius, solo dopo la morte, non debba essere solo per la serie..tutti insieme a salutare il rompiballe che si e’ levato di mezzo e ci permettera’ di fare le ferie senza complessi di colpa dell’abbandono o peggio ancora senza interrompere le ferie per tornare a salutare il vecchio pirla rimbambito che pur di stracciarci i pendenti ha deciso di andarsene mentre eravamo a Ibiza. Strana pietas. Da morto, dicevo, qualcuno deve pure piangerlo. Vanno bene legionari smaniosi di macabri eroismi cosi’ come prezzolati professionisti del piagnisteo o le famose piagnimuerto nordafricane. Ora arrivo al titolo del post dicendo che Don Ercolino Pestalossi, della parrocchia di Sant’Orso Brunopallido, si e’ stancato dei funerali deserti. E ha deciso di varare la ..compagnia dei defunti... Invita uomini e donne alla supplenza, nel caso non ci fosse nessuno a soffrire attorno ad una bara. Il vantaggio della solitudine non deve essere concesso mai. Allegro oggi, vero? Ma cambiamo argomento..quanto costa una cassa da morto?..