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domenica 21 novembre 2010

The Creation of Nutella




Once upon a time, many, many, many, ma ‘na cifra of many years ago, at the beginning of the initiation of the mond, there was the caos.
One day, God (God is the nome d’art of Dio), God, who was disoccupated, had a folgorant idea and so God created the Nutell.
And God saw that the Nutell was good, very good, very very good, good ‘na cifra.
The mangiation of God was long,
He manged one million of barattols of Nutell sfrutting the fact that God has not a Mamm that strills if you sbaff too much Nutell…
And after this mangiation, God invented the Water Closed Run,the cors in the cabinet,and some Nutell’s derivates like the red bubbons, the panz, the cellulit and ceter, and ceter.
After di which (dopodiche’) he invented Adamo ed Eva (after callshe putann eva) and all the paradise and he diss to Adamo and Eva.. Now you have all the Paradise, you can do everything, very tutt: you have the permission to eat, to drink, to kiss, to scop (sweep), nothing lavor, nothing affitt, nothing concors of impiegats, nothing cod alla post, nothing IRPEF, ILOR, IVA e minchiat various).
Only very ozious life: television, telenovels, GF, island of the famous, football, fotcojons, moviols, process of Monday, appell of Tuesday, cassazion of Wednesday, and ceter, and ceter.
You have gratis restaurants, cinemas, theaters, all the Paradise is yours: air-conditioned, autom riscaldament, moquette,parquett, troyett,fighett, tresset, bidet, omelette, eccet, eccet…
There’s just one thing, remember: in tutt the Paradise just one thing absolutely prohibited. Come, come to me in the giardin dissed God: this is “the Nocciol , the alber of the Nutell.
Only this alber of the Nutell is prohibited, because I like the Nutell very much, very very much, much ‘na cifra and I want all the Nutell, tutt the Nutell for me.U understand?”
Well..good nain god ma good times, ite in the paradais.
During the prim temps, Adamo and Eva stetter very happy. 
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Adamo said: “What a cool!” (“Cool” is not in Italian “freddo”, no, What a cool means “Che cul”).
“All the Paradise is nostr!” And everyday, ognigiorn, they discovered something new.
A lot of scoperts, many scoperts,many many scoperts, ‘na cifra di scoperts.
One day the scopert of the hot water, one day the scopert of the spaghettis, one day the cigarettes, and ceter, and ceter.
But one day, a trist day, a very very trist day, trist ‘na cifra, Adamo and Eva fecer the scopert of the first colazion.
And after the scopert of the cappuccin, the scopert of the aranch succ, the scopert of the cornetts, they understood that something was mancant.
“Eva!” said Adamo Don’t you think that qualcos is mancant here, proprio here, ‘ncopp this fett?
“Second me” Eva risposed “‘ncopp the fett you have to metter burr and marmelade.”
“No, no Eva, you know that the marmelade schif myself.
I want ‘ncopp this fett something very particular, very very particular, particular ‘na cifra.
“What do you think about the Nutell?”
“No, Adamo you are scording that the Signor said that’s vietat!”
“Yes, I remember, but only a little assaggiation, don’t succed nothing!”
And sto pirlett de Adamo sces in the cortil where the alber of the Nutell was and he pres a small barattol and spalmed the brown cream on the fett and assagged the Nutell. Mmmmmm good neh?
Adamo and Eva don’t ebber the time to exprimer the godiment that the tuons and fulmins apparved in the ciel and one voice said:
“Potevamo stupirv you with special effects, but I’m God, not Fantagod!
Adamo, Eva, come here!
I’m very incazzed with you, very very incazzed dic per davver, incazzed ‘na cifra. one biog cifra neh! How did you permit to tocc the Nutell?
“Didn’t you remember that it was prohibited?”
“azz!” esclamed Adamo “It was prohibited!” Oh, sorry, God, I’m very very sorry, sorry ‘na cifra verament my God, I really really was completelyscordat…”
“Don’t do that fint tont cojonett d’un Adamo, I’m God, I can see everything, very tutt, and I know that you and the woman have deliberatament assaggiated the Nutell. So you have a big punhition, a very castig for your peccat, very very big peccat.
But siccom I’m sconfinatly good, you can choose, you have two scelts:
“Scelt number 1:
nothing Nutell for ever and ever in the secols of the secols, amen!”
“Nooo!”
Eva was piagnucoling
“It’s a thing very tragic, very very tragic, tragic ‘na cifra!”
“Aspett mignottell!”
said God
“Don’t be frettolous woman…”
Scelt number tue (2):
“U can take the Nutell, no problem, let’s prend, prend, but for you is the cacciation out of the Paradise.
U will have to lavorar with the sudor of your front, U will zapp the terr, you’ll have mal of schien and, like this don’t bastass, everytime you will mang Nutell, the malediction of the brufols, of the mal of panch, of the cagarel will be cadent on U.”
“Aleyukkukkuuuuuu’’!
esclaimed Adamo
“Thank you God, thank you, we don’t interess the cacciation dal Paradise, the important is to have the Nutell!
“Goodbye! Lebewohl, Au revoir,Adios,Ciao, ciao!”
And so Adamo and Eva were cacciated and this original peccat and this malediction cadded on lor and on lor discendents, and on the discendents of the discendents sino a me togo tuentinain.
Infact, tutt’ogg, you can veder in the pubblicity all the ragazz that per aver one fett of pan and Nutell they scalan the mountains they stay in a tend al fredd and al gel and ceter, and ceter.
But the final pensier of tutti noi is
“It’s meglio faticar and soffrir with the Nutell piuttost che the Terrestr Paradise senz the Nutell”.
Large leaves, close the street, your say that I have told my.

sabato 20 novembre 2010

Sbagliando ..s'impera.



“La pioggia nel pineto” e’ una tra le piu’ belle poesie di D’Annunzio. E’ rivolta alla donna amata, Ermione. La scena si svolge in un bosco, nei pressi del litorale toscano, sotto la pioggia estiva.

Il poeta passeggia con la sua donna, Ermione e la invita a stare in silenzio per sentire la musica delle gocce che cadono sul fogliame degli alberi. Inebriati dalla pioggia e dalla melodia della natura, il poeta e la sua donna si abbandonano al piacere delle sensazioni con un’adesione cosi’ totale che a poco a poco subiscono una metamorfosi fiabesca e si trasformano in creature vegetali.
La poesia originale ricca di enjambement e similitudini. Le rime sono libere e sono presenti molte onomatopee. La seguente poesia dissacrante e mackironica invece e’ rivolta a chi e’ stato comprato un cappello e un vestito che costa un tesauro e ha dimenticato l’ombrello a casa nei giorni autunnali, per esigenze goliardiche il “Taci” iniziale e’ sostituito da un delciato “Silenzio”..si sarebbe potuto mettere “Muta” oppure il piu’ cattivo “Zitta” ma e’ stata optato il docle invito per un “Silenzio” e mentre posto, fuori dal mio loculo vedo la pioggia che cade incessantemente da qualche giorno e assaporo il fatto di essere al riparo, penso a chi senza casa ha il suo cartone e panchina bagnati e mi ritengo fortunato, anche in presenza dell’IGMK in zona Gamma che era al 4% 13 mesi fa e spero che con la pioggia non progredisca, ma io mi chiedo che sara’ mai sto IGMK....forse ho scoperto ..Istituto Gemmologico Mezzo Karato quindi devo aver inghiottito un solitario e cosi’ ho risolto la mia curiosita’ e vai con la pioggia sperando che il Gabriele non vibri nella fossa..ma se anche lo facesse, la pioggia di certo non si fermera’..

E piove sui nostri volti che sembrano diventare elementi della selva, piove sulle nostre mani, sui nostri abiti leggeri, sui freschi pensieri che l’anima nuova schiude, sulla illusioni della vita e dell’amore che ieri t’illuse, che oggi m’illude, o Er Mio Neh.

Silenzio.

Il cielo e'diventato tutta una nube

Vedo oscurarsi le tube

Non vedo l’ombrello

Ma odo sul mio cappello

Di paglia..Da venti euro e cinquanta

la gocciola che si schianta

Come una bolla

Tra il nastro e la colla.

Per Giove piove sicuramente.

Piove sulle matrone vestite di niente

Piove sui bambini recalcitranti.

Piove sui mezzi guanti

Turchini, piove sulle giunoni,

sulle veneri a passeggio,

piove sovra i cafoni,

e quel che peggio,

piove sul mio cappello

leggiadro che ieri ho pagato

che oggi si guasta,

piove, governo ladro.

+++++ (respiro e contunuo)+++++

e piove a dirotto

da tutte le nubi

piove dai tubi

sfasciati

dell’acquedotto del cielo.

Piove sui cani spelati,

piove sul melo e sul tiglio,

piove sul padre e sul figlio,

piove sui putti lattanti,

sui sandali rutilanti,

sul Pegaso bolso,

piove sul tuo vestito,

che m’e’ costato un tasauro,

piove sulla salvia e sul lauro,

sell’erba e sul rosmarino,

piove sulle vergine schive,

Piove su Pasife e Bacco,

piove persin sulle pive nel sacco.

E piove soprattutto

Sul tuo cappellino distrutto

Mutato in setaccio,

che ieri ho pagato

e che adesso e’ uno straccio o Ermione

che scordi a casa l’ombrello

nei giorni di mezza stagione.

venerdì 19 novembre 2010

Smutandamento




Questo post e’ copiato integralmente dal “pensiero Debole” che “La Stampa” di TO ospita su inserto della Sig.a Luciana Littizzetto” nella terza settimana di Novembre 2010. Lo stile e’ il solito ma noto meno sarcasmo ed e’ come dire un poco piatto, forse dovuto al prezzo delle castagne salito a 9€ al kg o forse dovuto alla pioggia insistente che ci colpisce da qualche giorno, ma meglio questo che un calcio nelle palle no?

Ulla… ullala… ulla ullalà… C'abbiamo avuto pure Lady Gaga a Torino… parla parla pà… Ma come si potrà mai chiamare, un concerto di Lady Gaga, una Gagada? Cosa hai fatto ieri sera?Mahguarda, sono andata a vedere una bella Gagada. Quasi quasi mifaccio anch'iounbel vestito di sanato. Sai che lei agli Mtv Awards è arrivata con un vestito fatto di carne? Praticamenteun tailleur all'albese…Domani mi faccio fare un reggiseno di bresaola e un paio di mutande di lardo calde per l'inverno anch'io… Che tipa però… trasgressiva, trasgressiva e poi sai comesi chiama veramente? Sai qual è il veronome di Lady Gaga? Angiolina Germanotta. Giuro. Si chiama Angiolina Germanotta. Un nomeda panettiera. Panificio Germanotta. Solo grissini stirati a mano.Anche un nome da sarta, di quelle che quando misurano indugiano sul cavallo.

Anch'io voglio cambiarmi il nome. Un po' più International… Lucy in the sky… Ciao Le Pupe… Lady Combineuse… mi piacerebbe anche molto Lady Gogamigoga… Tra l'altro non so se sapete ma tra le pupe trendye le ocone fashion è partita una nuova moda che si chiama Upskirt. In che cosa consiste? Consiste nel non mettersi più le mutande. Non dico levarsele dopo essersele messe, no, dico dino nmettersele proprio.Va di moda andare in giro senza mutande però coi vestiti corti. Neanche un fil di tanga. Zero. Vediamo i lati positivi. Se non altro non devi sempre star lì a tirarti su e giù le mutande. Che per qualcuna è un lavoro che spezza le braccia. Senza mutande però con abito corto giropassera. Certo. No, perché uno potrebbe anche piazzarsi addosso un saio da frate sotto sta pelata come una nespola… chi la vede? Perché l'obiettivo è che qualcuno la intraveda e si chieda: ma è senza mutande? Fine dell'obiettivo. Tra l'altro non è neanche tanto stagione... Novembre… la mattina sali in macchina e c'hai già il parabrezza gelato, figurati la yolanda. Che choc termico. Dalla trapunta alla steppa…

Da 20 grandi a 2… Devi orientarle il bocchettone dell’aria calda perché si scongeli… Forse le dive americane si portano dietro il phone ogni tanto la sbrinano. Bisognerebbe dire a Marchionne di mettere nei cruscotti anche il disegno della Yole per orientare la ventola… Comunque da Sharon Stone, a Britney Spears, a Lady Gaga a Paris Hilton, tutte smutandate. E tutte fotografate mentre op, accavallano le gambe o scendono dall’auto. Che capisco ancora l'accavallaggio, anche se anche lì devi essere capace. Io quando accavallo le gambe sembro le mucche quando sbattono la coda… pataflap… C'è chi accavalla con garbo, e chi come me che accavalla con disagio. Ti spiego. Nell'accavallare un ginocchio deve passare sopra all'altro, i miei invece sbattono. Io non accavallo, suono le nacchere con le rotule. Ecco. E poi scendere dall'auto. Capirai. Già devi fare le stirubacule… C'è uno storcibudella, un girolimoni, un turnichè che non è che la vedi in 3d bella chiara e nitida, vedi un origami stropicciato, intravedi solo il musino, come il criceto nella cotonina… Torneranno le scarpe con gli specchietti davanti? Molto probabile. No, ma poi, le varie Lady, Sharon, Bibi, Gaga, Paris, e Ciape d'argent, tutte queste sexissime, finisce che le riconosci poi dalla topazia, invece che dalla faccia… E quella senza mutande con una foto di Bin Laden sulla yolanda chi è?». «E' la Britney,è contro la depilazione…».

giovedì 18 novembre 2010

Film gratis in streaming

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Passo 3

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Passo 4


lunedì 15 novembre 2010

domenica 14 novembre 2010

Vorrei


Vorrei tornare fanciullo, vorrei sentire l’odore della miscela della mia motoretta, vorrei spremere il dentifricio nel vasetto della crema notte, vorrei togliere il mastice dal vetro appena messo e fare le palline da tirare ai piccioni, vorrei rompere i vecchi termometri far uscire il mercurio e divertirmi con le gocce che escono si congiungono e si dividono, vorrei mettere lo zucchero nel serbatoio della moto del portinaio che non lascia giocare a pallone i ragazzi, vorrei fare la mia impronta sul marciapiede di cemento fresco, vorrei mettere le puntine da disegno nella ruota del postino che porta sempre le multe, vorrei fare un rutto modulato lungo 10 secondi, vorrei evitare di invecchiare, vorrei che fosse sempre estate, vorrei credere che l’astronauta sia un lavoro da poter fare anche di giorno perche’ di giorno non ci sono le stelle e non si sa dove atterrare, vorrei credere che un amico rimanga amico e non tradisca mai,vorrei credere che la Ferrari sia migliore della RedBull, vorrei infine pensare e credere che Babbo Natale il carbone te lo porta solo se sei stato cattivo.

venerdì 12 novembre 2010

Antonacci

http://cbonzi.files.wordpress.com/2010/11/biagio-antonacci.jpg

OPERA DEGRADATA – NESSUN DIRITTO

Come da Consulente Legale Informatico dell’Avv. Valentina Freudiani

LUCIANA LITTIZZETTO

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato a discrezione di togo29 e comunque non sistematicamente.
Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale, ai sensi della legge 62 del 7/3/2001. Alcune immagini sono frutto di una ricerca attraverso la rete e/o prelevate da siti all'apparenza di pubblico dominio,ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvedera’ alla loro pronta rimozione
.

Nell’ultimo numero di «Vanity Fair» c’e’ la foto di Biagio Antonacci completamente nudo in copertina. Pelato come un lombrico, solo con un lp a coprirgli il walter. Manco un cd. Un 33 giri di quelli grossi. Se pensi che ad alcuni basterebbe un bottone... Dice che a 47 anni si sente finalmente libero di fare qualcosa che la gente da lui non si aspetta. Ma guarda Biagio che avevi anche altre opzioni. Per esempio, potevi affittare un Tir, andare a Napoli e portarti via qualche tonnellata di spazzatura. Per dire. Oppure non so, tuffarti in una piscina di pastiglie Valda, stabilire il record di maggior numero di aghi di pino mangiati in dieci minuti. Tante, tante cose potevi fare per sentirti libero a 47 anni, non era necessario piantarti nudo e a gambe larghe sulla copertina di «Vanity Fair». Poi non so se avete notato ma quelli che si fan fotografare nudi son sempre unti... ma perché? Li devi mica friggere... Te li devi portare a letto. E poi uno cosi’ vuncio ti fa subito l’alone sulle lenzuola. Cosa ne fai? Prima di coricarti lo impani?

Comunque, l’uomo che si spoglia davanti alla donna rimane da sempre uno spettacolo della natura, e’ come vedere un gatto che cade nella tazza del cesso. Fa ridere e tenerezza insieme. Allora.. finche’ c’e’ da levarsi camicia o t-shirt se la cavano tutti. Sembra che nuotino nella polenta, ma ne vengono a capo senza infamia. E soprattutto senza lode. Tranne i pirla che provano a levarsi la camicia senza sbottonare i polsini. Op op, tric trac, un attimo e restano ammanettati da soli. E’ quando tocca alla parte sotto che vengono a galla i problemi. E li’ ci sono diverse tipologie di maschio. C’e’ quello che non sta mica tanto li’. Se vede che c’e’ del chupa in arrivo fa che calarsi braghe e mutande fino alle caviglie. Trac. Si pela da solo come una banana. Devo dirti che subito l’effetto e’ bello. Peccato solo che sotto le caviglie si forma un cocktail di mutande jeans scarpe e calze tutto saldato insieme dal quale lui non ne viene mai pii’ fuori. Una specie di piedistallo. Tu resti marmorizzata a guardarlo, come l’allodola ipnotizzata dal serpente, e lui comincia a saltellare come quelli che fanno la corsa nei sacchi. Un giocatore di Subbuteo. Passa da superfigo a supercretino in un nanosecondo. Poi c’e’ quello che per mete’ e’ preso dalla foia, e per meta’ conserva un minimo di cervello. E cosa fa? Si leva una scarpa. Una sola. Sfila un pantalone, la mutanda la leva via da una parte, e cosi’ con una gamba e’ libero di muoversi,ma l’altra si porta dietro tutta una zavorra di scarpa pantalone e mutanda, che lui cerca di togliersi scalciando come i muli quando li ferrano. E poi c’e’ il posa-piano. Il precisino. Mister Calmini. Che si leva con ordine le scarpe, le mette vicine, si leva i pantaloni, li piega, toglie le mutande e tiene i calzini. E di solito lo Zar, che prima se ne stava impettito come l’imperatore quando saluta l’esercito, e’ gia’ tornato alle dimensioni del kiwi. Corto pelosetto e verde di paura.

Signori? Sappiatelo. L'uomo nudo coi calzini sotto il ginocchio fa senso quasi quanto vedere un coccodrillo che mangia una zebra. Il primo stilista che mette il velcro ai vestiti da uomo lo faccio santo..