Campi
elettromagnetici e salute
L’inquinamento
diffuso è diventato una delle preoccupazioni principali di chi
quotidianamente si aggira in città sempre più invivibili e malsane.
La
casa sembra così l’unico rifugio dal caos metropolitano e dai
veleni dissolti nell’ambiente.. eppure anche questo luogo familiare
può celare a nostra insaputa un nuovo, temibile, tipo di
inquinamento.
Sul
nostro pianeta è da sempre presente un campo elettromagnetico
naturale, nel quale si sono sviluppate ed evolute tutte le specie
biologiche: questo è rimasto grosso modo immutato fino all’avvento
dell’era elettrica, che all’inizio del secolo ha determinato
l’esordio di una delle maggiori e più invisibili alterazioni
dell’ambiente urbano, con effetti anno dopo anno in preoccupante e
inarrestabile crescita.
Inquinamento
domestico da elettrosmog
Alla
corrente elettrica sono sempre associati dei campi magnetici,
generati all’interno di un’abitazione dagli elettrodomestici e da
tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche di uso
individuale.
Televisori, stereo, computer, tritatutto, radiosveglie
(dannosissime se posizionate vicine alla testa durante le ore
notturne), aspirapolvere, rasoi elettrici e asciugacapelli
(micidiali), forni a microonde, lavatrici: tutti oggetti che pur
generando modesti e innocui campi elettrici provocano allo stesso
tempo spaventosi e dannosissimi campi magnetici, risultanti dalla
somma delle radiazioni provenienti dalle diverse sorgenti.
E’
dunque bene evitare la concentrazione di queste apparecchiature in
spazi ristretti, o quanto meno avere l’accortezza di disattivarle
quando non c’è reale necessità di utilizzo.
E’
quindi buona abitudine spegnere il televisore invece di tenerlo in
stand-by tramite telecomando (evitando in questo modo anche il
consumo di 5-15 watt all’ora), non stare mai a meno di un metro
dallo schermo televisivo e dal monitor del computer (optando in
questo secondo caso per i modelli a basse radiazioni o per quelli a
cristalli liquidi, che non generano campi elettromagnetici), spostare
tutte le apparecchiature elettriche (orologi, radio, segreterie
telefoniche, ecc.) dalle vicinanze del letto in cui si dorme, non
stazionare a lungo davanti ai vari tipi di elettrodomestici elencati
mentre questi sono in funzione.
Un
discorso a parte merita il telefono cellulare, pericoloso per la
vicinanza del terminale alla testa dell’utilizzatore.. questo va
adoperato con l’antenna sempre completamente estratta e mai in
vicinanza o all’interno di estese superfici metalliche (es.
l’automobile), utilizzando ogni volta che è possibile l’auricolare
e il microfono.
Ma
il problema più grande collegato all’utilizzo dei telefonini
consiste nella necessità di ripetitori che propaghino nello spazio i
campi elettromagnetici da questi generati, con onde che vanno dai 900
ai 1800 megahertz di frequenza.
Sono
queste antenne, ultime arrivate su tetti già intasati dai diversi
impianti per la diffusione dei segnali radio e TV, a determinare il
maggiore impatto sull’ambiente e la più pericolosa esposizione per
la popolazione.
L’antenna
sul tetto che scotta.
Nei
grandi centri metropolitani è cronaca di tutti i giorni la
costituzione di comitati di quartiere che protestano per gli abusi
subiti da parte dei gestori di impianti per le telecomunicazioni.
Questi infatti, d’accordo con proprietari di immobili o
amministratori privi di scrupoli, sia pubblici che privati, sono
riusciti fino a poco tempo fa ad installare impianti e antenne senza
difficoltà, favoriti dall’assenza di leggi in materia e dalla
scarsa informazione reperibile sull’argomento.
Telefonini
gratis per tutti i condomini, contratti di rete fissa in omaggio,
assicurazioni sulla non nocività dell’impianto.. queste finora le
strategie adottate per incentivare gli occupanti degli edifici
interessati.
È
a rischio però la salute non soltanto degli inquilini sul cui
palazzo è stata installata l’antenna, ma di tutti coloro che si
trovano nelle sue immediate vicinanze e che sicuramente non
usufruiscono dei suddetti “vantaggi”.
Esiste
una legge dello Stato (Dlsg. 381/98) che finalmente pone delle basi
concrete per la tutela dei cittadini, fissando il tetto massimo di
esposizione ai campi elettromagnetici ad alta frequenza.
Si
tratta di un contributo iniziale alla formulazione di una più
completa legislazione che consideri la salute pubblica il solo ed
unico obiettivo da perseguire.
La
salute e la ricerca scientifica
Gli
interessi economici in gioco sono fortissimi e pertanto la ricerca
scientifica stenta a decollare.
Gli
studi sono spesso di parte e la confusione di notizie rende difficile
la scoperta della verità, a tutto vantaggio dei grandi gestori.
Questi
accusano la stampa di aver montato un caso per far notizia e gettano
acqua sul fuoco, incuranti delle reali preoccupazioni della
popolazione.
Poco
si sa degli effetti che queste onde provocano sulla salute e la
difficoltà di tutelarsi con una legislazione ancora impreparata deve
rendere tutti molto diffidenti.
Si
sa per certo che le finestre e gli infissi delle nostre case non
costituiscono un ostacolo per i campi elettromagnetici, e in generale
si può dire che bambini, anziani e portatori di pace-maker sono le
categorie più a rischio.
Gli
effetti dei campi elettromagnetici sull’organismo umano sono
classificabili in due categorie, a breve e a lungo termine.
Gli
effetti immediati delle onde ad alta frequenza (impiegate per le
trasmissioni radiotelevisive e per la telefonia mobile) consistono
nel surriscaldamento e conseguente danneggiamento di alcuni tessuti
del nostro corpo, soprattutto degli organi più ricchi di acqua (come
i testicoli e il cristallino degli occhi).
I
campi a bassa frequenza (generati dagli elettrodotti, dai
trasformatori e dagli elettrodomestici) inducono invece delle
correnti elettriche nell’organismo e possono alterare anche
sensibilmente il funzionamento dei sistemi cardiaco e nervoso: mal di
testa, disturbi del sonno, extrasistole e fibrillazioni ventricolari,
senso di nausea, irritabilità e depressione, sono tutti effetti
riscontrabili se l’intensità del campo elettromagnetico supera una
certa soglia di sicurezza.
Gli
effetti a lungo termine sulla salute sono più difficili da
determinare, proprio perché la ricerca in questo campo è stata
avviata solo recentemente.
La
scienza non ha ancora stabilito con certezza se esiste un legame
diretto fra l’esposizione prolungata ai campi elettromagnetici e
l’insorgenza di forme tumorali: diverse ricerche effettuate in
tutto il mondo hanno però evidenziato il probabile nesso di causa ed
effetto, registrando un aumento dei casi di cancro per esposizioni
protratte e in particolare l’incremento di forme leucemiche
infantili (i bambini assorbono infatti l’energia generata dai campi
magnetici con più facilità, a causa della loro massa fisica
ridotta).
La
legislazione in materia
In
molti paesi sono già state attuate misure precauzionali per la
salute pubblica, così come per l’ambiente: negli Stati Uniti, ad
esempio, le aree per la collocazione di questi impianti di diffusione
sono previste dai piani regolatori, che ne determinano persino
l’aspetto estetico.
In
Italia, a livello nazionale, esiste un Decreto legislativo
interministeriale (Dlsg 381/98), che indica dei valori massimi di
esposizione (limiti di cautela) pari a 20 V/m (volts-metro) e di 6
V/m per le zone residenziali, scuole e ospedali.
Il
decreto demanda poi alle Regioni una più accurata regolamentazione
che a tutt'oggi risulta ancora inadeguata.
Il
criterio dei valori massimi di esposizione è stato ripreso dalla
Delibera del Comune di Roma N°5187, del 29/12/98.. bisogna dare atto
all’amministrazione Comunale di aver recepito rapidamente l’entità
del problema, coinvolgendo ISPESL e ASL per garantire la massima
tutela della salute pubblica.
In
questa delibera si esclude tassativamente la possibilità di
consentire l’installazione degli impianti in esame sopra ospedali,
scuole, asili nido, case di cura e riposo o nelle loro prossimità a
distanze inferiori di 50 m. dal perimetro esterno.
Il
Consiglio comunale ha poi integrato questa delibera in data 22 marzo
1999, apportando importanti modifiche: le autorizzazioni o
concessioni devono essere rilasciate dal Dipartimento IX - II Unità
Organizzatoria con l'acquisizione, negli atti istruttori, dei pareri
rilasciati da tecnici abilitati relativi sia alla sicurezza statica
dell'edificio e degli impianti installati, sia alla normativa sugli
impianti elettrici (L. 46/90), fermo restando i pareri dell'ISPSL e
delle ASL sul rispetto dei limiti di inquinamento.
Tali
disposizionisi applicano successivamente alla data di esecutività
della nuova delibera, ma gestori e concessionari hanno 180 giorni di
tempo per integrare la documentazione tecnica degli impianti già
esistenti.
E'
stato inoltre introdotto il principio per cui tutti gli inquilini
residenti hanno diritto di esprimere il loro parere, mediante voto in
assemblea, nel caso in cui l'installazione di tali impianti comporti
l'utilizzazione di volumi adibiti a servizi di uso comune (stenditoi,
lavatoi, etc.).
All'interno
del centro storico non saranno autorizzate celle con potenza
superiore ai 5 watt e il limite massimo di esposizione viene portato
a 3 V/m contro i 6 V/m del D.L. 381/98.
Le
microcelle: un’alternativa valida ma dispendiosa
Si
tratta di unsistema che è già realtà in Spagna ed in Giappone, e
che consiste nel posizionare un numero maggiore di antenne, molto più
piccole, le quali producono onde con una intensità inferiore. Sono
quindi meno dannose per la salute e comunque capaci di coprire il
territorio in modo capillare.
Questo
sistema richiede però almeno inizialmente investimenti maggiori, ed
è per questo motivo evitato dalle aziende che gestiscono le
telecomunicazioni nel nostro paese.
Cosa
fare prima dell’installazione?
Valutare
con attenzione e prendersi tutto il tempo necessario per raccogliere
informazioni è una buona regola di vita, valida anche in questa
situazione.
Tenete
presente che è molto facile installare una antenna ma è assai
difficile disinstallarla.
Se
la richiesta viene fatta al condominio, la decisione spetta
all’Assemblea dei proprietari con una maggioranza di almeno due
terzi.
Gli
inquilini non proprietari possono comunque chiedere delle garanzie,
ovvero:
1)
che il “fondo” elettromagnetico nell’area di installazione vada
preventivamente misurato e che non ecceda di 0.5 Volt/metro nella
gamma Microonde e Uhf;
2)
che il nuovo impianto non generi, in nessun intervallo di 6 minuti
nell’arco delle 24 ore, un campo superiore a 6 Volt/metro presso la
vostra abitazione o condominio (balconi inclusi) e nelle case
adiacenti nel raggio di 50 metri;
3)
che la società di gestione telefonica sia certificata EU-Emas,
oppure Iso-14001 (standard internazionali per le imprese che
rispettano l’ambiente).
Ricordatevi
che secondo la delibera comunale bisogna rispettare un limite di 50
m. da case di cura, ospedali case di riposo, asili, scuole.
Verificate pertanto la possibile presenza di tali attività in
prossimità dell’edificio su cui va installata l’antenna.
Se
nel vostro quartiere sono già presenti fonti di inquinamento
elettromagnetico, in base all’art. 2 del DM 381/98 l’antenna non
si può installare.
Se
l’antenna c’è già
In
base alla legge sulla trasparenza (n. 241\90) è possibile richiedere
a mezzo raccomandata A.R. o con PEC indirizzata al Sindaco una copia
dei certificati di compatibilità sanitaria rilasciati dalla ASL e
dalla ISPESL.
Il
Sindaco ha 30 giorni di tempo per rispondere, pena denuncia legale.
L’unica
possibilità per disinstallare l’antenna è che le disposizioni di
legge non siano state rispettate alla lettera.
IMPORTANTI
NOTE
Capitolo
radiazioni. Il fulcro della questione risiede nella differenza
tra radiazioni ionizzanti e quelle non ionizzanti.
Le
prime sono nocive per la salute, in quanto possono alterare il DNA
dopo lunghe esposizioni ad alti livelli di energia elettromagnetica
(queste sono ad es. i raggi X e le lampade abbronzanti).
Le
seconde non sono nocive per la salute, a meno che non siano prodotti
a una potenza di gran lunga superiore a quella degli smartphone.
Le
radiazioni non ionizzanti sono quelle che riguardano, tra le altre,
le reti Wi-Fi e le trasmissioni radiotelevisive
Le
misure delle distanze di sicurezza indicate sono state ricavate da
una media su impianti ed apparecchiature di qualità medio alta.
In
talune situazioni o con apparecchiature di cattiva qualità si sono
riscontrate misurazioni nettamente più elevate.
Non
si può quindi generalizzare ed è sempre consigliabile richiedere
una misurazione ambientale personalizzata.
Le misure delle
distanze di sicurezza sopraindicate sono valide solamente per individui
adulti.
Queste
distanze vanno aumentate di almeno il 50% se riferite alle donne in
stato di gravidanza, ai bambini e ai portatori di pace-maker.
E'
provato infatti dalla Scienza Medica che gli organismi a rapido
sviluppo cellulare (in particolar modo il feto) sono molto più
sensibili.
Durante
la scissione delle cellule, infatti, la presenza di campi
elettromagnetici può influenzare la membrana cellulare e il DNA
provocando la nascita di cellule alterate.
Uno dei fattori
determinanti del pericolo elettromagnetico è il tempo di
esposizione. Per locali a lunga permanenza (ufficio, letto,
salone,etc.) è il parametro più importante da considerare.
Le
camere dei bambini sono le più importanti da proteggere in quanto
alcuni effetti dei campi elettromagnetici si manifestano anche dopo
anni.
Se
non tenete a Voi stessi almeno pensate ai Vostri figli.
ASCIUGACAPELLI
E RASOI.
PERICOLOSITA':
Gli
asciugacapelli e i rasoi elettrici emettono nel raggio di circa 40 cm
una forte radiazione elettromagnetica a 50 Hz.
Facendone
uso saltuariamente (esclusi i lavoratori del settore) non
costituiscono un grande pericolo.
MISURE
DI SICUREZZA:
Evitate
l' uso del casco.
Tenete l' asciugacapelli ad almeno 40 cm dalla
testa.
Acquistate un asciugacapelli da muro con tubo dell' aria in
plastica.
Usate rasoi a batteria (1/4 del campo
elettromagnetico).
Teneteli a distanza anche se spenti ma con la
spina inserita.
Se lavorate nel settore indossate camici
schermanti.
COMPUTER
PERICOLOSITA':
Emissioni
a bassa frequenza (50 Hz.) da ogni singolo componente (scanner,
amplificatori audio, stampanti, monitor) ed emissione ad alta
frequenza dal monitor (specialmente di lato e sul retro).
MISURE
DI SICUREZZA:
Fate
misurare le emissioni elettromagnetiche del vostro computer.
Distanza
di sicurezza da ogni singolo componente:circa 50 cm
Acquistate
monitors a bassa emissione di radiazioni (norme CE).
Limitate il
tempo di esposizione e fate frequenti soste.
Schermate i cavi di
collegamento.
Non tenete i computer portatili sulle ginocchia ma
ad almeno 40 cm
Indossate camici schermanti.
State a distanza
di sicurezza anche se è spento e al di là di un muro.
CELLULARI
PERICOLOSITA':
Il
singolo cellulare portatile modello TAC emette 1/2 watt, il modello
GSM circa 2 watt. Usato in prossimità del cervello, degli occhi,
dell' orecchio comincia ad essere pericoloso dopo soli 2 minuti di
conversazione. I ponti radio a 900 Mhz sono nocivi nel raggio di
circa 100 m ed anche più se è possibile vederli. (vedi la voce
RIPETITORI).
MISURE
DI SICUREZZA:
Acquistate
i cellulari con la funzione VOX (trasmettono solo quando parlate
permettendo inoltre un risparmio della batteria).
Acquistate i
cellulari che possano utilizzare l' auricolare e tenete il telefono
il più distante possibile dal corpo.
In automobile usate il viva
voce e l'antenna esterna (il portatile in auto crea una
amplificazione e concentrazione del segnale causato dalla struttura
metallica del mezzo nonché un pericolo per la sicurezza
stradale).
Usatelo solo se veramente necessario e per il minor
tempo possibile alternando ogni minuto l'orecchio.
Anche se solo
in ricezione non tenetelo a contatto del corpo (periodicamente emette
un segnale di riconoscimento).
Se dalla finestre vedete le antenne
a 900 Mhz. installate tende e vetri schermanti.
ELETTRODOTTI
ED IMPIANTI ELETTRICI
PERICOLOSITA':
I
tralicci di distribuzione tra i 10.000 e i 38.000 volt e i relativi
cavi emettono radiazioni di grande potenza a 50 Hz. nel raggio di
50/100 m
Gli
impianti elettrici casalinghi a 220 volt emettono campi elettrici nel
raggio di circa 30 cm e campi magnetici proporzionali al consumo in
atto che hanno un raggio massimo di circa 50 cm
MISURE
DI SICUREZZA:
Fate
misurare i campi elettromagnetici dei locali in cui sostate più a
lungo.
Non sostate a meno di 100 metri dai tralicci dell' alta
tensione.
State a una distanza di almeno 50 cm da cavi elettrici,
trasformatori, lampade, TV, computer, HI-FI, elettrodomestici
etc.
Non state a meno di 100/130 cm da qualsiasi variatore
elettronico di luminosità o velocità ed ai relativi apparecchi
collegati (vedi LAMPADE).
Installate i disgiuntori automatici che
staccano completamente le fasi della 220 volt quando non c' è
consumo di corrente.
ELETTRODOMESTICI
PERICOLOSITA':
Emettono
a 50 Hz. un campo elettrico anche se spenti ed un campo magnetico
proporzionale al loro consumo di energia elettrica quando in
funzione.
MISURE
DI SICUREZZA:
Fate
misurare i campi elettromagnetici della vostra casa.
State ad
almeno 50 cm dagli elettrodomestici sia spenti che accesi anche se
sono al di là di un muro.
Per i forni a microonde eseguite
periodiche misurazioni e state ad almeno 100 cm quando è in funzione
(vedi FORNI A MICROONDE).
FORNI
A MICROONDE
PERICOLOSITA':
Emettono
campi elettromagnetici a 50 Hz. con un raggio di circa 50 cm ed un
potentissimo campo a 2,45 GHz. che, se opportunamente confinato dalla
buona struttura del forno, richiede una distanza di sicurezza di
circa 100 cm
Il problema può essere molto grave invece se si
hanno delle perdite di microonde che di solito si verificano dallo
sportello di chiusura e dal relativo vetro schermato.
MISURE
DI SICUREZZA:
Acquistate
forni a norme CE ed IMQ e fatene misurare ad intervalli di 12 mesi le
emissioni. In caso di urti o danni al forno non usatelo e fatelo
misurare.
Non guardate MAI il cibo in cottura attraverso il vetro
dello sportello.
Allontanatevi di almeno 100 cm dal forno in
funzione e possibilmente andate in un altro locale utilizzando il
timer per lo spegnimento automatico.
HI-FI
PERICOLOSITA':
Gli
amplificatori emettono radiazioni elettriche e magnetiche
proporzionali alla loro potenza (50 cm - 150 cm).
Forti
emissioni magnetiche dalle casse acustiche proporzionali al livello
del volume (a 10 watt 40 cm a 100 watt 150 cm)
Le cuffie,
specialmente ad alto volume, hanno una emissione magnetica notevole
aggravata dalla estrema vicinanza al cervello.
MISURE
DI SICUREZZA:
State
ad un minimo di 50 cm dall' impianto e ad un minimo di 40 cm dagli
altoparlanti.
Non sedetevi MAI su una cassa acustica in funzione
specialmente se di alta potenza.
Non usate le cuffie se non
raramente ed a basso volume (compresi i walkman).
In automobile
non alzate troppo il volume (anche per motivi di sicurezza stradale)
e fate installare le casse lontane dai passeggeri.
IMPIANTI
INDUSTRIALI E MEDICI
PERICOLOSITA':
Impianti
per la lavorazione del legno, della carta, della gomma, della
plastica, essiccatoi e saldatori industriali emettono una enorme
potenza a radiofrequenza che, se opportunamente schermata in macchine
di buona qualità, comporta rischi limitati per gli stessi addetti
alla lavorazione.
Pericolose
sarebbero eventuali fughe di radioonde che dovrebbero essere
costantemente monitorate dai proprietari degli impianti.
Nel
campo medico alcuni apparecchi emettono particolari onde radio con
effetti curativi con emissioni del tutto trascurabili sia per la
bassa potenza che per la durata dell'esposizione (Magnetoterapia,
Ionoforesi, Agopuntura elettronica).
Altri
sistemi di analisi come la TAC utilizzano molta più potenza e sono
più pericolosi per gli operatori che per il paziente che ne fa un
uso per fortuna non frequente.
Radiografie,
Cobaltoterapia e tutti gli altri sistemi medici che utilizzano la
radioattività sono costantemente monitorati dal Ministero della
Sanità.
Eventuali
fughe sarebbero di estrema gravità in quanto radiazioni ionizzanti,
capaci di alterare permanentemente le cellule.
Nel
campo estetico sono pericolosi, specialmente per gli operatori, i
depilatori a radiofrequenza ed in misura minore gli altri apparati
elettrici.
MISURE DI SICUREZZA:
Se
risiedete presso una industria fate misurare i campi
elettromagnetici.
Se lavorate con macchine mediche o industriali a
radiofrequenza indossate un abito da lavoro o un camice
schermante.
Limitate all'indispensabile radiografie ed altri esami
medici e richiedete al medico gli appositi grembiali schermanti in
piombo per coprire le zone del corpo non oggetto di analisi.
LAMPADE
PERICOLOSITA':
Emettono
campi elettrici fino a 30 cm di distanza anche se spente e campi
magnetici proporzionali alla loro potenza.
Le
lampade alogene a 12 volt molto in uso nei negozi, oltre ai normali
campi elettromagnetici emettono una radiazione ad alta frequenza che
si sospetta possa causare alterazioni al DNA.
I
variatori elettronici di luminosità e le lampade ad essi collegate
emettono una quadrupla radiazione elettrica quando sono in una
posizione intermedia.
MISURE
DI SICUREZZA:
Non
state a meno di 40 cm da qualsiasi lampada.
Se usate lampade
alogene aggiungete il vetrino schermante per le alte frequenze.
Se
usate un variatore di luminosità state almeno a 100 cm dalle
relative lampade e dai cavi di collegamento.
Non usate lampadari
centrali con molti bracci .
RADIOAMATORI
PERICOLOSITA':
I
baracchini da massimo 5 watt di legge non costituiscono pericolo se
non in caso di uso prolungato o estrema vicinanza all' antenna
(portatili CB, Vhf, Uhf).
In
caso di potenze elevate (molte stazioni amatoriali trasmettono con
centinaia di watt) il massimo rischio è per l'operatore, per chi
risiede vicino all' antenna e , in caso di antenne direttive, per chi
ha l' antenna puntata addosso, specialmente se alla stessa altezza.
Ricordiamo che, al contrario delle emissioni involontarie ma
indispensabili per il funzionamento degli apparati elettrici, le onde
radio vengono volutamente amplificate e rese più efficienti con
antenne ad elevato guadagno per coprire la maggior distanza possibile
(vedi RIPETITORI E PONTI RADIO).
MISURE
DI SICUREZZA:
Fate
misurare i campi elettromagnetici.
Se siete Radioamatori
controllate periodicamente la pericolosità del vostro
impianto.
Usando un portatile allontanate l' antenna dalla testa
quando trasmettete.
RADIOSVEGLIE
E SEGRETERIE
PERICOLOSITA':
La
radiosveglia emette campi magnetici ad alta frequenza nel raggio di
circa 60 cm Segreteria telefonica e abatjour emettono campi
elettromagnetici nel raggio di circa 40 cm
MISURE
DI SICUREZZA:
Fate
misurare i campi elettromagnetici della vostra casa ed in particolar
modo la zona letto (prolungata esposizione).
Allontanate tutti gli
accessori da comodino ad almeno 60 cm dal letto.
Evitate grovigli
di fili in prossimità del letto.
Evitate di posizionare il letto
in prossimità di prese, prolunghe, scatole di derivazione
elettrica.
Evitate di tenere in camera da letto il televisore
(anche se spento).
RIPETITORI
E PONTI RADIO
PERICOLOSITA':
Costituiscono
la maggiore fonte di inquinamento interessando praticamente tutte le
frequenze con una vasta gamma di potenze. Pericolosi a seconda della
potenza e della quantità di antenne (onde corte, medie, FM, TV,
telefonia cellulare, ponti ripetitori a microonde, radar).
Se
in vista sono rischiosi fino a 5/600 m specialmente per lunghe
esposizioni.
Ricordiamo
che, al contrario delle emissioni involontarie ma indispensabili per
il funzionamento degli apparati elettrici, le onde radio vengono
volutamente amplificate e rese più efficienti con antenne ad elevato
guadagno per coprire la maggior distanza possibile.
La
legislazione attuale pone un limite massimo di 6 volt/metro ma molti
ricercatori consigliano di non superare i 2 volt/metro.
Le
mura di un edificio sono, a seconda della composizione, un discreto
schermo elettromagnetico.
Le
finestre, le serrande e le persiane in legno o plastica e le porte
sono invece trasparenti alle onde elettromagnetiche.
Vanno
quindi schermate.
MISURE
DI SICUREZZA:
Fate
misurare periodicamente i campi elettromagnetici.
SISTEMI
DI ALLARME
PERICOLOSITA':
I
sistemi di allarme e controllo vanno divisi in 4 categorie:
1.
Sistemi antifurto per abitazioni: modestamente nocivi solo se a
microonde di vecchio tipo ed installati in luoghi a lunga
permanenza.
2. Sistemi antirapina metal detectors (banche, uffici
postali etc.): emettono un campo magnetico nel raggio di circa 2 m
3.
Sistemi antitaccheggio con etichette magnetiche (negozi, supermercati
etc.): emettono un campo magnetico nel raggio di circa 1 m
4.
Sistemi di controllo accessi o cartellino elettronico (banche,
ministeri, etc.): emettono campi magnetici nel raggio di circa 2 m
MISURE
DI SICUREZZA:
Fate
sostituire i sensori antifurto a microonde con i sensori di presenza
ad infrarosso passivo.
Passate rapidamente e non sostate a meno di
2 m dai varchi elettromagnetici di: banche, negozi, autostrade,
uffici etc.
TELEFONI
DOMESTICI E CORDLESS
PERICOLOSITA':
I
normali telefoni non sono assolutamente pericolosi.
Il
cordless (telefono senza filo di circa 50 m di portata da non
confondere con il cellulare) ha una potenza molto bassa e non è
pericoloso salvo abuso.
MISURE
DI SICUREZZA:
Evitate
l' abuso dei cordless.
TELEVISORI
PERICOLOSITA':
Emettono
campi di varia frequenza fino a circa 3 metri, indipendentemente
dalla grandezza dello schermo.
MISURE
DI SICUREZZA:
Fate
misurare i campi emessi dal vostro TV e videoregistratore e mantenete
una distanza non inferiore ai 3 metri anche se al di là di un
muro.
Limitate la luminosità dello schermo al minimo
accettabile.
Non sostate sul retro o di fianco a un TV acceso (la
radiazione è maggiore).
Impedite ai bambini di sedersi
"classicamente" davanti alla TV.
TERMOCOPERTE
PERICOLOSITA':
Emettono
campi elettromagnetici pericolosi sia per la vicinanza al corpo che
per la durata dell' esposizione, nonché creano pericolo di
incendio.
MISURE
DI SICUREZZA:
Spegnete
la termocoperta prima di entrare nel letto e, molto importante,
staccate la spina dalla presa.
State a non meno di 50 cm di
distanza quando è accesa.