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martedì 17 ottobre 2023

Hastag.


 

Ehi Quoriani (ani per gli amici), vi ricordate il vecchio telefono della SIP?

I piu’ nostalgici, come me, ce l’hanno ancora in cantina e lo trovano sempre bello e nn hanno la forza di differenziarlo.

Dopo di lui e’ arrivato un abominio di design chiamato Sirio, gia’ il nome ricorda Furio, il noto personaggio di Carlo Verdone, sapete, il medico che rispondeva al telefono col suo famoso “no, non mi disturba affatto” anche mentre consumava la sua prima notte di nozze.
Beh gia’ a quell’epoca avevamo un tasto a dir poco inutile, lo guardavamo con sospetto e ci chiedevamo a che minchia servisse, taluni hanno anche osato premerlo per scoprire che non succedeva assolutamente niente.

Che tasto?

Beh il cancelletto (ad onor del falso anche l’asterisco non era un campione di utilita’).

Passarono gli anni, sostituimmo quei fantastici dispositivi con i cordless, anch’essi dotati di cancelletto, la cui utilita’ rimase immutata, probabilmente per non rendere troppo traumatico il passaggio a quelle generazioni meno avvezze all’assenza di cavi.
Oggi non solo abbiamo i cordless, ma abbiamo un altro strumento deleterio e mi riferisco allo smartphone, un dispositivo invasivo e lesivo della privacy che fa qualsiasi cosa grazie ad un sacco di applicazioni con grafiche fighissime e colori nitidissimi, non servono nemmeno i tasti.

Well.

Con la rivoluzione degli smartphones e delle social App e’ stato finalmente dato un senso al cancelletto, adesso basta aprire facebook, instagram o twitter per trovare una valangata di cancellettate che vengono giornalmente vomitate in rete da giovani adolescenti vogliosissimi e da “diversamente adolescenti” (e’ un termine rispettoso nei confronti di tutti gli ultra ventenni che ragionano ancora come se fossero al liceo e il cui unico scopo nella vita e’ apparire fighi per procurarsi un po’ di sesso occasionale) che usano e abusano del # facendolo seguire da frasi di un’idiozia disarmante anche per gli autori dei cinepanettoni della Boldi/Desica riunita.

Facciamo qualche esempio per dare un’idea piu’ chiara… aprite instagram, andate nella pagina “esplora” e scegliete a caso qualche foto, apritela e leggete.

Io lo sto facendo in questo momento: #ilmioamorepiccolo #instago #instame #instalove #tagsforlike #instalike #instaday, una ragazzina, direi molto giovane, scrive #grazie#aspirina#orastobene#tiamo.

Ora capite a che serve il cancelletto?

Qualche super cervellone pagato dalle super potenze ha creato questo sistema di coercizione mentale che risucchia le menti labili in un vortice di demenza e hanno avuto il colpo di genio di mimetizzarlo con un nome che, essendo inglese, fa molto figo: HASHTAG…

Oggettivamente nessuno puo’ resistere ad un fenomeno che ha un nome che sembra quello di un profumo: “#Hashtag#, le nouveau parfum de Crétin” (ovviamente la pubblicita’ presentera’ anche #hashtag #profumo #crétin #nonpuzzopiu’ #nonservefarsiladocciabastausarehashtagduevoltealgiorno e altre cancellettate varie ed eventuali).

Bon..tengo a precisare che..

  • Il post che avete letto e’ stato scritto in tono del tutto scherzoso e non diffamante, non prendetevela.

  • Chi se la prende e’ un Hashtag.

  • #Hashtag# non e’ un prodotto realmente in vendita e non credo nemmeno sia in fase di produzione, siete pregati di risparmiarvi la figuraccia chiedendolo in profumeria.

  • Se tra gli hashtag trovati sulla pagina “esplora” di instagram, riconoscete il vostro, non prendetevela….. piuttosto vergognatevi un pochino.

  • Riferimenti a fatti cose e persone sono puramente casuali… o forse no? Ad ogni modo c’è un indagine in corso e aspetteremo che gli inquirenti facciano luce su questo argomento.

  • Se conoscete qualcuno che fa uso di Hashtag, non emarginatelo, aiutatelo. Con il vostro aiuto potra’ affrontare un percorso di riabilitazione e tornare ad utilizzare il cervello.

Stay hashtag, stay carlominkia.


 

lunedì 16 ottobre 2023

La mia Vicina.

 


Se vi siete spaventati guardando la foto.. pensate a me che sta vicina ce l'ho di fronte e mi va di culo solo quando ho il singhiozze e uscendo me la trovo davanti.. ha un curriculum di tutto rispetto e mo' vi edùco (accento sulla u...

Essa (voci di corridoio) fa la volontaria del pronto soccorso e con quella bocca riesce praticare due respirazioni artificiali nello stesso momento.. l’inconveniente e' quando si mette il rossetto, ne usa in quantita’ industriali e ci vogliono un paio d’ore buone per l’applicazione, ovviamente dopo essersi lavata i denti e posato lo spazzolino nella custodia del violino o nel contenitore near the water..

E che dire quando va dal medico (sempre voci da corridoio), il povero per tenerle la lingua abbassata è obbligato ad usare l’asse da stiro (ovviamente senza il panno).

Sta vicina ha proprio un viso particolare con qualche ruga a fisarmonica e pochi denti, uno solo davanti e qualche altro sparso qua e la e il lato positivo è che puo' succhiare le caramelle col buco senza romperle e a pensarci bene ha grandi possibilita’ di essere assunta dall’ATM in qualita’ di obliteratrice.

Avrete capito che ella non è il massimo della bellezza, anzi se si mette sul motore di ricerca la parola “bruttezza” come prima immagine comparirà sicuramente lei e la prerogativa e' che per sicurezza sarebbe opportuno mettere sempre le negative in quanto persino i topi se lei entra in una stanza, salterebbero sulle sedie.

Le sue foto sono in preponderanza prese di profilo anche perche’ cosi' si vede solo meta’ viso.

La povera di uomini ai suoi piedi non ne ha avuti molti, anzi uno penso l’abbia avuto (sempre voci di corridoio) ed e’ il pedicure di Via Caselle, (quello davanti alla Banca) che sembra abbia chiuso in quanto lei aveva cercato di fulminarlo col suo sguardo magnetico ma essendo strabica e’ finita col fulminare un paziente che era in attesa del pedicuramento e i due testimoni di Geova che incautamente erano entrati per testimoniare.

Di certo non tiene le labbra a canotto della Parietti, anzi ad onor del falso non sono ne brutte ne belle anche perche’ non le vedi tra quella pelle che si intorciola tra una ruga e l’altra.

E pensare che recentemente ha fatto una maschera di fango e per un paio di giorni era una favola, poi la maschera’ si e’ rotta e persino le zanzare sono state obbligate a pungerla ad occhi chiusi..

Da notare che sto povero pedicure per evitare la chiusura dell’esercizio la faceva sempre uscire dalla porta di sicurezza che dava sullo Stura e persino i piccioni si mettevano un’ala sugli occhi al suo passaggio.

Il suo viso e’ di quelli che non si dimenticano, anche dopo aver scolato la bottiglia di grappa con genziana corretta cognac e peperoncino (quello che mi ha portato Enrico da Altino)..

Una nota non bella e' legata ai suoi genitori e quando chiedevano a loro a chi somigliasse da piccola, facevano a pari o dispari e quando si e’ persa e loro hanno fatto la descrizione con tanto di foto ai Caramba di Caselle.. i militi non ci credevano e si domandavano perche’ la volessero ritrovare..

E che dire quando andava al ristorante, il posto vicino alla finestra era assolutamente vietato a lei e il consiglio era sempre quello di andare presso un istituto di bellezza dove lei e’ andata veramente, ma solo per un preventivo.. ed alla fine un lavoro lo ha trovato e se lo tiene stretto ed aiuta le persone a dimagrire in quanto si fa vedere a pranzo e loro perdono l’appetito.

Insomma sta vicina non è una bella gnocca e fortunatamente si e’ maritata col massaggiatore diversamente vedente del Borgaro Calcio e recentemente dal mio ritorno di Casalcoso se n’e’ ita dalla vicinanza con mio sommo dispiacere e ora per far passare il singhiozzo mi rimane solo lo specchio.

Ciao vicina ti ho sputtaneggiato a sufficienza ergo vado a scaricare e smetto di scrivere frignacce.

 


mercoledì 4 ottobre 2023

ottobre a Casalcoso

 

Vien l'ottobre e sopra il cielo, di sue nebbie

stende il velo..improvviso s'alza il vento

con un lungo alto lamento.

Pur, che feste di colori,

che tripudio di canzoni,

che splendor, qua e là, di falci

e che porpora nei tralci!

Quest'ottobre un po' bizzarro

mette e toglie il suo tabarro,

è venuto con l'ombrello

se ne va col tempo bello.

Nel settembre generosa,

or la terra si riposa sotto un fremito di foglie..

pur già dentro il grembo accoglie

nuovi semi di lavoro..

i preziosi chicchi d'oro

che in mese ancor lontano

diverran spighe di grano.

Sta poesiola scelta dal mazzo

mi ha scassato e rotto il *****

te lo dico in genovese

col belin senza pretese..

abbronzato al mar di..vino

della mia Casalbordino.

lunedì 2 ottobre 2023

Assenza..presenza

 

A Ugo, assenza..presenza.


Tre giorni al natale e il mio pensiero si proietta a qualche anno addietro, sembra ieri ma a calendario vedo che diversi lustri sono passati e mi convinco sempre piu’ che vivere e’ un insieme di accumulo e perdita dove incontrarsi termina inequivocabilmente con un addio.

Volti, nomi, storie, sentimenti, persone.


Ci vengono incontro, ci affiancano, ci accompagnano per un tratto di strada.. poi se ne vanno, prendono altre vie, altri sentieri.. a volte si fermano, e rimangono li’, e guardano mentre ci allontaniamo e diventiamo sempre piu’ piccoli, sempre piu’ distanti noi  proseguiamo il cammino e spesso neppure ci voltiamo indietro, presi da mille pensieri, gli occhi e la mente intenti alla prossima meta.


Ma ci lasciano, tutti, qualcosa.


Un fardello piccolo o grande, prezioso sempre.. ci lasciano il balsamo misterioso e dolcissimo dell’assenza.


L’assenza e’ una voce che non sentiremo piu’, eppure ci parlera’ dal profondo del cuore nell’ora piu’ buia, nel giorno piu’ difficile.


L’assenza e’ una mano che puoi stringere forte quando ogni altra mano ti sfuggira’ e il coraggio sembrera’ venirti meno.


L’assenza e’ un ricordo che potrebbe apparire banale, e’ una fotografia in bianco e nero, una frase che contiene un mondo, una cantilena imparata non sai piu’ quando e dove, un sorriso, un’amarezza seppelliti nella memoria. e’ una strada ripercorsa tante volte, e’ il Natale come lo aspettano i bambini.


L’assenza e’ il tempo che ti pareva inesauribile e invece non c’e’ piu’, il tempo per tutto cio’ che non hai saputo dire, che non hai potuto fare o non hai voluto fare, e’ l’amore che ti porti dentro, e’ quello che resta quando tutto finisce.


Il rendiconto e’ il significato della vita.


Illogicamente tutta questa assenza e’ per me e’ Presenza.. passata, presente e futura, ciao papa’ Ugo, ne e' passato di tempo ma tu sei sempre qui e sei partito proprio a tre giorni dal Natale, non ti metto fiori per far vedere alla gente che mi ricordo di te, non ti faccio dire messe e quindi non sentirai un estraneo che dice il tuo nome ma tu sei qui dentro, guarda..proprio qui…e tu sai perche' io
odio le feste Natalizie



                                       Un abbraccio dal tuo carlo 
anzi..
carluccio come mi hai chiamato TU.

Buon Natale papa'

martedì 26 settembre 2023

Materiale da smaltire.

Una parte è nella cantina di Vincenzo che poco alla volta lo stava smaltendo. 


spatole martelli rotolo fildiferro e varie

materiale elettrico

rulli

impianto HiFi e casse

contenitori vuoti


cartongesso e tavola







 

Sci depositati in un box


domenica 10 settembre 2023

Bufala torri gemelle

Numero 11 la bufala.

Questa e’ una mail che ho ricevuto diverse volte nel giro di una decina di anni, molti di voi  l’avranno ricevuta o comunque avranno letto questo testo da qualche parte … ebbene il seg post smonterà definitivamente l’idiozia del NUMERO 11 quella che in linguaggio giornalistico si chiama leggenda metropolitana.



La leggenda metropolitana o leggenda urbana consiste in una storia insolita e curiosa raccontata dalla gente, che acquista credibilita’ passando di bocca in bocca.
La leggenda metropolitana che postero’ oggi e’ il ricorrere del numero 11 negli attentati terroristici dell’11 settembre 2001.

 
Ecco il testo della mail:

 

1) New York City ha 11 lettere

 

2) Afghanistan ha 11 lettere

 

3) Ramsin Yuseb (il terrorista che minaccio’ di distruggere le Torri gemelle nel 1993) ha 11 lettere.

 

4) George W Bush ha 11 lettere

 

5) Le due torri gemelle formano un 11

 

Questa puo’ essere un pura coincidenza, ma ora si fa piu’ interessante:

 

1) New York e’ l’11° stato

 

2) Il primo aereo schiantatosi contro le torri gemelle era il volo n° 11

 

3) Il volo n° 11 portava 92 passeggeri. 9+2=11

 

4) Il volo 77, che si schianto’ anche contro le torri, portava 65 passeggeri. 6+5=11

 

5) La tragedia si verifico’ l’11 settembre, o 9/11 (data americana) come lo si conosce ora.

 

6) La data e’ uguale al numero dell’emergenza americano 911. 9+1+1=11

 

Coincidenza? Continua a leggere e fatti la tua idea:

 

1) Il totale del numero delle vittime negli aerei dirottati era 254. 2+5+4=11

 

2) L’11 settembre e’ il giorno n° 254 nel calendario dell’anno. 2+5+4=11

 

Di nuovo…

 

3) L’attentato di Madrid accadde l’11/03/2004. 1+1+3+2+4=11

 

4) La tragedia di Madrid accadde 911 giorni dopo quella delle torri gemelle.

 

Ed e’ qui che le cose si fanno parecchio misteriose:

 

Il simbolo + riconosciuto per gli USA, dopo le Stelle&Strisce, e’ l’Aquila.

 

Il versetto seguente e’ preso dal Corano, il Libro Sacro islamico:

 

Perche’ e’ scritto che un figlio d’Arabia svegliera’ una terribile Aquila. La collera dell’Aquila si sentira’ attraverso le terre di Allah, mentre alcune persone tremarono disperate ancora piu’ allietate: perche’ la collera dell’Aquila ripuli’ le terre di Allah e ci fu pace.”

 

Questo e’ il verso n° 9.11 del Corano.

 

Non siete ancora convinti? Provate questo e vedete come vi sentirete dopo, a me ha fatto drizzare i capelli:

 

Apri Microsoft Word ed esegui (FALLO SUL SERIO)

 

1. Scrivi in stampatello Q33 NY.

 

E’ il n° del primo volo schiantatosi contro le torri gemelle

 

2. Evidenzia il Q33 NY

 

3. Cambia la dimensione del carattere in 48.

 

4. Cambia l’attuale carattere in WINGDINGS 1.

 

TERRIFICANTE!!!

 

 

Scommetto che avete fatto la prova vero? Ed e’ uscito l’aereo che si schianta sulle due torri, la morte e la stella di Davide.

 


Ora pero’ analizziamo voce per voce e smontiamo la leggenda.

 

1) New York City ha 11 lettere

 

Vero. Ma occorre scegliere di aggiungere “City”, altrimenti le lettere sono sette.

 

2) Afghanistan ha 11 lettere

 

Vero. Ma perché si cita soltanto l’Afghanistan? I dirottatori erano in gran parte sauditi (“Arabia Saudita” ne ha 13), uno veniva dall’Egitto (sei lettere), uno dal Libano (sei lettere) e due dagli Emirati Arabi Uniti (17 lettere). Anche bin Laden era saudita.

 

3) Ramsin Yuseb (il terrorista che minaccio’ di distruggere le Torri gemelle nel 1993) ha 11 lettere.

 

Ha 11 lettere soltanto se si usa una particolare traslitterazione. Non esiste un modo univoco per traslitterare i nomi arabi dall’alfabeto arabo a quello latino. Per esempio, il cognome citato dall’appello può essere scritto Yousef, Yusuf o Youssef, mentre il nome e’ spesso scritto Ramzi. Ramzi Youssef sono 12 lettere; Ramzi Yusuf sono 10.

 

Va notato, inoltre, che l’appello scomoda addirittura il nome di uno degli attentatori dell’attacco al World Trade Center del 1993, senza attingere a quelli del ben più disastroso attentato dell’11 settembre 2001.

 

4) George W Bush ha 11 lettere

 

Vero. Ma soltanto se si include l’iniziale del secondo nome invece di prendere il secondo nome per intero (Walker).

 

5) Le due torri gemelle formano un 11

 

Vero. Ma potrebbero anche essere interpretate come il numero romano 2 e comunque non furono gli unici edifici distrutti l’11 settembre (furono in totale otto; quelli danneggiati sono molto piu’ numerosi).

 

Questa puo’ essere un pura coincidenza, ma ora si fa piu’ interessante:

 

1) New York è l’11° stato

 

Vero. Lo stato di New York fu l’undicesimo a entrare nell’unione, il 26 luglio 1788 (fonte).

 

2) Il primo aereo schiantatosi contro le torri gemelle era il volo n° 11

 

Vero.

 

3) Il volo n° 11 portava 92 passeggeri. 9+2=11

 

Vero.

 

4) Il volo 77, che si schianto’ anche contro le torri, portava 65 passeggeri. 6+5=11

 

Falso. Il Volo 77 colpì il Pentagono, non il World Trade Center, e aveva 58 passeggeri (dirottatori compresi). Se invece dei passeggeri consideriamo tutte le persone a bordo, ossia includiamo anche i sei membri dell’equipaggio, arriviamo a 64, non 65. Dei voli che si schiantarono contro le torri, l’American Airlines 11 aveva a bordo 76 passeggeri, 5 dirottatori e 11 membri d’equipaggio, per cui un 11 salta fuori in qualche modo, ma non nel totale, che è 92; lo United Airlines 175 aveva invece a bordo effettivamente 65 persone: 51 passeggeri, 5 dirottatori e 9 membri d’equipaggio. Pero’ accettare il volo 175 al posto del 77 indicato nell’appello significa forzare il testo dell’appello stesso.

 

5) La tragedia si verificò l’11 settembre, o 9/11 (data americana) come lo si conosce ora.

 

Ovviamente vero.

 

6) La data e’ uguale al numero dell’emergenza americano 911. 9+1+1=11

 

Vero.

 

Coincidenza? Continua a leggere e fatti la tua idea:

 

1) Il totale del numero delle vittime negli aerei dirottati era 254. 2+5+4=11

 

Falso. Facciamo due conti:

 

  • Volo 77: 6 di equipaggio, 53 passeggeri, 5 dirottatori (totale 64)

  • Volo 11: 11 di equipaggio, 76 passeggeri, 5 dirottatori (totale 92)

  • Volo 175: 9 di equipaggio, 51 passeggeri, 5 dirottatori (totale 65)

  • Volo 93: 7 di equipaggio, 33 passeggeri, 4 dirottatori (totale 44)

 

Il totale generale e’ 64+92+65+44 = 265. Undici (ironia della sorte) in più di quello che dice l’appello, e 2+6+5 fa 13, non 11. Potreste obiettare che il conto dipende da cosa si intende per “vittime”. I dirottatori sono vittime? Ma anche togliendo i 19 dirottatori, si arriva a 246, e 2+4+6 fa 12, non 11.

 

2) L’11 settembre e’ il giorno n° 254 nel calendario dell’anno. 2+5+4=11

 

Vero (negli anni non bisestili).

 

Di nuovo…

 

3) L’attentato di Madrid accadde l’11/03/2004. 1+1+3+2+4=11

 

Vero.

 

4) La tragedia di Madrid accadde 911 giorni dopo quella delle torri gemelle.

 

Falso. Accadde 912 giorni dopo. Per far quadrare i conti bisogna scegliere il numero di giorni compreso fra i due attentati, che è appunto 911, ma e’ una scelta ovviamente arbitraria.

 

Ed e’ qui che le cose si fanno parecchio misteriose:

 

Il simbolo + riconosciuto per gli USA, dopo le Stelle&Strisce, è l’Aquila.

 

Il versetto seguente e’preso dal Corano, il Libro Sacro islamico:

 

Perche’ e’ scritto che un figlio d’Arabia sveglieraa’ una terribile Aquila. La collera dell’Aquila si sentira’ attraverso le terre di Allah, mentre alcune persone tremarono disperate ancora piu’ allietate: perche’ la collera dell’Aquila ripuli’ le terre di Allah e ci fu pace.”

 

Questo e’ il verso n° 9.11 del Corano.

 

Falso. Il versetto 11 del capitolo 9 del Corano recita tutt’altro: “11. Se poi si pentono, eseguono l’orazione e pagano la decima, siano vostri fratelli nella religione. Così esponiamo chiaramente i Nostri segni per gente che comprende” (fonte).

 

Non siete ancora convinti? Provate questo e vedete come vi sentirete dopo, a me ha fatto drizzare i capelli:

 

Apri Microsoft Word ed esegui (FALLO SUL SERIO)

 

1. Scrivi in stampatello Q33 NY.

 

E’ il n° del primo volo schiantatosi contro le torri gemelle

 

Falso. Il primo aereo a colpire il World Trade Center fu il Volo 11, il cui numero di registro era N334AA.

 

2. Evidenzia il Q33 NY

 

3. Cambia la dimensione del carattere in 48.

 

4. Cambia l’attuale carattere il WINGDINGS 1.

 

Il risultato che si dovrebbe ottenere e’ quello mostrato qui sotto: un aereo che si dirige verso due “torri” (in realtà sono fogli di carta), un teschio (simbolo di morte) e la stella di Davide (“prova” di un coinvolgimento israeliano o ebraico).

 



 

Il font Wingdings e’ ancora in circolazione, ma e’ stato sostituito dal Webdings sin dal 1997, dopo la “scoperta” di un presunto messaggio antiebraico (un teschio, una stella di Davide e una mano col pollice alzato) nei simboli corrispondenti alle lettere NYC (iniziali di New York City).

 

 

 

A voi giudicare e alla prossima bufala da smontare.

 

sabato 9 settembre 2023

Pensiero del giorno..la Topa


Ultimi giorni di ferie, tempo bello, mare calmo, pescatori che aumentano il costo del pescato del 25% rispetto ai precedenti giorni in quanto hanno sentito alla tv che aumentano tutti quanti (anche quelli che non fanno ricevute) viva l'Italia e quindi vi allieto con un racconto breve..

 

Un topo di sesso femminile , affamata, vede che, in mezzo al fiume, c’è un isoletta dove pare ci sia una bella forma di formaggio.

Vedendo un aquila di passaggio le chiede se, per favore, la potesse portare sull’ isoletta ma l’ aquila, dura, rifiuta. 

Allora prende coraggio e nuota fino all’ isoletta verso l’ agognato formaggio. 

Morale della favola...  

Quando l’ uccello è duro, la topa si bagna.