Oggicomeoggi
(tutto attaccato, come dicevano i Kouachi), si sta diffondendo a
macchia d'olio tra la popolazione maschia la moda della testa rasata.
Della
capoccia levigata.
Qualche
anno fa i pelati si contavano sulle dita della mano di Topolino.
Saranno stati quattro al massimo.. Yul Brinner, Kojak, MastroLindo e
Taddeo, il personaggio dei fumetti con la testa a forma di lampadina.
Da
qualche anno invece la tendenza al rasaggio ha preso piede ed e’
diventata la panacea assoluta al tremendo mal del maschio.. la caduta
del capello.
Problema,
almeno quello, squisitamente maschile nella maggioranza dei casi
specialmente se fanno il bagno a Casalcoso.
Alle
donne per questione ormonale i capelli non cadono di botto ma se li
strappano con tutta calma con la spazzola, se li bruciano con la
permanente fatta da Nick quello vicino a “due passi dal mare”, se
li sfibrano con le tinture, se li sradicano per disperazione amorosa
oppure se li staccano direttamente dalla testa appendendoci delle
estenscion lunghe e pesanti come liane.
All’uomo
cio’ non accade, voi direte..che culo..naaa aspettate un momento
perche’ l’uomo vive sereno con il melone ingombro di pelo fino ai
18 anni eta’ della ragione e poi paf…la scoppola del rio destino
che dal rinculo gli fa cadere i capelli di colpo.
E
comincia cosi’ il grande autunno del bulbo pilifero.. cascano
foglie e capelli e anche altro chiamato comunemente marone..(una erre
sola ma due maroni).
Ormai
la maggior parte dei diversamente femmine vive la giovinezza
nell'incubo di restare calvo.
Incubo
per tutti lasciate che ve lo dica, mettetevi il cuore in pace, nel
99% dei casi si avvera senza pieta’.. la pieta’ l’e’ morta.
Si
potrebbe a questo punto pensare che il mondo dei maschi si divida in
due categorie.. i calvi e i Cocciante ma non e’ proprio cosi’.
Tra
i pelati e i diversamente pelati fa capolino una terza categoria,
naaa non quella.. parlavo degli spelati.
Gli
spennacchiati.
Quelli
che sono nella fase di passaggio che vivono la lacerante perdita e
hanno in testa il manto rado dei gatti randagi.
Ed
e’ di questi non rassegnati che voglio parlare dopo aver tagliato
quei due peli (per l'Enrico) o quattro peli (come dico io) che avevo
nella zona orecchio ds e orecchio sn.
Alle
vittime del disboscamento.
A
quelli che non hanno piu’ delle righe ma dei sentieri anzi peggio,
hanno delle strade maestre del non ritorno.
E
sulla cima del craniame si intravede la riga larga e le piazzole
d’emergenza all’ombra delle chieriche imperiali.
Quelli
a cui i capelli si ritirano, come risucchiati dalla marea della
Stella del Sud, scoprendo fronti, tempie, e coccie levigate quelli
che si pettinano col lucido delle scarpe alla MastroLindo.
E
vabbe’ dai, rassegnatevi figlioli.
La
fine e’ imminente.
Non
state li a mettere il capello in avanti, ad alga di ruscello sospinta
dalla corrente per coprire la radura.
Non
riportateli a tortiglione sulla capoccia che alla prima bava di vento
quella poi si impenna come la cresta di un gallo cedrone.
E
soprattutto lasciate perdere le lozioni, non fatevi inchiappettare
dalle pubblicita’ che reclamizzano la pomata miracolosa a base
sperma del cercopiteco del machu picchu .
Amici
calve’, riflettete.. secondo voi se ci fosse in commercio un
prodotto che fa crescere i capelli il Conte si sarebbe fatto il
trapianto?
Naaaa,
sublimi illusionati, quello li avrebbe lunghi sino alle caviglie,
lunghissimi come quelli di Raperonzolo, roba da inciamparci dentro
mentre balla con la Ruby.
E
allora dovete essere lucidi e obiettivi…dai facciamola finita..
Troppi
capelli desaparecidi?
Le
perdite pilifere si fanno cosi’ ingenti da sfiorare la catastrofe
naturale?
La
vostra ormai e’ una tragedia senza scampo.
Non
state li a pettinare le bambole,forza.. rasatevi, mettetevi un
cappello lanuto e chiudetela cosi’.
Ite
sereni e felici per il mondo e bevete in coppa, esistono dei difetti
ben peggiori della calvizie.
Alle
donne non importa che voi abbiate o meno una cotenna di porco sulla
testa e ne volete un esempio?
Azz..
non trovo esempi e vabbe' chiudiamola qui e buona estate..